Spiando dalla serratura del bagno

racconto erotico shotacon

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    Avevo 15 anni e come ogni anno andavo a passare le vacanze estive da mia zia che abitava al mare.
    Del sesso ci capivo poco o niente non avevo mai avuto nessun tipo di esperienza, quello che sapevo di sicuro è che avevo una gran confusione perche' non provavo grande interesse per le ragazzine ma quando vedevo un maschio in costume diventavo rosso peperone.
    Da mia zia praticamente ci ero cresciuto e con i miei cugini mi sentivo come un fratello minore perche' il piu' giovane aveva 4 anni piu' di me e gli altri 2 ne avevano 6 ed 8 piu' di me.
    Ovviamente ero piu' vicino ai miei cugini di 19 anni e di 21 perche' quello di 24 anni era sempre impegnato coi i suoi amici coetanei in giro per discoteche e pab vari.
    Ero molto timido e riservato e non avevo un pelo sul corpo manco a pagarlo. Mi erano cresciuti giusto sul pube ma molto pochi.
    Dormivo nel letto a castello e sopra di me ci dormiva mio cugino di 21 anni. Lui dormiva sempre in slip ed ogni volta che salita sul suo letto mi si presentava il suo bel pacco negli slip quasi a sentirne l'odore.
    Ogni volta avevo una gran voglia di passargli la mano sullo slip il cuore mi batteva a 1000 allora e per prendere sonno avevo grosse difficoltà perche' fantasticavo sul contenuto dello slip di mio cugino.
    Ero all'inizio di quella che era una esplosione di pulsioni che mi rendevano sbigottitOgni sera aspettavo il momento che mio cugino salisse sul suo letto per gustarmi quel panorama.
    Un po alla volta le pulsioni diventarono sempre piu' forti e mi venne l'idea di andare a sbirciare dal buco della serratura del bagno quando mio cugino ci andava; cercavo di respirare piano per non farmi sentire ma avevo paura che mi si sentisse il cuore per quanto mi batteva forte.
    La prima volta che sbirciai vidi mio cugino sotto la doccia tutto nudo bello come il sole con le sue cosce pelosette e finalmente vidi quello che fino ad allora avevo solo immaginato.
    Aveva un bel pisello non molto lungo a dire il vero ma sembrava un salsicciotto bello cicciotto.
    Ero talmente eccitato che mi venivano conati di vomito ma riuscii a controllarmi.
    Ritornai a letto prima che lui uscisse dal bagno e feci finta di dormire ma durante quella giornata non riuscivo a guardare negli occhi mio cugino. Lui si accorse della mia stranezza e mi chiese cosa avessi ma io eclissai dicendo che avevo dormito male.
    La mattina seguente mi svegliai prestissimo ma rimasi nel letto immobile in attesa che mio cugino andasse in bagno per dare un altra sbirciatina. Quello che avevo visto il giorno prima mi era piaciuto davvero molto.
    Arrivo il momento in cui lui si svegliò e come ovvio come prima cosa andò in bagno come era suo solito.
    Mi alzai pian piano e mi avvicinai alla porta del bagno mi chinai ed avvicinai l'occhio sul buco della serratura ma proprio mentre cercavo di mettere a fuoco l'immagine si apre la porta e mi ritrovo in ginocchio dietro alla porta con mio cugino che mi guarda dall'alto in basso e mi fa "ma che fai?" io diventai rosso peperone e non riusciii a dire neppure una parola era evidente che mi aveva beccato.
    Tornai a letto e mi misi girato verso la parete in preda alla vergogna e lui come se nulla fosse torna in camera prende la bottiglia di profumo che stava sul comodino rovistando un po nel suo cassetto e torna in bagno e nel mentre mi fa "non e' che mo torni a spiarmi?" io gli risposi con un flebile "no no" ma volevo sotterrarmi dalla vergogna.
    Durante la giornata lui non fece cenno all'accaduto ma notai che non perdeva occasione per mettere in mostra il suo pacco e di sistermarselo quando gli capitavo davanti accennando un lieve sorriso.
