Feste orientali

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    THAILANDIA


    Uno degli aspetti più importanti della vita thailandese è rappresentato dalle feste. Amate dalla popolazione per il loro fascino, ricche di sfilate, esibizioni ed emozioni, sono spesso legate alla religione buddista, alla commemorazione dei re del passato e al ciclo annuale della coltivazione del riso.

    Il festival delle luci
    La festa delle luci (Loy Krathong) è la più famosa e suggestiva e si svolge solitamente a metà novembre. Durante la celebrazione, che avviene di notte, i fedeli depositano sui corsi d’acqua delle lanterne galleggianti fatte di foglie di banano e decorate con candele e bastoncini d’incenso accesi, e le lasciano trasportare dalla corrente. Questo rito ha lo scopo di allontanare la malasorte e di assicurarsi un futuro sereno. La cerimonia è accompagnata da fuochi d’artificio, danze e spettacoli teatrali.

    Il capodanno Thailandese
    Il capodanno Thailandese è una festa nazionale essenzialmente religiosa per celebrare l'anno nuovo secondo l'antica tradizione buddista. Durante il suo svolgimento, dal 13 al 15 aprile, i fedeli bagnano con acqua le statue del Buddha (ma anche parenti e amici…), in segno di buon augurio e per garantirsi un anno felice. Per questo motivo il capodanno Thailandese è conosciuto anche come “festa dell’acqua”.

    Il raduno degli elefanti
    Il terzo sabato di novembre a Surin, nel nord-est della Thailandia, si svolge una manifestazione decisamente originale: il raduno degli elefanti, gli animali più popolari nel paese. È una festa molto nota durante la quale più di 100 elefanti si esibiscono in sfilate, competizioni, persino in divertenti partite a calcio.

    Lo sapevi che?
    Il volo degli aquiloni è comune in oriente come sport competitivo, tuttavia in Thailandia ha una curiosa particolarità che lo rende unico al mondo. Le gare avvengono infatti tra due tipi di aquilone: uno a forma di diamante, piuttosto piccolo e con una lunga coda,che rappresenta simbolicamente la femmina, e l’altro molto grande a forma di stella a cinque punte, il “maschio”. Scopo della gara è cercare di far entrare l’aquilone a forma di stella nello stretto pertugio del primo.


    CINA


    Il nuovo anno è senza dubbio la festa più importante per le Comunità cinesi. In questo giorno i cinesi vogliono esprimere il ringraziamento per l'anno trascorso e il desiderio di vivere un anno felice, ma è anche un'occasione per andare in vacanza o riunirsi in famiglia e tra amici.
    Nel calendario occidentale, il Capodanno cade tra il 21 Gennaio e il 20 Febbraio.

    Scopri i retroscena di una tradizione millenaria e di una cultura che ha attraversato il tempo conservando tutta la sua autenticità.

    Il Capodanno Cinese un'origine millenaria..
    Il calendario cinese, imposto dall'imperatore Jaune Wangdi nel 2.699 a.C., è fondato sul ritmo della luna e del sole.
    In origine creato per l'agricoltura, il calendario cinese non è più utilizzato nella vita di tutti i giorni. Conserva tuttavia la sua importanza culturale poiché determina le vacanze e le grandi feste cinesi come il nuovo anno, celebrato in tutta l'Asia.

    Il Capodanno Cinese la più grande festa orientale..
    Nonostante le specifiche abitudini di ogni regione, i cinesi osservano gli stessi rituali da oltre 4.700 anni! I festeggiamenti, che durano tutta una settimana, cominciano con le offerte al genio del focolare (uno dei 5 geni venerati dai cinesi).
    Come per gli occidentali, è il periodo dei desideri. Si appendono un po' ovunque carte rosse con scritte che augurano la felicità, il successo, la longevità o la gioia.
    Vero simbolo di festa, i petardi risuonano in tutto il paese, soprattutto durante la tradizionale danza del drago.
    I festeggiamenti si concludono con i regali: genitori e parenti regalano ai loro bambini le tradizionali buste rosse contenenti del denaro. In origine, si offrivano cento pezzi di rame per augurare una vita di cento anni.

