L'amico della squadra di basket

racconto erotico shota gay

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    Salve! Sono un ragazzo gay e desidero narrarvi la mia prima relazione omosessuale..
    Sono biondo, occhi azzurri, corporatura snella e sono più alto dei miei compagni di scuola.
    Frequento la I media superiore e mi piace fare dell'attività sportiva.
    La mia prima scoperta della sessualità l'ho avuta quando, un po' di anni fa, in bagno, mi sono accorto che se facevo scivolare la pelle sulla testa del cazzo , questo di ingrossava e mi dava piacere. Da quei primi toccamenti alla masturbazione fatta ogni giorno con grande piacere, il passo è stato abbastanza breve.
    Col tempo, fra compagni, si è parlato spesso dell'argomento sesso e mi sono accorto che io la pensavo diversamente da tutti i miei compagni di classe. Loro avevano piacere di parlare e dissertare sempre sulla figa, sulla bellezza delle donne, come scoparle e i così via. Io invece mi sentivo più attratto a parlare di ragazzi, del loro fisico, del cazzo e di come doveva essere bello un uomo nudo col cazzo duro. Le edicole esponevano pubblicazioni pornografiche e quando mi soffermavo a guardarle ero più eccitato del maschio col cazzo duro che non della donna nuda che esponeva la sua figa.
    Della nostra compagnia fa parte anche un ragazzo bello, alto quasi come me, con un fisico armonico. Una volta l'ho visto a torso nudo e me ne sono innamorato. Il suo nome è Giulio.
    Quest'anno a scuola fanno le selezioni per la squadra di pallacanestro. Mi piace e decido di presentarmi; in palestra scopro che anche Giulio partecipa alla selezione e questo mi rende doppiamente felice.
    Alle prime selezioni ciascuno si presenta col proprio equipaggiamento così che non abbiamo bisogno di
    cambiarci per metterci una divisa. Dopo qualche seduta mi comunicano che sono stato scelto per la squadra. Sono convocato per il primo allenamento e, man mano che arriviamo in palestra, ci consegnano la divisa societaria dicendoci di cambiarci e presentarci in campo. Saremo quattro o cinque e fra questi Giulio che inizia a spogliarsi. Io lo guardo affascinato e con gli occhi incollati su di lui mi spoglio anch'io. Intanto Giulio si è tolto tutto tranne le mutande; si gira verso di me e, molto lentamente, mette due dita nell'elastico degli slip e se li cala, mettendo in mostra prima il suo cespuglietto e poi il suo cazzo. Il tutto mi affascina ed io, che finora sono rimasto fermo, nudo e con le mutande in mano, non posso fare a meno di reagire e, rapidamente, il mio cazzo si ingrossa e si mette in posizione eretta.. Il ragazzo più vicino a me se ne accorge ed esclama
    "Guardate Franco, al vedere i nostri cazzi gli tira l'uccello! Non

    sarà mica frocio?!" - Devo rispondere e gli dico "Io mi eccito alla vista della figa che del cazzo. Certo per un pisellino come il tuo non mi scomodo di certo ...." Risata generale. Salvo per un capello. Giulio ha indossata la divisa, io anche, e quando l'allenatore ci chiama andiamo sul campo.
    Dopo quella prima difficile esperienza decido di comportarmi nel seguente modo: entro in spogliatoio prima di tutti, mi cambio e vado sul campo; al termine dell'allenamento esco per ultimo dal campo di gioco così sono ultimo a cambiarmi e non vedo i miei compagni nudi che mi farebbero rizzare il cazzo.
