Biografia di Bret Hart

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. †Giuseppedge™†
     
    .

    User deleted


    La folgorante avventura di Bret Hart nel mondo del wrestling ha inizio nella Calgary Stampede gestita dal padre Stu, ex wrestler ed all'epoca promoter di successo, oltre che il patriarca di una grandissima famiglia che ha generato negli anni fior di campioni. Tuttavia la sua prima cintura la vince altrove: il WWC Tag Team Carribean Title condiviso con Davey "Boy" Smith, il futuro The British Bulldog. Nella Calgary Stampede fa incetta di titoli: due volte British Commonwealth Mid-Heavyveight Champion; cinque volte International Tag Team Champion (quattro col fratello Keith, una con Leo Burke); sei volte North American Heavyveight Champion. Bret resta in pratica alla Stampede per un periodo che va dal 1978 al 1983-84 circa. In seguito tenterà altre esperienze, tra le quali una parentesi in Giappone al seguito dell'amico Dynamite Kid, dove non ha fatto molto, ed una partecipazione nell'84 al WWF World Junior Heavyveight Title, torneo a cui Bret Hart prende parte senza però riuscire a vincerlo. La vittoria se l'aggiudica proprio l'amico Kid, che Bret avrebbe in futuro ritrovato come avversario. Il World Junior non è che un assaggio di quella che di lì in poi sarebbe diventata la federazione dove Bret, prendendosi numerosi titoli e riconoscimenti, trascorrerà ben 12 anni di carriera: la WWF.

    Bret "The Hitman" Hart da inizio alla sua carriera a Stamford nel 1985, in coppia con Jim "The Anvil" Neidhart, già suo collega alla Stampede e legato alla sua famiglia (lui e Bret diventeranno cognati nel momento in cui Jim sposerà sua sorella Elizabeth) nel tag team "The Hart Foundation". La WWF si stava organizzando nella ricostruzione della categoria tag team. I vecchi idoli infatti viaggiavano già sul viale del tramonto ed occorrevano assolutamente forze fresche che sapessero rimpiazzare i "vecchi leoni": ed ecco quindi spuntare, a due alla volta, i bravi ragazzi americani (The US Express, Barry Windham & Mike Rotundo), i nemici della patria (The Iron Sheik & Nicolaij Volkoff), gli sbruffoni (The Dream Team, Brutus Beefcake, il futuro "The Barber", & Greg "The Hammer" Valentine), gli uomini delle isole (The Islanders, Haku & Tama), i fortissimi inglesi (The British Bulldogs, Dynamite Kid & Davey "Boy" Smith), gli uomini mascherati (The Killer Bees, B.Brian Blair & Jumpin' Jim Brunzell), i giganti (King Kong Bundy & Big John Studd), gli "alterati" (Rowdy Roddie Piper & "Cowboy" Bob Orton), i "belli" (Can-Am Connection, Tom Zenk & Rick Martel), i "metallari" (Demolition, Ax & Smash), i canadesi in versione face (The Rougeau Brothers, Jacques & Raymond) e quelli invece in versione heel, appunto The Hart Foundation.

    Hitman ed Anvil devono il nome del loro team ad un gioco di parole. Essendo "Hart" il cognome del primo e parte del cognome del secondo e giocando sulla parola "heart" (cuore), si decide di affibbiare loro il nome "Hart Foundation". In un primo momento loro tenuta da combattimento è un costume azzurro-nero, sostituito poi da un'altra tenuta nero-rosa, che sarà poi quella tradizionale che indosseranno per tutta la loro carriera. Vestirsi di rosa e non passare allo stesso tempo per effeminati è forse una delle prime difficili battaglie da vincere per Bret e Jim, che però riescono nell'impresa. Loro prime vittime The British Bulldogs, Davey "Boy" Smith & "Dynamite Kid" Tom Billington, due vecchie conoscenze di Bret e Jim, avendo infatti militato insieme ad essi nella Calgary Stampede (Smith tra parentesi si sposerà con Diana Hart, sorella di Bret).

    Tom e Davey detengono le cinture di campioni di coppia sin da Wrestlemania II (1986), da quando in pratica hanno sconfitto The Dream Team (Beefcake & Valentine) e da quasi un anno regnano incontrastati nella federazione. E mentre a Wrestlemania II i Bulldogs conquistavano le cinture, Bret e Jim, guidati da un manager allora in ascesa come "The Mouth of The South" Jimmy Hart (guarda caso un omonimo di Bret), facevano il loro debutto quella stessa sera partecipando ad un particolare 20 men battle royal, che ha coinvolto superstars del wrestling e stelle del football americano (come William "The Refrigerator" Perry): prima Jim e poi Bret sono gli ultimi ad uscire, eliminati da Andre The Giant, che si aggiudica così la vittoria finale. Le strade dei due tag teams s'incrociano nel momento in cui la Hart Foundation comincia ad attaccare i Bulldogs nel tentativo di ottenere una title-shot per le WWF tag team belts: cosa che avverrà nell'87. Vincono "gli uomini in rosa", non senza però l'aiuto del loro manager Jimmy Hart, che corromperà addirittura l'arbitro assegnato al match, Danny Davis, pur di far vincere l'incontro ai suoi ragazzi. Gli inglesi pretendono immediatamente la rivincita ed a Wrestlemania III (1987) si assiste ad un six men tag team match: The British Bulldogs & Tito Santana vs. The Hart Foundation &...Dangerous Danny Davis, squalificato per due anni come arbitro e pronto ad una nuova avventura come wrestler, proprio al fianco degli uomini che aveva palesemente favorito nel suo ultimo match come referee.

    Il team degli heel ha partita vinta, sempre però attraverso l'uso di non poche scorrettezze: una sconfitta dalla quale i Bulldogs non riusciranno più a riemergere, prendendosi anche un periodo di riposo dall'attività per colpa di alcuni rispettivi infortuni. Bret e Jim restano campioni di coppia per qualche mese, almeno fino a quando non perderanno le cinture di coppia contro i Rougeau Brothers (Jacques & Raymond), ai quali però la vittoria sarà revocata per colpa del comportamento scorretto di Raymond Rougeau (che aveva colpito Bret col megafono di Jimmy Hart per poi schienarlo): le cinture tornano quindi alla Hart Foundation. Intanto fa la sua comparsa nella federazione "The Honky Tonk Man" Wayne Ferris, che diverrà quasi subito campione intercontinentale (battendo Ricky "The Dragon" Stemboat due mesi dopo lo svolgimento del ppv Wrestlemania III), gestito anche lui da Jimmy Hart.

    E ben presto entrerà a far parte della scuderia di Hart anche Greg "The Hammer" Valentine, che abbandonerà il suo precedente manager Luscious Johnny V. e le tag team competitions per tornare a combattere in singolo e di nuovo al fianco di Jimmy Hart, l'uomo che nell'85 lo aveva portato alla conquista dell'IC belt (contro Tito Santana). Si forma quindi la cosiddetta "Hart Family", cinque uomini che cementano un vero e proprio patto di ferro. Ne è un tipico esempio il match per l'IC belt (nell'87) tra Honky Tonk Man e "Macho-Man" Randy Savage, già in precedenza possessore della cintura (vinta contro Tito Santana e persa poi a Wrestlemania III contro Ricky "The Dragon" Stemboat): nel corso del combattimento la Hart Foundation interferisce permettendo in tal modo ad Honky di rimanere campione. La "Hart Family" non è che un primario tipo di quella che in futuro verrà denominata "stable".

    Il loro esempio viene seguito da molti altri, tant'è vero che s'incominciano a vedere almeno tre-quattro se non cinque wrestlers guidati tutti dallo stesso manager (Bobby "The Brain" Heenan, Mr.Fuji e "The Doctor of Style" Slick i personaggi all'epoca più in voga). Il gruppo resterà compatto almeno fino al 1988 circa, un anno che cambierà drasticamente la loro carriera. Gli "uomini in rosa" perdono le tag team belts contro il team Strike Force (Tito Santana & Rick Martel); Honky Tonk Man verrà invece privato dell'IC belt da Ultimate Warrior (nel ppv Summerslam, il primo in assoluto organizzato dalla WWF); Danny Davis, una volta scontata la sua squalifica, tornerà a fare il mestiere che probabilmente più gli si addiceva, l'arbitro; Jimmy Hart invece mostrerà sempre più interesse verso i Faboulous Rougeau Brothers, per i quali arriverà addirittura a tradire Bret e Jim dopo circa tre anni di collaborazione. Il turning face contraddistinguerà molto la carriera della Hart Foundation. Acclamati dai fans, nel cuore del pubblico, tra i due è soprattutto Bret a riscuotere successo come immagine, benvisto com'è dalle ragazzine.