    Un'occasione per riunire tutti i tuoi amici..
    Il Capodanno è il giorno delle riunioni familiari e dei grandi banchetti.
    È possibile realizzare una moltitudine di piatti per la cena del Capodanno cinese. L'abitudine vuole che ci siano tante ricette per quanti ospiti, ciascuno potrà, quindi, servirsi in base ai propri gusti.

    La preparazione e la degustazione del pasto del capodanno cinese provocheranno i tuoi sensi e quelli dei tuoi ospiti. Lasciatevi trasportare ai quattro angoli dell'Asia.

    Per creare il pasto del capodanno cinese, ispirati alla nostra sezione dedicata alle ricette, idee semplici ed originali a base di prodotti Suzi Wan® ti permetterà di realizzare autentiche ricette orientali.


    Festa cinese delle barche drago
    A Giugno.

    Una festa fra le più importanti in Cina, che si svolge al suono dei tamburi, avvincenti corse di barche a forma di draghi. Si tratta di perpetuare la leggenda di Qu Yuan, poeta patriottico che annegò nel 277 a.C.e che le barche tentarono di salvare.

    Con l'emigrazione cinese, è diventato uno sport che ha avuto una crescita tra le più forti al mondo. La barca-drago o "dragon boat" raggruppa più di 51 federazioni nazionali controllate dalla federazione internazionale della barca-drago. A livello mondiale, si stima quasi a 50 milioni il numero di seguaci di questo sport di cui più di 500.000 sono in America settentrionale.


    La festa della Luna
    Settembre

    Conosciuta anche come il festival di metà-autunno, è l'occasione per accendere i fuochi d'artificio e mangiare i deliziosi dolci di luna (pasta di fagioli e seme di lotus) contemplando la luna piena insieme alla famiglia. Come per tutte le feste cinesi, la data varia in base al calendario lunare. Cade il 15° giorno del 8° mese del calendario lunare.


    San Valentino cinese
    Luglio e Agosto

    Questa festa tradizionale cinese, detta anche il festival delle giovani donne, corrisponde al settimo giorno del settimo mese del calendario cinese e rappresenta l'equivalente cinese del San Valentino. Quel giorno gli innamorati pregano affinchè la loro unione duri e i giovani e le giovani single per incontrare l'anima gemella.

    La leggenda vuole che la giovane donna di un imperatore ed un pastore si siano innamorati. L'imperatore li separò a per impedire di vivere il loro amore e li esilia su due stelle diverse. È soltanto in questo giorno che possono incontrarsi.


    GIAPPONE


    Festa delle bambole
    In Giappone, il 3 marzo di ogni anno le persone pregano per la salute, la felicità e la crescita delle proprie figlie femmine, festeggiando così la Hina Matsuri.
    Hina significa bambola e matsuri festa, quindi Hina Matsuri letteralmente è la Festa della bambola. E’ anche festa delle ragazze. Un altro nome per questa giornata è Momo no sekku, che significa festa dei fiori di pesco, perché in questo periodo dappertutto sbocciano questi fiori, simbolo di un matrimonio felice. Questo giorno di festa è però un giorno lavorativo, al contrario del 5 maggio, festa dei bambini.

    La tradizione vuole che durante questa giornata, vengano esposte in casa delle particolari bambole chiamate hina ningyo, tramandate di generazione in generazione e tirate fuori solo in questo giorno speciale.

 Le Hina Ningyo sono disposte su un piccolo palchetto a più piani, foderato in stoffa rossa. Queste bambole possono essere di fattura pregiata, quindi abbastanza costose, oppure più economiche, ma rappresentano sempre le stesse figure.
    I set di bambole più elaborati hanno le figure dell’Imperatore e dell’Imperatrice, sedute in cima, 3 dame di corte al secondo piano, 5 musicisti al terzo (uno suona la batteria, uno il flauto, due i tamburi e l’altro è il cantante). Al quarto piano si trovano 2 ministri, seguiti da tre servitori al quinto piano.
    L’intero set ha 15 bambole, ma non tutte le famiglie hanno l’intero set, molte usano solo due bambole riposte su un solo piano, solitamente raffiguranti un uomo e una donna, oppure altre usano bambole di carta.

