Ricordi dell'adolescenza

racconto erotico incesto

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    Quando ero giovane avevo una zia non sposata, zia Luisa che viveva con mia nonna Rosa e per me adolescente, ogni occasione era buona per andare a trovare mia nonna per poter sbirciare nella sua scollatura e in quella di zia Luisa, specialmente d’estate era piacevole andare perché entrambe vestivano con abiti leggeri e larghi e senza portare reggiseno. Entrambe erano due donnone, chiaramente nonna sessantenne aveva un seno più floscio ma sempre grosso di zia, ma altrettanto invitante e nei miei occhi di ragazzino, vedere queste due donne che chinandosi mi lasciavano godere delle loro grazie era un enorme piacere per la vista.
    In effetti nonna Rosa era rimasta vedova con due figlie da crescere, mentre mia madre però si era sposata, zia Luisa, più giovane, era rimasta con lei. Il bene che volevano verso l’unico nipotino lo dimostravano con le mille attenzioni che mi dedicavano, del resto io avevo una buona manualità e mi offrivo sempre ben volentieri di aiutarle quando c’era qualcosa da riparare, il premio(involontario) era quello di farmi aiutare da loro e sbirciare nella scollatura.
    La cosa andò avanti per un po’ di tempo, fin quando ci fu una prima svolta il giorno in cui, andai da nonna Rosa e la trovai a fare la pasta fatta in casa, mi posizionai di fronte a lei e lo spettacolo che mi si offrì era unico, il movimento faceva sobbalzare i mammelloni sotto il vestito e il mio cazzo era sempre più duro, andò avanti così fin quando terminata la pasta nonna si sedette ed io approfittai per sedermi affianco a lei.
    Fu lei a stuzzicarmi, chiedendomi come mai ero tutto arrossato, le risposi che era il forte caldo ma con un risolino e giochicchiando con i bottoni del vestito, mi disse “non sarà che ti sei eccitato?”, arrossendo ancor di più le confessai che si… il suo grosso seno mi eccitava da morire.
    Sorridendo lei mi disse “ma come può eccitarti un seno di una vecchia signora?”, nel farlo lo sollevò con entrambe le mani e in parte esso uscì fuori dal vestito, non esitai un attimo e d’istinto lo accarezzai da sopra la stoffa. Lei mi lasciò fare ed allora preso dall’eccitazione iniziai a giochicchiare con i bottoni del vestito mentre lei mi parlava di quanto il suo seno da giovane fosse sodo e quanto fosse desiderato dagli uomini, io intanto fingendo di ascoltarla le sbottonavo sempre più l’ampio vestito da casa.
    Andammo avanti così fin quando non tirai fuori le due mammellone fuori dal vestito, lei faceva finta di nulla e sorrideva finchè non disse “ed ora?”, io senza parlare mi chinai e iniziai a baciarle, soffermandomi sui grossi capezzoli, che avevano delle