    Al termine dell'ultimo allenamento aspetto come al solito a scendere in spogliatoio e quando arrivo se ne sono andati tutti tranne Giulio che, seduto su una panchina, è nudo con un asciugamano sui fianchi. Emozionato gli passo davanti e lui mi prende un braccio, si alza, si mette di fronte a me, si slaccia l'asciugamano mettendo allo scoperto il suo uccello già bello duro e mi dice
    "Guarda che io sono come te. Mi piace il cazzo e mi piaci tu. Ti andrebbe di venire a casa mia ..... I miei sono ancora al lavoro e rientrano tardi"
    "Certamente" rispondo e, nel frattempo, non so resistere ed allungo la mano per impugnare quel bellissimo bastone di carne. Ci vestiamo rapidamente, raccogliamo i nostri indumenti, usciamo e ci incamminiamo velocemente verso la casa di Giulio. Durante il percorso sono eccitatissimo e più di una volta mi metto al suo fianco ed allungo la mano destra per toccare la sua patta e sentire la presenza del cazzo duro. Arriviamo a casa e io non resisto oltre: butto la mia sacca per terra e mi spoglio rapidamente.
    Giulio mi guarda e poi, senza fretta, si spoglia anch'egli. Siamo entrambi nudi e con tanta voglia di fare sesso. Giulio mi si avvicina, mi guarda con uno sguardo che esprime tutto il suo ed il mio desiderio, mi fissa a lungo e poi mi prende la mano e mi accompagna nella sua camera dicendomi:
    "Sei bellissimo! Più ti guardo e più ti desidero!" Non so cosa rispondere. Sento solo in me un desiderio irrefrenabile di essere tra le braccia di Giulio, di toccarlo, accarezzarlo, sentire la sua pelle a contatto della mia dirgli che voglio essere suo. Ci avviciniamo e ci abbracciamo stretti stretti. Ho tanta voglia di sentire le sue mani che mi accarezzano, che mi palpano per tutto il corpo inebriandomi di piacere, che arrivano ad impugnare il mio bastone e lo stringono e lo menano con dolcezza. Non dico nulla. Restiamo così per un lungo tempo poi sento sorgere in me il desiderio di baciarlo. Mi avvicino alla sua bocca, spalancata, e vi introduco la mia lingua. Non sono esperto ma mi piace tanto esplorare la sua bocca e sentire la sua lingua che fa altrettanto nella mia bocca.
    Quando mi stacco dalla sua bocca gli dico:
    "Ti desideravo tanto! .Ti ho sempre sognato nudo, coll'uccello duro mentre mi invitavi a toccartelo, a menartelo, ad ammirarti per il tuo bellissimo culetto"
    "Anch'io!" - mi risponde - " Sapessi le volte che ti ho desiderato e mi sono fatto una sega sperando di averti, come adesso, tutto per me. Ti desidero! Sei bello, Hai un bel corpo ed il tuo cazzo è bellissimo!"
    Mi sentivo felice ed appagato da questi complimenti. Non risposi ma tornai a baciarlo sulla bocca con il massimo del trasporto. Lo volevo e, al termine del bacio, glielo dissi
    "Ti voglio! Ti voglio tutto per me! Lasciati toccare" Così dicendo ho iniziato ad accarezzargli i capezzoli. Ad ogni carezza lo sentivo fremere e sentivo il suo cazzo ora appoggiato al mio ventre, che si rizzava e si ingrossava. Giulio intanto, accarezzandomi la schiena, era arrivato fino al mio culo e con le mani aveva impugnano i miei glutei e li accarezzava dolcemente dandomi piacere. Poi col dito medio introdotto nella fessura fra le mie chiappe mi ha accarezzato fino a scendere all'ingresso del buco del culo dove ha iniziato a titillarmelo per poi proseguire fino ai coglioni per poi tornare verso il mio buchetto che lo aspettava con piacere. Ogni volta che ripassava davanti al buco io sentivo aumentare il desiderio di essere posseduto, di sentire qualcosa dentro di me che mi facesse godere così come stavo godendo adesso.
