Il parroco dell'oratorio 3
…andai via.
Si fece sera, andai a letto, ma, non riuscivo a dormire avevo mille pensieri, dubbi, paure, 《sono gay?, non sono gay?》《e se mi scoprono?》oddio!!
Eppure non provavo attrazione per un maschio o per il suo cazzo, difficile da spiegare, diciamo che, non riuscivo a dire di no a Don Andrea, è come se fossi legato a lui da sempre, lui è riuscito a farmi sentire importante, mi capisce, sa farmi sentire fiero, mi vuole bene, ci tiene a me, mi elogia, non come mio padre, che mi denigrava sempre, io non posso che essergli riconoscente.
So bene ciò che mi fa non è, “giusto” ma, non riesco a dirgli di no, ad oppormi a lui, alle sue richieste, difficile da spiegare.
Dopo l'ultimo incontro con il Don, decisi di non andare per un po all'oratorio.
Un pomeriggio mentre passeggiavo, incontro Fabrizio, uno degli amici di pallone dell'oratorio, mi ferma e mi dice:
“Guarda che c'è Don Andrea che ti cerca, mi ha detto di dirtelo se ti avessi incontrato”, io lo ringrazio e proseguo la mia passeggiata. Comunque decido di non andare da Don Andrea, non me la sentivo proprio, preso da quei pensieri e dubbi.
Passarono altri 2 giorni, ma il 3° giorno, il pomeriggio, decisi di andarci, mi dispiaceva troppo non farmi vedere, lui era stato sempre buono con me.
Quel giorno decisi di andare a casa sua dal retro, non avevo voglia di farmi vedere dagli amici. Suono il campanello, lui arriva mi fa entrare e, subito mi chiede: “che fine avevo fatto, che è successo, ci sono problemi”, io risposi:
“ no, no, nessun problema, mi deve perdonare Don Andrea, ma sono stato preso da molti pensieri, dubbi, paure, insomma, Don Andrea ma io accettando tutto ciò che facciamo, che lei mi fa, per lei io sono gay? Vero, io ho anche goduto nell'ano, come una donna, questo significa che sono gay? Sono una donnetta? Anzi, preferirei essere una donna, almeno tutto è giustificato”, “Marco, tu lo sai io ti voglio bene, per me sei importante, non devi farti queste domande, non devi avere queste paure, tu non sei gay, stai solo facendo esperienze sessuali, giochiamo, ci divertiamo, è normale fare queste cose trà amici” poi ridendo mi dice:
“ Be, visto che hai detto che preferiresti essere donna e, che così sarebbe normale, allora la prossima volta ti faccio vestire da donna, ahahahah” lui rise.
Il Don mi disse:
" Tu promettimi che sarai ubbidiente, non mi deluderai, farai tutto ciò che ti chiederò, dimmi, lo farai?”
Non l'avrei mai deluso per cui risposi:
“ si Don, non la deluderò, farò ciò che vuole, ci tengo a lei, alla sua amicizia”.
Mi abbracciò, dicendomi:
“ ok Marco, ti credo, allora ora vai a casa, ci vediamo dopo domani nel primo pomeriggio, non darmi buca, ci rimarrei molto male, ciao”.
Arrivò il giorno, mi presentai da Don Andrea nel primo pomeriggio, stranamente mi fece accomodare in cucina, chiuse la porta ed uscì.
Dopo 10 minuti, venne da me con una valigia, si sedette di fronte a me, mi guardò e, iniziò a parlare:
“ Marco, tu non puoi deludermi, dovrai fare ciò che io desidero, non devi aver nessuna paura ok, non voglio che mi deludi”, io ero un po preoccupato, perchè non capivo, ma gli dissi che non lo avrei mai deluso, per nessuna ragione.
Il Don prese la valigia, la aprì e tirò fuori, dei calzini rosa con dei disegni, un paio di mutandine rosa, una gonnellina con tessuto scozzese, e mi disse di indossare tutto, per la veritá all'interno vi era qualcos'altro ma non dissi nulla.
Ero agitato, ma ubbidì e, piano piano, indossai tutto, cazzo sembravo una ragazzina, anche perchè ero magro, mingherlino, pesavo si e no 50 kg, quasi zero peli.
