Una notte difficile da dimenticare

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    Seconda stella a destra e poi dritto fino al mattino.

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    - Una vodka, liscia ordinai al barista presente al bancone della discoteca.

    - Offro io disse una voce a me sconosciuta per me invece una tequila aggiunse entrando nel mio campo visivo.



    Lo scrutai di sottecchi, alto, fisico asciutto, capelli ricci e castani, occhi che mi sembravano azzurri, un bellissimo ragazzo, niente da ridire.



    - Il mio nomeè Frank annunciò notando il mio sguardo interrogativo, lo ringraziai con un piccolo gesto indicando il bicchiere fra le mie mani per poi dare un ultimo sorso al liquido trasparente ed allontanarmi dal lui.



    Mi mossi per la pista senza curarmi degli sguardi della gente che mi fissava, mi concentrai solamente sul ragazzo riccio che mi stava spogliando con gli occhi.



    Abbassai leggermente le palpebre voltando il capo mi buttai al centro della pista quando sentii delle mani stringermi i fianchi, immaginando chi fosse sussurrai:- Frank, la mamma non ti ha insegnato a tenere le mani a posto?



    - Perché non me lo insegni tu? mormorò lui sul mio orecchio ripensando a ciò che era successo prima.

    - Volentieri dissi con voce suadente strusciandomi a ritmo di musica sul ragazzo.



    Frank gemette in silenzio mentre lasciava vagare le sue mani sul mio corpo, la gente, oramai, non si curava più di noi lasciandoci indisturbati, lo lasciai fare mentre mi voltavo per fissarlo negli occhi.

    A quel punto mi strinse forte i glutei mentre io, molto lentamente, gli lasciavo dei baci umidi sul collo, lo fissai negli occhi e lui con gli occhi lucidi e la voce roca disse:- Sopra ci sono delle camere, ti andrebbe di salire con me?



    - Non vedo lora! Risposi ammiccando.

    - Voglio prima sapere il tuo nome si ricordò improvvisamente rammentando che lui mi aveva detto il suo nome mentre io no, chiese una camera allentrata del locale e così ci avviammo verso il fondo del corridoio.

    - Skyler mormorai mentre salivamo in fretta le scale, raggiunta la porta di una stanza la aprì in fretta, accendendo la luce, e spingendomi senza ritegno su di essa.



    Non curandomi del dolore leggero sfiorai per la prima volta le labbra carnose del riccio, lui famelico le strinse in un bacio poco casto infilando la sua lingua nella mia bocca, senza alcun problema ricambiai allacciando le braccia al suo collo, mi morse il labbro inferiore e mormorò parole incomprensibili.

    Gli tirai i corti capelli che gli ricadevano sulla nuca facendolo gemere sulle mie labbra, le mani di Frank corsero su tutta la lunghezza della mia schiena raggiungendo la chiusura della zip e tirandola fino alla base del mio sedere.

    Lo bloccai staccandomi dalle sue labbra, gli sorrisi maliziosamente e con lentezza studiata gli sbottonai i bottoni della camicia, scoprendo molti tatuaggi, tracciai i contorni dei suoi addominali con le mani e raggiungendo il basso ventre per poi risalire sulle spalle togliendoli lindumento leggero che le ricopriva.

    Improvvisamente ebbi un idea malsana e con qualche passo lo spinsi sul letto e sfilandomi le scarpe mi misi a cavalcioni su di lui, dopo tutto il movimento il vestito raggiunse i miei fianchi ma non me ne curai fiondandomi sulle labbra del riccio, lo spinsi ancora fino a farlo arrivare alla testiera.

    Raggiunsi il cavallo dei suoi pantaloni e senza esitazione gli sfilai la cinta con dei gesti secchi e rapidi:- Proviamo una cosa nuova sussurrai maliziosa sulle sue labbra.



    Prima che Frank avesse il tempo di pensare i suoi polsi erano già uniti alla sbarra della testiera retti dalla cintura di cuoio scuro.

    I suoi occhi, che finalmente vedevo azzurrissimi, mi guardavano stupiti ed eccitati, contenta delleffetto che vedevo sul cavallo dei jeans del riccio gli sfilai scarpe e calze ascoltando il suo respiro affannato, sorrise comunque facendo spuntare due fossette, da bambino ingenuo, sulle sue guancie.

    Risalii slacciandogli il pantalone e sfilandoglielo indugiando volutamente sulla prominente erezione, mi guardò leggermente infastidito dicendo:- Ho capito il gioco ora, per favore, fa qualcosa



    - Se proprio insisti dissi strusciandomi su di lui che impotente incassava i colpi mugugnando, sentivo il suo membro duro premermi prima sulla coscia e poi sul basso ventre, così cominciai a bagnarmi.

    - Ho capito gemette senza fiato ho capito, ora basta aggiunse con gli occhi lucidi e vogliosi.