    Ero così estasiato che iniziai a leccare i capezzoli del mio compagno . Mi accorsi che questo faceva inebriare Giulio il quale, dopo qualche minuto, si staccò da me e si sdraiò sul letto supino dicendomi:
    "Ti piace il mio cazzo?" - " Lo guardai e senza dire una parola mi chinai sul suo uccello e lo baciai. Dapprima delicatamente, iniziando dalla cappella per scendere fino alla base dell'asta. Attorno a quel bel bastone c'era un nero cespuglietto e sotto due belle olive che mi affrettai a leccare ed a prendermi in bocca una per volta. Poi scappellai quell'uccello, gli bacia ben bene la testa e, con la lingua piatta, gli leccai la rosea cappella che, già lucida per la tensione, era al massimo dell'erezione. La leccai tre o quattro volte, poi appoggiai le labbra umide su quella cappella e, lentamente, feci scivolare l'uccello nella mia bocca. Lo tenni così per un po' di tempo e poi lo feci scorrere su e giù sentendo Giulio che diceva "Si ... Che bello! ...... Dai, ancora .... Sii ..Siiii ...." Mentre parlava inarcava la schiena e, ad un certo punto, l'inarcò al massimo e gridando "DAIIIIII..........." emise un bel getto di sborra che gli ricadde sul ventre e sulla faccia. Ero felice di averlo fatto godere e di avergli procurato quell'orgasmo anche se ora, col cazzo moscio, difficilmente avrebbe potuto possedermi. Giulio intanto si era alzato e si era spalmato sul petto e sulla faccia la sborra che si era schizzata addosso. Senza parlare è sceso dal letto, si mette di fronte a me, si inginocchia, prende nelle mani il mio bastone, che è ancora durissimo ed in tensione, e lo scappella con un gesto deciso mettendo allo scoperto la cappella violacea del mio uccello completamente eretto e la bacia, appassionatamente. Poi, con le labbra umide, circonda la testa del cazzo e lo ingoia con un colpo deciso, facendomi rabbrividire di piacere. Tiene l'uccello in bocca per un breve tempo, poi lo toglie, dicendomi "Adesso ti faccio godere". Riprende in bocca il mio attrezzo, pone le sue mani sui miei glutei e mi dirige per un avanti indietro nella sua bocca come se stesse fottendomi il buco del culo. Lo fa con il giusto ritmo ed io, ad ogni penetrazione, aumento il piacere finché grido un violento "SIII!!!..........." e sborro. Giulio rapidamente estrae il mio cazzo dalla sua bocca e riceve in faccia e in bocca tutta la mia sborra . Sono felice e appagato e Giulio mi fa notare, alzandosi, che per l'eccitazione, il suo cazzo è virilmente eretto e pronto a farmi godere. Infatti mi dice
    "Lo vuoi?" - "Vuoi mettermelo nel culo?" - "Si, lo voglio tanto" Giulio allora apre un cassetto di un mobile dal quale estrae una confezione di lubrificante della durex che posa sul comodino. Prima mi fa mettere alla pecorina e quando sono in posizione si abbassa dietro di me e comincia a leccarmi il buco vergine del mio culetto. Lo lecca con dolcezza, facendomi fremere sempre più di desiderio finché gli dico
    "Ho voglia di provarlo! Dammelo! Presto!!" Giulio allora mi fa mettere supino dicendomi "Voglio che ci guardiamo mentre ti svergino". Mi fa mettere le gambe sulle sue spalle, lubrifica il mio buchetto con il lubrificante, punta l'uccello e, lentamente, fa penetrare la testa del cazzo nel mio culo che la riceve senza alcun dolore, anzi con grande piacere. Giulio mi guarda, mi sorride e mi chiede "Ti piace? Fa male?" - "Assolutamente no, anzi mi stai facendo godere. Dammelo tutto, dai!!" Giulio allora spinge la penetrazione sino a fondo ed io sento con grande piacere sessuale l'uccello che si fa strada dentro di me e mi invita a godere. Sono strafelice e Giulio pompa avanti/indietro con energia e passione. Come è bello fottersi! Giulio accelera i colpi e lo sento gridare "Vengo!!!!!...." e subito dopo mi inonda il buco del culo di sborra; poi si sdraia accanto a me anch'egli, per quel giorno, felice ed appagato.
    La nostra relazione è durata tre anni ed è stato un periodo ricco di sesso e di esperienza.
    Poi è finita ed ognuno di noi ha seguito la propria strada.
     
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