Badando al cuginetto [SHOTACON - YAOI]

racconto erotico shota gay

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    I miei zii partirono e mi chiesero di accudire il mio cuginetto Giacomo, avendo avuto il consenso dei miei, avremmo dormito a casa loro, non sarebbe venuto ad abitare a casa nostra. sarebbe stata una rottura pensai, accudire un quattordicenne (avevo 16 anni e credevo di essere un adulto) non sarebbe stato bello immaginai, ed invece non andò proprio così...
    Il primo giorno trascorse tra playstation e televisione, una vera noia, ma arrivata la sera andammo in camera sua a dormire. Era un figlio unico ed allora poteva usufruire di un bel mucchio di soldi che altrimenti avrebbe dovuto dividere. Aveva sempre avuto le ultime innovazioni tecnologiche e la camera ne era piena. In un ampio spazio vi era il suo lettone matrimoniale e difronte la tv. Ci mettemmo in slip e ci andammo a coricare. Arrivato nel letto, lo vidi dirigersi verso il televisore 50 pollici, si chinò ed aprì il mobiletto sottostante, estrasse un dvd e lo mise dentro, tornò a letto.
    Rivolgendosi a me: "Che ne dici di un film?"
    "ok" risposi io.
    Afferrò il telecomando e da sotto le lenzuola premette su play. Partì un film porno.
    L'aria si cominciò a riscaldare, si tolse gli slip e li buttò per terra, scostò il lenzuolo e cominciò a segarsi con foga, rivolgendosi a me disse "Dai non ti vergognare, chissà quante seghe ti fai...", non me lo feci ripetere e mi tolsi le mutande. Ad un certo punto si avvicinò a me e me lo prese in mano, dicendomi "Sogno da tempo un'esperienza con te", io preso dal godimento chiusi gli occhi e non dissi nulla. Lo scappellò, si sputò sulla mano e con il palmo insalivato mi stimolò la capella, fu una pratica che non avevo mai usato, davvero eccitante (vi consiglio di usarla quando vi masturbate)!
    Il mio cazzo era diventato di marmo, ormai non sarebbe potuto tornare indietro, cominciai a muovere il bacino e finalmente capì, si leccò la cappella e poi lo prese in bocca, era bellissimo sentire il mio cuginetto che mi stava facendo una pompa e pensai che da quel momento in poi sarebbe stato uno spasso con lui. Gli tolsi la verga dalla bocca e lo feci inginocchiare per terra, gli trattenni la testa con le mani e lo penetravo come se fosse un culo, era uno spasso, per evitare che vomitasse mi fermai e mi sedetti sul letto facendolo continuare. Era come la scena del film porno dove un ragazzo in primo piano era chino sul cazzo ad assaporarlo e gustarlo, alternava le mani alla bocca e nel fare questo mi diceva che era bisex e che da molto tempo sognava di scopare con me, almeno da quando una volta mi spiò in bagno mentre pisciavo, eccitato ed anche un po' infastidito dallo spione decisi di insegnargli le buone maniere ed allora lo scaraventai sul letto, mi misi sulla sua faccia scopandogli ancora una volta la bocca fino a venirgli dentro. Il porco beveva con gusto.
    Lo stesi di pancia sul letto e gli allargai le natiche, umidificai con la sua saliva indice e medio e lo inserii nel suo ano, avanti e dietro, avanti e dietro, cominciavo ad allargare il buco, inserii il terzo dito.
    "Voglio sentire il tuo cazzo!"
    Mi avvicinai al suo orecchio e dopo avergli leccato il lobo gli sussurrai "Ti accontento subito, caro".
    Mi masturbai il cazzo per qualche secondo e poi cominciai ad inserirgli la cappella cercando di non provocargli dolore. Inserii successivamente il corpo del cazzo ed andavo avanti e indietro lentamente.
    "Più forte! Più forte! Voglio sentirti dentro!"
    Cominciai ad aumentare il ritmo, come stavo godendo... strinsi nelle mani le sue chiappe, erano meravigliose, senza neanche un pelo.
    Decisi di fare una missionaria, lo girai e rimisi il cazzo dentro, mi avvicinai a lui e gli stuzzicai i capezzoli, salendo sopra scattò un bacio passionale con la lingua, ma poi mi ripresi e cominciai a fotterlo come un forsennato.
    Dopo qualche minuto lo rimisi a pecora e gli sborrai tutto il mio sperma dentro.
    Ci stendemmo un attimo, mi abbracciò. Ci dovevamo andare a lavare, lo presi in braccio e lui strinse le gambe dietro la mia spalla. Appena arrivati in bagno lo poggiai sulla lavatrice che si trovava proprio avanti allo specchio, pensai che anche lui aveva bisogno di sborrare e cominciai a masturbargli il cazzo, poi presi e mi diressi verso la vasca per aprire l'acqua e mettere il sapone. Mi girai e vidi che aveva sborrato sullo specchio avanti alla lavatrice e che stava leccando lo specchio, mi toccò un attimo lo stomaco fino a quando abbassando lo sguardo rividi il suo culo, gli andai dietro e cominciai a menarlo un'altra volta. Mi fermai perchè stava per uscire l'acqua dalla vasca. Gli presi la mano e lo strascinai in vasca, era bella grande, eravamo agli opposti e lui mi stava masturbando la mia verga con i piedi.
    Finiti di lavarci ci andammo a coricare, la mattina seguente sarebbe arrivato il fratello diciottenne che stava all'università, sarebbe rimasto solo per la mattinata. Mentre mi diressi in bagno per lavarmi i denti e prepararmi, suonò alla porta e Giacomo lo fece entrare.
    Io stetti in bagno per una ventina di minuti e quando uscii per salutare, trovai giacomo che si faceva inculare dal fratello e rivolgendosi a me disse che sapeva tutto della sera precedente, che mi sarei dovuto unire a loro. Non me lo feci ripetere e misi il cazzo in bocca a Giacomo. Francesco, il fratello, mi disse:
    "Ma cosa pensi di fare? L'unico attivo qui sono io..."
    io risposi: "veramente io non sono gay"
    "dai ti piacerà..."
    Uscì la sua mazza dal culodi Giacomo, una bestia di oltre 22 cm. Non avevo mai provato ma l'eccitazione era maggiore di quella della sera precedente. Cominciai con il prenderlo nella mano, era ormai in erezione per l'inclata precedente, quindi mi faceva un po' di paura. Cominciai ad uscire la lingua e a leccargli la cappella, godeva che era una favola, cominciai a scendere con la bocca e a prenderlo nella bocca, era una bella sensazione. Questa volta ero io come il ragazzo del film porno che ha il cazzo in bocca e che alza gli occhi per osservare il godimento del partner. Lo vedevo mugolare e stringere sempre più forte le mani alla mia testa. Ad un certo punto sentii che stava per sborrare, non mi permise di staccarmi e bevvi quello che potetti. Se mi avesseo avvisato prima del buon gusto, avrei cominciato tempo fa...
    A quel punto dovette scappare, si sciaquò e ci lasciò lì a scopare tra noi.
     
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