La Restaurazione Meiji del 1868 diede inizio in Giappone ad un processo politico, sociale ed economico che portò alla caduta del precedente regime feudale dei Tokugawa e all’instaurazione di uno stato moderno e di tipo più occidentale, attraverso la restituzione dei poteri governativi all’Imperatore da parte dello Shogun (titolo ereditario conferito ai dittatori militari che in pratica comandarono per alcuni secoli fino a quel momento).
Questi cambiamenti furono causati soprattutto dall’incapacità dello Shogunato Tokugawa di far fronte alle trasformazioni socio-economiche derivanti dallo sviluppo del mercato interno e dall’apertura del Giappone ai rapporti coi paesi occidentali: in poche parole si vide una graduale ascesa di un’intraprendente classe mercantile ed una conseguente e progressiva decadenza della nobiltà guerriera. I Samurai, che erano parte fondamentale di quest’ultima, si trasformarono lentamente in semplici burocrati e persero il diritto di essere l’unica forza armata della nazione (oltre a quello di poter portare una spada in pubblico).
Finì quindi un’era di valori e di orgoglio tipicamente militare per un buon numero di persone. Ma sopravvisse, e sopravvive tutt’oggi, nello spirito di chi reputa ancora importanti i sentimenti di onore, fedeltà e dedizione verso una causa o un ideale di assoluto rispetto.
Per cui vogliamo rendere omaggio agli ultimi Samurai, mostrandovi delle foto scattate nella seconda metà dell’800: meravigliose testimonianze di un’epoca di valorosi guerrieri e di nobili pensieri.