Cosa sono gli intersessuali?

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.  
    .
    Avatar


    Memento audere semper

    Group
    Administrator
    Posts
    179,914

    Status

    xHVunj0



    Gli intersessuali sono persone nate con una “x” in più: anziché essere xy, sono xxy. Si tratta di persone nate con “caratteri sessuali che non rientrano nelle tipiche nozioni del corpo femminile e maschile” scrive il Corriere.it che ha approfondito l’argomento. La percentuale si aggira tra lo 0,05% e l’1,7% della popolazione italiana. Una sidrome, quella di Klinefelter, che i ragazzi scoprono, tra i 14 e i 18 anni, sottoponendosi ad una visita dall’urologo.
    Intersessuali, una “x” in più

    I due ragazzi intervistati dal Corriere.it si chiamano Michele e Christian: il primo sa di essere intersessuale da quando ha 15 anni (i suoi genitori ne erano a conoscenza da tempo ma non avevano trovato il modo di dirglielo, temendo probabilmente la sua reazione) mentre il secondo lo ha scoperto grazie ad alcuni esami medici. “Quando l’ho detto al mio partner, mi ha risposto che mi ama per quello che sono, x in più compresa” ha dichiarato Christian mentre Michele ha spiegato che non si tratta della “caratteristica più importante di se stesso né la prima cosa che dice quando si presenta”.
    Intersessuali, 30 milioni nel mondo

    In molti ancora non sanno cosa siano gli intersessuali al punto anche se, stando ad alcune stime, nel mondo sarebbero ben 30 milioni.

    Cos’è l’intersessualità


    L’intersessualità è un termine ombrello che comprende diverse variazioni fisiche che riguardano elementi del corpo considerati “sessuati”, principalmente cromosomi, marker genetici, gonadi, ormoni, organi riproduttivi, genitali, e l’aspetto somatico del genere di una persona (le caratteristiche di sesso secondarie, come ad esempio barba e peli).
    Le persone intersessuali sono nate con caratteri sessuali che non rientrano nelle tipiche nozioni binarie del corpo maschile o femminile. Nonostante queste variazioni generalmente non minaccino la salute fisica (solo in certe circostanze ci sono correlati problemi di salute), spesso le persone con queste variazioni biologiche subiscono o hanno subito una pesante medicalizzazione per via delle implicazioni della loro condizione rispetto al genere sociale.
    Secondo gli esperti, tra lo 0,05% e il 1,7% della popolazione nasce con tratti intersessuati: 30.000.000 di persone nel mondo, una stima simile al numero di persone con i capelli rossi.
    L’intersessualità non è un orientamento sessuale


    Le persone intersessuali possono essere eterosessuali, omosessuali, bisessuali, pansessuali, monogame, poli-amorose, asessuali, queer o qualsiasi altro orientamento sessuale, come tutti.
    Purtroppo le persone intersessuali possono avere avuto dei traumi sessuali associati ai ripetuti esami o interventi medici, simili alle persone che hanno subito abusi sessuali. Mentre i traumi non influiscono sull’orientamento sessuale, le persone intersessuali possono impiegare più tempo ad avere una vita sessuale soddisfacente per via dello stigma medico che hanno subito .
    L’intersessualità non è un’identità di genere

    Le persone intersessuali, come tutti, possono essere cis-gender (ovvero a proprio agio con il genere a loro assegnato alla nascita) o transgender (avere una identità di genere diversa da quella assegnata alla nascita). Purtroppo, però, le persone intersessuali hanno spesso subito un’attenzione morbosa verso la loro identità di genere nell’infanzia, e forse anche degli interventi che ne hanno modificato la forma genitale, ostacolando il loro percorso identitario, soprattutto nel caso in cui avessero voluto cambiare la loro assegnazione di genere.


    L’intersessualità non è una malattia

    Avere cromosomi di un genere diverso rispetto agli altri componenti del corpo, avere dei genitali cosiddetti ambigui, o avere delle variazioni dei caratteri sessuali non è di per sé una malattia (una condizione anormale di un organismo, causata da alterazioni organiche o funzionali che compromettono la salute del soggetto).
    Fino a tempi molto recenti, la terapia medica si concentrava sugli aspetti estetici della presentazione di genere, formando diverse teorie sulla corrispondenza (o no) tra l’aspetto somatico del corpo e l’identità di genere. Rendere un aspetto sociale della vita, come la presentazione di genere, di competenza medica, si chiama medicalizzazione, e può essere dannoso quando adoperato in modalità paternalista, ovvero senza il pieno consenso informato dell’individuo.
    Alcune forme di intersessualità possono presentarsi unite a problematiche realmente mediche, o solo con squilibri ormonali (su cui c’è stata poco ricerca), o con tutte le altre problematiche mediche che possono succedere a chiunque. La mancanza di una comunicazione chiara, serena e obiettiva, correlata di tutte le informazioni necessarie, comprese le controindicazioni e le possibili varianti, può minare nel paziente e nei genitori, la fiducia di avere una cura e una tutela della salute e dell’integrità della persona.
     
    Top
    .
0 replies since 25/6/2017, 10:12   607 views
  Share  
.