    La loro gimmick come face assume un gran salto di qualità, tutti cominciano ad appassionarsi alle gesta di Bret e Jim. Non che prima fossero poco noti, ma è senz'altro dopo il loro ingresso nelle grazie del pubblico che acquisiscono le migliori soddisfazioni. Iniziano un feud coi Rougeau Brothers ed il loro ex manager Jimmy Hart. La vittoria decisiva arriverà alla Royal Rumble '89, la prima per eccellenza organizzata dalla federazione, nel six men tag team match che li vede opposti, insieme ad Hacksaw Jim Duggan, al trio interamente canadese composto dai fratelli Rougeau e da Dino Bravo, altro neo protetto di Jimmy Hart e noto per il fatto di autoproclamarsi "l'uomo più forte del Canada". Ma Hart non digerisce affatto la sconfitta e scaglia contro i suoi ex clienti due degli uomini più duri della sua scuderia: The Honky Tonk Man & Greg "The Hammer" Valentine, ex alleati dei "pink men".

    Il big match avviene a Wrestlemania V (1989) ed è la Hart Foundation ad ottenere la vittoria. Fallito l'assalto alle tag team belts detenute dai Brain Busters (Tully Blunchard & Arn Anderson), entrambi si separano per un po' di tempo, concorrendo nella categoria singolo, dov'è Bret a ritagliarsi maggior spazio. Torneranno a unire le loro forze in occasione di Wrestlemania VI (1990), dove, nel giro di pochi secondi, si sbarazzano dei Bolshvicks (Nicolaij Volkoff & Boris Zhucov). Ed appena qualche mese dopo riescono a realizzare il loro sogno: tornare ad essere WWF tag team champions. Nel ppv Summerslam, in un 2 of 3 falls match, sconfiggono infatti i Demolition (Ax, Smash e Crush). Deterranno le cinture per circa un anno, quando poi verranno sconfitti, a Wrestlemania VII (1991) dai Nasty Boys (Brian Knobs & Jerry Sags), clienti, per uno strano scherzo del destino, del loro ex manager Jimmy Hart. Dopo tale sconfitta le loro strade si separeranno ancora e stavolta in via definitiva: almeno sarà così per circa sei anni. Bret e Jim iniziano così due carriere parallele, ma tra i due è Bret a cui giova di più la separazione. Jim infatti si limiterà al ruolo di commentatore televisivo insieme al WWF chairman Vince McMahon ed a Bobby "The Brain" Heenan ed avrà purtroppo scarso successo come singolo. S'infortunerà presto durante un match contro Ric Flair, un infortunio che purtroppo lo costringerà ad alcuni mesi di riposo.

    Bret invece strappa clamorosamente l'Intercontinental title a Mr.Perfect Curt Hennig (R.I.P.) nel ppv Summerslam '91 e deterrà la cintura per qualche mese. La perderà due giorni prima della Royal Rumble '92 contro una sua vecchia conoscenza, "The Mountie" Jacques Rougeau, ed ancora una volta tale sconfitta avviene nel segno di Jimmy Hart, manager di Jacques. The Mountie si godrà il suo momento di gloria per due soli giorni, visto che alla Royal Rumble perderà subito l'IC belt contro Rowdy Roddie Piper. Bret, colpito da problemi di salute, decide di assentarsi per alcune settimane. Ristabilitosi, sfida Piper ad un match per l'IC belt a Wrestlemania VIII (1992), riuscendo a batterlo e a riprendersi la cintura. Dopo essersi liberato di un pericoloso contendente quale HBK Shawn Michaels, è costretto ad affrontare una sfida che forse avrebbe tanto voluto evitare: contro The British Bulldog, suo cognato. Idea della federazione è quella infatti di metterli contro nel ppv Summerslam '92, che per l'occasione viene organizzato in Inghilterra: Bulldog combatte praticamente in casa ed infatti il tifo è tutto per lui.

    Bret accetta la sfida a malincuore ed è il cognato a vincere, strappandogli l'IC belt: l'abbraccio tra i due a fine match ricostruisce il loro rapporto. Appena qualche mese dopo, in un grande match disputatosi a Saskatoon, Canada, praticamente in terra natia, Bret Hart sconfigge il leggendario Ric Flair laureandosi, per la prima volta nella sua carriera, WWF Champion: è la realizzazione di un sogno inseguito per tutta una vita. Anni di duri sacrifici erano stati così ricompensati: il WWF chairman Vince McMahon aveva trovato il suo nuovo number one, l'uomo che era destinato a diventare il nuovo idolo trainante dei fans. La federazione punta forte su Bret, in lui vede il campione del futuro, il nuovo idolo dei tifosi nonché la nuova immagine vincente della WWF. Ormai sembrano non esserci più ostacoli sul suo cammino. Hulk Hogan si era ritirato subito dopo quello che sembrava essere l'ultimo match della sua carriera contro Sid Justice (famoso anche come Sycho Sid, sempre nella WWF, e Sid Vicious nella WCW) a Wrestlemania VIII; Ultimate Warrior era riapparso e nuovamente scomparso nel giro di qualche mese; Lex Luger non riusciva a far decollare il suo personaggio più di tanto; Shawn Michaels, già possessore del titolo intercontinentale, non era ancora pronto al grande salto; "Macho-Man" Randy Savage era ormai più un commentatore televisivo che un wrestler; un nuovo regno da campione di Bob Backlund circa dieci anni dopo poteva andar bene a qualche nostalgico ma non ai giovani fans di wrestling; Ric Flair se n'era tornato alla WCW dopo aver perso un importante match a Monday Night Raw contro Mr.Perfect Curt Hennig; lo stesso Mr.Perfect veniva continuamente accantonato da un discorso relativo al titolo di campione assoluto; Undertaker doveva semplicemente limitarsi ad incutere timore e a rivaleggiare dapprima con Kamala e poi con Giant Gonzales (ex El Gigante nella WCW): è il momento di Bret!

    Hitman, una volta agguantato il titolo, vuole subito mettere le cose in chiaro: "Quando non ero campione mi hanno evitato, ignorato e nessuno mi ha mai dato un match per il titolo. Ora che il campione sono io voglio che tutti abbiano una possibilità: io accetto ogni sfida!" Detto fatto: Hitman affronta praticamente tutti. L'elenco è alquanto lungo: The Mountie, The Berzekrer, "The Model" Rick Martel, Papa Shango (l'attuale Godfather, battuto in un'edizione di Saturday Night's Main Event), Virgil, Shawn Michaels (Survivor Series '92, sconfitto in uno speciale champion vs. champion match), Kamala, Razor Ramon, oggi conosciuto come Scott Hall (Royal Rumble '93) e Bam Bam Bigelow (Monday Night Raw). Fino a quando dinnanzi a Bret non si para una minaccia di 270 kg: Yokozuna (R.I.P.), vincitore della Royal Rumble '93 e, in quanto tale, first contender al titolo. Il gigante "giapponese" (in realtà era samoano), lanciato nella WWF da un manager d'esperienza quale il malvagio Mr.Fuji, aveva spazzato via chiunque gli si fosse parato davanti come ostacolo: Hacksaw Jim Duggan, Earthquake, Typhoon, Kamala, Virgil, "Macho-Man" Randy Savage non erano che alcune delle sue innumerevoli vittime. Mancava solo Bret e per Hitman è una sfida alquanto difficile da affrontare: Yokozuna era molto più forte e pesante di lui, uno profondo squilibrio che sembrava già segnare le sorti del match. Un anticipo del massacro a cui Hitman si sarebbe ben presto sottoposto lo si ha durante la firma dei contratti avvenuta per l'occasione in pubblico: Yokozuna improvvisamente attacca Bret e lo mette KO col suo "Banzai drop".

