Sesso a calcetto

racconto erotico gay

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    Ogni tanto mi chiedo che gusto troviamo noi ragazzi a inseguire una palla in un campo d’erba. La risposta la trovo ogni qualvolta mi rendo conto di quanto sia bello un gioco di squadra dove tutti sono complici l’uno dell’altro. Eccoci correre a destra e sinistra nonostante una pioggerellina fine sul campetto di calcetto, eravamo in dodici e facevamo un semplice allenamento in vista dei campionati giovanili che sarebbero cominciati di li a poco.
    Tutto sommato è una gran bella partita, io e i miei compagni siamo affiatati come non mai e nonostante il cattivo tempo, i pantaloncini e le gambe sporche di fango, ci stavamo divertendo un sacco.
    Ad un certo punto però la pioggerellina si trasformò in un diluvio che ci ha costretti a scappare immediatamente negli spogliatoi. Appena entrato fui colpito da un odore pungente, odore di maschio, sudore , piedi. Per terra c’erano calzettoni, scarpe da ginnastica, borsoni e man mano che i miei compagni si spogliavano mutande, boxer , casacche, pantaloncini e magliette. Sembrava un vero e proprio campo di battaglia.
    Uno ad uno eccoli nudi, molti di loro commentando le ultime notizie sui loro calciatori preferiti, rimanevano in piedi o poggiati sul muro mentre in maniera inconscia si grattavano volgamente il cazzo o le palle.
    Ero li seduto sulla panca quando il mister mi chiamò insieme a Mattia un mio compagno di squadra alto 180x70 con i capelli corti a spina, due belle gambe con una leggera peluria castana e un bel petto con due grossi capezzoli marroni senza neanche un pelo. I soli peli che si intravedevamo erano quelli che partivano dall’ombellico per poi perdersi all’interno dei suoi boxer. Sapevo che si ritrovava un gran bel cazzo prima ancora di vederlo nudo sotto le docce perché già in jeans o in slip il pacco era davvero notevole. Si vedeva distintamente la forma del suo cazzo attraverso il tessuto bianco, era posizionato sulla sinistra con sotto due palle davvero gonfie e sode. Ritrovandosi già in boxer si rivesti e insieme andammo a parlare con il mister. Non ci disse nulla di speciale giusto qualche consiglio per la prossima partita contro la squadra di un paese vicino. Terminato questo incontro, ritornati negli spogliatoi ormai deserti, decidemmo di fare la doccia e tornare a casa. Restando in piedi tolsi le scarpe e le calze mentre lui cominciò con il togliersi la maglietta. Una volta nudi ci dirigemmo verso le docce. Ci ritrovammo in una grande stanza quadrata con 4 docce su ogni lato, si sentiva ancora l’odore del bagnoschiuma dei nostri compagni che si erano lavati poco prima. Un leggero strato di vapore acqueo rendeva l’ambiente umido e offuscato. Prendemmo una doccia ciascuno lasciandone una libera tra di noi. Il suo cazzo di notevoli dimensioni era circondato da peli cortissimi, penzolava con sotto due grosse palle che seguivano i suoi movimenti. Il sapone scorreva sulle nostre pelli, mi voltò le spalle per insaponarsi il culo e quella fu per me una vista davvero spettacolare. Aveva un culo fantastico perfettamente sodo e senza un pelo, insomma un culo tutto da leccare, baciare e sfondare .
    Parlavamo delle diverse tattiche di gioco quando notai che spesso il suo sguardo finiva sul mio cazzo che ballonzolava tra le gambe. All’inizio feci finta di niente poi però visto l’insistenza con cui mi guardava sbottai: “Mat che cazzo hai da guardare “ dissi fingendo di essere arrabbiato.
    E lui con un pizzico di imbarazzo mi disse che stava pensando a quanto piace il cazzo alla sua ragazza e come glielo succhia facendolo sborrare magnificamente. Al pensiero della sua ragazza in ginocchio che pompava tutta quell’asta il mio si tirò su. Notai che anche il suo era in fase di erezione; con un fare normale Mattia si avvicinò prendendo il mio cazzo nella mano destra e cominciò a massaggiarmelo lentamente. Incrocia le mani dietro la nuca e lo lasciai fare. Era una sensazione magnifica l’acqua che mi scorreva addosso, la mano di Mattia che mi accarezzava sfiorandomi le palle, il suo corpo si avvicinò al mio e la sua bocca cominciò a leccarmi il collo, l’orecchio per poi risalire fino a sfiorarmi le labbra. Sapevo cosa voleva e glielo feci capire facendo dei leggeri movimenti con il bacino. Continuò la sua discesa baciando, leccando e mordicchiando i