Come ho scoperto il sesso [SHOTACON - YAOI]

racconto erotico shota gay

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    Questo racconto risale all’età di quattordici anni, abitavo in una bifamiliare, la famiglia dirimpettaia di pianerottolo era composta dal capofamiglia, preside, in un liceo a Terracina, la moglie insegnante di scuola materna, il figlio di diciannove anni diplomato in ragioneria e una sorella di ventidue anni studentessa universitaria.
    Racconto questa storia, perche, vorrei tanto che fosse letta dal figlio, sono trascorsi molti anni, avrei il desiderio di ritrovarci, sperando, leggendo il racconto le tornasse in mente quei bei momenti.
    Sono tanti anni quasi trenta da qui bellissimi giorni trascorsi insieme, loro, famiglia originaria del nord, dopo diversi anni qui da noi, in provincia di Latina, fecero ritorno nella loro città perdendo ogni contatto.
    I pomeriggi li trascorrevamo di solito insieme, i miei genitori mio padre lavorava in fabbrica a Latina, mia madre lavorava in una pasticceria della zona, uscivo da scuola e spesso mi fermavo a mangiare da loro, la sorella ci preparava il pranzo, era come una seconda mamma.
    Trascorrevamo i pomeriggi a giocare a pallone. Quando pioveva, ci inventavamo giochi più strani, fu in uno di questi giorni che mi chiese una cosa lasciandomi senza fiato.
    - Senti tu te le fai le seghe?
    - Non so nemmeno cosa siano ne ho sentito parlare a scuola ma non ho mai chiesto cosa siano.
    Mi sentivo un po’ umiliato, lui mi spiegò. Tirò fuori da uno scatolone di vecchi libri una rivista, il titolo “LE ORE” donne nude con piselli enormi dentro la passera, per me era nuovo, mi si stava aprendo un mondo inesplorato, spesso mi veniva il cazzetto duro ma non ci facevo caso finiva tutto li.
    Iniziammo sfogliare questa rivista, spesso lui potava le mani in mezzo alle gambe, ancora una volta mi lasciò senza respiro.
    - Ora ti faccio vedere com’è diventato il mio cazzo, dai spogliamoci insieme, mi vergognavo, non lo feci, lui si abbassò i pantaloni lascando libero un pisello grandissimo, pensando al mio, una cosa spropositata, enorme.
    Mi disse
    - Vedi prima ti ho chiesto se ti fai le seghe, ora ti mostro come si fa, stringendosi il cazzo tutto nella mano inizio a scappellarlo, liberando un glande violaceo, poi con la mano faceva avanti e indietro.
    - Così si fanno le seghe, la vedi quella ragazza in foto, tiene in mano il cazzo di quello, gli sta facendo una sega, poi ci sono tanti altri giochi guarda questa lo tiene in bocca, si chiama pompino, se vuoi, t’insegnerò tante cose, ora mettiti nudo, tira fuori il cazzo.
    Timoroso dei suoi commenti sulla misura iniziai a sfilare il pantalone, lui era nudo completamente, da lì a poco lo ero anch’io, quando tolsi lo slip, lui mi disse.
    - Di cosa ti lamenti cavolo hai

