Nonno bastardo

racconti erotici incesto

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.  
    .
    Avatar
    Group
    Member
    Posts
    11,439

    Status
    Sono vecchio e per giunta nonno, vedovo da 25 anni, vivo in un appartamentino ricavato dalla mia ex casa che ho ceduto a mia figlia ed alla sua famiglia composta da un coglione di marito e da due nipotini,
    MariaSole e Gianni li ho allevati io, portandoli all'asilo, alle elementari nel parco alle feste di compleanno, fino a che mi ha sorretto il mio povero fisico.
    Ora sto più seduto che in piedi, ho diversi acciacchi, soprattutto ginocchia e stomaco sempre in disordine, in compenso la testa regge ancora anche se viene a va, le gambe no, traballano, ma la disfunzione più grave risiede in mezzo alle gambe.
    Fin da ragazzo ero famoso per avere una bella nerchia, ora si direbbe un dotato o addirittura super, ma non me lo sono mai misurato, ma credo che due mani di una ragazza per prenderlo con la cappella che ne rimaneva fuori, ve lo facciano capire, era anche considerevole per circonferenza ma non era questo il “difetto”.
    Mi bastava, per esempio, che la professoressa accavallando le gambe lasciasse vedere le cosce più del dovuto ed io in meno di un minuto avevo un erezione. Al cinema una scena un po audace e zac me lo ritrovavo durissimo, una compagna un po scollacciata evvai, insomma è come se viaggiassi con una flebo di Viagra in vena.
    La mia nerchia divenne un mio vanto, ben presto anche di dominio pubblico e di ragazze ne feci fuori parecchie, fino a quando conobbi mia mia moglie e li è subentrato l'amore resdtandogli fedele fino alla sua morte prematura.
    A dirla tutta in gioventù non lo considerava un Difetto averlo sempre duro la mia “spada” era il terminale terribile delle mie voglie adolescenziali,
    ora che sono diventato vecchio ho capito che era un “difetto” . Lo sentivo in mezzo alle gambe come un corpo estraneo un pezzo di carne che aveva vita propria e che mi procurava non pochi problemi.
    D'estate al parco, bastava un vestitino succinto di una giovane mammina e quello li si induriva come il marmo tanto che dovetti cambiare anche il mio modo di vestire, ora porto solo ed esclusivamente tute con calzoni larghissimi per nascondere il tutto.
    E le donne? Dopo la morte di mia moglie ho avuto qualche rapporto sporadico, ma ora vi dico una grande verità : da giovane pensavo che ai 20enni piacessero le coetanee, ai 30enni le 30enni ai 50enni le 50enni ecc.ecc. Tutte cazzate, la fica vera va dai 16 ai 24 anni poi ci si deve accontentare, con le dovute eccezioni chiaramente, ed io di scoparmi le 70enni o anche le 60enni non mi andava.
    Nemmeno le seghe facevo più o almeno raramente, era diventata una fatica anche quella, però LUI appena vedeva qualcosa di interessante si ergeva come se avessi 20 anni e questo oramai era diventato un fastidio piu' che un piacere.
    I nipoti oramai erano grandicelli e sapevano badare a loro stessi, la mia giornata passava seduto in casa o a fare le poche faccende, qualche volta uscivo, spesso solo nelle sere d'estate, l'unica compagnia mi era data da mia nipote Mariasole e la sua amichetta Greta, soprattutto in questo periodo di fine anno. Studiavano quasi tutti i pomeriggi insieme e siccome non dovevano essere delle cime ogni tanto mi venivano a trovare penso solo proprio per non studiare.
    Di che parlavamo? Mi chiedeva di quando sua madre era ragazza e spesso gli raccontavo dei miei tempi di quando avevo la loro età, senza internet ne cellulari e dell'approccio con le ragazze che era sempre molto difficile e complicato, chiaramente sempre di fioretto e molto classicheggiante vista la loro età, pensavo anche che fossero interessate a quello che gli raccontavo e a me piaceva, come ogni vecchio, ricordare i tempi andati, fino a che un giorno che ero in bagno(si deve sapere che la camera di Mariasole era l'ultima prima dell'ingresso del mio adorato rifugio e confinava con il mio bagno fatto costruire appositamente, per essere totalmente autosufficiente, dentro il mio piccolo ma efficiente appartamento. Altrettanto chiaramente il divisorio costruito era fatto di cartongesso e si sentiva quasi tutto quello che succedeva nella camera di mia nipote) le sentii parlare
    -Uffa che palle tuo nonno sempre con quei racconti, sembrano storie dell'800
    -Lascia stare nonno Ugo, gli voglio troppo bene
    -sta simpatico anche a me ma ci tratta come se avessimo 8 anni
    -perchè quanto ne dimostri?
