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Il mondo della musica ha perso una figura leggendaria, con la scomparsa di Shane MacGowan, il carismatico frontman della band folk-punk Pogues, all'età di 65 anni. La sua vita è stata segnata da alti e bassi, culminando in una tragica caduta nel 2015 che lo ha costretto a vivere su una sedia a rotelle; un incidente dal quale l'artista non si era mai definitivamente e completamente ripreso. MacGowan ha lasciato i Pogues a novembre del 1991, influenzato dai problemi con l'alcol e dai continui ritardi che affliggevano le prove e i concerti della band. La sua assenza è stata un duro colpo per i fan, ma il suo contributo alla musica rimarrà indelebile: aveva unito la musica folk irlandese al rock e al punk. Tra le sue opere più celebri, Fairytale of New York, un brano che si è guadagnato il titolo di una delle più belle canzoni di Natale di sempre. Tra le altre gemme del repertorio di MacGowan, impossibile non menzionare A pair of brown eyes, Haunted, That woman’s got me drinking e I put a spell on you, solo per citarne alcune. La sua eredità musicale è un caleidoscopio di emozioni e storie che resteranno impresse nella memoria degli appassionati di tutto il mondo.
il genio e gli eccessi
"Ho capito di essere un artista a quattro anni, quando ho avuto il morbillo" ha rivelato una volta MacGowan. "È stato un morbillo strano: le macchie non sono venute fuori, ma mi sono andate alla testa, e sono impazzito per un mese. È stato allora che ho iniziato a inventare storie e canzoni" raccontò. La vita di MacGowan è stata segnata da lotte personali e dipendenza. Una volta la sua amica e collega Sinead O'Connor lo fece arrestare nel tentativo di tenerlo lontano dall'eroina. O'Connor, preoccupata per la sua condizione, dichiarò che MacGowan era "un angelo vicino alla fine che ha bisogno di aiuto. È andato troppo lontano, ha raggiunto lo stadio in cui fisicamente non riesce a fermarsi per smettere di bere, si è provocato troppi danni" aveva detto la cantante.
la malattia
E anche nella morte, MacGowan ha voluto calcare la mano. Una rara e fatale encefalite cerebrale è stata la causa del suo inesorabile declino. Questa malattia, caratterizzata da gravi afasie e difficoltà di movimento, ha segnato profondamente gli ultimi giorni della vita dell'artista. MacGowan aveva toccato il cuore del pubblico con la sua musica unica, sebbene il suo percorso sia stato oscurato dalla devastante malattia. L'ammissione in uno dei suoi concerti, in cui aveva dichiarato, con gli occhiali da sole: "Soffro di encefalite". Una rivelazione sconvolgente sulla lotta contro una condizione che avrebbe definito il suo destino. La malattia infatti gli rendeva dolorosissimo esporre gli occhi alla luce del giorno.
la caduta
La storia di Shane MacGowan è un susseguirsi di sfide. Nel 2006, dopo una notte di bevute in Irlanda, inciampò mentre cercava di urinare e cadde violentemente contro un muro, distruggendo i pochi denti rimasti. Poi, nel 2015, si è fratturato il bacino, il che lo costrinse all'uso di una sedia a rotelle per le sue apparizioni pubbliche. Nonostante le avversità, la sua resilienza si manifestò anche nella decisione di rimettere mano alla dentatura. Dopo sei interventi, nel Natale del 2015, il cantante svelò al mondo il suo "nuovo sorriso", ispirato a quello dell'attore irlandese Michael Fassbender. La sua carriera musicale, segnata da successi e alti riconoscimenti, comprende la formazione del gruppo dei Popes nel 1992 dopo aver lasciato i Pogues. Nonostante abbia lasciato di recente anche i Popes, il gruppo continua a pubblicare album mentre MacGowan tornava periodicamente nei Pogues per delle reunion annuali. MacGowan si è spento all'età di 65 anni, alle 3.30 del mattino del 30 novembre. "Era la nostra persona più bella, cara e amata" hanno scritto i familiari.
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