    Nonostante questo, Hitman vuole crederci, si allena più del solito e si concentra a tal punto sulla sfida, preparata per il ppv Wrestlemania IX nello storico Ceasar's Palace di Las Vegas, che difende ben poche volte il titolo: uno dei fortunati è Fatu (l'odierno Rikishi), cugino, guarda caso, di Yokozuna ed all'epoca in coppia con Samu nel team "Headshrinkers". Il match Bret vs. Yokozuna è il main-event di Wrestlemania. Bret ce la mette davvero tutta, affronta il gigante giapponese con una grinta ed un coraggio superiori a quelli dimostrati precedentemente: eppure viene sconfitto e neanche tanto legalmente. Hitman era riuscito infatti a sottomettere Yoko alla "sharpshooter", la sua terribile finishing move, quando astutamente Mr.Fuji prende una manciata dei sali che Yoko portava sempre con sé ed acceca Bret costandogli il titolo. Ma la sorpresa la si ha circa qualche minuto dopo. Hulk Hogan, rientrato di recente nella federazione, arriva per protestare ferocemente con l'arbitro Earl Hebner per la scandalosa vittoria di Yokozuna, quando improvvisamente Mr.Fuji lo sfida ad un "Improptu Match" (match improvvisato, uno dei primi probabilmente nella WWF) contro il nuovo campione Yokozuna. Hulk non se lo fa ripetere due volte: sale sul ring, si sbarazza di Mr.Fuji, stende Yoko con un braccio teso, lo abbatte definitivamente col suo legdrop of doom e diventa così per la quinta volta in carriera WWF champion! Un finale più clamoroso di così non lo si era mai visto.

    Bret non si perde d'animo e continua per la sua strada in cerca di nuove affermazioni: e le ottiene. Hitman continua a vincere, a stupire e a divertire i fans nonostante il campione sia Hulk Hogan. Viene infatti nominato sia wrestler dell'anno che primo partecipante al torneo King of The Ring '93, il primo in assoluto trasmesso in TV (le precedenti edizioni erano infatti tutte dei dark matches). Bret è l'unico a non dover sostenere come tutti il match di qualificazione. Questi gli altri qualificati: The Narcissist Lex Luger (contro Bob Backlund, sconfitto per count out), Razor Ramon (contro El Matador Tito Santana), Hacksaw Jim Duggan (contro Papa Shango), Bam Bam Bigelow (contro Typhoon), Tatanka (contro Giant Gonzales, battuto per squalifica), Mr.Hughes (contro Kamala, anche lui battuto per count out) e Mr.Perfect (contro Doink The Clown). Gli accoppiamenti sono i seguenti: Bret vs. Razor; Mr.Perfect vs. Mr.Hughes; Hacksaw vs. Bam Bam; Tatanka vs. Lex Luger. A Bret tocca quindi Razor Ramon, in quello che è un rematch tempo dopo la loro sfida per il titolo alla Royal Rumble '93: e come allora è ancora Hitman a vincere. Suo avversario in semifinale Mr.Perfect, a cui Bret aveva strappato il titolo intercontinentale, il primo della sua carriera, a Summerslam '91. Bret schiena Curt Hennig con una presa a culla e vola in finale dove affronta Bam Bam Bigelow, che avendo messo KO Hacksaw Jim Duggan e non dovendo affrontare in semifinale né Tatanka né Lex Luger (la loro sfida era terminata in un no contest), si presenta al final match molto più fresco e riposato rispetto al suo avversario. L'atleta di Asbury Park, New Jersey, da del filo a torcere a Bret. Pesante, forte, agile nonostante la sua stazza, Bam Bam riesce persino a sfuggire alla sharpshooter. Bret trova comunque il modo di metterlo al tappeto: il torneo King of the Ring era suo! Contemporaneamente Hulk viene sconfitto da Yokozuna, che di fatto si rimpossessa della cintura di campione assoluto: poco dopo Hulkster lascerà la WWF per debuttare nella WCW, facendo così la fortuna di Eric Bischoff e soci. Vince McMahon, lasciato con un palmo di naso, lo rimpiangerà per circa nove anni.

    In ogni caso la partenza di Hogan lasciava campo libero a Bret, che si ritrova così con un avversario in meno e pronto ad una nuova sfida con Yokozuna. Ma la federazione aveva progettato per Hitman ben altri piani. Dopo aver battuto Bam Bam Bigelow, Bret viene ufficialmente incoronato a fine match re del ring. Ma, ospite non affatto desiderato, si presenta alla cerimonia Jerry "The King" Lawler, già campione assoluto presso altre federazioni e sotto contratto con la WWF dal '93. Lawler attacca Hitman prima verbalmente e poi fisicamente, dichiarando di essere lui il vero King of the Ring: questo non fa che scatenare una lotta senza esclusione di colpi. Bret dichiara guerra a Lawler ed il feud, uno dei più belli del '93 e premiato addirittura come "feud of the year", culmina in uno speciale King of the Ring match sancito a Summerslam '93: il vincitore sarebbe stato il solo ed unico King of the Ring della federazione. Ma a Summerslam Lawler si presenta zoppicante, con tanto di stampelle e fasciatura, affermando di aver avuto, qualche ora prima del match, un brutto incidente stradale e di non poter disputare l'incontro. Al suo posto quindi Lawler manda contro Hitman Doink The Clown, che dopo aver mosso un po' di resistenza è costretto a sottoporsi suo malgrado alla sharpshooter. Quand'ecco che, un minuto prima che Doink si arrendesse a Bret, Lawler getta le stampelle, si toglie la fasciatura ed attacca Bret, costando in tal modo la squalifica a Doink. Ma un po' prima che The King tornasse negli spogliatoi, l'allora presidente della WWF, Jack Tanney, lo obbliga ad affrontare Bret pena una squalifica per la vita dal wrestling: e la sfida Bret vs. Lawler ha finalmente inizio. Vince Bret, che però a fine match rifiuta di mollare Lawler tenendolo ancora fermo nella sua sharpshooter: l'arbitro capovolge quindi la sua decisione ed assegna la vittoria a Lawler. La guerra continua e si protrae fino alla Survivor Series '93. In tale occasione Bret, nel suo feud con Lawler, coinvolge anche alcuni membri della sua famiglia: i fratelli Owen, Bruce e Keith. Contro di loro Jerry "The King" Lawler & The Knights of The Squared Circle (Blue Knight, Black Night e Red Knight). Ma all'ultimo istante Lawler da forfait per infortunio: al suo posto contro la Hart Family HBK Shawn Michaels, che esattamente un anno prima (Survivor Series '92) era stato sconfitto proprio da Bret Hart in un match valido per il titolo di campione assoluto. I tre Knights vengono, uno alla volta, eliminati, cosicché HBK resta da solo contro l'intera famiglia Hart. Shawn prende comunque un vantaggio, eliminando a sorpresa Owen Hart. Quest'ultimo, durante un'azione sul ring, si scontra fortuitamente col fratello Bret facendolo scaraventare contro le transenne presenti a bordoring: nel frattempo Owen si renda conto della situazione, HBK, senza esitare un attimo, lo schiena per conto di 3 con un roll up. Un Owen Hart infuriato più che mai abbandona polemicamente il ring. Ma anche in 3 vs. 1 Shawn non riesce a far nulla: sfuggendo miracolosamente alla sharpshooter di Bret, fugge via dal ring facendosi contare fuori. I fratelli Hart (Bret, Bruce e Keith) avevano vinto. Ma a fine match succede quello che nessuno si sarebbe mai aspettato. Owen ritorna sul ring e, ancora roso dalla rabbia per essere stato in pratica l'unico della Hart Family a venire eliminato, spintona più volte Bret, venendo quasi alle mani con lui e con gli altri suoi fratelli. Il fratello minore di Bret accusa infatti Hitman di essergli costato l'eliminazione dal match. Si profilava all'orizzonte uno dei più grandi family feuds nella storia della WWF: brother vs. brother.

