Philippe Pétain

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    "Nel corso di questo processo io ho voluto mantenere volontariamente il silenzio, dopo aver spiegato al popolo francese le ragioni di tale atteggiamento. La mia unica preoccupazione, la mia unica cura, è stata di rimanere insieme a lui sul suolo di Francia secondo la mia promessa, per tentare di proteggerlo e attenuare le sue sofferenze. Qualunque cosa accada, il popolo non lo dimenticherà. Egli sa che io l'ho difeso come ho difeso Verdun. Signori giurati, la mia vita e la mia libertà sono nelle vostre mani, ma il mio onore io lo affido alla Patria. Disponete di me secondo coscienza. La mia non ha nulla da rimproverarmi, poiché durante una vita già lunga, giunto alla mia età e alle soglie della morte, affermo che non ho altra ambizione che quella di servire la Francia."



    Henri Philippe Omer Pétain nasce il 24 aprile 1856 a Cauchy-à-la-Tour, in Francia. All'età di venti anni decide di intraprendere la carriera militare e inizia a frequentare l'École spéciale militaire de Saint-Cyr. Durante gli studi presso l'Accademia militare francese non ottiene però dei grandi risultati.

    Nel 1878 diventa ufficiale di fanteria e all'inizio del 1900 entra a far parte della scuola di tiro di Châlons, dove subito ha dei dissidi con il direttore della scuola. Per lui è migliore la dottrina militare basata sulla precisione e non sul volume del fuoco.

    Presto inizia a insegnare nella scuola di guerra e dal 1904 al 1911 diventa docente ordinario, insegnando come materia la tattica di fanteria. La sua dottrina militare si basa su elementi molto innovativi: a suo avviso la migliore tattica militare che deve essere impiegata durante un combattimento è quella dell'utilizzo di forze militari maggiormente aggressive sul campo.

    Nel biennio successivo gli viene affidato l'incarico di sottotenente di Charles De Gaulle, non è però molto amato dagli uomini dell'esercito francese. Continua a esprimere le sue idee in merito alle tattiche da utilizzare sul campo di battaglia, sostenendo ferventemente che sia migliore una tattica basata sulla mobilità delle truppe.

    Allo scoppio della Prima guerra mondiale, assunto l'incarico di comandante di brigata, Philippe Pétain ottiene dei buoni risultati in Belgio. Grazie al grande valore mostrato sul campo di battaglia diventa generale del corpo d'armata. Si distingue nel corso della battaglia di Verdun del 1916, aiutando i suoi compagni feriti al fronte e portando numerosi rifornimenti e rinforzi. La battaglia è vinta dall'esercito francese, che sconfigge dopo una lunga resistenza l'esercito tedesco. Grazie al grande successo ottenuto in battaglia, ottiene l'importante bastone di maresciallo di Francia.

    Negli anni Venti del 1900 sposa Eugénie Hardon che già da tempo era sua promessa sposa.

    Dopo aver guidato l'esercito francese in occasione della repressione della rivolta scoppiata ad Abd-al Krīm, in Marocco, diventa Vicepresidente del Consiglio Superiore di guerra (incarico che ricopre fino al 1931) e ispettore generale dell'esercito.

    Nel 1934, avendo degli ideali politici di estrema destra, il Capo del governo francese Gaston Doumergue gli propone di assumere la direzione del Dicastero della guerra. Pétain accetta, rimanendo alla guida del Dicastero però non a lungo a causa di un rimpasto di governo.

    Nonostante non ricopra più questo incarico politico, la sua popolarità nel Paese cresce notevolmente. Presto ricopre l'importante carica di presidente del Conseil supérieur de la Guerre, appoggiando in quest'occasione delle tattiche di guerra difensiviste.

    Sostenendo in modo deciso questa strategia militare, appoggia la celebre "Linea Maginot", ovvero una linea di fortificazioni posta nei confini francesi proposta da Joffre. Nel 1939, in qualità di ambasciatore francese, Philippe Pétain si reca nella Spagna del caudillo Francisco Franco.

    Nel maggio dell'anno seguente i tedeschi decidono di entrare in territorio francese, per cui Pétain è costretto a far ritorno in patria dopo aver passato alcuni mesi in Spagna. Ricopre per un breve periodo l'incarico di Vicepresidente del Consiglio sotto il governo di Paul Reynaud.

    Il 14 giugno dello stesso anno i nazisti riescono a invadere la Francia e il governo guidato da Reynaud deve lasciare Parigi per insediarsi nella città di Bordeaux.

    In questa difficile situazione, Reynaud rassegna le proprie dimissioni, affidando la guida del governo a Philippe Pétain. Questi è un forte sostenitore della firma di un armistizio con i tedeschi; data la complessa situazione in cui la Francia si trova, il 22 giugno viene firmato tra i tedeschi e il governo francese l'Armistizio di Rethondes.

    La capitale del governo francese diventa Vichy, cittadina che si trova in territorio non occupato dai nazisti. Il Capo del governo decide di emanare un nuovo testo costituzionale e, dopo aver guidato cinque gabinetti, il 18 aprile 1942 decide di dimettersi e di affidare l'incarico di guidare un nuovo governo a Pierre Laval. Nonostante ciò Pétain diventa anche Capo dello Stato fino al 1944.

    La Francia viene liberata nel 1944 e l'ex generale viene deportato a Sigmaringen; solo l'anno seguente decide di costituirsi per essere processato. Dopo il processo viene condannato a morte, ma il generale francese Charles De Gaulle commuta la sua pena in ergastolo a vita.

    Dopo essere stato internato a l'Île d'Yeu, Philippe Pétain muore alla veneranda età di 95 anni il 23 luglio 1951. Aveva espresso la volontà in punto di morte che le spoglie venissero accolte presso l'Ossario di Verdun: nonostante abbia mandato una lettera con le sue volontà al governo francese, quest'ultimo non accoglie la richiesta.
     
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