La prima volta gay con mio cugino

racconto erotico gay

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    Avevo diciotto anni la prima volta che ho toccato il cazzo di un altro uomo in un modo che non poteva essere chiamato "innocente". Avevo saputo circa a quell’età che ero diverso ed avevo accettato di essere diverso. C'era confusione perché alcuni dei miei intimi sembravano saperlo mentre altri non sembravano rendersene conto... Il problema era che ogni tanto... ragazzi turbolenti mi chiamavano ‘checca’, cosa che poi ho trovato anche divertente... E’ stato a questa età che sono diventato curioso dell'altro lato delle cose... E’ iniziato con sogni di fare sesso con un mio compagno di classe veramente carino e per dire tutti i dettagli... eravamo... in un cimitero ... Mi chiedevo sempre perché in un cimitero... ma ci eravamo... doveva essere perché era un posto così tranquillo e solitario... oppure nella mia mente era logica... eravamo in una "cripta" o mausoleo di cui avevamo le chiavi... Così nessuno sarebbe stato lì e ci sarebbe stata privacy assoluta... non mi piace pensare a un motel o a stanze in affitto avendo poi un budget molto limitato ... E se fino ad oggi non sono mai uscito con la mia famiglia che sono gay ... (anche se non ne sono sicuro... credo soppratutto di essere bisessuale) Sono sicuro che le mie preferenze sessuali possono essere di poca importanza per loro, sono sicuro che hanno già preso una decisione e mi hanno semplicemente accettato per quello sono.

    Non eravamo così ricchi e ad un certo punto la nostra famiglia di cinque persone ha dovuto dividersi .. due sono andati nella capitale all’università e un altro in un'altra città per un master... Sono rimasto con il mio fratello minore e un altro "lontano cugino” che era un po’ in difficoltà in città e che è stato spedito da noi per finire il liceo, lui era all’ultimo anno ed io al secondo anno di università. Mio fratello più giovane non era così entusiasta della presenza del cugino e ha fatto scambio con me facendolo stare nella mia stanza dove condividevo con lui il grande letto. Era il letto delle mie sorelle quando erano qui. Potete immaginare le condizioni anguste in cui stavamo ma non mi dispiaceva, specialmente la sistemazione per la notte.
    Avevo notato da molto tempo che questo ramo della famiglia dei miei cugini era sicuramente tra le migliori del nostro gruppo, la loro mamma era per metà spagnola e tutti avevano occhi marrone chiaro. Eravamo tutti alti ma Mac non era allampanato come noi quando eravamo adolescenti, era alto un metro e settantacinque, io un metro e ottanta ma ero già all’università. Lui aveva quello sguardo forte e maschio veramente fiero, aveva peli sulle gambe e sarebbe cresciuto ancora, ne ero sicuro. Lui non faceva parte di nessuna delle mie fantasie e poi se mi trastullavo con l'idea di scoprire "il sesso con un altro uomo", non era con lui, era con un mio compagno di scuola, ma non potevo fare a meno di pensare alla sua mascolinità. Per me aveva una maturità e virilità eccezionale che mi aveva sempre impressionato. E anche se non faceva parte delle mie fantasie durante le mi sessioni, era un motivo per cui ero ogni giorno più eccitato (Era lì da circa tre giorni quando mi sono reso conto che dovevamo avere privacy da qualche parte... io non ne volevo sapere perché il mio posto preferito di masturbazione era la mia camera ..)
    Prima della fatidica sera, avevo avuto un solo 'incontro' sessuale con lui. Cioè, se può contare entrare nella stanza e vedere che si sta masturbando... ohh non si è fermato, é andato avanti fino a che non ha finito... il che mi ha fatto capire che ero un dannato puritano.
    Era in bagno ed era nudo e spingeva le sue cose su e giù mentre i suoi vestiti erano vicino a lui, per pulire credo. E non ho nemmeno visto molto! Non riuscivo a guardare.
    Ho sentito che diventavo tutto rosso, non so, forse era desiderio, forse il caldo, ma... quella notte mi sono masturbato pensando a lui ed a lui accanto a me, nessuna timidezza questa volta, ed era così bello!
    La notte successiva lo stesso pensiero, avrei voluto masturbarmi come al solito e sentivo di nuovo desiderio, non riuscivo a dormire. Lui si era addormentato penso ed era sdraiato con la schiena verso di me, eravamo in short.