    -ma vaffanculo Mary, pensa se sapesse che ti guardi i video hard e ti sditalini ogni sera, come ci rimarrebbe? Mi sa che gli prende un coccolone
    -Perchè tu non te li fai? Mi sa che te la sfondi piu' di me
    -si ma che centra? Ma sono stufa di sentire le sue storie piene di romanticismo vomitevole,
    -Ma che vuoi dire? Lui è rimasto ai suoi tempi, che ne sa che sei una morta di cazzo?
    -senti chi parla la santarellina, quella che la chiamano la regina delle seghe.....
    Rimasi di merda, avevano ragione ero proprio un rincoglionito, come potevo pensare che siccome l'avevo vista crescere, lei non fosse come tutte le altre ragazze di cui si parla tanto alla TV e nei giornali? Non ci si pensa mai che la tua nipotina possa essere una ditalinara gia' alla sua età, ma va bene fu un ascoltare istruttivo e dal quel giorno evitai di fare la mia giornaliera educazione sentimentale del cazzo.
    Io non ero sempre ad origliare quello che dicevano in camera loro, sia ben chiaro e che a causa dei miei disturbi intestinali passavo sopra la tazza del cesso tanto, ma tanto tempo che una delle difficoltà più dure se non la peggiore era proprio rialzarsi dalla tazza , facevo una fatica enorme.
    Mentre me ne stavo da una ventina di minuti, per l' appunto al cesso, sento la voce di Giada tutta eccitata.
    -Mary ascolta, che notizia bomba ho saputo
    -dai spara
    -Quella pettegola de la mi mamma, ha voluto sapere come passavamo le giornate da te e io gli ho raccontata la verità , quasi tutta, quando gli ho accennato che ogni tanto andavamo a fare quattro chiacchiere da tuo nonno Ugo, lei mi ha detto di stare attenta,
    -ma di chi di mio nonno?
    -si, ma lasciami finire, anche io sono rimasta perplessa, ma conoscendo la mi mamma come le mie tasche non mi ci è voluto molto per farla parlare, insomma per farla breve tuo nonno ai suoi tempi eri un gran trombatore, ma di quelli sopraffini, aveva anche un soprannome fra le ragazze, lo sventrapapere
    -dai mio nonno non ci credo?
    -credici mia mamma presa dall'eccitazione mi ha detto che anche lei ci aveva fatto un pensierino, anche se era molto piu' giovane di lui, ma sembra che ci fosse la fila e non era facile andare a letto con lui
    -Addirittura, era cosi' bello?
    -bello un cazzo Mary e qui viene appunto il bello, perché quello che mi hai detto tu l ho chiesto anche io a lei che è diventata rossa come un peperone, ma alla fine me lo ha detto
    -detto cosa?
    -Tuo nonno ha un cazzo da far paura
    -cosa?
    -Un cazzo enorme è un superdotato insomma capisci
    -si, si ho capito, ma cado dalle nuvole io non me ne sono mai accorta
    -e che centra mica trombava te, era la leggenda delle ragazze ecco perché facevano la fila
    -apperò il nonno non ce lo facevo
    -quindi?
    -quindi cosa?
    -non ti viene in mente nulla
    -perchè dovrebbe?
    - ma dai scema non sei curiosa di vederglielo? Io muoio dalla curiosità
    -ma sei fuori,ora vado la e gli dico nonno fammi vedere il cazzo che dicono che ce l'hai grosso, ma sei proprio scema e poi da giovane ma ora è vecchio e un po malconcio.....
    -tu lascia fare a me, dopo quando andiamo la ti faccio vedere io lascia fare a me......
    Poteva bastarmi quello che avevo sentito, avevo una sensazione mista di disagio e di vanità, non volevo sentirmi un fenomeno da baraccone ma per merito del mio cazzo finalmente ero tornato al centro dell'attenzione. Insomma me ne tornai nel salotto dove tengo la TV e mi misi a guardarla curioso e un po ansioso.
