Quella gran zoccola di mia moglie

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    Mi sveglio di soprassalto col rumore della sveglia ed il cazzo dritto come il manico di una scopa, stavo ancora sognando la notte appena trascorsa a leccare e scopare la figa della mia dolce metà. Mi giro verso di lei, la vedo stropicciarsi gli occhi, coperta del solo lenzuolo ed un capezzolo in vista. A sua volta Arianna mi guarda e dice “hai ancora la mazza in tiro…non ne hai mai abbastanza” e subito, come se fosse sveglia da ore, me la prende in mano, iniziando a masturbarmi, e prosegue “stai pensando a ieri sera, porco? Cosa in particolare, quando mi sono seduto sulla tua faccia a strusciarti i peletti ed umori della mia fica o quando mi hai preso da dietro pompandomi e sbattendomi l’uccello fino alle palle dentro la fregna fradicia?”. Praticamente stavo già per venire, si aggiunga il fatto che appena terminata la frase la sua bocca ha divorato nerchia e coglioni con velocità famelica, era bagnatissima della sua saliva colante, la cappella già luccicante di un po’ di sperma, al che la mia unica risposta è stata un breve sussulto e poi la sborrata con cui le ho riempito labbra e viso. Le sorrido e lei con la bocca ancora impastata dei miei liquidi scatta in piedi dicendomi “Guarda che oggi torno a caccia, la Valchiria ha bisogno di nuove prede…”. La osservo perplesso “che succede? Qualcosa di più di un CDA, o sbaglio?”, “Corretto! Voglio un ufficio più grande e solo mio, sono un po’ stanca di amministrare le risorse umane, è tempo di salire su un ulteriore gradino, insomma da Vice Presidente del CDA voglio candidarmi ad Amministratore Delegato. L’azienda la conosco bene e tutti mi stimano, potrei poi aspirare nel giro di breve e con le dovute “doti/attitudini” ad entrare come socio nella Holding americana, che dici?”. Le rispondo “dico che sei uno schianto! E poi quando mi parli così e con quel fisico chi ti può resistere? Quanti anni ha l’AD?, lei “67-68 anni più o meno e da tempo mi mira il culo quando ci incontriamo, secondo me è ancora arzillo e vorrebbe per lo meno tastarmelo il vecchio porco. Oggi ho un pranzo con lui ed il Presidente, penso che mi vestirò come si conviene”.
    Detto e fatto. Arianna si fa una doccia veloce, si spalma crema lungo tutto il corpo, poi nuda apre l’armadio e sceglie un vestitino attillato rosa a righe nere, lungo fino quasi alle ginocchia, un abito leggero, primaverile, di quelli che un colpo di vento potrebbe far alzare scoprendo le gambe fino alla passera, trasparente quel che basta per poterla ammirare senza reggiseno (le sue tette non sono così grandi, ma per rizzar aste bastano i capezzoli a contatto con il tessuto), una cintura nera a coprire la vita e sotto, sempre in quel vedo non vedo, un paio di mutandine beige con ricami vari. Scarpe lucide rigorosamente a tacco alto rosa e nero ed infine un meraviglioso cappello rosa (modello Ascot per intendersi) con una striscia nera che contorna la cupola. “Sei meravigliosa” le sussurro, schioccandole un bacio sulle labbra prima che completi il trucco con un rossetto rosso fuoco e lucido e si dia una spruzzata di Alien by Thierry Mugler. Un saluto fugace ed esce di corsa da casa.
    La mattinata score via velocemente, ed ecco Arianna seduta al ristorante di un noto Hotel cittadino, ubicato sulla terrazza del medesimo, a far discorsetti e convenevoli con gli altri due signori. Lei è statuaria, ma soprattutto è a caccia di prede prestigiose, per cui il suo corpo emette chiari segnali di disponibilità a beneficio dei pensieri zozzi degli altri due conviviali. Lei seduta nel mezzo, manco a dirlo, sente prima le mani di uno e poi quelle dell’altro sulle sue cosce semiscoperte, quelle del Presidente anche più intraprendenti ( visti i trascorsi). Sente le sue dita sfiorarle la peluria della passerina, spostarle

