COME OTTENERE IL PATENTINO DI GIORNALISTA PUBBLICISTA

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    La prima cosa che occorre fare per diventare un giornalista professionista pubblicista è informarsi presso l’Ordine dei Giornalisti facente capo alla regione di residenza perché l’iter, pur essendo simile in tutta Italia, presenta qualche differenza a livello regionale. La procedura ha comunque i seguenti passaggi in comune:

    Primo. Occorre iniziare una collaborazione retribuita con una o più testate regolarmente iscritte al Tribunale (ossia che abbiano un direttore responsabile che sia giornalista o pubblicista). Questa fase è importantissima perché l’irregolarità del contratto (o dei pagamenti in caso si tratti di una collaborazione pagata con ritenuta d’acconto) o della registrazione delle testate può impedirti di ottenere il patentino. Inoltre suddette collaborazioni devono garantire al candidato una certa regolarità nella pubblicazione di articoli (firmati e o siglati) e un minimo di retribuzione per un periodo complessivo di 24 mesi.

    Secondo. È necessario raccogliere tutti gli articoli prodotti e i documenti che attestano l’avvenuto pagamento (che ovviamente variano di casi in caso).

    Terzo. In ultimo si redige la domanda di iscrizione all’Albo dei Giornalisti, si acquista la marca da bollo e si consegna tutta la documentazione presso l’ordine Regionale dei Giornalisti.
    A questo punto il Consiglio dell’ODG prende in esame il materiale ed entro tempi relativamente brevi approva la richiesta del candidato, la respinge o richiede un Colloquio orale. Per completezza occorre specificare che in alcune regioni quest’ultimo passaggio è sempre e comunque necessario. Infine, in caso di esito positivo, è possibile iscriversi all’Albo dei Giornalisti nella sezione pubblicisti e ritirare il proprio tesserino.


    PATENTINO DA GIORNALISTA PUBBLICISTA: QUANTI ARTICOLI SONO NECESSARI E QUANTO COSTA. Un’ultima precisazione riguarda le differenze tra le varie regioni italiane a cui abbiamo accennato sopra: il numero di articoli, la retribuzione minima prevista per questi e il costo della richiesta varia a seconda dell’Ordine a cui occorre fare capo.
     
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