    Riuscivo a vedere il suo culo alla luce della luna che entrava nella stanza ed avrei voluto toccarlo, si sarebbe accorto se l’avessi fatto? Si sarebbe svegliato se gliel’avessi carezzato mentre stringevo la mia cosa dura e delicatamente spingendo su e giù, il modo migliore di menarselo, he he he. Ma poi mi sono fermato. Ho capito che il desiderio era proprio per quello, il suo profumo, pensavo fosse quel sapone verde che usavamo, ahhhhhh che buon profumo!
    Era sempre più evidente ogni secondo che passava, mi chiedevo se ne ne sarebbe accorto se avessi premuto leggermente il mio corpo contro di lui. Mi sdraiai su di un fianco e dolcemente allineati il mio corpo al suo, delicatamente, molto delicatamente, cercando di premere le mie cose al suo culo palpitante.
    Ero così eccitato che la semplice leggera pressione mi fece quasi venire, poi lui si mise sulla schiena e spostò una mano sulla mia pancia. Ero così vicino a lui che le le nostre gambe erano a contatto, le nostre cosce si toccavano, potevo sentire il suo calore e il suo profumo, lo gustavo, ahhh, non riuscivo a muovermi, eravamo anche spalla a spalla e ogni mio piccolo movimento lo faceva muovere, quindi non lo facevo.
    Nella penombra proiettata dalla luce della luna, fui improvvisamente colpito dal suo spaventoso fisico; le sue braccia contratte mostravano i bicipiti ben sviluppati, il suo bel petto semi villoso, gli addominali increspati erano spettacolari ed il suo inguine libero. Ho studiato il suo inguine per alcuni minuti. Anche in condizioni di scarsa luminosità era evidente che Mac era ben dotato. Il tessuto morbido del cotone degli shorts che indossava contornava ill suo pene affascinante ed estremamente invitante.
    Improvvisamente mi ritrovai ad allungare una mano lentamente verso quella meta invitante. Il mio cuore batteva così violentemente che avevo paura che sarebbe scoppiato. Ho lasciato che la mano si librasse sopra il suo inguine e si agitasse a a mezz'aria come per accarezzarlo. Ascoltai attentamente la sua respirazione e, anche se avevo dei dubbi, decisi che era profondamente addormentato. Sì, era addormentato, diventai più audace, controllai il polso e lo confrontai col mio, ahh sì, era addormentato.
    In un istante lasciai che la mia mano lentamente entrasse in contatto con l’interno delle sue gambe, semplicemente accarezzando i peli fini che c’erano lì. Poi delicatamente toccai la parte superiore degli shorts per scoprire che il suo pene era caldo, era bello, era evidentemente parzialmente eretto. Mi limitai a tenere la mano sul suo inguine, senza muoverla, mentre fissavo la sua faccia per vedere una qualsiasi reazione. Dopo circa 30 secondi senza aver avuto alcuna risposta lassù, verso il basso la mia mano sentì qualcosa, era molto vivace. Mi rilassai e gustai il puro piacere del semplice tocco. Era difficile rimanere così.
    Pochi minuti più tardi, prendendo coraggio, iniziai lentamente e delicatamente a massaggiare la sua virilità eretta muovendo la mano su e giù e poco a poco intorno al pene duro. L’azione era estremamente eccitante e dovetti mettere l’altra mano sulla mia verga eretta nei miei shorts.
    Mi lasciai sfuggire un ahhhhhhhhhhhhh!
    Il mio cuore sobbalzò quando lui fece ahhhhhhhhhh e si girò verso di me, emise un gemito e sposto le mani da dietro la testa lasciando cadere le braccia ai suoi fianchi. La sua mano destra finì proprio accanto alla mia toccando la parte inferiore dei suoi addominali. Tolsi subito la mano dal suo inguine, spostai il braccio al mio fianco e chiusi gli occhi fingendo di dormire. Temevo che realizzasse cosa gli stava accadendo e scoprirmi. Tenni gli occhi chiusi e feci del mio meglio per calmarmi. Rimasi fermo per un paio di minuti ascoltando il sibilo proveniente da lui e che sembrava chiaramente un russare. Questo mi diceva che avevo la possibilità di continuare la mia esplorazione del cugino addormentato. Con la prospettiva reale di farla franca, decisi di proseguire. Mi curvai sul suo inguine e con cautela gli sollevai la cintura. Diedi una sbirciatina, ma la scarsa luce non mi permetteva di vedere nulla di sostanziale. L'azione non provocò alcun movimento, il mio cuore batteva forte, premetti ancora più audacemente. Delicatamente tirai giù la cintura piacevolmente sorpreso dalla larghezza dei calzoncini ed esposi con successo il suo pene ormai eretto. Nella penombra ammirai il grosso pezzo di carne perfetto che si trovava davanti a me. La sua cosa si contrasse più volte come in risposta ad alcune eccitazioni invisibili. Pulsava...