    le mutandine ed esplorarle la fessura, un po’ umida per l’atmosfera creatasi. Arianna si muove al ritmo del ditalino, si mordicchia le labbra, geme appena, si bagna. L’AD che fino a quel momento si era limitato ad accarezzarle le cosce, osa di più ed aggiunge la sua mano a quella del Presidente, andando a stimolarle il clitoride su e giù per il taglietto. Arianna ora sta godendo e a stento trattiene la sua voce, il piacere le aumenta, i movimenti del corpo non mentono, divengono convulsivi fino all’arrivo dell’orgasmo, le mani dei suoi pretendenti si bagnano dei suoi umori. Il pranzo termina e l’AD invita tutti a bere il caffè nel suo ufficio, informandoli che vi saranno la moglie, anch’essa ai vertici di altra azienda partnership della sua, ed uno dei consiglieri che necessita di alcuni chiarimenti in merito al rinnovo, appunto, della carica di AD che scade a fine mese.
    Arianna pensa “chissà come sarà la signora, speriamo sia un troione over50, e poi ci sarà il consigliere più bello? La ricordo ancora quella mazza lunga e grossa, mi ha sfondato la bocca ed il culo con mio sommo piacere … mah? Vedremo”.
    Giunti alla sede della società ed entrati nel mega ufficio dell’AD, Arianna viene presentata alla signora Vanessa che subito nota l’abbigliamento per poi complimentarsene. La signora Vanessa si vede che è donna di classe, 60enne, ma ancora altezzosa, un vestito blu scuro largo, una maglia bianca sotto e sopra un collier d’oro a far da pendant con gli orecchini, trucco un po’ pesante, una buona quarta di seno ed un culone da richiamo. Il consigliere era proprio quello sperato, sempre impeccabile nel suo abito superfirmato.
    Mentre sorseggiano il caffè discutono della nuova nomina ed il presidente conoscendo le ambizioni di mia moglie esorta i presenti a prendere nota di una sua possibile candidatura. Il consigliere pare entusiasta ed anche la signora Vanessa. L’AD invece chiede maggiori garanzie e capacità. Arianna che comprende subito dove si vuol arrivare si siede sul divanetto in pelle tra i due uomini maturi, i quali aprendosi le patte quasi simultaneamente la invitano a servirsi del “digestivo”. Lei infila le mani in entrambi i pantaloni ed estrai i due cazzi tronfi, non troppo lunghi ma grossi, li lavora con due dita molto piano, sono ancora mollicci, li può percorrere fino al prepuzio, far uscire la cappella, massaggiare, li vuole dominare, farli sentire in suo potere, (le prede sono ormai conquistate). La sua bocca ora scende sull’uccello del Presidente, lo lecca, lo assapora, lo succhia, stesso trattamento a quello dell’AD, si meraviglia della grossezza dell’uccello di un quasi settantenne, lo sente gonfiarsi tra le labbra, la cappella che le sbatte sulla guancia a formare il classico ascesso da bocca piena. La signora Vanessa è già in eccitazione e si struscia sulla patta del consigliere, che intanto, baciandola sul collo, le ha messo le mani sotto il vestito per palparle le tette grandi e cadenti. Le mammelle si perdono tra le sua dita, i capezzoli vengono spremuti, il giovane ora apre i pantaloni della signora e le sposta le mutande nere per accarezzarle la brogna pelosa, ormai consumata dall’uso e dall’età.
    Arianna improvvisamente e dopo pochi minuti si sente schizzare in bocca la sborra dell’AD che emette un grido di piacere ringraziando e scusandosi per la poca durata, ma a 70 anni va così e ringrazia il cielo che funzioni ancora l’arnese. La signora Vanessa ora sta slappando la cappella del consigliere, di fronte agli occhi compiaciuti del marito, la prende tutta in gola, le sue labbra rosse risaltano su quel fallo gigante, le sue mani ingioiellate stringono i coglioni per far aumentare il piacere. Il presidente ormai infoiato divarica le gambe di Arianna, le sfila le mutandine (che poi vengono date come ricordo della giornata all’AD, che le prende annusandole e leccandole), e le infila l’uccello indurito in figa, la scopa a ritmo cadenzato e fisso. La signora Vanessa, a sua volta a pecorina sulla scrivania, si prende il manico del consigliere da dietro e geme di piacere sotto i colpi implacabili del suo cazzo, lo vuole tutto dentro, lo vuole fin nell’intestino, insulta l’impotente di suo marito ed esalta le proprie doti di vecchia troia vogliosa. Il presidente è sudato ormai e sta per esplodere, tira fuori la nerchia e riversa la sua fontana di piacere sulle tette di Arianna, avvicinandola poi alla sua bocca per farsi ripulire bene dei rimasugli di liquido sulla cappella. L’altra coppia prosegue nella scopata, ora il consigliere sta fottendo la signora a gambe spalancate ed alte sopra il tavolo, Arianna le si avvicina e baciandola prima in bocca, fa ascendere la sua lingua sulle tette flosce, ma comunque ancora gonfie e prosperose, ed una mano a sgrillettarle il clitoride. La signora Vanessa non può che gridare “si vengo vengo….mmmm…”. Il consigliere allora prende mia moglie e posizionandola come l’altra la monta con infilate veloci e dure del pene. Arianna, che non è ancora sazia, si prende questa nuova dose di cazzo, masturbandosi in armonia con le entrate di mazza fino a contorcersi a sua volta per l’orgasmo sopraggiunto. Infine il consigliere sborra sulle labbra di entrambe le signore, inginocchiate davanti a lui e parsimoniose nel lavarlo da ogni residuo di sperma.
    Una volta rivestiti l’AD (con ancora le mutandine di Arianna che fuoriescono da una delle tasche del suo vestito), dichiara la candidatura di Arianna più che mai gradita, invitando il resto del CDA ad un voto di massa per lei.
    Arianna, radiosa e sorridente, una volta salutati tutti, mi chiama “Tesoro, la Valchiria ha vinto ancora… preparati.. gli States ci aspettano”. Io rido e le rispondo “ A casa stasera mi racconterai i dettagli mentre me lo succhi, mia amata Cacciatrice!”
     
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