Mestre, bus precipita da un cavalcavia e prende fuoco: almeno 21 morti, 12 feriti. Brugnaro: «Scene apocalittiche»

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    Una scena apocalittica: la barriera del cavalcavia divelta, un pullman finito giù sulla ferrovia che prende fuoco, le urla di chi assiste alla tragedia e di chi a bordo resta intrappolato tra le lamiere accartocciate e in fiamme. «Ventuno morti», comunica la prefettura in serata: al bilancio della tragedia si aggiungono 12 feriti e almeno quattro dispersi.
    Una strage in un incidente che funesta Mestre verso sera. Un volo di 30 metri e almeno due minori morti, ha detto il prefetto a Sky in serata. Altri tre bambini sarebbero tra i feriti. Il pullman stava rientrando al campeggio 'Hu' a Marghera.
    Il bus era nuovo di zecca
    «È appena caduto un autobus dal ponte, un disastro», urla una testimone mentre riprende col telefonino la scena dell'incidente appena avvenuto. Per chi era a bordo difficile avere scampo, il bus si è infatti incendiato: le fiamme si sono propagate dopo il terribile impatto, forse generate dall'esplosione del serbatoio del pullman che conteneva metano e poi alimentate dallo stesso gas.
    Un bus Ncc nuovo di zecca, noleggiato da un campeggio di Marghera per i suoi ospiti, che probabilmente proveniva da Verona e trasportava una quarantina di turisti. È della flotta della società la Linea che collega il camping a Venezia. I vigili del fuoco hanno lavorato contro il tempo per spegnere le fiamme che non hanno reso agevoli i soccorsi. Sul posto sono subito state fatte convogliare le ambulanze di tutto il territorio, decine le auto delle forze dell'ordine.
    Attivato protocollo grandi emergenze
    L'Usl 3 di Venezia ha attivato il protocollo delle «grandi emergenze» che prevede la messa a disposizione di tutti i pronto soccorso degli ospedali ed il richiamo al lavoro di personale di rinforzo. La dinamica è ancora da accertare ma dai primi rilievi emerge che il bus è precipitato da dieci metri, un volo dopo avere urtato violentemente la doppia barriera di protezione del cavalcavia della bretella che da Mestre porta verso Marghera e l'autostrada A4.
    Il pullman ha sfondato la prima protezione fatta da un guard rail e la seconda barriera in metallo che delimita il passaggio pedonale. Poi si è schiantato giù, capovolgendosi, e finendo tra un magazzino e i binari della stazione di Mestre incendiandosi. «Ci sono tanti troppi morti», dice un vigile del fuoco impegnato sulla scena del disastro. Di tragedie ne ha viste ma la scena che si presenta ai soccorritori, il mezzo in fiamme, le grida, le lamiere accartocciate, fa presagire il peggio. Alcuni cadaveri vengono recuperati e vengono portati nelle camere mortuarie degli ospedali. Alle ore 21.30 si contano 12 feriti ma anche almeno 4 dispersi.
    Il sindaco: scene apocalittiche
    Sul luogo dove è avvenuto l'incidente è giusto subito anche il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, sconvolto dalla portata della tragedia, quello che si è trovato davanti agli occhi il primo cittadino è, come ha scritto in un post su Twitter, «una scena apocalittica». Secondo alcune indiscrezioni Brugnaro sarebbe in contatto telefonico con la premier Giorgia Meloni che gli avrebbe espresso la sua vicinanza.
    «Abbiamo già contato 20 morti ma immagino che sia un numero destinato a salire. Stiamo soccorrendo le persone», ha detto Brugnaro parlando a 'Stasera Italia' su Rete4 in merito al pullman precipitato sotto il cavalcavia di Marghera. «Era un pullman carico di gente che usciva dal lavoro che da Venezia andava da Marghera. È uscito completamente di strada. È volato giù dal ponte. Era un autobus di linea, tutta gente che tornava a casa dal lavoro. Siamo in lutto», sottolinea Brugnaro.
    Le reazioni della politica
    La tragedia scuote anche la politica. La presidente del Consiglio Giorgia Meloni esprime «il più profondo cordoglio per il grave incidente avvenuto a Mestre: Il pensiero va alle vittime e ai loro famigliari e amici. Sono in stretto contatto con il sindaco Luigi Brugnaro e con il ministro Matteo Piantedosi per seguire le notizie su questa tragedia». Il sindaco Brugnaro proclama il lutto cittadino per «l'immane tragedia che ha colpito questa sera la nostra comunità e in memoria delle numerose vittime che erano nell'autobus caduto. Una scena apocalittica, non ci sono parole».
    Il presidente del Senato, Ignazio La Russa parla di «drammatiche immagini» e riserva il suo pensiero «alle famiglie delle tante vittime e dei numerosi feriti». Ora è il tempo del dolore. Ma gli inquirenti sono già al lavoro per capire le cause. La polizia stradale sta effettuando i rilievi: c'è da verificare la traiettoria, eventuali segni di frenata, le condizioni del manto stradale. Per ora tutte le ipotesi sono aperte, dal malore improvviso al colpo di sonno fino ad un possibile guasto. ​
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    Bus precipitato da un cavalcavia a Mestre, chi sono le vittime dell'incidente. Molti erano stranieri. È di 21 morti, 18 feriti e alcuni dispersi, un numero che dovrebbe oscillare tra i 4 e i 5, il bilancio dell'incidente avvenuto a Mestre/Marghera martedì sera e comunicato dalla Prefettura ai soccorritori. I soccorsi fino a tarda notte erano ancora in corso, per cui il numero di vittime e feriti era da considerarsi provvisorio. Molti erano turisti di origine ucraina, alcuni tedeschi: due vittime sono minorenni.
    Nel dettaglio, il bilancio delle vittime alle 22 di martedì 3 ottobre è il seguente: 19 deceduti sul posto; 2 deceduti in ambulanza. I feriti: 1 bambino portato con elisoccorso a Padova e una donna trasferita da Treviso (si tratta di una bambina di 4 anni gravemente ustionata, non cosciente, ricoverata e intubata. Bambina che arriva direttamente dall'incidente in elisoccorso. La donna, invece, è una donna di 50 anni che arriva dall'ospedale di Treviso anche lei grave, intubata, ustionata e con politraumi.
    Bambina e donna sono entrambe ucraine ma non parenti; 6 pazienti a Mestre di cui 3 rossi 3 gialli; 1 paziente a Mirano codice rosso; 1 paziente a Dolo codice giallo; 9 pazienti a Treviso - 2 codici rossi, 2 codici gialli, il resto non ha codice ma ci sono 2 bambini.

    Morto anche l'autista
    Ci sono molte persone davanti all'ingresso del campeggio Hu di Marghera, dove alloggiavano i turisti del pullman, per avere qualche informazione che permetta di identificare le vittime. Sul posto è arrivato il console a Venezia della Bulgaria, che deve raccogliere informazioni anche per i suoi omologhi di altre nazioni. È stata la Prefettura di Venezia ha diramare subito l'allert a tutte le autorità consolari, considerando che è probabile che la maggior parte delle vittime siano cittadini stranieri. Alla guida del pullman c'era l'autista della 'Martini', un'altra società di trasporti, distaccato in questo caso per svolgere il servizio della navetta della 'La Linea'.
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