Il parroco dell'oratorio

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    Fatto accaduto realmente.
    Avevo 15/16 anni frequentavo l'oratorio solo per non stare in casa e non aver a che fare con mio Padre, proprio non ci andavo d'accordo.
    L'oratorio era gestito da un parroco di nome Andrea, di anni 35, era molto attento ai ragazzi, ai loro problemi, infatti aveva notato che preferivo starmene spesso in disparte, ridevo pochissimo. Un giorno si avvicinò e mi disse, ciao che ci fai qui sempre solo, pensieroso, stai poco con gli altri ragazzi, io risposi che siccome avevo problemi con mio padre, avevo poca voglia di star con gli altri e, preferivo starmene in disparte, Andrea mi mise un braccio intorno al collo e disse vieni con me che parliamo un po, mi portò in una stanza, che poi era casa sua,c'era la cucina, uno studio, bagno e camera da letto,ci sedemmo al tavolo e cominciò a tempestarmi di domande su mio padre, come mi trattava,cosa mi diceva, cosa pretendeva da me, ecc...
    A tutte quelle domande io risposi sinceramente, disse che mi trattava male, diceva che valevo poco, che non ero in gamba, che ero uno stupido, ecc.., Andrea cercò di consolarmi, di non dare peso a quelle stupidagini, che i papà sono così, pretendono molto dai figli maschi,inoltre disse che lui era sempre disponibile ad ascoltarmi, che in qualsiasi momento avevo bisogno di sfogarmi, di risolvere un problema, lui c'era sempre per me, prima di andar via mi abbracciò, mi strinse a se e mi rincuorò.
    Passarono due settimane e più, ormai parlavamo di tutto, io mi apri completamente con lui, parlammo molto, tra di noi si era raggiunto un tale livello di confidenza, ormai era per me un amico, anzi, era come quel padre che non avevo, ero talmente a mio agio con Andrea, che gli avevo confidato che un annetto prima, con i primi implusi sessuali, io e mio cugino, ci eravamo masturbati a vicenda, guardando dei giornaletti.
    Per alcuni problemi personali erano 3 giorni che non frequentavo l'oratorio.
    Un pomeriggio mentre giocavo a pallone nel campo dell'oratorio, vidi Andrea (il parroco) che mi faceva un cenno con la mano di andare da lui, smisi di giocare e andai da lui.
    Entrato in casa Andrea era sedudo al tavolo in cucina, mi disse di accomodarmi, mi chiese come mai non mi ero fatto vedere per 3 giorni, io risposi che siccome le avevo buscate da mio padre perchè aveva scoperto che mi ero fumato uno spinello, non mi fece uscire per 3 giorni, Andrea si avvicinò a me che ero seduto e lui stando in piedi mi abbracciò mettendomi le sue mani intorno alla testa, tirandomi a se, con il petto ero appoggiato alla sua vita, e il viso alla sua pancia, siccome ero sudatissimo, lui mi disse dai vai in bagno e fatti una doccia, visto che con lui avevo un bel rapporto,e mi fidavo, andai a fare la doccia.
    Mi stavo insaponando, quando con la coda dell'occhio vidi il parroco sbirciare dalla porta, ebbi un sussulto, Andrea se ne accorse, dicendomi subito di star tranquillo, che di lui potevo fidarmi, che eravamo amici e, non c'era nulla di male se lui mi guardasse, di continuare pure ad insaponarmi, cosa che io feci, lui mentre mi guardava diceva, che avevo un bel corpo, un bel culetto, un bel pisello, aggiunse " chi sa quante ragazzine che mi avevano toccato il pisello", io imbarazzato risposi che una sola ragazza mi aveva toccato il cazzo facendomi una sega.
    Finito di fare la doccia volevo asciugarmi, chiesi a lui di passarmi l'accappatoio, Andrea prese l'accappatoio me lo mise sulle spalle e mi aiutò ad indossarlo, me lo avvolse sul corpo chiedendomi di potermi asciugare, io lo lasciai fare, non volevo dirgli di no, non volevo che lui pensasse che io non mi fidavo di lui, visto che lui con me era stato molto comprensivo, amorevole, e lo ritenevo importante, mi lasciai asciugare.
    Era dietro di me e con le mani tamponava il mio petto con l'accapatoio asciugandomi, dal petto scese sulla pancia, poi scese ancora, tamponando il mio cazzo, le palle, sussurrandomi nell'orecchio di star tranquillo e di lasciarmi andare, di non pensare a nulla, ad un certo punto sentii la sua lingua leccarmi il collo, salì al lobo, io ero teso, un po confuso, ma era allo stesso tempo piacevole, sentivo i brividi invadere il mio corpo, e per la verità, iniziavo ad eccitarmi, lui si accorse che iniziavo ad avere un erezione, mi chiese se volessi che lui continuasse, risposi di si, alchè lui,standomi sempre dietro aprì l'accapatoio e inizio a menarmi il cazzo, leccandomi il collo, ormai cominciavo a gemere dal piacere, sentivo il suo cazzo, ormai duro, che lo spingeva su di me.