    Questa festa risale al periodo Edo, dal 1600 al 1867, importata dalla Cina e originariamente si usava far galleggiare le bambole di carta sul fiume che le trasportava portandosi via anche gli spiriti maligni. Questa antica tradizione è ancora praticata in alcune zone del Giappone e viene chiamata Hina Nagashi Matsuri, ovvero la Festa delle bambole galleggianti.
    Le ragazze oggi indossano il loro più bel kimono e alcune si vestono come delle bambole. Spesso si organizzano delle feste a tema e si mangiano gli hishi mochi, delle torte di riso a forma di diamante da tre o cinque piani, accompagnate da un particolare sake dolce, chiamato shirozake.


    Festa degli adulti
    Domani 14 gennaio in Giappone è festa nazionale, ”Seijin no hi”, ovvero la festa degli adulti che cade ogni anno il secondo lunedì di gennaio.
    Questa giornata è attesa da tutti i giovani che durante l’anno hanno compiuto la maggiore età, 20 anni. La società giapponese celebra quest’evento che segna il passaggio dall’età adolescenziale a quella adulta, tramite manifestazioni e cerimonie in ogni paese, per questo motivo i giovani che studiano fuori casa (solitamente si spostano dai paesi alle grandi città per frequentare l’università), tornano nella propria città natale per festeggiare insieme ad amici e parenti. Spesso il comune invita musicisti (semi-famosi) e personaggi per l’intrattenimento.


    In questo giorno particolare, le ragazze indossano un kimono per le occasioni speciali, chiamato Haregi, che letteralmente significa “abito per un giorno splendente” e di solito è molto colorato e con dei bellissimi disegni. Gli Haregi di solito hanno le maniche molto lunghe, chiamate Oo-furisode.
    I saloni di bellezza sono pieni, prenotati in largo anticipo (anche mesi prima) e le ragazze in questo giorno si sentono come delle vere principesse.
    Anche i ragazzi indossano un kimono, chiamato Hakama.
    Dopo i festeggiamenti è usanza recarsi al tempio a ringraziare gli dei.
    Ufficialmente, al compimento dei 20 anni i ragazzi giapponesi possono bere, fumare e votare, esattamente come i ragazzi italiani a 18 anni!


    Capodanno giapponese
    Un nuovo anno è ormai alle porte e per moltissime culture ciò non significa semplicemente cambiare datari e calendari, ma rappresenta soprattutto l’opportunità di lasciarsi alle spalle l’anno vecchio, noie e problemi inclusi, per incominciare con una marcia in più quello nuovo.
 Per questo, nel mondo occidentale così come in quello giapponese, Capodanno è una festa molto importante e sentita: nel Paese del Sol Levante, più che altrove, la notte fra il 31 dicembre e il 1° gennaio è legata alla tradizione e, in particolare, ai riti religiosi che vengono tenuti nei santuari e nei templi.


    Se volete passare un Capodanno secondo la tradizione più antica, cioè immersi in un’aria spirituale e mistica, Kyoto farà al caso vostro. In questa notte magica, dimenticate i fiumi di alcool, le feste in piazza e la confusione a cui siamo avvezzi per il veglione di San Silvestro: indossate un kimono e lasciatevi coinvolgere dall’atmosfera di raccoglimento che pervade tutta la città e, in particolare, trasforma la frenetica via dello shopping per eccellenza, Shijo Dori, nel percorso ovattato e intimo che conduce al Santuario Yasaka. Qui, una folla sempre più numerosa si accalca con il passare delle ore, immersa in una cornice di candele e incensi e preghiere, concedendosi tutt’al più un piccolo spuntino accompagnato da sakè.

    Verso mezzanotte, nel vicino Tempio Chion-in si tiene l’attesa cerimonia dei 108 rintocchi, simbolica celebrazione buddista che serve ad allontanare altrettanti peccati mortali che ci dividono dalla beatitudine: ben 17 monaci saranno impegnati a far rintoccare la campana dal peso di 70 tonnellate (una delle più imponenti del Paese), scandendo ogni rintocco con la frase “Ee hitotsu” (ancora) seguito dalla risposta “Sōre”(ora).