    -Nonno che stai facendo
    -Nulla tesoro guardo sto schifo di TV, forse gli dovrò scrivere che guardo solo i film e che fanno sempre quelli che schifo, ma Giada non è venuta oggi?
    -Si è di la viene subito, nonno la mamma era birichina da ragazza?
    Si birichina, magari avrai voluto dire se era un po troietta, cominciava a darmi sui nervi che mi considerassero un vecchio dell'800
    -tesoro, non lo so erano generazioni un po aperte e in casa ci stavano veramente poco, ma perché lo vuoi sapere?
    -no perché parlavamo della mamma di Giada la conosci?
    -Certo che la conosco ma lei e piu' vecchia di tua madre un altra generazione proprio
    -che parlata de la mi mamma?
    Entrò Giada con uno sguardo malandrino, ma non aveva solo quello purtroppo, aveva una minigonna che io conoscevo perché era di Mariasole, se l'era messa lei e di li a poco capii' anche il motivo.
    Giada non faceva altro che piegarsi per fare vedere le gambe di proposito con gesti visibilmente accentuati, ma io cercavo di resistere mentalmente
    non volevo dargliela vinta, fino a che si sedette sulla poltrona a gambe larghe facendomi vedere le sue striminzite mutandine bianche, adesso non so se vi ricordate il film Lolita uno dei miei preferiti che mi ha fatto sprecare litri di sborra a suo tempo, ma la scena era uguale e il mio cazzo che la conosceva bene e non avrebbe dato ascolto a nessun essere umano, comincio a crescere a dismisura dalle parte sinistra tanto da uscire con la cappella dalle mutande, un erezione degna di lui. Non resistetti nemmeno io alla provocazione e misi la mano sinistra sotto la coscia per tirare il calzone della tuta in modo da farlo aderire alla gamba. Cosi facendo misi in mostra, tutta la lunghezza e la larghezza della mia erezione.
    Mentre facevo questo parlavo tranquillamente di mia figlia e di quello che mi ricordavo della mamma di Giada, che chiaramente non fregava un cazzo a nessuno perché loro avevano lo sguardo fisso sul mio cazzo contenuto a stento dai calzoni della tutta. Si guardarono ci scappò anche un risolino, ma più erano sguardi di ammirazione.
    -Su dai adesso andate a studiare se no si fa tardi
    appena uscirono mi fiondai, per modo di dire, in bagno lasciai libero di svettare il mio cazzo lo presi tra le mani ed ascoltai i loro discorsi, questa volta volutamente.
    -Mamma mia che cazzo?
    -Dio mio è impressionante, mia mamma non mi aveva mai detto sta cosa
    -ma che centra tua madre, io non ne ho mai segati di cazzi cosi' nemmeno la metà
    -io neppure e poi oltre che lungo è anche grosso, enorme
    -oddio cosa pagherei per vederlo e magari sentirlo tra le mani dovrebbe essere duro
    -credo di si se no non si vedeva cosi bene
    -Quindi?
    -Quindi cosa?
    -non hai voglia di vederlo?
    -ma sei scema è mio nonno
    -Non hai detto che sei la sua nipotina prediletta
    -Giada non fare la scema,
    -dai....
    -Smettila
    -Smettila un cazzo tanto lo so che stasera saranno ditalini a non finire e guarda che non parlo solo per me
    -Smettila
    -se mi giuri che stasera non ti sditalinerai pensando al cazzone di tuo nonno? Se me lo dici la smetto
    -smettila cretina, a che penso mentre lo faccio non te lo dico
    -Troietta....
    Che magnata di autostima sentire quelle voci giovani che mi adulavano ero proprio eccitato e dopo anni feci una sborrata a dei buonissimi livelli, diciamo piu' schizzi che colate e non è poco alla mia età.
    Passò Sabato e la Domenica e anche il lunedì e Giada non venne, Martedì le sentii parlare in camera non non andai in bagno, anche perché mia figlia chiamò ad alta voce
    -Mariasole scendi che ho dimenticato la besciamella, per favore mi vai a comprala qui vicino che io devo cucinare?
    -Si mamma vado......viene anche Giada
    -No io non vengo non ho voglia sono stanca va tu che io ti aspetto, intanto preparo la lezione per domani....
    Sentii solo queste parole e nulla più fino a 5 minuti dopo
    -Nonno Ugo, che fate oggi?
