Il mito palargico secondo ER

racconti erotici zoofilia

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    Eurinome la dea emerse nuda dal caos iniziando a danzare ma non avendo una superficie solida sotto i suoi piedi divise il cielo dal mare, riprese a danzare con movimenti sempre più veloci e selvaggi fino a generare un forte vento, lei afferró tra le mani questo vento strizzandolo come uno straccio generando Ofione , un serpente immenso che eccitatosi per i movimenti sensuali della dea l’avvolse tra le sue spire partendo dalle gambe e risalendo verso su , il serpente gustava il calore del corpo della ragazza reso ancora più grande dopo la lunga e frenetica danza , con la testa passò trai suoi seni e giunto in corrispondenza del collo tirò fuori la sua lingua biforcuta leccandolo .
    La ragazza non sembrava intimorita , anzi la danza e il modo in con cui era stata presa da Ofione accese in lei il desiderio , lo abbracciò e dopo averlo baciato in bocca spinse la sua testa tra le gambe, il serpente tiró fuori la lingua inebriandosi con l’odore della giovane per poi entrare dentro di lei , la dea inarcò la schiena mentre il corpo del serpente si faceva strada dentro di lei, lo sentiva avanzare centimetro dopo centimetro donandole un piacere immenso e selvaggio, l’orgasmo arrivó così forte da lasciarla senza fiato, urlò di piacere contorcendosi, Ofione continuò ad entrare fino a quando anche la punta della coda fu accarezzata dalle grandi labbra della ragazza che intrecció le gambe per tenerlo dentro di se , il serpente bloccato nel ventre della sua madre amante continuó ad andate avanti su per il corpo della dea che presa da una seconda ondata di piacere ancora più intenso del precedente spalancò la bocca facendolo finalmente uscire .

    Ma Eurinome così come Ofione non erano solo in preda alla frenesia sessuale ma anche all’irresistibile voglia di procreare e cosi appena uscito il rettile avvolse di nuovo la donna tra le sue spire , la penetró stringendola sempre di più fino quasi a stritolarla ,solo quando si liberò dentro di lei ingravidandola allentó la presa facendola cadere in acqua.
    La dea galleggió come morta per un periodo di tempo indefinito ma relativamente breve fino quando si risvegliò in preda ai dolori del parto , da quell’unione nacque l’uovo universale dal quale vennero fuori, la terra , le montagne e tutti gli esseri viventi ad eccezione degli uomini.
     
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