Biografia di Brian Pillman

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  1. †Giuseppedge™†
     
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    Brian Pillman ha iniziato la propria carriera come molti altri wrestlers... in uno sport completamente diverso! Sin da ragazzo, Pillman aveva desiderato diventare un giocatore di football americano e mentre frequentava l'università di Miami nel '83 fu scelto, alla seconda selezione, dalla squadra della Associated Press nel ruolo di linebacker. Così Pillman riuscì ad entrare nel mondo del football, in seguito giocò per due anni con i Cincinnati Bengals nella NFL (uno dei pochi wrestlers a riuscire a giocare almeno una partita nella NFL) prima di passare ai Calgary Stampeders. Sfortunatamente, proprio quando le cose sembravano andare a gonfie vele per Brian, una contusione alla spalla pose fine alla sua carriera nel football. Mentre era a Calgary, Pillman divenne amico della famiglia Hart ed iniziò ad allenarsi nell'ottimo Hart Brothers training camp. Fu proprio mentre si allenava lì ed osservava altri lottatori affrontarsi sul ring che cominciò a farsi strada in lui la passione per il wrestling. Il 25 novembre del '86 Brian Pillman fece la sua prima comparsa come wrestler professionista. Anche se perse l'incontro, l'ebrezza d'incontrare faccia a faccia un potente avversario in una arena affollata lo convinse di aver finalmente trovato una nuova direzione nella sua vita. Bruce Hart notò subito le potenzialità di Pillman ed ebbe talmente fiducia in lui che accettò di diventare suo partner nel team chiamato Bad Company.

    Il team si dimostrò presto una combinazione vincente. Nell'aprile del '87 i due vinsero il titolo Stampede International e lo conservarono per 14 mesi. Durante questo tempo i Bad Company schiacciarono molte squadre, tutte di prima categoria ma durante gli allenamenti e i primi match Pillman cominciò a preoccuparsi per la sua spalla. La contusione riportata mentre giocava con i Calgary Stampeders non faceva male ma il pensiero che una brutta caduta o una stretta troppo forte potesse far riaffiorare il problema non lo lasciava e le sue paure si dimostrarono fondate. Durante un match di coppia contro i Cuban Commandos la spalla fu pesantemente colpita e il dolore lancinante della vecchia ferita tornò, tenendolo lontano dal ring per quasi sei mesi. Deciso a tornare a combattere, Pillman trascorse settimane a programmare e provare nuove strategie pur sapendo che la spalla sarebbe stata sempre il suo tallone d'achille. Il punto era: come tenere lontani gli avversari dal suo punto debole. Tenendo presente questo problema, Brian sviluppo il suo famoso sistema di manovre volanti a mezzaria culminanti nella "Flyn' body press". Quando Pillman tornò sul ring era diventato un altro e le sue incredibili manovre aeree entusiasmavano e deliziavano i fans. Era già molto noto in Canada quando decise di portare il suo talento negli Stati Uniti entrando a far parte della WCW, federazione dove ha avuto le maggiori soddisfazioni. Alto poco più di 180 cm, Pillman era uno degli atleti più bassi della WCW, ma "chilo per chilo" era sicuramente tra i migliori wrestlers della federazione. Solitamente affrontava avversari molto più alti e pesanti di lui. Pillman iniziava questi incontri con poche probabilità di successo ma il risultato finale, spesso a suo favore, lasciava il pubblico sbalordito. Fu così che attirò l'attenzione di Ric Flair. The Nature Boy prese Pillman sotto la sua ala protettrice.

    Nella WCW, Flair insegnò a Pillman tutti i segreti del mestiere preparandolo a conquistare il titolo ma lui lo 'ringraziò' mettendosi insieme a Tom Zenk. Con Zenk diventarono campioni U.S.A. di coppia della WCW battendo i Midnight Express. Diversi mesi dopo i Midnight Express si ripresero le cinture e Pillman e Zenk decisero di dedicarsi alle proprie carriere personali. Pillman cercò di guadagnarsi una bella posizione nella WCW sfidando Lex Luger per il titolo di Campione U.S.A. dei pesi massimi. Fu il suo primo tentativo di conquistare un titolo importante da singolo e riuscì a dare del filo da torcere a Luger. Brian usò le sue combinazioni fatte di manovre aeree e velocità contro la mole di Luger arrivando vicino alla vittoria in più occasioni ma il peso e la potenza di The Total Package ebbero la meglio. Ma anche se non riuscì a battere Luger, Pillman dimostrò di essere in grado di affrontare e sconfigere alcuni degli uomini più duri di questo sport. Tempo dopo ha vinto il titolo mondiale junior della WCW e l'ha difeso con alterne fortune contro il giapponese Thunder Liger in una serie di match altamente spettacolari. Nel marzo del '93, insieme con il suo partner Steve Austin ( a quei tempi biondo e con lunghi capelli) diventano campioni di tag team WCW battendo Vic Steamboat e Shane Douglas. La coppia si fa chiamare Hollywood Blonds e con la guida di Colonel Parker detengono il titolo fino al 18 agosto del '93 battuti da Arn Anderson e Paul Roma. Poco dopo Colonel Parker decide di puntare le proprie risorse esclusivamente su Austin e la coppia si divide lasciandosi malamente ed iniziando una faida personale che è proseguita nella WWF e non si è mai conclusa. Dopo un breve periodo di assenza dal ring dovuto ai soliti acciacchi fisici, Brian ritorna sulle scene della WCW con poca fortuna.