    E infatti qualche giorno dopo, durante un'intervista con Vince McMahon, Owen sfida ufficialmente Bret ad un match "face to face one-o-one". Bret, dal canto suo, rifiuta, dichiarando che mai e poi mai sarebbe salito su un ring contro suo fratello, preferendo piuttosto sanare le divergenze con lui, cosa che infatti avviene puntualmente. Ma non si tratta che di una tregua. Bret ed Owen decidono infatti di unire le proprie forze e combattere in tag team, nella speranza di strappare il titolo di coppia ai campioni in carica The Quebecers (Jacques & Pierre). L'occasione viene loro offerta nell'ambito del ppv Royal Rumble '94: i fratelli Hart vengono dati per strafavoriti. Nonostante questo, la vittoria sfuma. Bret subisce un brutto infortunio al ginocchio e, piuttosto che dare il cambio ad Owen, preferisce fare tutto da solo: data la sua incapacità a stare ancora sul ring, l'arbitro assegna la vittoria per KO tecnico ai Quebecers, che restano così tag team champions. Owen diventa una furia e se la prende con Bret per non avergli voluto dare il cambio: ed accade l'incredibile. Owen prende a calci Bret sulla gamba infortunata: è l'inizio di uno dei più grandi scontri fratricida nella storia della WWF/E. Qualche ora dopo entrambi parteciperanno alla rissa reale. Owen entra tra i primi e viene quasi subito eliminato da Diesel (Kevin Nash). Bret entra invece tra gli ultimi e, nonostante l'infortunio, si aggiudica la vittoria ex aequo con Lex Luger.

    La Royal Rumble aveva quindi decretato due sfidanti per il WWF Championship. Il problema viene risolto grazie ad un sorteggio e la sorte vuole che sia Luger il primo sfidante al titolo contro il campione in carica Yokozuna: il vincente avrebbe affrontato nella stessa serata Bret Hart. Ma nell'attesa Hitman, anziché starsene tranquillo nel backstage, avrebbe dovuto scontrarsi con qualcuno che non pensava mai di trovare sulla sua strada come avversario: suo fratello Owen Hart. Brother vs. brother in un match in cui molti davano già per scontata la vittoria di Bret: e invece clamorosamente è il fratellino di Bret ad inchiodare Hitman al tappeto. Una vittoria storica che nemmeno lo stesso Owen si sarebbe aspettato. Bret però non si butta giù e circa qualche ora dopo sconfigge Yokozuna (che intanto aveva battuto Luger per DQ grazie all'arbitraggio pro di Mr.Perfect) diventando così per la seconda volta nella sua carriera campione assoluto WWF. E come nel match tra Luger e Yokozuna, anche in quello tra Yoko e Bret è lo special guest referee a fare la differenza: Rowdy Roddie Piper, grande amico di Bret e da lui palesemente favorito. A fine incontro tutti i face della federazione festeggiano il nuovo campione Bret Hart: Lex Luger, Tatanka, Razor Ramon, 1.2.3 Kid (l'attuale X-Pac), Thurman "Sparky" Plugg (l'odierno Hardcore Holly), "Macho-Man" Randy Savage, The Smoking Gunns (Billy & Bart Gunn), Doink The Clown, Earthquake, l'arbitro del match Roddie Piper, insomma non mancava proprio nessuno. Quando improvvisamente in molti notano che qualcuno da lontano sta osservando i festeggiamenti: si tratta di Owen. Tutti lo invitano sul ring, ma lui, quasi incredulo del fatto che Bret avesse battuto Yokozuna e fosse diventato ancora una volta campione assoluto, butta qualche occhiataccia al fratello e se ne va. Hitman aveva ora un nuovo, temibile rivale al titolo: suo fratello minore, "The Rocket" Owen Hart. Owen rincorre Bret non solo per tutti gli USA, ma anche in tournee, famoso un match proprio in Italia dove Bret schiena il fratello con un roll up conservando così il titolo.

    Hitman nel frattempo difende la cintura anche in altre occasioni: le più famose contro 1.2.3 Kid a Monday Night Raw e Bob Backlund, che però, a fine match, schiaffeggia Bret e lo aggredisce con quella che, di lì in poi, diverrà la sua terribile finishing move, "l'ala di pollo". Si arriva così man mano a King of The Ring '94, Bret ed Owen sono impegnati su due fronti opposti: Bret accetta di difendere il titolo contro Diesel (Kevin Nash), detentore dell' IC belt appena strappata a Razor Ramon (Scott Hall) e che più volte, insieme al suo socio Shawn Michaels, provoca Hitman in tutti i modi per poter avere questo match; Owen, dopo aver sconfitto Doink The Clown, si qualifica passando di fatto ai quarti di finale del torneo, strutturato in tal modo: IRS (che aveva battuto Scott Steiner in una delle ultime partecipazioni di quest'ultimo e del fratello Rick, prima del loro ritorno alla WCW) vs. Mabel (vincitore contro Pierre The Quebecer); Razor Ramon (vincitore contro Kwang, famoso in seguito come Savio Vega) vs. Bam Bam Bigelow (che aveva battuto "Sparky" Plugg); "Double J" Jeff Jarrett (che aveva clamorosamente sconfitto per count out Lex Luger) vs. 1.2.3 Kid (che, a sorpresa anche lui, aveva eliminato Adam Bomb, famoso oggi come Brian Clark nel team Kroniks); Owen Hart vs. Tatanka (vincitore contro Crush, oggi noto come Brian Adams dei Kroniks, in un lumberjack match). Owen vuole a tutti i costi vincere il torneo per due motivi: ripetere la stessa impresa già riuscita al fratello un anno prima e sfidare proprio Hitman, in caso di vittoria contro Diesel, ad un match per il titolo. Ed il suo sogno diventa realtà: Owen sconfigge nell'ordine Tatanka, 1.2.3 Kid e Razor Ramon diventando in tal modo King of The Ring '94. Ciò che però è successo sia durante la finale tra Owen e Razor che durante il match tra Bret e Diesel ha dell'incredibile. Bret, tanto per tenere a bada Shawn Michaels, porta con sé al proprio angolo una sua grande vecchia conoscenza: Jim "The Anvil" Neidhart, tag team champion insieme a Bret diversi anni prima ed al suo ritorno nella federazione. Jim, nonostante la sua esperienza nel football, non sempre riesce a "placcare" HBK, allo stesso tempo Bret soffre e non poco con Diesel, più alto e più giovane di lui. Alla fine succede qualcosa che cambierà per molto tempo la vita di Bret. Mentre Diesel era intento a finire Bret con il suo "jacknife", Jim molla un pugno ad HBK, entra nel ring, mette KO Diesel con un sonoro braccio teso causando la sconfitta di Bret per DQ. Diesel vince per squalifica, ma Bret resta campione. Poco dopo Anvil fa capolino nel final match tra Owen Hart e Razor Ramon, colpendo duro quest'ultimo e permettendo la vittoria di Owen.

    Nasce così una nuova alleanza nella WWF che va a scapito di Bret: Jim "The Anvil" Neidhart ed Owen Hart, che, forte della conquista del titolo di re, cambia il suo soprannome da "The Rocket" a "The King of Harts". In pratica si capisce subito qual'è il piano ingegnosamente preparato da Neidhart: far vincere Owen e far tenere il titolo a Bret per permettere un loro successivo match. Bret ed Owen si sfidano a Summerslam '94 in un terribile steel cage match per il titolo, uno dei migliori cage match nella storia della federazione con la presenza tra il pubblico dell'intera famiglia Hart. Vince Bret, ma a fine match è il caos sul ring. Neidhart non accetta la sconfitta di Owen e prima colpisce The British Bulldog, che, approfittando del match tra Owen e Bret, aveva fatto da spettatore d'eccezione dopo alcuni anni di allontanamento dalla WWF, poi aggredisce sul ring Bret insieme ad Owen. Ma Bulldog e gli altri fratelli di Bret entrano nel ring mettendo in fuga Owen ed Anvil.