    Giada entrò nella stanza ed aveva messo la minigonna dell'altra volta e si misi nella poltrona di fronte a me con le gambe tirate su ed ogni tanto le apriva e le chiudeva
    Sinceramente non so cosa risposi e nemmeno cosa lei mi disse, ma non per un Alzheimer precoce sopraggiunto, ma quella visione paradisiaca mi aveva scatenato tutto il corpo e questa volta non solo Lui.
    Dopo un po lei si alzo e si mise sopra le mie gambe, aveva scelto la parte dove si vedeva il mio uccello duro.
    -Insomma come facevi a dare appuntamento ad una ragazza se non potevi nemmeno telefonargli......
    mentre parlava muoveva il suo culetto sopra il mio cazzo , voleva sentire la consistenza la troietta, ma quando si accorse che era tutto vero non seppe resistere
    -Ugo ma cosa tieni li sotto sento una cosa tutta dura....
    -Giada sono vecchio ma sono fatto come tutti gli uomini, non dirmi che non sai cosa si trova proprio sotto il tuo culetto che non smetti di muovere
    -non ci credo non è possibile che sia quello che penso io....
    Le parole non furono nulla in confronto alla sua espressione maliziosa, degna di un remake di Lolita, il tutto mi faceva ribollire il sangue
    -si Giada è proprio quello che pensi tu....
    e dopo un po..
    -Lo vuoi vedere?
    Non aspettai nemmeno la sua risposta lei si alzo' e con lo sguardo di chi apre un regalo di natale si misi davanti a me. Tirai giù la tuta e liberai il mio cazzo dalle mutande, tenendolo per mano ed ogni tanto lasciandolo svettare da solo.
    -Dio mio è enorme... non ci posso credere..eee...
    -e fatto cosi' che ci posso fare ti piace?
    -Si certo....
    -lo vuoi toccare?
    Nemmeno rispose e pose le sue fresche manine sulla mia asta tutte e due ad impugnarlo come se fosse un reliquia. Giada era una troietta in essere ma in quel momento era stupita da quello che aveva in mano e non tolse le mani nemmeno, quando si senti chiamare da Mariasole per sapere dove era e nemmeno quando lei entrò nella sala.
    -cazzo ma che fate?
    -Mary tranquilla sono stata io a convincere tuo nonno a farmelo vedere, guarda e davvero grosso..
    non ero riuscito nemmeno a voltarmi verso mia nipote per vedere che reazione avesse avuto
    -Nonno è grosso davvero
    Anche lei era curiosa come le sua amica e capii che il fatto che fossi suo nonno non le sembrava un ostacolo anzi.
    -lo puoi toccare anche tu se ne hai voglia
    inutile dire che sposto le mani di Giada e si impadronì dell'asta, muoveva le sue manine quasi incredula.
    -Maraisole dove sei, me la porti sta benedetta besciamella si o no??!!
    Per fortuna il richiamo di mia figlia ci fece risvegliare da quell'incanto, la situazione si stava facendo troppo incandescente e tutti ce ne tornammo nelle rispettive stanze, tutti a fare le loro cose, ma credo tutti a pensarne solo una.
    Passò il Mercoledi' ed il Giovedi' e Venerdì me le vidi entrare tutte e due nella stanza quasi a testa bassa.
    -Nonno....ti volevo dire una cosa......cioe'.....
    -dai parlo io se no facciamo notte, Ugo ti chiediamo, anche se fosse l'ultima volta, di rivederlo di nuovo senza fretta, cosi' per curiosità
    -Sentite, si puo' anche fare ma per favore via questa maschera di ipocrisia, pensate che non l'avessi capito che voi la sapete lunga? Anche troppo direi
    e se volete che la cosa vada avanti, facciamolo a carte scoperte, perché volete vedere il mio...... si cominciamo a chiamare le cose con il loro nome..il mio cazzo?
    -perché non ne abbiamo mai visti di così
    -quindi ne avete visti di cazzi e credo anche parecchi... ohh la verità
    - si nonno
    -si ne abbiamo fatte di seghe, tante da stancarci le mani
    -Solo seghe?
    -Per adesso si ma non perché ci volevamo fermare, ma a scuola se cominci a fare per esempio...
    -per esempio cosa via.....la verità?
    -un bocchino per esempio diventi subito una bocchinara per tutti
    .-quindi nessuno bocchino avete fatto?