miei capezzoli sensibili. Arrivato all’altezza dell’ombellico, si inginocchiò e guardandomi negli occhi ingoiò il cazzo. Sentivo la sua bocca calda che avanzava e si ritraeva soffermandosi a ciucciare la cappella e stuzzicando il prepuzio. Notavo che il suo cazzo, visibilmente eretto, pulsava ogni qualvolta riprendeva il mio in bocca. Gli chiesi quanto gli stesse piacendo quello che faceva, estasiato rispose che avrebbe fatto quello che gli avrei chiesto e che aveva voglia di bere per la prima volta la sborra di un ragazzo. Deludendolo lo feci tirare su e gli dissi che non era il luogo adatto per poter continuare, decidemmo di andare nella sua casa al mare che in inverno è disabitata.
    Ci rivestimmo sempre con i cazzi in tiro e uscimmò dagli spogliatoi appena in tempo visto che l’addetto del campo li stava chiudendo, salutammo e ci infilammo nella sua macchina diretti al mare che dista dal nostro paese una decina di Km.
    Una volta scesi dalla macchina mi prese per mano aiutandomi ad attraversare un giardino buio e freddo , sentivo che la stringeva come non mai, pensai che non vedeva l’ora di tornare a succhiarmi il cazzo .
    Entrati in casa chiuse la porta e senza neanche accendere la luce cominciò a baciarmi e leccarmi la faccia mentre mi spingeva verso un grande divano. Ero seduto e lui mi tolse il giubbino, la maglia e ricominciò a leccarmi i capezzoli, il petto e il cazzo attraverso i jeans mentre si sfregava il suo pacco gonfio sulla mia gamba.
    Gemeva leggermente mentre faceva questo e allora cominciai ad essere leggermente volgare dicendogli che mi sembrava una vera troia in calore. Lui rispondeva che si sentiva una zoccola ma non una zoccola qualunque, la mia zoccola e che mi avrebbe fatto impazzire .
    Intanto mi aveva tolto i jeans , le calze e si era messo a leccarmi i piedi !!Avevo dei brividi di piacere dietro la spalla, non resistetti e cominciai a sbottonargli i jeans e a tastare finalmente con mano quel signor cazzo eretto e imprigionato nel boxer. Avevo notato che era già bagnato e toccandogli la cappella recuperai un po’ di pre sperma assaggiandolo. Lui nonostante la poca luce che entrava da una finestra in fondo al salone, notò quello che avevo fatto e si denudò completamente.
    Si allungò sul mio corpo e cominciò a strusciare il suo pene contro il mio , tra i due c’era qualche cm di differenza ma erano entrambi diritti e duri. Scese e cominciò a pomparmi il cazzo in maniera veloce e ritmica. Lo incitavo in maniera sconcia : “ su su zoccola succhialo, ma quanto ti piace !? e lui rispondeva in maniera altrettanto porca : “ mi piace succhiartelo questo cazzone , dai prendimi e scopami la bocca” . Non me lo feci ripetere due volte e cominciai a scoparlo prendendogli la testa tra le mani, lo presi anche per le orecchie tenendolo fermo e spingendogli il cazzo in fondo alla gola. Quasi si strozzava ma nonostante questo continuava a pomparmi in maniera davvero fantastica. Riuscii a toglierli il cazzo dalla bocca per qualche secondo posizionandomi sotto di lui prendendo a mia volta il suo cazzone in bocca. Il cazzo mi scivolò in bocca lasciandomi sulle labbra una leggera scia di presperma che mi fece eccitare ancora di più. Avevamo formato un magnifico 69, quando il mio cazzo usciva dalla sua bocca il suo entrava nella mia e viceversa. Lo abbracciavo spingendolo verso di me in modo tale da poter sentire meglio il suo cazzo in bocca. Cominciai a leccargli le palle che profumavano di bagnoschiuma e man mano la mia lingua saliva fino a quando non raggiunse il suo buchino.Lo stuzzicai con la punta, dandogli dei piccoli colpetti e ogni volta sentivo che aumentava il ritmo della pompa che stava continuando a farmi. Gli scivolai da sotto togliendoli il cazzo dalla bocca , lui sembrava quasi deluso ma cominciò a capire cosa volevo fargli e allora si abbassò sul divano sollevando il culo. Lo osservai per qualche secondo e gli diedi un ceffone che rimbombò nell’intero salone. “Hai un culo sodo caro Mattia “ lui preso da tutte queste nuove sensazioni mi pregò di sfondarglielo avvisandomi però era ancora vergine. Allungai la mano alla ricerca del mio jeans dal quale tirai fuori un preservativo, prima di aprirlo ammirai ancora per qualche secondo quel culo baciandolo e leccandolo ovunque. Con la mano arrivai a toccargli anche il cazzo che era ancora durissimo e con le palle sode cariche di sborra. Ci sputai un paio di volte per farsì che il mio cazzo entrasse più rapidamente. Cominciai a sentire le pareti che si dilatavano e il buco che ogni tanto si allargava e si richiudeva dandomi delle sensazioni fantastiche. Mattia si aggrappava al rivestimento del divano ansimando dicendo che stava morendo dal piacere. Riuscii ad infilargli tutto il cazzo su per il culo, avevo le palle che gli toccavano le chiappe quando cominciai a scoparlo prima piano e poi sempre più velocemente. Sembrava una figa calda e invitante. Dovevo scacciare questo pensiero perchè se no da bravo bisex amante di belle ragazze avrei sborrato subito.