    The British Bulldog si schiera così al fianco del cognato Bret Hart contro la malvagia coppia Owen-Neidhart. Dopo Anvil, anche Bulldog, ex intercontinetal e tag team champion (insieme a Dynamite Kid), fa quindi il suo ritorno a Stamford, più forte e determinato che mai: Hitman non è più solo. Nel ppv Survivor Series '94 Bret è chiamato a difendere il titolo contro Bob Backlund in un particolare "Submission Championship Match", dove non erano consentiti schieramenti ma solo vittorie per sottomissione. Grazie ad un tranello organizzato dal fratello Owen, Backlund vince la cintura dieci anni dopo la sua sconfitta contro The Iron Sheik: la sua gloria durerà poco, visto che appena qualche giorno dopo Bob verrà sconfitto da Diesel. Bret sfida Diesel alla Royal Rumble '95 ma non riesce purtroppo a rivincere la cintura. A Wrestlemania XI Hitman sconfigge Backlund in un "I Quit Match" arbitrato da Rowdy Roddie Piper, vendicandosi di quanto accaduto mesi prima alla Survivor Series. Per quasi tutto l'anno Bret viene utilizzato più che altro nell'undercard, in una serie di feud contro avversari di medio calibro quali Hakushi, Jean-Pierre LaFitte (ex Pierre The Quebecer), Jerry "The King" Lawler (sconfitto in un "Kiss my foot match" a King of The Ring '95) ed il suo "dentista personale" DDS Isaac Yankeem, noto oggi come Kane (sconfitto per DQ a Summerslam '95). Fino a quando Hitman non avrà la grande opportunità che aspettava da una vita: alla Survivor Series '95 sconfigge Diesel e riconquista il titolo. A Dicembre del '95, in un'edizione di "In Your house", Bret sconfigge The British Bulldog e resta WWF Champion nel rematch della grande sfida organizzata per l'Intercontinental Championship a Summerslam '92, dove invece a vincere era stato Bulldog. Davey "Boy" Smith disputa un bellissimo incontro, ma un sanguinante Bret, facendo appello alla sua bravura e a tutta la propria esperienza, porta a casa un'importante vittoria che lo rende ancora una volta uno dei migliori top face WWF, nonché l'uomo del momento e l'atleta da battere. Con l'inizio del nuovo anno per Bret le cose vanno per un po' abbastanza bene.

    Alla Royal Rumble riesce a conservare il titolo contro Undertaker; in un'edizione di In Your House difende il titolo contro Diesel. Fino a quando sulla sua strada non si para HBK Shawn Michaels, vincitore della Royal Rumble '96 e quindi di diritto first contender alla cintura: lui e Bret erano e restano tuttora nemici giurati sia nel ring che nella vita reale. A Wrestlemania XII Bret perde il titolo contro HBK in quello che avrebbe dovuto essere il primo "One-hour Iron Man Match" nella storia della WWF. Ma allo scadere dei 60 minuti previsti nessuno dei due era riuscito a schienare l'altro, cosicchè dopo un'ora il punteggio era sempre fissato sullo 0-0. Viene quindi decretato il pari e Bret conserva il titolo. Ma improvvisamente fa la sua comparsa l'allora presidente WWF Gorilla Monsoon, che decide di far proseguire il match per altri 15 minuti: avrebbe vinto chi avesse schienato per primo il suo avversario. Ed è HBK a stendere Bret con la sua poderosa "Sweet Chin Music": Shawn diventa così per la prima volta in carriera campione assoluto WWF. Hitman ci resta malissimo e lascia polemicamente la WWF per diversi mesi. Chiaro che la federazione stesse cercando di lanciare HBK come nuovo top face, a scapito di un Bret Hart che si ritrova accantonato per far posto ad una nuova stella. Noti gli attriti tra i due sul ring e nella vita reale, le risse nel backstage, i battibecchi, il malanimo, insomma una vera e propria guerra: farsi da parte in favore di un suo nemico giurato quale Shawn Michaels per Bret è quasi una beffa.

    Hitman va via, prendendosi una pausa di alcuni mesi. I fans lo invocano per diverso tempo ma Hitman si fa attendere. Ci pensa allora ad interrompere il suo silenzio Stone Cold Steve Austin, che lo invita più volte a misurarsi con lui sul ring: umiliandolo, insultandolo, prendendolo in giro. E Bret torna ed a Survivor Series '96 sconfigge Stone Cold, tra il delirio generale. Contemporaneamente Sycho Sid sconfigge HBK conquistando, per la prima volta in carriera, il titolo di WWF Champion. Hitman si lancia quindi immediatamente all'assalto di Sid, nella speranza di riprendersi quanto gli era stato tolto a Wrestlemania. Il match viene disputato in un'edizione di In Your House: vince Sid, in un incontro segnato dalle interferenze di Shawn Michaels, Steve Austin e British Bulldog. Bret perde per colpa di un plateale imbroglio la Royal Rumble '97, nel momento in cui Steve Austin, già eliminato precedentemente da Hitman, approfittando di non essere visto dagli arbitri, torna sul ring e butta Bret fuori. Il giorno dopo la vittoria gli viene revocata dal presidente WWF Gorilla Monsoon, che dichiara così Bret Hart first contender al titolo di campione assoluto tornato nel frattempo nelle mani di HBK, che nella stessa serata aveva sconfitto, in un grande rematch, Sycho Sid. Bret viaggiava ormai alla volta di Wrestlemania XIII pronto a riassaporare una nuova sfida con HBK. Ma, a sorpresa, Michaels, pur di non jobbare in favore di Bret, finge un infortunio e molla il titolo: Hitman ci resta malissimo, visto che lui invece, in favore di HBK, un anno prima aveva jobbato anche se malvolentieri.

    Tiratosi, almeno per il momento, da parte HBK (con la sua famosa frase "I lost my smile"), il titolo viene messo in palio già prima di Wrestlemania, in un "Four Corners Match" che vede coinvolti Bret Hart, Steve Austin, Vader ed Undertaker, in pratica gli ultimi quattro rimasti nel ring alla Royal Rumble. Bret vince e diventa campione assoluto WWF per la quarta volta in carriera. Ma è una gloria di breve durata: Sycho Sid interrompe la favola e sconfigge Bret esattamente due giorni dopo. In quella sconfitta c'era stato lo zampino di Steve Austin e Bret, per vendicarsi, lo sfida ad un "Submission Match" a Wrestlemania XIII, l'ultima edizione di Wrestlemania a cui Bret prenderà parte nella sua carriera. Una tale contesa non poteva che avere un referee d'eccezione: Ken Shamrock, ex atleta UFC, in una delle sue primissime apparizioni a Stamford. E' uno degli incontri di wrestling più straordinari e cruenti ai quali si è mai assistito, soprattutto si vede Bret in una veste nuova, quella dell'heel che comincia a voltare le spalle al suo pubblico, mentre invece Austin riscuote sempre più consensi come top face. La vittoria va ad Hitman, che sottomette un sanguinante Austin nella sua mortale sharpshooter senza che però il texas rattlesnake dia segnali di cedimento: ma Bret ci mette tanta di quella forza da causare lo svenimento di Stone Cold e quindi la sconfitta di quest'ultimo. Ciò che poi è successo all'indomani del ppv è senz'altro una delle pagine storiche della WWF/E. The British Bulldog & Owen Hart, campioni di coppia in carica, cominciano ad avere degli screzi: inizia tutto con la conquista del titolo europeo da parte di Bulldog nella finale di un torneo disputato in Germania. L'altro finalista era Owen Hart. Poi un incidente alla Royal Rumble. Bulldog & Owen, anch'essi partecipanti alla rissa reale, hanno un brutto diverbio tra di loro, nel momento in cui Owen causa involontariamente l'eliminazione di Bulldog, mandando quest'ultimo su tutte le furie: lo split però non avviene.

    Infine un match successivo a W13, in una puntata di Raw is War, dove Bulldog & Owen sconfiggono The Headbangers (Mosh & Trasher), rimanendo campioni ma litigando ferocemente tra loro: una sfida risolutrice diventa quindi inevitabile. Il match vede come scenario Raw is War: The British Bulldog vs. Owen Hart, in palio il titolo di campione europeo. Ma durante la sfida, fa capolino Bret Hart. Hitman, tra lo stupore dei presenti, invita il cognato ed il fratello minore a non litigare tra di loro e che quel match era esattamente quanto i fans si aspettassero di vedere: loro due l'uno contro l'altro per distruggersi a vicenda. Bret si fa allora avanti con una proposta piuttosto allettante: lui, Owen e Bulldog insieme in una stable per contrastare Austin e i fans americani. Nasce così la New Hart Foundation, alla quale in seguito si assoceranno anche Jim "The Anvil" Neidhart, cognato di Owen e Bret, e l'ex WCW Brian Pillman. E nasce soprattutto, in maniera ufficiale, il Bret Hart versione heel. La New Hart Foundation ha purtroppo vita breve in seno alla federazione. Per il tempo però che è durata, è stata senz'altro una delle primissime stable di punta della WWF insieme alla D-X di Shawn Michaels & Triple H e alla NOD di Faarooq & The Rock. Bulldog & Owen, dopo circa un anno di regno, perdono le cinture di coppia contro Stone Cold Steve Austin & Shawn Michaels. Owen, il 28 aprile del '97, conquista il titolo intercontinentale ai danni di The Rock (all'epoca noto come Rocky Maivia), ma lo perde qualche mese dopo, a Summerslam, contro Austin: quest'ultimo, per una manovra errata di Owen, s'infortuna gravemente e deve rendere vacante l'alloro appena conquistato. Un grave infortunio che purtroppo pregiudicherà l'intera carriera di Stone Cold.