    - io nonno gli ho dato solo qualche bacietto
    -deduco che siete anche vergini
    -si si sempre non per nostra volontà , ma abbiamo paura con chi farlo, come e soprattutto se si riviene a sapere, insomma facciamo seghe e ci fanno i ditalini..stop.
    -Spero che ve li fate anche da voi visto l'inesperienza dei ragazzi che frequentate
    -Nonno ci si ammazza di ditalini se vuoi sapere, vedi ti diciamo tutto
    -e quindi devo pagare dazio, ma voi credete che il mio coso... il mio cazzo si indurisca cosi a comando?
    -boh non so che dovremmo fare
    -Tu Giada che faresti?
    -Vuoi che te la faccia vedere?
    -non domandarlo fallo
    -o ma nonno perché sempre Giada?
    -guarda che sulla poltrona ce posto per tutte e due
    e si tirarono giu' i calzoncini e le mutandine, allargarono le gambe e mi fecero vedere il loro paradiso. Quella è fica , fica vera, altro che quelle della mia età non ce paragone credetemi.
    Gli avevo detto una bugia il mio cazzo era già duro da prima e lo liberai ben volentieri, fui contento anche del loro sguardo ancora incredulo dallo stupore, poi quella che sembrava più troietta, Giada si alzo e si precipito' per afferralo.
    -Brava ora però segalo piano con tutte e due le mani
    -nonno e io....
    -Tranquilla tesoro tu intanto toccati piano.
    Giada era veramente un gran segaiola e dopo l'incertezza per le diverse dimensioni dei cazzi manovrati, comincio a prendere un ritmo che si vedeva appartenere all'esperienza.
    -Giada ti piace toccarlo così
    -certo che si è durissimo pure
    -vorresti godere anche un po tu?
    -Cioe' come?
    -mettiti accovacciata a gambe larghe e con una mano toccatela piano .. vedrai che è meglio.
    Giada eseguì quel compito facile, facile e non gli chiesi se gli piaceva lo vidi da come socchiudeva gli occhi e dopo un po da come si sgrillettava, aumentando la velocità
    -mmmmmmmmmmm
    Giada mugolava tra i denti
    -Non trattenerti non è vergogna far sentire che stai godendo
    -Oh cazzo certo che godo
    Strabuzzo gli occhi e appena la vidi un po rilassata chiamai Mariasole
    che non solo fu pronta in un attimo, ma scanso abbastanza energicamente la sua compagna per impadronirsi del mio cazzo, anche lei segandolo e guardandolo da vicino.
    -Tesoro mi faresti vedere come gli hai dato i bacini sul pisello ai tuoi compagni di classe?
    Non se lo fece dire un altra volta e posò le sue labbra sulla mia cappella, baciandola come se fosse la fronte di un bambino
    -vuoi imparare come si fanno?
    -magari nonno ma il tuo non sarà troppo grande?
    -Comincia a leccarlo bene prima comincia dal fondo e poi lecca bene la cappella.
    Ero passato da una stucchevole educazione sentimentale a quella sessuale con piu' attenzione e partecipazione da parte delle ragazze e soprattutto la mia.
    -Ora bagnalo con la saliva e passaci la mano rendilo scivoloso
    -Ci sputo come nei video?
    -no facci colare la saliva... brava ora con la mano cospargila per tutto il cazzo, brava cosi' brava, ora comincia piano, piano a metterlo in bocca
    Mariasole, sotto la mia guida cominciò a dischiudere sempre piu' la boccuccia e li a poco la mia cappella senti' tutto il suo calore, e lei docilmente ascoltando quello che gli dicevo era arrivata a inghiottirmi tutta la cappella.
    C'era comunque qualcosa, nonostante la scena erotica che avevo davanti, che non mi faceva partire la testa del tutto, si il mio cazzo era duro, ma a quello gli sarebbe bastato molto ma molto meno per esserlo, quello che non mi faceva raggiungere un eccitazione celestiale era il fatto che non è facile fare l'insegnante ed anche usufruire mentalmente di quel ben di dio, così me ne stavo li a farmelo succhiare ma pensavo che mi ci voleva qualcosa di più, che arrivò spostando lo sguardo verso il divano e vedendo Greta a gambe divaricate massaggiarsi la fichetta allargandosela sempre più e quando strusciò le labbra della bocca fra loro il mio cervello si mise finalmente alla velocità del mio cazzo, finalmente capii che sarei venuti li a poco.