    Lo scopai per una mezzora buona, cambiando diverse posizioni . Lo impalai con il suo sguardo rivolto verso me mentre lui mi slinguazzava. Ogni tanto mi fermavo e lui mi baciava dolcemente poi però riprendevo di colpo aumentanto ogni volta la velocità .
    Era sudato e questa cosa mi eccitava ancora di più sembravamo due animali uniti da quel sudore che appiccicava i nostri corpi. Ogni tanto quando rallentavo il ritmo lo masturbavo, nonostante un cazzo in culo il suo rimaneva diritto e bagnato.
    Passò circa un’ora e mezza, ci mettemmo a scopare anche a terra io dietro di lui mentre si toccava il cazzo stando attento a non sborrare. Gli baciavo la spalla e ogni tanto ci scambiavamo la saliva tra un bacio e l’altro .
    Era arrivato per me il momento di sborrare, mi ero trattenuto diverse volte accumulando una grossa quantità di sborra. Subito dopo essere uscito dal suo culo caldo, lo feci inginocchiare e cominciai a segarmi mentre lui faceva lo stesso. Mi leccava le palle e ogni tanto si spingeva fino a leccarmi il buchino facendomi spostare con il culo sulla sua faccia . Era una cosa davvero eccitante vederlo li a terra con tutti quei muscoli contratti e quel bastone in mano. Ecco che la sborra cominciò a salirmi su per la palle, gli dissi di aprire bene la bocca e lui lo fece tirando fuori la lingua. Mi disse di riempirlo di sborra perchè voleva sentirla calda e densa sul viso. Lo accontantai sborrando 4 5 6 getti potentissimi che raggiunsero la sua lingua , la fronte , le guance e il petto. Ero esausto e mi accasciai a terra ansimando. Notai che il suo cazzo era ancora in piena erezione e capii che le sue palle non si erano ancora svuotate . Lo guardai dritto negli occhi mentre la mia sborra cominciava già a sciogliersi sul suo viso, quando mise il suo cazzo all’altezza dalla mia bocca e con le ginocchia mi bloccò le braccia. Sorrise e mi disse : “adesso sta a te troia bere il mio seme” . “La mia ragazza fa dei pompini meravigliosi ma aimè non ama la sborra, quindi apri la bocca e tira fuori la lingua“.
    I ruoli si erano improvvisamente invertiti; ero lì a terra con il cazzo che stava per riprendere consistenza e il suo puntato verso la mia bocca. Ero curioso di sentire un nuovo gusto di sborra per confrontarla con quelle di altri amici che avevo già assaggiato e allora aprii la bocca tirando fuori la lingua. Lo guardai e attesi con ansia di ricevere tutto il suo caldo seme. Non tardò ad arrivare, come una mitragliatrice mi entrò direttamente in bocca sporcando la lingua, il mento e una guancia. Restai qualche secondo ad assaporarla, calda come le altre forse un po più densa e con un gusto dolciastro questa volta. L’ho tenuta per un pò in bocca quasi giocandoci prima di ingoiarla e tornando cosi a sorridergli. Ci fu un ultimo bacio, restammo a terra per un pò prima di rivestirci e prendere la strada di casa.
    In macchina il suo cellulare squillò e rispondendo capii che era la sua lei che aveva voglia di uscire a fare un giro. Riattaccò e sorridendomi mi riaccompagnò. Pochi minuti dopo ricevetti un sms che conosco benissimo visto che l’ho ricevuto diverse volte dai miei amanti dopo aver fatto sesso per la prima volta :
    "è stato bello, mi raccomando che la cosa rimanga tra noi. Ci conto."
    Uno di questi l’ho conservato e mi capita di spedirlo quando sono io a farmi acchiappare da un coetaneo a scuola o al campetto .
     
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  2. fee_tm
     
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    Sempre eccitante quando si parla di piedi sudati :)
     
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1 replies since 5/6/2014, 11:11   3374 views
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