    Sempre a Summerslam, Bulldog difende il titolo europeo contro Ken Shamrock, Brian Pillman viene sconfitto da Goldust (l'ex "The Natural" Dustin Rhodes della WCW), mentre invece Bret, in un match in cui lo special guest referee era Shawn Michaels, sconfigge Undertaker laureandosi per la quinta volta in carriera WWF Champion: Hitman raggiunge il record di Hulk Hogan. Una sfida che però ha segnato la storia della Hart Foundation è quella che ha avuto luogo in un'edizione di In Your House precedente a Summerslam, un match che va assolutamente ricordato. Il ppv In Your House si tiene per l'occasione in Canada: l'intera Hart Foundation (Bret Hart, Owen Hart, British Bulldog, Jim "The Anvil" Neidhart e Brian Pillman) contro il cosiddetto Team USA (Stone Cold Steve Austin, Ken Shamrock, Goldust e Legion of Doom). La storyline vede il Team USA face contro la stable tutta canadese schierata invece dalla parte degli heel: ma stando ovviamente in Canada, le parti s'invertono. Insieme ad Austin e soci avrebbe dovuto esserci anche Shawn Michaels, che però preferisce tenersi a distanza da Bret Hart per i loro ormai storici dissapori nel backstage. La vittoria va ai canadesi, grazie ad Owen che schiena Austin con un roll up. E' uno dei più grandi 10 men tag team match nella storia della WWF/E (e fino ad allora non ce n'erano stati tanti).

    Poi Summerslam, in seguito un lento declino che sembra segnare per sempre le sorti della stable. Bulldog & Owen ritentano senza successo la scalata al titolo di coppia; Brian Pillman, nel suo feud con Goldust, alterna successi e sconfitte; Jim "The Anvil" Neidhart non viene mai impiegato in un feud interessante, venendo più che altro utilizzato come elemento di complemento della stable; Bret ha un mediocre feud con The Patriot, mentre invece il suo nemico HBK ha con Undertaker uno dei più bei feud mai organizzati a Stamford: eppure il fatto che il campione in realtà sia Bret pare ai dirigenti WWF passare quasi inosservato. Un primo mortale colpo alla New Hart Foundation viene inferto il 5 ottobre del '97: all'età di circa 34 anni scompare Brian Pillman, trovato morto nella camera di un albergo situato nei pressi di Minneapolis (Minnesota). Scompare quindi uno degli elementi più promettenti della federazione: Pillman, già tag team e cruiserveight champion alla WCW, era destinato infatti ad una brillante carriera. Probabile causa del decesso un abuso di tranquillanti od un'overdose da analgesici, cose di cui Pillman, sofferente dei postumi di un terribile incidente stradale avvenuto nel '96, faceva uso frequentemente. La morte di Pillman decima la Hart Foundation, ma questo non è che l'inizio dei guai. Durante il ppv One Night Only tenutosi in Inghilterra, Bulldog viene sconfitto da Shawn Michaels, che si assicura il titolo europeo: in realtà doveva essere esattamente l'opposto, soltanto che all'ultimo istante i dirigenti optano per un'altra direzione. Lo stesso Bulldog resta sconcertato, Bret anche. La federazione comincia a guardare Bret e la sua stable con un certo sospetto e ciò non avviene a caso.

    Non più infatti in sintonia con la gestione operata dal proprietario della federazione Vince McMahon, che comincia a dar luogo all'Attitude per attirare un maggior numero di spettatori, Bret ha spesso dei colloqui con Eric Bischoff, proprietario della WCW, e Kevin Nash, ex Diesel nella WWF e già collega di Hitman: entrambi lo convincono ad un radicale cambiamento nell'ambito della sua carriera. Hitman sapeva che alla WWF avrebbe potuto combattere ancora per un anno o due, non più a lungo: oltretutto Vince McMahon gli aveva chiaramente fatto capire che non poteva più permettersi il suo oneroso contratto. Ad Hitman fattori quali le scelte di Vinnie Mac e la direzione dei programmi WWF da lui tenuta cominciavano a star stretti, sapeva invece che alla WCW, che gli offriva ponti d'oro, avrebbe potuto godere di una diversa organizzazione. Bret preferisce quindi andar via, ma intanto c'era un problema: Hitman era ancora campione assoluto WWF ed aveva in programma un match con Shawn Michaels nel ppv Survivor Series '97 (a Montreal, in Canada). Bret non accetta di perdere davanti al suo pubblico, né HBK vuole saperne di jobbare in suo favore: alla fine ci si accorda per una vittoria per squalifica. Bret avrebbe dovuto cedere il titolo a Michaels subito dopo Survivor Series. Ma Vince McMahon, temendo che il suo rivale Bischoff annunciasse il giorno dopo come nuovo membro WCW Bret Hart con ancora in mano la cintura di WWF Champion (e con relativo gettito del titolo nella spazzatura, come già accaduto in altri casi precedenti) organizza quello che diventa tristemente noto come lo "Screwjob in Montreal". Succede infatti che Bret viene imprigionato, nel finale del match, nella sharpshooter da HBK, ma non cede. Eppure l'arbitro Earl Hebner, grande amico di Bret nella vita reale, d'accordo con Vince McMahon, presente a bordoring, decreta la sconfitta di Hitman e la vittoria di HBK, rivelando un "I quit" secondo lui pronunciato da Bret ma che invece, stando anche alla testimonianza di Jim Ross, presente come commentatore a bordoring, non era stato mai detto. E' il più grande scandalo in cui sia mai rimasto coinvolto un wrestler. Bret viene letteralmente derubato del titolo e, fatto ancora più triste, ciò accade ai danni di una stella della WWF che aveva degnamente rappresentato la compagnia per più di dieci anni. Hitman divente una furia ed Owen, Bulldog e Neidhart a malapena riescono a trattenerlo. Negli spogliatoi purtroppo accade di peggio. Bret sta per prendere a pugni HBK, il quale afferma di non sapere nulla di tutta questa storia, che il titolo non voleva vincerlo così e che il giorno dopo, a Raw, in segno di rispetto verso Bret, né avrebbe parlato male di lui né avrebbe mostrato la cintura. Ma Michaels mentiva spudoratamente. Il giorno dopo, infatti, non solo mostra la cintura, ma di Bret rivela peste e corna. E questo non fa altro che dimostrare un chiaro coinvolgimento di Shawn nello "screwjob". Tuttavia Michaels non si godrà a lungo il trionfo avuto. Circa alcuni mesi dopo infatti, a Wrestlemania XIV, con la schiena ormai completamente a pezzi, perde il titolo contro Stone Cold Steve Austin, WWF Champion per la prima volta in carriera: in seguito Michaels si ritirerà dal wrestling per circa tre-quattro anni. HBK non è comunque l'unico al quale Hitman ha da ridire. Mentre infatti Bret è nel suo spogliatoio, Vince McMahon, accompagnato dal figlio Shane, da Sgt.Slaughter e da Gerald Brisco, chiede a Bret di potergli parlare. Hitman prega Bulldog, che è con lui nello spogliatoio, di non voler ricevere nessuno ed il cognato avrebbe tanto voluto accontentarlo: ma Vince entra quasi con la forza e cerca di scusarsi con Bret. Il WWF chairman spiega ad Hitman di essere stato costretto a prendere una decisione del genere, visto che non poteva permettersi che il giorno dopo Eric Bischoff annunciasse la firma di Bret Hart per la WCW con ancora la cintura di campione tra le mani, perché questo avrebbe rovinato il suo business: e si sa che la tensione tra McMahon e Bischoff in relazione ai ratings era all'epoca alle stelle. Ma Bret non ascolta ragioni, sentendosi infatti imbrogliato ed umiliato, ed urla in faccia a Vince che il titolo lo avrebbe mollato il giorno dopo di sua spontanea volontà ma senza mai farsi schienare da nessuno, che dalla WWF avrebbe voluto andarsene a testa alta e non in quel modo, che Vince era un bugiardo e che non meritava più il suo rispetto. La discussione si fa talmente animata che si passa alle mani e Bret stende Vince con un pugno alla mascella talmente forte che il proprietario della WWF non riesce nemmeno a rialzarsi. Nella rissa vengono coinvolti anche Bulldog e Shane McMahon, a difesa rispettivamente di Bret e Vince.