    Però non sapeva che il gioco sarebbe durato a lungo, il potere mi apparteneva, ero io a comandare e lui stava cadendo nella mia trappola, scesi dal letto e mi posi esattamente di fronte e lui.

    Mi sfilai il vestito, che era già stato aperto in precedenza da lui, facendolo cadere ai miei piedi e calciandolo in modo tale che raggiungesse gli altri indumenti:- Di più, di più



    Gemette sempre più eccitato, lo accontentai sganciandomi il reggiseno che sfilai lentamente scoprendo i miei seni rosei e pieni, lo poggiai sul letto offrendogli una visuale più ampia del mio decolté, per ultimo tolsi gli slip, facendogli osservare attentamente la mia intimità infinitamente bagnata.



    Mi voltai lasciandogli una visuale del mio lato B, feci qualche passo ancheggiando volutamente e poi tornai indietro fino a raggiungere nuovamente il letto, i mugugni del riccio risuonavano nella stanza e io sorridevo per leffetto ottenuto.

    Con un idea in testa presi il reggiseno tra le mani e gattonando sul suo corpo arrivai alla testiera rafforzando il nodo che teneva legati i polsi del ragazzo, lui approfittò dei miei seni sul suo viso e li leccò, succhiò e mordicchiò famelico facendomi godere, rimanemmo in quella posizione fino a che non decisi che i miei capezzoli erano abbastanza turgidi e che Frank era abbastanza eccitato.

    Scesi, sempre a gattoni, fino ai suoi boxer, lasciai qualche bacio sulla stoffa grigia per poi sfilarla con i denti senza preoccupazione alcuna e mi dedicai interamente alla sua erezione pulsante.

    Lo presi prima tra le mani pompando mentre ero alla ricerca delle sue labbra che accolsero le mie famelicamente, gemeva e io con lui sempre più bagnata ed eccitata, sfiorai la punta col pollice mentre laltra mano raggiungeva i testicoli e li stringeva con forza.



    - Ca ... Skyler -



    Smisi un secondo di pompare accogliendo tutto il membro, per quanto possibile, in bocca succhiando, mentre lo spingevo in bocca con le mie stese mani, spinse il bacino contro la mia bocca così mentre giocavo con i testicoli usai laltra mano per tenere tra le mani la base dellasta.

    Frank gemeva, mugugnava e si contorceva sotto il mio tocco esperto, e quando dopo una decina di minuti sentii che stava per raggiungere lapice rallentai la presa senza smettere di pompare accogliendo il suo seme in bocca, lo ingoiai sorridendo e mi accorsi che il biondo mi fissava:- Sei buono sai! dissi quindi maliziosamente.



    - Vieni qui allora, fammi assaggiare ammiccò lui, feci scontrare le mie labbra con le sue, succhiò il suo stesso seme dalla mia lingua mentre io mi bagnavo ancora.



    Mi accorsi che un po del suo sperma era finito sui miei seni e con un gesto dannatamente erotico ne raccolsi una parte con due dita e le infilai in bocca succhiandole completamente:- Anche io mormorò Frank imitando un bambino.

    Risi di gusto accontentandolo, raccolsi il restante liquido con le stesse dita prima disegnai il contorno delle sue labbra, poi infilai le dita in bocca mentre lui succhiava avidamente, gli leccai le labbra e lo baciai focosamente.



    Il riccio si stava eccitando di nuovo ma decisi che avrebbe aspettato, con voce roca ordinò:- Toccati, toccati ti prego

    Decisi di accontentarlo ancora una volta perché non ne potevo più di quella situazione, mi sedetti al suo fianco, di fronte a lui, mi palpai prima un seno e poi laltro, cominciai a gemere eccitata al limite.



    Con laffanno dissi:- Chiudi le gambe a avvicinale al petto

    Lui eseguì i miei ordini permettendomi di mettermi a cavalcioni su di lui con la schiena appoggiata alle sue gambe, aveva una visione completa della mia intimità e dei miei seni.

    Ricominciai a toccarmi, palpandomi un seno con la mano sinistra mentre la destra raggiungeva la mia apertura, la sfiorai con un dito strizzando il clitoride, poi infilai due dita allinterno dellintimità cominciai a penetrarmi, gemevo e sospiravo provando piacere:- Oh, oh Dio-



    Il mio respiro era pesante, aggiunsi un terzo dito sentendomi sempre più libera, Frank era eccitatissimo dalla mia visione, i suoi occhi verdi mi divoravano famelicamente io sorrisi quando si passò la lingua sulle labbra.



    - Voglio essere ioa farti venire mormorò affannato il ragazzo.



    Sfilai le dita dal mio interno leccandole e facendolo gemere, gattonando arrivai al suo viso, baciai avidamente le sue labbra succhiandole a volte e poi posizionando le mie ginocchia ai lati della sua testa mi lasciai andare ai suoi tocchi esperti.