    Arrivò la sera e come al solito io fui il primo a mettermi a letto, lui rimase a vedere la tv ma io non riuscivo a prendere sonno. erano quasi le 2 di notte ed ero sveglio come fosse giorno.
    Arrivò poco dopo le 2 chiuse la porta della stanza si tolse il pantaloncino e la maglietta e rimase in slip.
    io facevo finta di dormire e lui lui sottovoce mi fa " stai dormendo?" io facendo finta di essere assonnato risposi un si sottovoce e lui mi rispose "ma se rispondi sottovoce vuol dire che non dormi", era in piedi vicino al letto con un braccio appoggiato ul letto superiore e si passava la mano sull'ombellico, lo guardai e mi disse " vuoi vederlo?" io rimasi ammutolito e lui passandosi una mano sullo slip mezzo gonfio selo tira fuori; era barzotto, se lo accarezzava delicatamente e mi chiese se mi piaceva.
    Io non riuscivo a rispondere lui si avvicinò impugnandolo delicatamente, lo vedevo che si gonfiava sempre di più e mi parse molto più grosso di quanto avevo visto in bagno forse perche' lì non era completamente eccitato, e mi disse se mi andava di accarezzarglielo, io non risposi ma lo guardavo affamato come fosse un grosso gelato.
    Lui si mise in piedi con le braccia appoggiate sul suo letto con il pisellone ormai grosso e duro verso di me e mi disse "dai accarezzalo che non ti guardo", mi feci coraggio e misi la mano delicatamente sulla sua cappella e poi sotto, cominciai ad accarezzarlo e lui quando lo sfioravo stantuffava indurendosi di piu'.
    Mi prese la mano e me lo fece impugnare e mi guidò in un accenno di sega.
    Era ingrifatissimo ed io ero completamente travolto da quella sensazione di fuoco che sentivo dentro.
    Continuai a segarlo e lui mi liberò la mano lasciandomi fare da solo, avvicinò la mano al mio viso e mi accarezzò delicatamente la guancia sfiorandomi l'orecchio, la cosa mi eccitava moltissimo anche se non avevo nessun effetto nelle mie parti basse. Non sono molto dotato anzi ma mentre lo segavo e lui mi accarezzava il mio pisello diventò ancora più piccolo.
    Mi disse sottovoce, "bagnamelo un po" ed io smisi di segarlo per insalivarmi le dita mentre lui mi disse "che fai non smettere" gli risposi che mi stavo spuntando sulle dita e lui mi disse "insalivalo direttamente supando sulla cappella" mi avvicinai alla sua cappella con la bocca mentre lo impugnavo e mentre gli sputavo sulla cappella la sua mano sul mio collo fece una leggera pressione che portò la sua cappella a sfiorare le mie labbra, lui continuò e tirare verso il suo cazzo la mia testa dicendomi "dai apri la bocca" io non ero cosi' disinvolto da farlo anche se il suo odore mi piaceva molto e lui prendendo la mia testa fra le sue mani mi tirò a se dicendomi "dai frocetto fammi un bocchino" mi abbandonai alle sue mani ed aprendo la bocca lo lasciai entrare dentro, lui cominciò a muoversi nella mia bocca dicendomi di tenerla ben aperta.
    Mi spingeva il suo cazzo in bocca sempre più a fondo e gemeva mentre lo affondava anche se a volte andando troppo in fondo mi provocava conati.
    Continuai a fare il suo gioco lasciandomi trasportare da quella situazione e continuai a succhiarlo mentre lo sentivo pulsare nella mia bocca. Era durissimo gonfissimo e facevo fatica a tenerlo in bocca ma lui continuò fino a quando non sentii uno schizzo in gola allora spaventato indietreggiai ed i suoi schizzi mi arivarono sulle labbra e sulla faccia mentre lui se lo segava per farla uscire tutta.
    Rimase fermo per un po in piedi poi prese l'asciugamano sulla sedia e si pulì il cazzo gocciolante, poi si avvicinò con lo stesso asciugamano e prese a pulirmi le labbra e la faccia imbrattata della sua sborra.