Il Don mi guardò estasiato, mi ammirava con gusto, notavo la sua eccitazione, aveva il cazzo duro e, esclamò:
“ Ora cosi vestito sei una femminuccia, come tu avevi detto l'altro ieri, cosi non ti sentirai gay, ahahah”, poi mi prese per mano e mi portò in camera da letto, mi mise davanti allo specchio, E disse:
“ guardati, sei uno spettacolo, sei sexy, mi abbraccio standomi dietro, mi strinse a se, subito sentii che aveva il cazzo duro, me lo spingeva sul culo, poi, iniziò Ad accarezzarmi il viso, passò le dita sulle mie labbra, le aprì, infilandomi un dito in bocca, poi due, mi sussurrò all'orecchio:
“ Succhia, lecca come se fosse un cazzo”
Lo feci, la cosa iniziava ad eccitarmi, poi scese, mise la mano sotto la gonna, e iniziò a palparmi l’uccello, senza sfilarmi le mutandine rosa che mi aveva fatto indossare.
Ormai lo avevo duro.
Passo a tastarmi il culo, mi infilò le mutandine in mezzo alle chiappe, a mo 'di perizoma, continuava a strizzarmi il culo, il cazzo, ormai mi stava piacendo, emettevo dei mugolii.
Mi prese il bacino con la mano sinistra, con la destra spinse sulle spalle mi fece appoggiare con le braccia allo specchio, in quella posizione mi abbassò le mutandine sfilandole da sotto i piedi, mi divaricò le gambe e, mi mise la lingua nelle chiappe, inizio una lenta ma decisa leccata del mio buco, dal piacere cominciava a rilassarsi, ad aprirsi, me ne accorsi perchè sentivo la lingua entrarci, poi cominciò con le dita, prima una, poi due, infine ne infilò tre, era bellissimo, godevo davvero come una troietta, il Don ci sapeva fare, infatti mi disse:
“ Ti piace vero!, vedo che il tuo buco si è rilassato bene, si è aperto, stai godendo con tre dita nel culo, hai un culetto fantastico, meglio di una ragazzina, mi è sempre piaciuto il tuo culetto, lo desideravo”
Io continuavo a godere ad ogni movimento delle dita, della sua lingua che mi esplorava lo sfintere,
“ Mmm, ahhh, siiii, così, Andrea mi stai facendo impazzire, mi sento proprio una puttanella,dai continua”
Il Don prende la mia gamba destra e la alza, lui si mette sotto, Inizia a leccarmi le palle, il cazzo, il culo, è stupendo, sono invaso da brividi di piacere, impazzisco, e comincio a godere:
“ mamma mia Andrea, che bello, mi stai facendo impazzire, sto godendo da matti, ho il cazzo che palpita, mmmm, sei un porcooooo”.
Sento che si sta spogliando, mentre mi sta facendo godere.
Tenendomi sempre in quella posizione, con la gamba su, sento il suo cazzo che me lo struscia in mezzo alle chiappe per cercare il mio foro voglioso, eccolooo, lo trova, spinge, sento entrare la sua cappella, oddiooo!! è magnifico sentirla superare il primo ostacolo, lo passa, sento il resto del cazzo entrare dentro, siiii, c'è l'ho tutto nel culo,
“ Ahhhh, siiii, tutto nel culo me lo hai messo, dai scopami, fammi godere, sono la tua puttanella, sei contento di me Andrea?”
E lui:
“ Si Marco, anzi oggi sei Maria, siiii Mariaaa, sei proprio una troietta, come prendi te il cazzo nel culo, non lo prende nessuno, sei fantastica, sei nata puttana, siii, lo senti come ti sto inculando il Don, dai godi, porca!”
Sto impazzendo, ad ogni colpo del suo cazzo in culo, oggi davvero mi sta inculando divinamente.
D'un Tratto, mi solleva da terra, sempre con il cazzo in culo e, mi sbatte sul letto a pecorina, iniziando a dare colpi forti, sento le sue palle gonfie sbattere sulle mie gambe.
Io sudo dal piacere, mi sta facrndi godere come una vacca, il Don mi sta sfondando il culo per bene e, mi piace.
Inizia a schiaffergiarmi le chiappe, assestarmi colpi di bacino violenti, decisi, sento la sua cappella sbattermi dentro, oddioooo, è bellissimo, mi accorgo che sta colando del liquido denso dal cazzo, ma non sto sborrando, ma non ci do peso, godo troppo.
Andrea sfila il suo cazzone dal culo, mi gira con violenza e, me lo ficca in bocca fino in gola.
“ Succhia puttana”, mollandomi due ceffoni,
“Oggi ti spacco,ti apro il culo, brutta Troia, succhia dai, cazzo, siii cosi, sei proprio na puttana”
Sto impazzendo:
“ Mmmm, siii, sono la tua puttana, sfondami, aprimi il culo”
Ormai non capisco più nulla, sono completamente in suo potere, sono succube di lui.