    un bel cazzo per l’età che hai.
    Era vero perché gli si erano illuminati gli occhi, pareva che non aveva mai visto un altro cazzo, subito mi disse fai come me, imita i miei movimenti, nel tirare indietro la pelle sentivo dolore, lui mi rassicurò dicendomi che essendo le prime volte fa un po’ male ma poi passa, il mio cazzo era diventato duro come il ferro.
    Iniziammo insieme a segarci sfogliando la rivista, in un momento non so che mi stava succedendo ma un calore mi partì dai piedi raggiungendo la testa, ebbi il mio primo orgasmo, tremavo tutto, anche lui venne, ma a differenza mia dal suo cazzo uscirono molti i fiotti di sperma, lui mi spiegò cosa era e a cosa serviva e i diversi giochi che si fanno, indicandomi le foto dove quelle ragazze si facevano spruzzare in faccia, in bocca poi la leccavano, provai a mettere la lingua ma schifato ci rinunciai.
    La prima lezione era conclusa molto positivamente, ne seguirono molte altre, un pomeriggio nel pieno della masturbazione, volle provare con la bocca. mi disse
    - facciamo come queste, vediamo che sensazioni si provano.
    Iniziò a leccarmelo poi se lo mise tutto in bocca, era bello sentire come aspirava, tirò giù la pelle liberando il glande, lo strinse tra le labbra e lo succhiò a lungo, nel frattempo mi segava. Non ci volle molto, gli dissi che stavo per venire ma lui non staccò la bocca, gli venni dentro, aprì mostrandomi tutto il mio sperma, in un frangente lo mandò giù ingoiandolo tutto.
    - Ora se vuoi prova a ricambiare il favore,
    Cercai di imitare tutto quello che mi aveva fatto, non riuscii a prenderlo tutto in bocca, leccavo e succhiavo come aveva fatto a me, poco dopo mi disse preparati orati vengo in bocca.
    Da lì a sentire i primi schizzi non ci volle molto, mi tirai indietro sentendo i primi schizzi colpirmi il palato, subito dopo tornai a prenderlo in bocca ingoiando le poche gocce rimaste sulla lingua, mi bacio e slinguandoci assaporammo i nostri sapori.
    Un giorno d’inizio luglio, verso le nove mi telefonò dicendomi di raggiungerlo, mi avrebbe lasciato la porta aperta.
    Così feci, entrai e notai dagli specchi dell’ingrasso una figura femminile, subito mi si gelò il sangue, già mi stavo gustando una bella dose di goduria, invece pensai cavolo la sorella è in casa, cercai di raggiungerlo in camera, ma ebbi una bella sorpresa, era di spalle, ma chiamandomi mi disse.
    - Ci ha messo di tempo a venire,
    - Cavolo ma come ti sei vestito stamattina?
    - Ora ti mostro un altro lato mio, vedi a me piace indossare gli abiti di mia sorella, sai la spiata tante volte mentre si veste e si trucca che te ne pare?
    - Sei bellissima non ti avevo riconosciuto, sai appena sono entrato ho visto dallo specchio credevo che fosse tua sorella, le somigli molto cavolo.
    Si alzo e sculettando fece un giro nella stanza, aveva indossato un vestito corto bianco elasticizzato, calza e il reggicalze, perizoma e reggiseno lo aveva imbottito con dei fazzoletti, si era truccato, poi con i capelli abbastanza lunghi somigliava proprio alla sorella, mi chiese se mi andava di dargli un bacio, lo feci e potetti sentire il sapore del rossetto, ci abbracciammo a lungo.
    - Oggi abbiamo tutta la giornata a nostra disposizione, io sono la tua ragazza, oggi ci divertiremo moltissimo, inizio a prepararti la colazione.
    Ci recammo in cucina, lui indosso un grembiule, spesso si chinava a raccogliere le cose a terra mettendosi a novanta e mostrandomi il fondoschiena, facemmo colazione e spesso ci scambiavamo cornetti lui gli dava un morso e poi me lo passava, ancora di tanto in tanto ci baciavamo, m finito mi disse.
    - Caro vai in salotto io sparecchio e ti raggiungo.
    Ci immedesimammo nella scena, poco dopo mi raggiunse e accendemmo la televisione, con mia meraviglia non mi era accorto che si era acceso anche il videoregistratore, difatti da lì a poco iniziò un filmino con il titolo la ragazza della porta accanto, genere trans, cazzo era la prima volta che vedevo un pornazzo, prima di allora solo riviste e basta.
    Vedrai ti piacerà di sicuro, iniziammo la visione, non nascondo che il mio cazzo già si era svegliato, indossavo una tutta e subito si notò il rigonfiamento, lui allungo la mano e iniziò a massaggiarmi da sopra la tuta.
    Le scene iniziarono a farsi sempre più frizzanti, alcune ritraevano due che si baciavano pomiciando su un divano, e lui mi propose di seguire e fare tutto ciò, iniziammo a pomiciare baciandoci e toccandoci da tutte le parti, orami eravamo eccitati, lui mi abbassò il pantalone della tuta e prese in bocca il mio cazzo, orami diventato durissimo, iniziò a leccarmelo come faceva la ragazza nella scena.
    L’attrice si sdraiò a pancia sotto, dopo averla spogliata, iniziò a laccargli il culetto, noi facemmo lo stesso, provavamo a imitare in ogni sequenza il film, leccai le sue chiappe, dopo un po’ lui si mise un cuscino sotto la panai e con le mani si aprì le chiappe, dicendomi di provare a leccare il buchetto, vedendo come faceva quella nel film, ci provai, inizialmente mi faceva un po’ ribrezzo pensando a cosa ci esca da li.
    Mi lascia andare, sorpresi il mio amico difatti imitai perfettamente l’azione dell’attore.
    M’inumidii un dito tentai di infilarlo, lui mi disse che le piaceva la mia iniziativa, poco dopo volevo infilare anche la lingua ma non lo feci, mi limitai a passarla sul solco, dopo un po’ venne la scena, dove lui iniziava a inculare la trans, e qui ci fu un momento di silenzio e fissandoci mi disse dai fai piano proviamo, tentai varie volte di infilare il cazzo nel buchetto, ma lui sentiva sempre dolore, quei primi tentativi finirono x farmi venire, forse la troppa manipolazione del cazzo sta di fatto che mente lo strusciavo tra le chiappe, venni, lui con la mano raccolse buona parte di sperma e se la portò alla bocca.
    Mi disse dai non preoccuparti ci riusciremo anche noi, ora fammi godere, prendimelo in bocca, seguendo il film, lo presi in bocca, anche l’attore lo stava facendo, da lì a poco mi scaricò in bocca una buona quantità di sperma, ci baciammo come il solito e ci ricomponemmo, ora per riprenderci ci vediamo un po’ di televisione, mangiando dei biscotti.
     
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