    Sorrideva delicatamente mentre mi puliva e mi sedette sul mio letto accarezzandomi la testa. Io mi abbandonai con le testa sul mio cuscino e lui accarezzandomi la testa mi disse "che brava frocetta che sei, sei stata molto brava a farmi godere e ci divertiremo un sacco ora che so che ti piace il mio cazzo".
    Io rimasi in silenzio accennando un sorriso. Lui si rimise lo slip e sali' sul suo letto.
    Ero distrutto dall'eccitazione ma mi sentivo soddisfatto di quello che era successo.
    Durante il giorno successivo mi sentivo elettrizzato al pensiero di quello che era successo e quando capitava che rimanessimo da soli nella stessa stanza con lui mi sorrideva piacevolmente accarezzandomi la faccia e le labbra.
    Arrivò la sera ed io non vedevo l'ora che si facesse notte per poter ripetere quello che era successo la sera prima.
    Verso le 22 ero già a letto impaziente che arrivasse in camera pure lui ma come ogni sera si intrattenne a vedere la tv fino a tarda ora.
    Quando venne in camera si chiuse la porta dietro di se ed io ero sveglio ad aspettarlo, mi salutò e mi disse " non riesci a dormire vero frocetta?" mi eccitava il suo modo di chiamarmi frocetta e mi rendeva quasi orgoglioso la cosa.
    Si tolse il pantaloncino e la maglietta e si tolse direttamente lo slip poi si mise seduto sul mio letto mi prese la mano e se lo appoggiò sul suo cazzo ancora moscio. Sentivo i suoi peli sotto le mie dita.
    MI disse "dai fammi posto", io rimasi un po stupito ma non me lo feci ripetere due volte. mi misi verso il muro e lui si sdraiò vicino a me.
    Mi disse "dai toccami fammi diventare duro" io cominciai ad accarezzare le sue cosce arrivando al suo cazzo, glie lo impugnai e cominciai a segarlo delicatamente avvicinando la mia bocca al suo cazzo.
    Presi in bocca la sua cappella ancora barzotto e comincia a succhiare come fossi ormai esperto in pompini, lui mi teneva la mano sulla nuca e mi dava il ritmo, era diventato duro e gemeva mentre succhiavo. Mi accarezzava le spalle la nuca e poi quando orami ero totalmente preso dalla situazione in ginocchio sopra di lui a succhiarlo, sentii la sua mano scendere sulla mia schiena delicatamente ad accarezzarmi le natiche.
    Sentivo le sue dita sfiorarmi sul mio buchino e la cosa mi faceva impazzire, lo contraevo mentre con le sue dita prese a massaggiarmi il buchino facendosi strada dal lato inferiore dello slip.
    Quando le sue dita arrivarono sul mio buchino emisi un gemito incontrollato alzando la testa dal suo cazzo, lui mi disse " dai puttanella continua a succhiare, che ti faccio godere", si insalivò la punta delle sue dita e riprese a masturbarmi il buchino mentre io mi occupavo del suo grosso cazzo.
    Un po alla volta sentivo il mio buchino abbandonarsi al piacere del suo massaggio e sentii il suo dito farsi strada nel mio buchino allora mi irrigidii un po ma lui tranquillizzandomi mi convinse a lasciarlo fare.
    Aveva il cazzo ancora più gonfio della sera prima ed il suo dito un po alla volta me lo ritrovai interamente dentro di me dentro e fuori dentro e fuori mentre mi godeva in gola tenendomi l'altra mano sulla testa. MI ritrovai colante di sborra ma soddisfatto anche se sentivo un po di bruciore al mio culetto perche' preso dal godimento forse ci era andato un po piu' pesante col ditalino.
    Rimanemmo sul letto uno a fianco all'altro e mi disse "hai visto come godi quando ti sditalino la fighetta? Gli risposi che mi bruciava un po e lui mi disse che era normale ma che col tempo avrei sentito solo godimento poi mi disse "sei proprio femmina, il tuo pisellino è quasi inesistente e la cosa mi piace".
    Andammo a dormire ognuno sul suo letto.