    Nel tentativo di dare una svolta alla sua carriera entra a far parte dei Four Horsemen ma dopo ripetute umiliazioni da parte dei suoi compagni di squadra (Anderson lo schiaffegiò durante una diretta televisiva) decise di emigrare alla WWF. L'avventura con la nuova federazione iniziò male perchè rimase presto vittima di un incidente automobilistico. Al suo ritorno si unì alla Hart Foundation e il resto della storia forse lo conoscete. Brian Pillman, 35 anni, è stato trovato morto domenica pomeriggio 5 Ottobre 1997 nella camera dell'albergo in cui alloggiava a Bloomington vicino Minneapolis, dove Pillman si era stabilito da qualche giorno per via degli impegni con la WWF a St.Paul, St. Louis e Kansas City. Pillman è stato visto rientrare nella propria stranza d'albergo sabato notte poco prima delle 23, di ritorno da un house show della World Wrestling Federation. L'annuncio della morte di Brian Pillman è stato dato in diretta TV da Vince McMahon all'inizio di IYH 18 - Badd Blood, disputato a St.Louis. Pillman avrebbe dovuto sostenere un incontro contro Dude Love, ed in caso di sconfitta avrebbe dovuto affrontare Goldust, per decidere l'epilogo della saga che lo vedeva coinvolto con lo stesso Goldust e sua moglie Marlena. Pillman è arrivato nella WWF lo scorso anno, dopo essere scampato miracolosamente ad un incidente d'auto che gli ha procurato gravi fratture che lo hanno tenuto lontano dal ring sino alla primavera di quest'anno. Pillman lascia la seconda moglie Melanie e sei figli. Contrariamente a quanto diffuso dalle agenzie di stampa in un primo momento, l'ipotesi dell'overdose non è stata confermata. Assolutamente smentita invece l'ipotesi che Pillman possa essere morto per un overdose da eroina, mentre la reale causa del decesso sembra essere una grave malformazione cardiaca congenita. Però secondo alcune indiscrezioni trapelate da alcuni funzionari WWF, Pillman sarebbe stato visto dormire sul pavimento di uno spogliatoio proprio la sera prima del decesso, durante l'house show della WWF a St. Paul durante il quale Pillman aveva sostenuto il suo ultimo incontro perdendo contro Goldust. Probabile quindi che Pillman possa essere morto per abuso di tranquillanti o overdose da analgesici, ricordando che lo stesso Pillman soffriva ancora dei postumi dell'incidente automobilistico in cui rischiò di morire nell'Aprile del 1996, restando in coma per 10 giorni, e subendo poi la ricostruzione completa di un anca, incidente per cui lo stesso Pillman era rimasto poi inattivo per oltre un anno.

    Anni fa, quando venne fuori lo scandalo degli atleti che facevano uso di steroidi per gonfiare i muscoli, i dirigenti della WWF si vantavano di sottoporre i propri wrestlers a rigidi controlli medici. Se quanto detto allora corrisponde alla verità perchè nessuno ha fermato Brian? Chi è il responsabile di questa tragedia? Forse sono domande che lo show business non può porsi o alle quali non vuol rispondere ma qualcuno dovrà spiegare alla moglie e ai sei figli perchè adesso, a soli 35 anni, Brian Pillman fa parte di una federazione dove già da tempo militano Andrè the Giant, Texas Tornado, Adrian Adonis, Dino Bravo, Junk Yard Dog e Louie Spicolli.
    Ciao Brian, ci mancherai.
    Realizzazione a cura di Paolo & Andrea Lanati
     
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