Sfila il suo cazzo dalla bocca, va dove sta la valigetta, estrae un cazzo finto con ventosa, è enorme, sarà 24x12, oddio, va verso l'armadio, lo attacca allo specchio, viene da me, mi prende con decisione per il collo, mi trascina allo specchio, mi riempie il culo di vasellina, mi dice:
“ vai, ficcatelo tutto nel culo, muoviti troia”
senza fiatare, mi avvicino con il culo, lo punto all'altezza del buco, spingo piano piano, non entra, mi sento spaccare il culo, faccio fatica, gli dico:
“ Andrea è troppo grosso non entra, ti prego, mi fa male”
All' improvviso, mi arriva uno schiaffone in piena faccia, seguito dalle sue parole:
“ Ti ho detto di infilartelo tutto nel culo, puttanaaaaa, muoviti cazzo “
Quasi impaurito, riprovo, stringo i denti, prendo fiato, lo appoggio al buco, muovo un po il culo a destra a sinistra, su e giù, inizio a spingere, fa male, ma stringo i denti, ahhh, entra la punta, un dolore immenso, ho le lacrime agli occhi, gli dico:
“ Andrea, non ce la faccio, mi sta spaccando in due, ti prego, basta!”
Lui impassibile:
“ Ti ho detto infilatelo, basta, sei una puttana, fallo entrare, non dirmi di no, vuoi deludermi?”
“ No, non voglio deluderti, ok lo farò entrare”.
Ormai la punta era dentro, il Don mi spalma ancora della vasellina, spingo e finalmente entra tutto, cazzo me lo sentivo in gola.
“ Ora inculati da sola, puttanella rottainculo”
Faccio avanti e dietro, il cazzo finto scivola bene, è ben lubrificato, ho il culo talmente sensibile, in fiamme, che sento anche le nervature stampate sul fallo.
Il dolore inizia a calmarsi, ormai il buco si è adattato a quel cazzo enorme.
Andrea, si para davanti alla mia faccia, mi sbatte il suo cazzo in bocca, e con i miei movimenti, vengo scopato nel culo dal cazzo finto e, in bocca dal cazzo di Don Andrea.
Siccome io a pecorina sto con il culo verso lo specchio, Il Don vede il mio culo che viene sfondato dal cazzo finto.
“ Maria, ti sto guardando allo specchio, hai il culo proprio sfondato, ti entra tutto fino alle palle,sei proprio una gran puttana, ti piace pure, ti sento che stai godendo, mamma mia che bocca, succhi davvero bene, sto quasi per sborrare, dai aumenta il ritmo, inculati più veloce, voglio che godiamo insieme, muoviti”.
Aumento il movimento, il cazzo finto mi entra tutto nel culo, lo faccio uscire fino alla punta, per poi farlo entrare tutto.
“Siiii, godo, sto per sborrare Andrea “.
“ Siiiii, daiii, che godo anche io, siiii, eccoloooo”.
Mi schizza tutta la faccia, in bocca, mi sbatte tutto il cazzo in bocca, per farselo pulire, qualche schizzo mi arriva in gola, lo ingoio, solito sapore.
Nel frattempo sborro anche io.
“ Ahhhhh, mmmm, godooo, siiii”.
Mi sfilo il cazzo finto dal culo, con la mano mi tocco il cul, lo sento apertissimo.
Sfiniti, ci sdraiamo insieme sul letto, Andrea mi abbraccia, mi bacia, mi accarezza, sussurrandomi nell'orecchio:
“ Marco, sei fantastico, oggi mi hai fatto godere da pazzi, sei stato grande, non mi hai deluso, hai mantenuto la promessa, ti voglio bene”.
Mi abbraccia, mi stringe a sé, ci siamo appisolati così, eravamo sfiniti. Dopo un'oretta ci siamo svegliati, facciamo una doccia, avevo ancora il culo che mi faceva male, lo sentivo ancora aperto.
Prima di andarmene dovevo parlare con Don Andrea.
“ Don Andrea devo parlarti, mi spiace davvero, ma io ho preso una decisione, dobbiamo smettere di fare queste cose, non voglio più farmi scopare, se vuoi rimaniamo amici, ma non me la sento più di essere scopato, non sono gay, anzi c'è una ragazza che mi interessa e, voglio frequentarla.
Lui mi guarda, accenna a un sorriso e mi dice:
“ Marco, sono contentissimo che hai una ragazza, frequentala, per quanto riguarda noi due, va bene se vuoi questo io lo accetto, è stato bellissimo, ti ho avuto, sono soddisfatto, rimaniamo amici, quando hai problemi di qualsiasi natura e, ne vuoi parlare con me, non farti problemi, tranquillo parleremo solo”.
Lo abbraccio, lo saluto, vado via.
Ah il culo mi ha fatto male per 3 giorni.
Da quel giorno, fino ad oggi, mai più ho avuto rapporti da passivo,
forse da Attivo...😀😀😀
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