    Si conclude quindi burrascosamente il lungo rapporto di lavoro tra la WWF ed uno dei suoi campioni più rappresentativi insieme ai vari Hulk Hogan, Andre The Giant, "Macho-Man" Randy Savage, Ultimate Warrior e tutti quelli che hanno contribuito a dare lustro alla federazione. Bret "The Hitman" Hart è stato un simbolo, un modello per colleghi e fans vari ed averlo perso in modo così ignobile fa senz'altro riflettere su quanto il mondo del business e dei soldi, il mondo di Vince McMahon, ritenesse e ritenga ancora risibili valori quali la lealtà, il rispetto, la fiducia, l'amicizia. Un grande campione passava ad una federazione rivale e, per come erano andate le cose, non avrebbe mai più fatto il suo ritorno a Stamford. Neanche per un "One Night Only Show". Il giorno dopo, a "Raw is War", Owen Hart, British Bulldog, Jim "The Anvil" Neidhart e Mick Foley (Mankind), per solidarietà verso Bret, saltano la registrazione del programma. In realtà molti altri vorrebbero seguire il loro esempio, ma avendo una famiglia da mantenere, devono desistere dal loro proposito. Bret passa quindi alla WCW e porta con sé Bulldog e Neidhart, Owen decide invece di rimanere a Stamford, non prima che però trascorrano alcuni mesi dallo "screwjob". La New Hart Foundation aveva quindi cessato d'esistere.

    Alla WCW Bret conquisterà diversi titoli: 2 volte campione assoluto, 4 volte campione U.S., tag team champion in coppia con Bill Goldberg. Spesso lo si è visto soprattutto coinvolto nell'NWO di Hogan e soci, con lo stesso Hogan non ha esitato a misurasi più volte sul ring, cosa invece mai accaduta alla WWF. Avversari come Ric Flair, Curt Hennig (ex Mr.Perfect), Brian Adams (ex Crush), Scott Hall (ex Razor Ramon), Kevin Nash (ex Diesel), Lex Luger, Rowdy Roddie Piper, "Macho-Man" Randy Savage, Sid Vicious (ex Sycho Sid), Jeff Jarrett, già affrontati a Stamford, li ritroverà tutti sulla sua strada. Memorabili anche i feud con Sting, The Giant (l'attuale Big Show), Booker T, DDP e Goldberg. Ma Bret è costretto purtroppo anche ad affrontare tristi lutti familiari. Nel 1999, nel corso del ppv WWF Over The Edge, Owen Hart, nuovamente nei panni di Blue Blazer, gimmick da lui interpretata agli inizi della sua carriera, poco prima di affrontare The Godfather per il titolo intercontinentale, ha un tragico incidente sul ring. Owen era praticamente legato ad un'imbracatura grazie alla quale avrebbe dovuto effettuare un ingresso tipo quelli realizzati da Sting alla WCW. Qualcosa però va storto, l'imbracatura cede ed Owen cade da un'altezza di oltre 16 metri: per il fratello minore di Bret non c'è più nulla da fare. Hitman è un uomo distrutto e per diverso tempo non vuole più calcare un ring. Almeno fino a quando lui ed il suo grande amico Chris Benoit, col quale aveva iniziato la sua carriera alla Calgary Stampede, in memoria di Owen, non decidono di affrontarsi in un match che vede la vittoria di Bret e l'abbraccio finale tra i due nemici-amici.

    Un anno dopo Bret perde anche la madre Helen, che era solita guardare i suoi match in prima fila tra il pubblico insieme al marito Stu Hart, padre di Bret. Hitman lotterà attivamente per la WCW almeno fino alla fine del '99, quando, nel corso di un match con Goldberg nel ppv Starrcade, gli viene involontariamente rifilato un poderoso calcio che gli causa numerosi problemi fisici. Bret perde il 10% circa delle sue facoltà cerebrali, i danni neurologici ricevuti cominciano a provocargli perdite di equilibrio e vuoti di memoria. Di questo se ne rende conto la WCW, che licenzia Bret dopo aver fatto tanto per soffiarlo alla WWF fino a qualche anno prima. Trovatosi senza lavoro e nell'impossibilità di tornare a combattere, Bret si ritira, ringraziando i fans per il supporto datogli nel corso degli anni. Nel 2002 perde un altro membro della sua famiglia. Scompare infatti The British Bulldog Davey "Boy" Smith, da tempo sofferente di dolori alla spina dorsale. Smith aveva seguito Bret, insieme a Neidhart, alla WCW, ma la sua carriera in una nuova federazione non è assolutamente esaltante come a Stamford. Sia Bulldog che Neidhart vengono infatti utilizzati dapprima come mid-carders e poi come jobber di lusso. Un giorno Bulldog va a finire con la schiena sopra una botola preparata per l'ingresso di Ultimate Warrior (che all'epoca aveva in corso un feud con Hogan) e la WCW, visto il suo serio infortunio, lo licenzia. Smith, da quel momento in poi, accusa sempre il cognato Bret di non aver fatto nulla in suo favore ed ha diversi problemi anche con la moglie Diana, sorella di Hitman, dalla quale infatti divorzia. Nel 2000 Bulldog torna a farsi vedere alla WWF, stringe una forte alleanza con i Mean Street Posse (Pete Gus, Rodney e Joe Abbs) e conquista sia il titolo europeo, per la seconda volta in carche la cintura hardcore. Smith tenta anche l'assalto al titolo di campione assoluto, purtroppo senza successo. L'ultimo titolo da lui preso è quello hardcore, strappato a Crash Holly (R.I.P.) in un "Improptu Match" (match improvvisato) ad Insurrextion 2000, ppv esclusivamente inglese, titolo che poi perderà qualche giorno dopo. Due anni dopo Bulldog scompare, rimpianto molto da colleghi ed ammiratori.

    Successivamente al ritiro, Bret lavora sporadicamente alla WWA, una federazione indipendente costituita da diverse ex stelle della WWE e della WCW. Non combatte ma ricopre invece altri incarichi: commissioner, dirigente, special guest referee. La WWE contatta più volte Bret per fargli svolgere il ruolo di special guest referee in alcuni match in ppv, ma le parti non giungono mai ad un accordo. Bret, nel 2003, è vittima in bicicletta di un incidente dalle gravi conseguenze. Il canadese, nella caduta causata da una pozza di fango molto scivolosa, subisce un violento colpo alla testa che gli provoca la paralisi della parte sinistra del corpo. Bret si sottopone ad una difficile riabilitazione ma non riesce a riprendere completamente tutte le sue funzioni fisiche e mentali. Dopo tanti dolori, nel settembre 2004 arriva una gioia: Bret sposa in seconde nozze Cinzia, una donna italiana e pensa di trasferirsi definitivamente proprio in Italia.

    Dopo tanti dolori, nel settembre 2004 arriva una gioia: Bret sposa in seconde nozze Cinzia, una donna italiana e si trasferisce in Italia per alcuni mesi all'anno. Il 3 agosto 2005 Bret incontra Vince McMahon al quartier generale della WWE per negoziare un eventuale accordo con la federazione. L'unico accordo che viene trovato è quello per produrre un dvd sulla carriera di Bret Hart, alla cui produzione lo stesso campione prende parte. Nel novembre 2005 Bret vince una causa contro i Lloyd's di Londra, che sono costretti a pagargli ottocentomila dollari in seguito all'infortunio che gli ha fatto terminare la carriera ai tempi della WCW. Il 13 febbraio 2006 a Raw la WWE annuncia che Bret "Hitman" Hart verrà ufficialmente introdotto nella WWE Hall of Fame il primo aprile 2006. Bret si rifiuta di accettare soldi da parte della WWE, tranne quelli per le spese di viaggio e di soggiorno, visto che accettare un pagamento significherebbe per lui "lavorare" per la WWE, cosa che lui ha sempre detto che non avrebbe mai più fatto. Il primo aprile, quindi, "Stone Cold" Steve Austin introduce Hart nella Hall of Fame. Il 15 luglio Bret Hart viene anche introdotto nella International Wrestling Museum Hall of Fame.