    La mattina dopo mia zia era uscita con mio zio per fare compere e noi come ogni giorno siamo andati al mare insieme a gli altri, poi verso metà mattinata mi si avvicina e mi fa"ce ne andiamo a casa visto che ora non c'e' nessuno a casa?" io risposi ovviamente di si e lui " trova una scusa che ci andiamo a divertire.
    MI inventai che dovevo andare al bagno raccolsi le mie cose e mi incamminai, dopo un po lui mi corre dietro chiamandomi e mi raggiunge.
    Arrivammo a casa e visto che eravamo da soli lui mi portò nel bagno accese la doccia e spogliandosi si mise sotto e mi disse di entrare con lui cosi' avremmo fatto prima.
    Entrai sotto la doccia con il costume e lui mi disse di toglierlo io mi abbassai lo slip e cercando di tenere l'equilibrio mi chinai per togliermelo, lui si mise dietro di me reggendomi dai fianchi e facendo penzolare il suo cazzo fra le mie cosce, gli dissi "che fai" e lui mi disse che era arrapatissimo.
    Mi fece inginocchiare sotto di lui ed iniziò a scoparmi la bocca, ormai eravamo molto in sintonia su quello
    e sia io che lui andavamo più sicuri e disinvolti.
    Poi mi tirò su e mi disse dai insaponami che poi lo faccio pure io.
    Presi la spugna e cominciai ad insaponarlo dalle braccia sotto le ascelle e lui mi lasciava fare e mentre io lo insaponavo lui col cazzo dritto stantuffante mi tirava verso di lui tenendomi dal culo
    mi giro' verso il muro mi mise il suo cazzo fra le cosce e mi disse di stringere le cosce.
    Si muoveva come se mi stesse prendendo spingendomi verso il muro, mi teneva le mani sul petto e s avvinghiava a me ingrifato come non mai.
    Prese la bottiglia di sciampo e me ne versò sulla schiena lasciandolo colare sulle mie chiappe continuando e tenermi il cazzo fra le cosce.
    Io godevo molto in quella situazione e gemevo ad ogni suo colpo. Mi piaceva sentire il suo corpo che simulava la possessione.
    Poi mise il suo cazzo fra le mie chiappe e tenendomele strette si massaggiava il cazzo andando su e giù ed ogni tanto il suo cazzo scendendo giù fra le mie chiappe si impuntava sul mio buco insaponato quasi ad entrarmi dentro.
    Ero eccitatissimo e sentivo il fuoco in corpo mentre lui mi palpava le chiappe ma quando si impuntava sul buco avevo paura che mi facesse male e mi scansavo per farlo scivolare fuori ma lui ci riprovava cercando di tranquillizzarmi e di farmi rilassare il buchetto passandoci sopra la cappellona, mi diceva "dai lasciati andare rilassa i muscoli vendrai che ti faccio godere tanto" ed io gli dicevo che era troppo grosso per entrarmi e che mi avrebbe fatto male anche se rimanevo rivolto verso la parete con la schiena curva e col culo ben sporgente verso di lui.
    Non so quanto tempo era passato da quando avevamo iniziato sotto la doccia ma mi sembrava una vita e non avevo nessuna voglia di andare veloce.
    Lui era insistente e non mollava la presa, cercava in ogni modo di entrarmi dentro ma avevo paura del dolore e mi dimenavo per non lasciarlo entrare fino a quando lui come offeso mi fa "basta usciamo dalla doccia che tanto mi hai fatto passare la voglia" io rimasi male dalle sue parole e cercai di convincerlo a convincerlo a ritornare sotto la doccia ma lui niente continuava a dire che il mio modo di fare, poco collaborativo, gli stava sul cazzo e che a sto punto se non ero in grado di farlo godere non me lo avrebbe più dato.
    Uscii dalla doccia e lo seguii in camera cercando di calmarlo ma lui imbufalito mi si rigirò contro dicendomi di non rompergli più il cazzo perchè sennò sarebbe partito qualche ceffone. Ero dispiaciuto dalla sua reazione ed allo stesso tempo temevo che non avrei più provato tutte quelle sensazioni di godimento dei giorni scorsi.
