Io e papā

racconti erotici incesto

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    Nell'immaginario collettivo puō sembrare una eresia che un figlio maschio si innamori del padre. Sarā successo alcune volte nel mondo. Nel mio caso c'č stato un motivo che ci ha portati a questo. La mia mamma, donna di pochi scrupoli, č rimasta incinta. Papā mi ha raccontato che non voleva figli lei e dopo la mia nascita č andata via unendosi ad un altro, poi un altro, e poi ancora un altro, insomma una serie infinita di uomini. Papā mi ha tenuto, mi ha cresciuto con l'aiuto della nonna. Man mano che crescevo eravamo sempre
    pių autonomi fino a quando le condizioni ci hanno permesso di vivere da soli. Io e papā
    abbiamo dormito sempre nello stesso letto, tra noi non ci sono mai stati segreti, non ha
    mai pensato di unirsi ad un'altra donna, la delusione della prima č stata sufficiente a
    fargli perdere la fiducia. Lui aveva me ed io avevo lui, differenza di etā? Diciassette anni, veramente poca la distanza tra padre e figlio. Abbiamo impiegato pochissimo ad entrare nella magica sfera sessuale tra padre e figlio, č avvenuto tutto con una gradualitā esasperante al punto che ci cercavamo con la mente, si chiama desiderio.
    Le prime erezioni, il primo confronto della misura dei nostri cazzi, naturalmente il suo
    flaccido ed il mio duro, č stato delicato anche in questo papā, vinceva lui naturalmente,
    e poi ancora davanti allo specchio ad ammirare i nostri corpi nudi. Avevo le fattezze di mamma, mi diceva papā che era una figa bellissima, bionda con gli occhi azzurri, l'avevo
    reincarnata, forse anche per questo papā inconsciamente ha contraccambiato il mio amore.
    Mi diceva che avevo anche gli atteggiamenti di mamma. L'adolescenza ha scoperto la mia natura, mi eccitavo, eccome se mi eccitavo a vedere il cazzo eretto di papā, cresceva
    anche il mio, ormai l'avevamo quasi uguale. Mi faceva vestire con gli abiti stretti, i capelli li avevo sulle spalle. E' stato chiamato dalla scuola per farmeli accorciare,
    non c'č stato verso. Quella prima volta che mi ha concesso di prendere il suo cazzo in
    bocca č stato come scoprire un nuovo mondo, non volevo lasciarlo pių mentre lui scappellava il mio. E' stata magnifica quella sborrata, l'ho ingoiata tutta, non ho
    rilasciato il cazzo, ne volevo ancora, sono riuscito a farlo sborrare ancora. Io ho sborrato sul suo corpo. Il lavoro lo impegnava tanto, io stavo a casa impegnato con lo studio. Spesso mi ammiravo allo specchio, mi piacevo, una forma evidente di narcisismo.
    Sono stato io a chiedergli di vestire come lui faceva vestire a me, č stato un successo.
    Andavamo nelle spiagge isolate per stare nudi ed abbronzarci integralmente, lui aveva
    la carnagione scura diventava subito nero, non ero come lui comunque non sfiguravo.
    Ero l'oggetto del desiderio di molti, i miei capelli lunghi e biondi, gli occhi azzurri,
    le mie movenze femminili facevo impazzire i ragazzi. Papā ne godeva, mi baciava sulla
    bocca davanti a tutti, veramente sembravamo fratelli non sembravamo padre e figlio.
    La notte era nostra, avevamo i cazzi molto spesso in bocca, anche mentre camminavamo nudi in casa, ci piaceva una succhiatina. Ora ho venti anni, lui trentasette non potremo mai
    dividerci, siamo fatti uno per l'altro, io studio, lui lavora, frequento l'universitā nella nostra cittā, per non separarci. La gestione della casa ce la dividiamo, ho pių
    tempo libero di lui, la cucina prevalentemente č il mio compito. Diverse donne ci hanno provato con papā, perché č un tipo interessante oltre che bello, specialmente alcune colleghe di lavoro interessate al nostro modo di vivere, ha sempre rifiutato, mi racconta
    tutto, si giustifica dicendo che il suo amore sono io, senza entrare nello specifico.
    Che meravigliosa vita, eravamo sempre eccitati, ora facevamo tutto
     
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