    areole enormi.
    Preso coraggio mi permisi di provare ad accarezzarle le gambe ma lei mi bloccò e mi disse “vediamo di non esagerare”, scusandomi tornai a baciarle il seno, ma ero troppo eccitato ed allora nel mentre le leccavo i seni, mi sbottonai la zip del pantalone, il mio cazzo uscì fuori prepotente e bagnatissimo ed inizia a segarmi mentre alternavo baci e sbirciate alle grosse mammelle.
    Lei incurante o quasi mi lasciava fare, però io preso coraggio mi alzai e con il cazzo diritto cercai di posizionarlo innanzi alla sua bocca, lei si girò, senza proferire parola si alzò di scatto, quasi scocciata, allora io ormai eccitatissimo la cinsi da dietro e iniziai a baciarle il collo tastandole il seno, nel mentre premevo il cazzo contro il grosso culone, ma lei sembrava non darci peso.
    Non reagiva ma mi lasciava fare, ritentai di toccarle le gambe ma lei nuovamente mi bloccò le mani, si voltò e mi disse”ragazzì divertiti con le poppe ma non andare oltre sennò non avrai manco più quelle”. Arrossendo le chiesi “nonna ma almeno me lo prendi in mano e mi seghi tu?”..Lei mi sorrise e mi disse “non pensavo di avere un nipotino così porcello ma vabbene purchè ti sbrighi”, bastò poco venni in modo copioso al punto che parte del mio seme imbrattò il suo vestito.
    Da quel momento ogni volta che andavo a casa di nonna e lei era sola, approfittavo per giocare con il suo bel seno ma sempre secondo le sue regole, palpavo, leccavo, tiravo fuori il cazzo, a volte lo mettevo tra i seni caldi, poi lei mi masturbava e infine sborravo copiosamente.
    Tutto sembrava procedere liscio, nonna sia pur con limitazioni mi lasciava giocare e il mio cazzo era felice, zia Luisa non sembrava sospettar nulla almeno così pareva, ma un giorno mentre al solito ero lì a palpeggiare nonna, sentimmo la porta aprirsi….era zia Luisa rientrata prima dal lavoro, nonna si ricompose in fretta, ma il vestito rimase in parte sbottonato ed io corsi in bagno.
    I giorni seguenti non andai più da nonna, finchè non fu mia madre a chiedermi di andare a portare un vestito che aveva cucito per zia Luisa, non potevo rifiutarmi e andai, al solito nonna era indaffarata in cucina e mi invitò a sedermi, offrendomi una bibita fresca.
    Accettai volentieri e dopo un po’ anche lei si sedette affianco a me, a un certo punto disse”bhè che hai oggi? Di solito a questo punto già mi hai tirato fuori le tette e il cazzo, cos’è non hai più voglia?” la cosa mi sorprese e dissi “ ma scherzi nonna e solo che temo rientri zia e non vorrei fare brutte figure”. Scoppiò in una fragorosa risata e disse “ tranquillo non c’è e non tornerà presto, quindi se vuoi….”e iniziò lei a sbottonarsi il vestito tirando fuori le mammellone.
    Quel giorno non so perché ma era disponibile più del solito e allora tentai nuove strade, prima cosa la baciai e a differenza delle altre volte lei non si scostò, anzi…. Poi iniziai a sfiorarle le gambe con la mano, lei invece di chiuderle le aprì quasi ad invitarmi, sbottonai perciò del tutto il vestito, ormai potevo osservare le sue bianche carni, nude e le mutandone da cui fuoriuscivano peli bianchi.
    Lentamente mi avvicinai con le mani alla fica, scostando il bordo della mutanda, sentivo che era umida e la cosa mi eccitava ancor di più, nel mentre fu lei a sbottonare la zip e tirar fuori il mio cazzo turgidissimo, iniziò a segarmi scappellandolo quasi a volermi far male ma la cosa non mi dispiaceva.
    Infilai prima un dito poi altri due nella fica sfondata, mentre con la bocca le mordevo i capezzoli, a un certo punto preso dalla foga del momento mi alzai di scatto e presa la sua testa tra le mani le ficcai il cazzo in bocca fino a farla soffocare. Lei mi lasciò fare anzi iniziò a succhiare voracemente fino a farmi venire, non lasciò cadere neanche una goccia e sorridendo mi guardò e mi disse”ora sarai ben contento di aver sborrato in bocca alla vecchia nonna porca?”….
    Dopo un po’ tentai un nuovo approccio ma lei mi scostò dicendomi che non era il caso ma che in futuro mi avrebbe fatto divertire ancora… e così fu
    Ormai ogni scusa per me era buona per recarmi a trovare la nonna, lei ne era ben felice e il nostro rapporto si arricchiva di nuovi giochi, un giorno mi disse di portarle la spesa che mi disse di fare, io ubbidii senza rendermi conto di cosa volesse realmente acquistai cetrioli e pane e mi recai da lei.
    Mi aprì la porta e mi invitò ad entrare, era strana più del solito, aveva un abito corto e nel calarsi per prendere le buste notai che non indossava le solite mutande, era completamente nuda sotto, il mio cazzo era già duro, allungai una mano e sentii la figa umida ma lei mi scostò e mi disse di aspettare.
    Tolta la spesa dai sacchetti, si posizionò davanti a me e preso un cetriolo allargò le gambe e iniziò ad accarezzarsi le gambe con l’ortaggio, pian piano lo inserì nella figa umida, non opponeva resistenza e nel mentre io tirai fuori il mio cazzo iniziandomi a segare.
    Lei sorrise e mi invitò ad avvicinarmi, fu allora che mentre si penetrava con il cetriolo, prese in bocca il mio cazzo succhiandolo voracemente, ad un certo punto si scostò e giratasi mi offrì il suo culone, mentre continuava a tormentarsi la fica con il cetriolone.
    Dopo avergli leccato l’ano con forza inserii il mio cazzo, non oppose resistenza anzi pareva aspettarlo, fu bellissimo non avevo mai inculato una donna e la cosa la faceva godere come una porca, lo vedevo perché più spingevo e più lei si ficcava il cetriolo nella fica umida e sbrodolante, venni in modo copioso nel suo bel culo.
    Finì così il primo round, in seguito continuammo a scopare finchè era ormai giunta quasi ora di pranzo e ci ricomponemmo perché di lì a poco sarebbe rientrata zia Luisa e non volevo rischiare nuove brutte figure.
    Zia Luisa rientrò al solito orario e vedendomi, mi stampò un bacio in fronte e mi invitò a mangiare con loro, non rifiutai anzi ne fui ben contento, prima di pranzo zia aveva l’abitudine di mettersi in libertà e così fece, la vidi tornare con una vestaglia aperta davanti, tenuta da una cintina, il grosso seno (dono di famiglia) era mal contenuto, io non potevo non sbirciare e nonna mi sorrideva di sottecchio.
    Finito di pranzare zia andò a riposare e nonna ed io rimanemmo in cucina, tra un servizio ed un altro nonna mi dava modo di palparle il seno e di mordicchiarlo, mentre lei ogni tanto mi palpava il cazzo. Finito di rassettare mi invitò a prendere un caffè, così mi sedetti e quando fu pronto lo bevemmo insieme, nel mentre nonna mi stupì con una domanda imbarazzante dicendomi “dimmi la verità