    Stuzzicò la mia entrata con la lingua per poi mordermi piano il clitoride, leccò la mia apertura e con fare deciso ci infilò dentro la lingua penetrandomi con essa, gemevo senza contegno mettendo le mani fra i suoi capelli e spingendolo ancora di più fra le mie gambe.



    Con la lingua esplorò tutta la mia intimità muovendola in circolo e facendomi ansimare spudoratamente:- F...Frank ti prego ... Di p più, sto per venire



    Mi accontentò spingendo ancora di più mentre io premevo contro la sua testa per facilitargli il compito, dopo unultima leccata gli venni in bocca gridando il suo nome, mi staccai da lui vedendolo ingoiare tutto.

    Mi accorsi che un po di liquido gli era rimasto sul mento così ancora in preda allorgasmo leccai il suo mento per poi fiondarmi sulle mie labbra e sentire il mio sapore nella sua bocca, esplorai la sua bocca e mi lasciai andare per qualche momento a quel contatto.

    Mi staccai da lui nuovamente eccitata trovando lui nelle mie stesse condizioni, nonostante tutto per aumentare la voglia mi strusciai ripetutamente sul suo membro sentendolo ingrossarsi sempre di più, senza preavviso mi misi a cavalcioni sul riccio dandogli le spalle.

    Presi il suo grosso membro fra le mani e mi penetrai, gridai dal dolore data limponente presenza in me, restai su di lui per un paio di minuti abituandomi al contatto, cominciai a spingere e a gemere gridando il nome del ragazzo che spingeva il suo bacino contro il mio.



    - Ti pr prego Skyler slegami, voglio solo toc toccarti. Giuro che farai tutto da sola mormorò Frank in preda ai fremiti.

    -Va bene ammiccai liberandomi della sua piacevole presenza.



    Mi allungai per slegarlo, notai i polsi un po arrossati, ma non me ne curai riprendendo la stessa posizione di prima.

    Ricominciai a spingere su di lui beandomi del contatto che le sue mani compievano sui miei seni, ero di spalle a lui quando ad un certo punto una delle sue mani scese fino ad arrivare al clitoride, lo lasciai fare sempre più eccitata dalla situazione.

    Ansimavamo, gemevamo e dicevamo i nostri nomi insieme, prima di raggiungere lorgasmo mi staccai dal ragazzo girandomi e guardandolo negli occhi che fremevano di desiderio come i miei, mi spinsi ancora contro il suo bacino mentre le sue mani raggiungevano il mio sedere che venne strizzato, accarezzato e toccato.

    Una delle sue mani raggiunse la mia apertura posteriore sfiorandola:- Posso?



    Mi domandò accaldato e sudato, senza pensarci minimamente annuii, per me non era la prima volta, mi penetrò con un dito e infastidita dalla presenza estranea trattenni il fiato, quando cominciai ad avvertire piacere ricominciai a spingere il membro del riccionel mio interno fino a quando dopo qualche minuto il ragazzo non venne urlando:- S...Skyler ... sei fan fantastica



    Sfilò il dito dalla mia apertura anale continuando a spingere per farmi arrivare allorgasmo che si presentò dopo appena pochi secondi:- F....Frank ... ...



    - Quanta finezza mormorò lui lasciandomi spazio accanto a lui e quindi permettendomi di sdraiarmi.

    - Senti chi parla gemetti anche io scossa dai fremiti dellorgasmo che mi aveva travolta.



    Restammo sdraiati per ancora una mezzora fino a quando non decisi di alzarmi e rivestirmi, una volta infilato il vestito notai che Frank era già pronto, mi avvicinai a lui e con voce maliziosa sussurrai al suo orecchio:- Mi allacci la zip, per piacere?



    - Sarei tentato di fare il contrario però - rispose lasciando al frase in sospeso e abbottonandomi il vestito.



    Ci dirigemmo fuori dalla stanza ridendo date le condizioni di questa, arrivati allingresso lasciammo le chiavi e uscimmo dalla discoteca che non era più tanto rumorosa.

    La fresca aria mattutina di Los Angeles mi colpì in pieno volto ma non me ne curai, diedi unocchiata allorologio e vidi che erano le quattro del mattino, Frank mi distolse dai pensieri dicendo:- Hai bisogno di un passaggio?



    - No, grazie risposi sorridendo prendo un taxi conclusi mettendomi al bordo della strada e aspettando una delle tante macchine gialle che scorazzano per L.A.

    - Aspetto insieme a te, e comunque è stata la notte di sesso più bella della mia vita soffiò sul mio collo creando dei piccoli brividi che percorsero tutta la mia spina dorsale.

    - Lo è stata anche per me dissi di rimando notando un taxi e facendogli segno di avvicinarsi.

    Sorrise e mormorò sulle mie labbra un:- Ci si vede in giro



    Sorrisi a mia volta premendo le mie labbra sulle sue e salendo nel taxi che mi avrebbe riportata a casa.
     
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