    -Greta se vuoi puoi leccarmelo insieme a Maria?
    Scese dal divano e la piccola troietta senza togliersi la mano dalla fica comincio a leccare la sua parte di uccello.
    Di li a poco esplosi in un orgasmo che non mi ricordavo di aver avuto da decenni,sborrando su tutto il tappeto finalmente con delle belle schizzate come una volta.
    -Allora nonno siamo state brave?
    -Bravissime anche troppo.
    Due settimane durarono le mie lezioni di sesso, fino alla fine della scuola che per loro fu una felicità ma per me un dramma in quanto poi Greta non venne più e si frequentarono solo e giustamente vista la stagione fuori da casa mia.
    Due settimane in cui più che fare il maestro, quelle due diavolette usarono il mio uccello come e quando volevano, ma non furono solo seghe e pompini, con stupore mi confessarono che i ragazzi non volevano leccargliela e quelle poche volte che era capitato non gli era piaciuto, che culo pensai e di li a poco potei assaggiarle tutte e due e farle godere come forse non avevano mai goduto, sicuramente coi loro coetanei ma anche da sole.
    Ripeto la Fica e quella li e nessuno mi potrà dare torto leccare quelle passerine era come assaporare il succo di una pesca matura appena colta e non una pesca secca e grinzosa come mi era capitato nelle ultime volte, si la fica era proprio quella.
    Forse per mia figlia, se solo avesse immaginato quello che stavo facendo, mi avrebbe dato come minimo del BASTARDO e forse lo ero stato, ma non me lo sentivo di esserlo.
    In conclusione la mia nipotina, insieme a Greta, aveva imparato molto cose che non avrebbe potuto fare con altri più giovani, ed io finalmente mi sentivo di nuovo utile e non un vecchio da ospizio. Non avevo perso la testa nonostante l'eccitazione, Perchè? Alla fine lel loro domande cominciavano ad essere pressanti.
    -Nonno ma come puo' il tuo cazzo , per esempio entrare dentro di noi è impossibile?
    Oppure
    -Nonno dai mettimelo vicino voglio vedere se un giorno potrò avene uno come il tuo..
    Si se lo strusciarono sulla loro fichetta ma la cosa fini li, era chiaro che la loro voglia si stava spingendo molto oltre e come non capirle ero stato giovane anche io, ma la mia Bastardaggine si fermo' li e me la cavai con un escamotage
    -Certo che un giorno voi potreste avere un rapporto con un cazzo come il mio e forse anche di piu', ma adesso siete ancora vergini e questo sarebbe un suicidio nel senso che provereste solo male e magari anche un trauma psicologico
    -quindi quando sarà ora per noi?
    -Prima dovete farlo, vedrete che la prima volta non vi piacerà, la seconda un po piu' e dalla terza in poi sarete pronte per andare con chi vi pare, sempre che scegliate un ragazzo giusto e non un coglione.
    Gli avevo detto una verità, anche contro il parere del mio inquilino di sotto che in quelle settimane era tornato giovane in tutti i sensi e come detto prima mi sentii meno bastardo nei confronti di mia figlia.
    Gia' perché non è che ero proprio cosi solitario e scontroso ed a parte quel coglione di mio genero volevo bene alla mia famiglia e ci stavo volentieri anche con la mia coscienza fino a che una notte di Luglio......
    Mi ricordo che stavo sul letto con la finestra aperta per succhiare un po di fresco e aspettandolo per poter dormire decentemente
    canottiera vecchio tipo con bretelle e boxer d'ordinanza, sentii il cigolio della porta e non feci in tempo a capire chi fosse che mi ritrovai Mariasole, sopra di me
    -nonno nonno non far rumore, ho da dirti una cosa?
    -Maria mi hai fatto prendere un colpo?
    -Ssssss, sarai il primo a saperlo
    -Ma cosa?
    -L ho fatto nonno l'ho fatto con Andrea
    -fatto cosa?
    -L'amore, e che altro, avevi ragione tu, come sempre all'inizio non è stato un granché, ma forse perché ci vogliamo bene davvero, che poi è venuto meglio proprio come dicevi tu
    -cavolo sei diventata grande oramai l'hai capito da sola, l'importante e che te lo sentivi e non lo hai fatto forzatamente
    -ma che dici? Per carità o quasi dovuto pregarlo per farlo i miei compagni non sono come te, dicono dicono ma poi sono proprio dei coglioni
    -se lo dici ti, ma tua madre lo sa?
