Can Yaman denunciato a Civita Castellana per aggressione

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    Chi è in Tuscia per un selfie vip e un autografo non si stupisca quando troverà Can Yaman al telefono con il proprio avvocato. Una negoziante di Civita Castellana ha infatti accusato il divo turco di averla aggredita.

    Sarebbe accaduto tutto nei giorni scorsi, durante le riprese della serie televisiva “Viola come il mare 2”. Barbara Nelli, titolare di un negozio di abbigliamento in piazza Matteotti, ha denunciato l’attore per aggressione.

    Secondo il racconto della commerciante al Messaggero, Yaman "è entrato nel negozio come una furia dicendomi di spegnere la musica”. Il volume avrebbe impedito agli attori, inclusa l’ex miss Italia Francesca Chillemi, di stare concentrati sulle battute. “Hanno dovuto trattenerlo in quattro perché voleva avventarsi contro di me - continua Nelli – ha anche dato un calcio a una delle persone che tentavano di tenerlo fermo. Io mi sono spaventata moltissimo”.

    La serie tv è approdata a Civita Castellana, paesino in provincia di Viterbo, lo scorso lunedì. Il 4 settembre è il giorno di allestimento del set. Piazza Matteotti viene interdetta al traffico e i negozi devono chiudere.

    “Il mio negozio si trova proprio dove si svolgevano le riprese - spiega Nelli – per questo da lunedì non ho potuto accogliere clienti, né ho avuto la possibilità di ricevere pacchi dai corrieri. Io mi sono lamentata della situazione svariate volte con l’amministrazione comunale e con la produzione. Ho anche chiesto un risarcimento economico del danno subito per i mancati introiti della settimana. Mi sono resa disponibile a mostrare gli incassi giornalieri perché non ho alcuna intenzione di approfittarne”.

    Ecco l’aggressione. Nelli riprende: “Sono entrata in negozio presto, alle 7 del mattino. Ho cominciato a fare le pulizie. Una volta dentro non potevo né uscire né ricevere clienti. Ero praticamente sequestrata. Così ho acceso la radio. Poco dopo sono entrate due persone per chiedermi di spegnere l’apparecchio”.

    La negoziante non sa quello che sta per succedere: “Mentre parlavo e spiegavo educatamente le mie ragioni, è arrivato come una furia Can Yaman, che mi ha aggredito verbalmente. Lo tenevano in quattro, ho avuto paura”. Francesca Chillemi ha provato a calmare la commerciante: “Mi ha tranquillizzata, è stata molto carina. Mi ripeteva ‘fallo per me’”.

    Dopo l’aggressione la produzione ha contattato Nelli per offrirle 600 euro. Che sono stati rifiutati.

    “Hanno cercato di tamponare l’aggressione con un risarcimento”, sostiene l’avvocato Giuseppe Romano del foro di Lecce. “Ma senza voler speculare sull’accaduto, bisogna ammettere che non tutto è stato organizzato per il meglio. Lasciare senza ristoro i commercianti per quattro giorni non è stato corretto. Così come non è stato corretto offrire il risarcimento solo dopo il fatto increscioso. Tra l’altro a fine serata la mia assistita ha anche scoperto che la serranda del negozio è stata danneggiata, forse con un calcio”, aggiunge il legale.

    La produzione non ha voluto commentare l’accaduto. La presunta aggressione sarebbe avvenuta davanti agli altri commercianti della zona, che adesso potrebbero essere sentiti come testimoni dai carabinieri.
     
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