    Mi riavvicinai a lui e chiedendogli scusa con le lacrime negli occhi cerco di calmarlo, lui mi scosta e si rimette lo slip per rivestirsi allora io ancora nudo ed un po bagnato dalla doccia mi sdraio sul letto a pancia in giù con la faccia sul cuscino e gli dico "dai va bene prometto che non mi sposto ma non farmi male", lui mi guarda, si ferma dal rivestirsi, si avvicina al letto si siede vicino ed accarezzandomi la schiena mi dice "non voglio farti male, vedrai che godi pure tu".
    Mi comincia a massaggiare le chiappe e con le dita mi insaliva il buchino poi mi ci sputa in mezzo e continua delicatamente a bagnarmelo per bene, io mi rilassai, e mi piaceva quello che stava facendo.
    Poi si alzò dal letto e lo vidi andare verso la camera del fratello maggiore, gli chiesi dove andava e lui mi disse che andava a prendere una cosa, lo vidi tornare con in mano un tubetto di crema ma non sapevo cosa fosse, mi versò quella crema sul buco dicendo "speriamo che Luca non se ne accorga", poi richiuse il tubetto andò a riporlo in camera del fratello.
    Tornò in camera chiuse la porta a chiave si tolse lo slip e si sdraio sopra di me quasi a fianco, si prese il cazzo in mano e cominciò a spalmare la crema che aveva versato con la sua cappella, sentivo la sua cappella caldissima che si gonfiava e mi sentivo tutto il culo umido di crema mista a saliva, mi stuzzicava delicatamente il buco con la cappella cercando di essere delicato, sentivo il suo fiato sul collo, le sue cosce avvolgere le mie, poi cominciò a spingere delicatamente per farmi dilatare, io sentivo un po di dolore e gli dicevo di andare piano e lui mi rassicurava dicendomi che se mi avesse fatto male si sarebbe fermato, era ingrifato come un toro, sudato tantissimo, il suo corpo era bollente, e quella stimolazione sul mio buco cominciava ad avere un suo effetto, poi si tolse da sopra di me ed io preoccupato che si fosse stancato gli chiesi dove andava, lui mi disse "non preoccuparti sto qua non ti mollo", prese il cuscino dal suo letto e me lo fece mettere sotto la pancia in basso per rendere il mio culo ancora più sporgente, a quel punto torno sopra di me tenendoselo in mano, lo appoggio sul buco e con un movimento rotatorio lo spinse dentro.
    Io urlai dal dolore ma lui mi avvolse col suo peso e mi disse che andava tutto bene, mi dicela " rilassati rilassati, lasciami fare" io lo sentivo enorme dentro le mie chiappe, mi bruciava, ma lui immobile col suo cappellone dentro cercava di andare piano per entrarmi un po alla volta, poi si lasciò trasportare dalla voglia e mi entrò fino in fondo, io cercavo di soffocare le urla per non farmi sentire dai vicini ma mi bruciava tutto, lui mi stava dentro tutto, sentivo le sue palle sulle mie chiappe, e cominciava a muoversi dentro ansimando.
    Mentre mi si muoveva dentro mi sussurrava vicino all'orecchio " da brava apri la fighetta che te la scopo per bene" un po alla volta il bruciore si affievolì o forse era la perdita della sensibilità del mio buco e lui scivolava dentro come un pistone, lo spingeva sempre piu' in fondo ed io cominciavo a sentire piacere. Sentivo il fuoco dentro di me, sentivo un piacere nel basso ventre da dentro e cominciavo a gemere facendo le fusa sotto di lui. Il suo ritmo un po alla volta si fece sempre più veloce e sentivo che era al culmine del godimento, gli dissi di non venirmi dentro e lui mi rispose che era troppo tardi perche' mi stava gia' innondando dentro.
    Si accasciò al mio fianco ed io sfiancato rimasi fermo a culo all'aria con il buco slabravo che colava sborra fra le mie cosce. Lui era tutto soddisfatto si mise su un fianco e mi disse "ora che hai la fichetta larga te la scopo ogni sera" ed io esausto sorrisi.
     
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