    Dopo la cerimonia dei 108 rintocchi, i visitatori del tempio sono soliti prendere dello spago e avvicinarlo a una lanterna dove brucia del fuoco sacro; lo spago – ancora acceso – dovrà essere portato nella propria abitazione e servirà per la cottura della zuppa del nuovo anno, come segno di fortuna.
    Il Santuario Yasaka è ovviamente una meta particolarmente affollata la notte del 31 dicembre; se preferite un ambiente decisamente più tranquillo, ma non meno suggestivo, a Kyoto potete andare al santuario Fushimi Inari.
    Secondo tradizione, la notte prosegue in maniera sobria: i giapponesi conversano con amici e parenti in attesa della prima aurora dell’anno, da rimirare preferibilmente da una collina o da una montagna (rito dell’hatsu-hinode).
    Kyoto è certamente una location che consiglio per vivere un Capodanno fuori dalle righe: un’esperienza che lascia un segno indelebile a vita per l’autenticità dell’atmosfera e il calore della popolazione che partecipa con pathos e riverenza all’antico rito religioso, nella notte che in tutto il mondo è sinonimo di trasgressione e sfrenatezza.

    Anche Tokyo offre la possibilità di assistere alle cerimonie religiose (una delle più importanti si tiene al Santuario Meiji, dove mediamente si riuniscono due milioni di persone), nonché di toccare con mano i segni della tradizione legata al Capodanno, come le decorazioni delle case con ammennicoli realizzati con bambù e pini, mangiare soba e, per molti giapponesi, assistere a programmi tv musicali e di intrattenimento in compagnia della famiglia.

    Tokyo, a differenza di Kyoto, alla tradizione ha unito anche eventi ben più commerciali e consumistici che rendono il Capodanno festoso e brioso, non molto diversamente da quello che potrete vivere nel resto del mondo. Uno degli appuntamenti più attesi è il bellissimo spettacolo pirotecnico che la città offre per inaugurare al meglio il nuovo anno: dalla splendida Tokyo Tower (magistralmente illuminata, da lasciar senza parole), così come dal Museo Nazionale di Tokyo, da Shiodome, dalle colline Roppongi o dal modernissimo Skytree potrete rimanere con il naso all’insù e contemplare i fuochi d’artificio.

    Se l’idea di seguire il rito di hatsu-hinode e allontanarvi dalla città per assistere l’albeggiare non vi entusiasmasse, a Tokyo potrete andare a festeggiare in strada (i punti più caotici ed elettrizzanti sono a Shibuya, così come a Shinjuku) dove un pullulare di persone vi farà compagnia tutta notte.

    
Per sorseggiare qualcosa di caldo e trascorrere le ultime ore della notte, la scelta è fra un nutrito numero di locali: uno dei più rinomati è ageHa, un vero must per amanti del ballo e della musica; se, invece, all’idea di musica e dance preferite una soluzione più ludica potrete fare un salto a Joypolis, un parco divertimento dove vi sono rapide da scendere a bordo di un gommone, horror movie e simulazioni 3d che vi attendono in abbondanza.

    Il 1° gennaio è dunque arrivato e, dopo una nottata così intensa, potrete prendervi una giornata di relax e tranquillità, prima dell’importante appuntamento del 2 gennaio, cioè Shin-Nen Ippan Sanga. Oggi, così come il 23 dicembre (giorno del compleanno dell’Imperatore), il Palazzo imperiale è aperto al pubblico e la famiglia imperiale attende sulla balconata, che affaccia sui giardini orientali, la popolazione che accorre a porgerle gli auguri per il nuovo anno. 
La tradizione e l’innovazione, ancora una volta, caratterizzano il Giappone: la meta migliore dove poter trascorrere un Capodanno da sogno, in un’atmosfera senza tempo.
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    Interessante la Tailandia conosco chi ci voleva andare a vivere.... :pota:
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