    Nel 2007 Bret Hart manda alle stampe la sua autobiografia e comincia un tour negli Usa ed in Canada per promuoverne le vendite. Nello stesso periodo si separa dalla moglie Cinzia. Alla base della rottura, la mancata volontà di Bret di trasferirsi in pianta stabile in Italia e quella della donna di spostarsi a vivere in Canada.

    Nel settembre del 2009 Hart fa alcune apparizioni nella ROH ed ogni volta che si presenta al pubblico riceve una standing ovation. Nel dicembre del 2009 Hart, a sopresa, chiude un accordo con la WWE per tornare nella compagnia per alcuni mesi, almeno fino a Wrestlemania 26. Il rientro, dopo oltre dodici anni, avviene il 4 gennaio 2010 a Raw, con Hart nel ruolo di "guest host" dello show. Bret apre lo show e chiama sul ring Shawn Michaels, con il quale fa definitivamente pace dopo il "Montreal Screwjob". Subito dopo chiama sul ring Vince McMahon per fare pace anche con lui ma Vince non è d'accordo. A fine spettacolo i due si ritrovano ancora una volta insieme sul ring. Prima Vince annuncia che il padre di Bret, Stu Hart sarà introdotto nella WWE Hall of Fame, poi gli stringe la mano ma qualche attimo dopo lo colpisce a tradimento con un calcio nelle parti basse. Nelle settimane seguenti Vince McMahon bandisce Bret dalla WWE ma la storia tra i due è ben lungi dall'essere terminata.

    Il primo febbraio Bret torna a Raw ed affronta Vince al centro del ring. McMahon insulta Stu Hart ed Hitman comincia a colpirlo finchè non arriva Batista ad attaccarlo. Batista tiene fermo Hart così Vince McMahon può sputargli in faccia, poi arriva John Cena ad effettuare il salvataggio. Sette giorni dopo Cena e Vince si confrontano al centro del ring e Cena chiede all’owner della WWE di sancire un match contro Hart! Vince rifiuta ma poi arriva, a sopresa, Bret ad attaccarlo, ma Vince riesce a sfuggire. Il 15 febbraio 2010 Bret è a Raw per salutare definitivamente il suo pubblico. Quando sta per andarsene, però, viene colpito per errore da un’auto ed il giorno dopo viene annunciato sul sito ufficiale della WWE che si è spezzato una gamba. Il lunedì successivo Mr. McMahon afferma di non avere niente a che fare con l’incidente. Il primo marzo, Bret torna a Raw in stampelle ed accusa Vince per quello che gli è successo. Di rimando, McMahon accetta la proposta di Bret ad un match e lo sfida per Wrestlemania nonostante le precarie condizioni fisiche del suo avversario. Bret prima rifiuta, poi dopo una serie di provocazioni, accetta. Il 15 marzo è a Raw “Stone Cold” Steve Austin, scelto come arbitro speciale dell’evento. Durante la firma del contratto per il match Bret svela di aver mentito: sta bene ed è pronto a distruggere Vince a Wrestlemania.

    Il 22 marzo 2010 Mr. McMahon afferma che Bret “in un modo o nell’altro” sarà fregato. Allo “Showcase of Immortals” Vince crede di avere dalla sua parte tutta la famiglia Hart, che invece è rimasta leale a Bret, il quale ha gioco facile di Vince e lo massacra in una rissa durata ben dodici minuti. Il 29 marzo 2010 a Raw Bret Hart e la sua famiglia celebrano la vittoria ma vengono interrotti da Big Show e Miz, che affrontano poi una sfida contro la Hart Dynasty, David Hart Smith e Tyson Kidd, con questi ultimi che vincono per count-out. Bret diventa il manager del tag team e lo accompagna spesso al ring. Smit e Kidd affrontano i campioni mondiali Big Show e Miz a WWE Extreme Rules il 25 aprile 2010 e vincono, conquistando una title shot, che viene sfruttata positivamente la sera successiva a Raw.

    Il 10 maggio, a Raw, Tyson Kidd sconfigge The Miz e conquista l’opportunità per un membro della famiglia Hart di affrontare lo stesso in un match con in palio il titolo di campione degli Stati Uniti. Miz fa la sua scelta: a sorpresa sceglie di sfidare Bret “Hitman” Hart. Sette giorni dopo, anche grazie all’aiuto della Hart Dynasty, Bret applica la sharpshooter a The Miz, che cede, e vince, in un vero e proprio “magic moment” il titolo. Il 24 maggio Bret diventa il General Manager di Raw e rende vacante il titolo appena conquistato. La sua carriera nel ruolo è breve, perché il 14 giugno Bret rifiuta di far firmare dei contratti con la WWE ai protagonisti della prima stagione di NXT, licenziando addirittura l’unico di loro che, secondo la storyline, era già sotto contratto con la compagnia, Wade Barrett. Questi si infuriano ed attaccano Bret nel parcheggio dell’arena, infortunandolo seriamente. Sette giorni dopo Bret viene licenziato da Vince McMahon.

    In realtà, Bret lascia la WWE per un breve periodo per sposarsi per la terza volta. La fortunata è la ventottenne Stephanie Washington di San Francisco. Il matrimonio viene celebrato a Calgary e Bret, quindi, parte per il viaggio di nozze. Il 19 luglio torna nella compagnia di Stamford, quando viene annunciato come membro del Team WWE che affronterà i Nexus a Summerslam. Il match vede Bret presto squalificato ma alla fine la vittoria arride comunque alla sua squadra grazie a John Cena. Il 16 agosto torna a Raw per consegnare alla Hart Dynasty le nuovissime cinture di campioni mondiali di coppia, mentre il 30 agosto potrebbe andare in scena una nuova sfida tra lui e The Undertaker, ma la sfida viene quasi subito interrotta dai Nexus, che attaccano il “becchino”.

    Il 22 maggio 2011, ricompare in un evento WWE apparendo alla fine del match che vede coinvolti Jerry Lawler e Michael Cole, impedendo a Cole di fuggire da Lawler e permettendo a Lawler di costringere il suo avversario di baciargli il piede, mentre è chiuso nella sharpshooter di The Hitman. La puntata successiva di Raw, Bret fa da arbitro speciale nel main event dello show che vede John Cena e Rey Mysterio battere CM Punk e R-Truth. Il 26 agosto è General Manager di Smackdown e annuncia la puntata speciale dello show blu, intitolata SuperSmackdown. Nel Raw del 12 settembre, fa coppia con John Cena e batte il tag team formato da Alberto Del Rio; Bret sottomette Rodriguez alla sharpshooter.

    Il 23 luglio 2012, durante Raw 1000, fa da annunciatore speciale per il match valido per il titolo intercontinentale tra l’allora campione Christian e The Miz, match che vede quest’ultimo prevalere e laurearsi nuovo campione. Nella puntata di Raw del 10 settembre, tenutasi a Montreal, apre lo show con un promo con il WWE Champion, CM Punk. Nel main event della stessa sera, intervista John Cena riguardo il match che avrà proprio contro Punk a Night of Champions. Il campione interviene nella discussione, prova a colpire Bret, ricevendo in cambio un pugno dall’Hall of Famer.

    Compare sporadicamente in alcune puntate di Raw nei mesi successivi. Nel post show di Raw del 27 maggio 2013, Bret viene onorato dalla città di Calgary e della WWE con una "Bret Hart Appreciation Night", a cui prendono parte Pat Patterson, Chris Jericho, Shawn Michaels e Vince McMahon.
    Realizzazione a cura di Alberto Ferrero, Michele M. Ippolito e Matteo Soldo
     
    Top
    .
0 replies since 4/1/2017, 00:17   12 views
  Share  
.