    Mentre faceva quello, standomi sempre dietro mi guidò fino in camera da letto, davanti ad una specie di scrivania, mi sfilò l'accapatoio, lasciandomi nudo, inizio a leccarmi la schiena, avevo brividi per tutto il corpo, erano sensazioni mai provate prima, ero in estasi. Con una mano al fianco sx e l'altra aulle spalle alla base del collo, mi spinse per farmi piegare sulla scrivania, sentivo la sua lingua scendere fino all'inizio delle natiche, le sue mani ormai avevano agguantato le mie chiappe, e incominciavano ad allargarsi, per poi sentire la sua lingua giungere al mio foro, ormai ero in pieno suo controllo, ero preso da queste nuove sensazioni di piacere, avevo il cazzo durissimo, la sua lingua iniziava a girare prima piano piano, ma con l'aumentare il mio piacere, aumentava di velocità sul mio buco, io ansimavo, muovevo il bacino, la lingua entrava ed usciva dal buco come se mi stesse scopando. Andrea, mi girò stando in ginocchio verso di lui, si trovò il mio uccello sul viso, lo prese in bocca tenendomi le mani sul culo, inizio a succhiarmelo vorticosamente, io godevo come un porco, ad un certo punto sentii un dito che si faceva strada nel mio forellino, che era ben lubrificanto dalla sua saliva, iniziando a fare dentro e fuori, in quell'istante il mio piacere aumentò di colpo, procurandomi un orgasmo con uno schizzo di sborra in gola al parroco, infatti stava soffocando talmente era stato forte lo schizzo, Andrea ingoiò tutto senza perdene una goccia, con la lingua incominciò a pulirmi la cappella, ormai io ero in estasi dal piacere, lui si alzò, sbattendomi la sua lingua in bocca, senza darmi nemmeno il tempo di capire cosa faceva, sentivo la sua lingua girarmi nella bocca, sentivo un sapore dolce/salato, ormai non capivo più nulla.
    Andrea era ancora vestito, mentre mi slinguazzava, iniziò a spogliarsi, una volta denudadosi, mi prese il braccio e mi ritrovai il suo cazzo tra le mani, era durissimo, sui 19 cm. Il mio era di 14/15 cm. la mia mano tenendolo stretto non si toccava il pollice con l'indice, iniziai a fargli una sega, ora era lui che gemeva, poi staccatosi dalla mia bocca, mi disse se volevo prenderglielo in bocca e, fare come aveva fatto lui a me, io, per il solito motivo di no deluderlo, di essergli grato per come lui mi trattava mille volte meglio di mio padre, senza denigrarmi, risposi di si, Andrea prese la mia testa,spingendola in basso, mi fece inginocchiare, prendendogli il cazzo in bocca, il suo cazzo era talmente grosso che facevo quasi fatica ad accoglierlo in bocca, le sue mani accompagnavano il movimento avanti e dietro, dicendomi, ...bravo, dai succhialo tutto, muovi la lingua, succhiami la cappella "troietta", siiii cosiiii bravoooo, sei proprio una zoccoletta", io ormai non riuscivo a capire come mai era cosi eccitante, come mai godevo nel fargli un pompino, eppure non mi erano mai piaciuti i maschi.
    Mentre lo succhiavo avidamente, mi disse che voleva farmi godere molto di più, io con il cazzo in bocca alzai gli occhi per guardarlo e fargli capire che volevo godere di piu, alchè lui tirò via il cazzo dalla mia bocca dicendomi di non aver paura, di fidarmi ciecamente,con la testa feci cenno di si.
    Andrea mi fece mettere sul letto, lui apri il cassetto del comodino tirando fuori un tubetto di vasellina, si avvicinò a me e mi fece mettere a pecorina, senti che con un dito metteva la vasellina sul e dentro al buco, prima con un dito, poi due, finché arrivo a tre, girandoli a dx e a sx bel mio buco, allargandolo e rilassarlo, io genevo, mi piaceva, poi disse, "ora stai tranquillo, rilassati che voglio incularti e farti godere come una femminuccia" sentivo la sua cappella spingere sul mio sfintere, lo sentivo aprirsi, emisi un gemito di dolore, Andrea lo tirò indietro, mise altra vasellina, ripoggiò la cappella e spinse piano piano, questa volta entrò senza farmi male, Andrea intanto mi menava il cazzo, sussurrandomi nell'orecchio, che stava per farmi impazzire di piacere, e di farmi godere come una puttanella, ormai ero in balia di lui, non capivo più nulla, gli dissi, "siiii Andrea fammi godere, voglio godere per te", in quel istante sentii il suo cazzo entrarmi tutto nel culo, subito sentii un pizzico forte dentro, ma dopo i primi colpi iniziavo a sentire uno strano piacere, a me sconosciuto, Andrea se ne accorse, cominciando a stantuffarmi il culo più veloce, dicendomi, " godi troietta, fammi sentire come ti piace, dimmelo!!! io dissi " dai continua che mi piace, inculami, fammi godere, sii cosii continua, sto godendo, effettivamente era vero, godevo sul serio, più mi scopava più mi piaceva, mentre godevo mi accorsi che non mi stava più menando l'uccello, stavo godendo solo ad essere inculato, infatti il parroco porco me lo disse, che troia che sei, vedi stai godendo solo avendo un cazzo nel culo" a quel punto aumentò il ritmo,e io dopo alcuni minuti ebbi un orgasmo pazzesco, che partiva da culo, su per tutta la schiena fino alla testa, feci una sborrata sul letto di quelle mai fatte fino a quel momento.
    Subito dopo anche Andrea sborrò nel mio sfintere emettendo un urlo di goduria, spingendomi talmente forte da farmi distendere sul letto, e lui sopra di me senza uscire dal mio culo, rimanemmo cosi finchè il suo cazzo non divenne moscio.
    Dopo una decina di minuti, mi disse dai andoamo a farci la doccia, finito, ci rivestimmo, lui mi abbracciò forte, e disse: è stato bellissimo, che io ero stato bravo, che lui era contento di me, che quello che era successo era il nostro segreto, non doveva saperlo nessuno, io dissi si vero, e aggiunsi che ero contento e felice che lui fosse fiero di me, che lui fosse la persona più importante per me, ci abbracciammo salutandoci, mentre uscivo, mi sentii dire, a presto...
     
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