    ti piacerebbe scoparti tua zia?”, la guardai sconvolto e dissi “ma no nonna lo sai che io voglio farlo solo con te..”, scoppiò in una fragorosa risata e mi invitò a seguirla andammo pian piano verso la camera di zia la cui porta era socchiusa e mi invitò a spiare. La scena era eccitantissima, zia era con le sole mutandine e dormiva da un lato, il bel culo svettava nel buio della stanza, nonna mentre io spiavo pensò bene di tirar fuori il mio cazzo e spompinarmi, tentai di sottrarmi ma ero troppo eccitato, venni sul suo viso mentre zia continuava a dormire.
    Tornammo in cucina ma nonna non era mai sazia e mentre ero seduto sulla sedia, lei tirò fuori i mammelloni e me li schiacciò contro il viso, non sembrava preoccuparsi della figlia che era lì a riposare, era infoiata e mi premeva il viso contro il seno.
    Io anche se preoccupato dalla possibilità che giungesse zia Luisa, approfittavo per toccarle la fica bagnatissima, le inserii tre dita dentro e vidi quanto la cosa le piaceva, tanta era la foga che nessuno di noi due si accorse dell’arrivo di zia Luisa. Sobbalzammo entrambi e mentre nonna scostandosi tentò di ricomporsi io corsi via, ero spaventatissimo ed andai a casa, preoccupato che di lì a poco mia zia chiamasse mia madre e le raccontasse tutto.
    In realtà non accadde nulla di tutto questo, io evitai di tornare a casa di nonna fin quando un giorno non fu zia a telefonarmi, mi disse di andare da lei subito sennò avrebbe raccontato tutto a mia madre, così feci e corsi da lei.
    Mi accolse in modo severo, era molto tesa ed era sola in casa, io mantenevo lo sguardo basso e stavo seduto, lei sbuffava e cercava il modo di cominciare a parlare poi disse “ ma ti rendi conto di quello che hai fatto?, e se si sapesse in giro?”, io non rispondevo ero seriamente imbarazzato, fu lei ad un certo punto ad avvicinarsi a me, mi accarezzò il viso e mi disse ”ma come puoi alla tua età pensare di farlo con donne più vecchie, poi con tua nonna, quello è incesto, ti rendi conto?”, scoppiai a piangere. Fu a quel punto che lei mi abbracciò e non potei fare a meno di godere del suo morbido seno contro il mio viso, nel mentre arrivò nonna che assistette alla scena, si rivolse in modo sgarbato verso la figlia urlando che stava esagerando, che dopotutto ero un ragazzo e non meritavo tutte quelle umiliazioni.
    La prese con foga e la spinse lontano da me, poi fu lei ad abbracciarmi e disse ”mia figlia è una depressa da quando il suo fidanzato l’ha lasciata è una povera derelitta, pensa solo al lavoro ma ha una figa in fiamme”……
    Mia zia arrossì, mentre mia nonna iniziò ad accarezarmi il viso quasi a calmare il mio disagio, tutto ciò non so perché ma mi eccitava e il mio cazzo cresceva, nonna non potè notare la cosa e con un sorriso malizioso iniziò ad accarezzarlo da sopra al jeans.
    Io tentai di scostarle la mano ma lei sorridendo disse”cos’è non ti va che ti tocchi? Non hai voglia ? il tuo cazzo sembra non esser d’accordo con te…..”, Guardai zia era rossa in viso ma non si allontanava, nonna intanto mi sbottonò la zip tirando fuori il mio cazzo e iniziò a masturbarmi, nel mentre si sbottonò il vestito. Zia guardava inebetita ma si notava in lei crescere l’agitazione che raggiunse il culmine quando vide nonna calarsi e prendere in bocca il mio cazzo……
    Fu in quel mentre che le presi la mano e l’avvicinai a me, la baciai dolcemente mentre nonna continuava imperterrita a spompinarmi, venni copiosamente ma nonna non lasciò la presa anzi bevve tutto il mio seme prima di scostarsi.
    Ero in balia di due donne infoiate ora e non sapevo cosa fare ma questa è un’altra storia…….
     
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