    -Nonno ti ho detto che sei il primo e credo che lo dirò, ma non lo so ancora a Greta e a nessun altro
    -Quindi sono custode del tuo segreto,
    -Si ma.....
    -si ma che?
    -Io l'ho già fatto quattro volte?
    -e allora guarda che non si contano ste cose,
    -Tu mi avevi detto che dopo tre potevo.....
    -potevi?
    -o nonno che palle che sei almeno tu dai non fare lo gnorri, voglio provare a prenderlo voglio provare a prendere il tuo
    -No Maria no meglio di no, davvero e poi Andrea
    -Andrea è il mio ragazzo lui che centra, ma... nonno sei uno stronzo allora, guardo che lo sento che ce l'hai duro, sentii mamma mia!!!
    e si ancora una volta il mio cazzo non mi aveva dato retta e si era alzato come un asta, aveva voluto fare di testa sua, proprio una testa di cazzo.
    -nonnino tu stai fermo e zitto, faccio tutto io vedrai sarò' brava....
    Me lo tiro fuori dai boxer se lo sego piano piano, e come mi aveva detto non proferii parola ne feci opposizione, lo succhio per bene, lo lubrifico' con la sua saliva, tanta saliva, poi ci sali' sopra, facendo tutta da sola piano, piano, sentivo la sua fichetta bagnata aprire un varco dentro di se con una lentezza che mi faceva impazzire coinvolgendomi anche mentalmente.
    Ando' giu sempre di piu' sentivo le sue pareti strette strette ma la penetrazione sembrava inarrestabile, ogni centimetro era occupata dalla sua voglia che si manifestava nello stringere il lenzuolo del mio letto sempre più stretto.
    Non volava una parola, solo il suo respiro affannoso riempiva la stanza di eccitazione, avrei voluto dirgli come andava? se gli piaceva? o se gli faceva male? ma non volevo rompere l'incanto di quel momento.
    Finalmente entrò quasi tutto, ero immobile anche se avrei voluto stantuffarla un po, come facevo spesso con le donne che avevo avuto in quella posizione, poi finalmente lei parlò
    -oddio, Dio mio........nonno nonno,
    -Che ce tesoro?
    -Oddio se mi muovo mi scoppia la testa..oddio nonno
    -Maria che succede?
    -cazzooooooooooo, cazzoooooooooooooooooo.............. dio mio, non è possibile, nonno, sto godendo....oddiooo non mi era mai successo
    e finalmente cominciò a muoversi su e giù, come un ossessa per tre o quattro colpi poi ansimante ripeteva sempre le stesse frasi
    -cazzoooooooooooooooo, come è bello quanto godooooo Dio santo.....
    Era bellissimo vederla godere cosi' tanto e sicuramente per la prima volta, Come mi piaceva vedere quel tesoruccio usare il mio cazzo, sbattere la testa a destra e a sinistra senza mai aprire gli occhi, presa da un irresistibile voglia di orgasmi mai provati, bellissimo ma per me non c'era solo la componente erotica, era come assistere ad un evento che per merito mio si stava realizzando, no non era una semplice scopata.
    Dopo poco piu' di una mezz'oretta, MariaSole stramazzo di fianco dopo esserselo tolto talla fica, rimase un po di minuti in silenzio, come a riprendere fiato, poi mi diede un bacio e la buonanotte.
    No non mi segai quella volta non so perchè, non mi pareva il caso, anche se per un po non mi volli lavare , volevo sentire il suo odore ogni volta che toccavo il cazzo. Durò poco, durante l'estate ripensandoci me ne feci di seghe, eccome, ma anche così non mi ci sentivo di essere stato un bastardo, anzi pensavo di essere stato utile a qualche cosa senza fare del male a nessuno, c'era solo un particolare che non avevo calcolato.
    A settembre le scuole sarebbero riprese e quelle due scatenate avrebbero di nuovo ricominciato a studiare insieme, che ce di strano? che ci stavo pensando sempre piu' intensamente, ma allora Bastardo lo ero proprio davvero?
     
    Top
    .
  2.  
    .
    Avatar

    Group
    Fan
    Posts
    32

    Status
    Ma perché non le ai sburrato in fica?
     
    Top
    .
1 replies since 6/10/2023, 10:10   1131 views
  Share  
.