    Il mio cuore batteva all’impazzata e dovevo perseguire: il calore... Dovevo giocarci, ora lo stavo sentendo con entrambe le mani... cercavo di mettere le mani intorno al suo sacco mentre tenevo il suo cazzo diritto e molto duro.... Volevo leccarlo... baciarlo... sentirlo in fondo alla mia bocca... ahhhh, mi chiedevo quale sarebbe stata la sensazione. Abbassai cautamente la testa verso quella regione del suo corpo... ahhh il suo odore muschiato... un profumo virile che mi stava uccidendo e mi faceva impazzire di desiderio. Non sapevo cosa sarebbe successo dopo, ma tutto questo mi rendeva felice e sfuocato ciò che mi circondava, stavo ammirando la bellezza di tutto questo, i miei sensi erano eccitati come non lo erano mai stati prima e mentre gli stavo accarezzando le gambe e stavo per baciare delicatamente, tutto ad un tratto l’ho sentito muoversi... era sveglio...
    Eh...
    Fui riportato alla realtà, stavo abusando di lui...
    “Mi dispiace... Mi dispiace...”
    Gli voltai le spalle e cercai di rimettermi i boxer, mi sentivo così vergognoso di me stesso mentre lo facevo, stavo pensando... anzi non stavo pensando... la mia mente correva alla vergogna... ahhh il giorno dopo di sicuro l’avrebbe detto... Lui non parlava, ma pensavo a quello che gli avrei sentito dire, stavo preparandomi al peggio quando mi toccò una spalla, con la sua mano accarezzava e massaggiava la mia spalla... poi mi carezzò i capelli sulla nuca... e ora stava baciando la nuca... la mia nuca...
    “E’ tutto ok, stavo solo aspettando che tu cominciassi.”
    A quel punto mi stava solleticando un orecchio e ci soffiava dentro con il suo alito caldo, la sua lingua umida e mi mordicchiava il lobo. Mi lasciai sfuggire un sospiro... ahhhhh, eravamo seduti sul letto, avevo la schiena verso di lui che mi baciava il collo, lo leccava lentamente e così eroticamente... ahhhhh, quando raggiunse il rigonfiamento del mio braccio lo morse con forza animale. Era un po’ doloroso ma mi faceva volere anche di più, non sapevo bene cosa fare, ma poi ebbi un’idea, tornai a sdraiarmi cambiando posizione, le sue gambe ora erano più vicino alla mia testa e le mie gambe alla sua.
    Lui stava delicatamente baciandomi i fianchi, mordendo e leccando con un po' di aspirazione. La mia pelle cominciava a formicolare, io intanto gli accarezzavo le gambe risalendo verso il suo strumento ormai molto eretto... lui mi fermò e disse: “Baciami qui.”
    Stava indicando appena sopra le ginocchia... lo volevo... era molto bello... l’avevo visto... e molto liscio con peli fini. Ahhhh, tirai fuori la lingua, lo baciai e diedi piccoli morsi alle gambe... il suo odore... mi portava sempre più in alto.
    Lui mi stava baciando lentamente verso il basso, mi prese la testa e mi baciò sulle labbra, la sua lingua cercò la mia e la mia cercò la sua, mi teneva la testa con le mani mentre mi baciava ed io ero perso nella beatitudine di quel bacio torrido e molto bagnato. Baciando ridiscese al collo, il suo alito caldo mi alzava i capelli sulla nuca, poi andò al mio capezzolo succhiandolo come se fosse molto dolce... ed era... molto bello per me, il movimento circolare mi faceva impazzire, gli afferrai la testa e lo spinsi verso di me mentre il mio petto spingeva verso di lui, lui leccava e mordeva, non volevo nient’altro, volevo solo il tocco della sua lingua, era la prima volta che qualcuno dava la sua attenzione a quella parte di me e non avevo mai pensato che avrebbe portato ad una sensazione tanto eletrizzante che se avesse continuato ero sicuro che sarei venuto senza che mi toccasse da nessuna parte vicino al mio strumento. Ma non aveva ancora finito con me, mi chiese di sdraiarmi e si mise sopra di me, il calore... la mia bocca sulla sua bocca, la mia lingua e la sua intrecciate... e ancora verso il basso. Questa volta la pressione era maggiore, lui poteva sentire la mia voglia e ovunque le sue labbra e la lingua toccavano, trovava il mio desiderio, era così eccitante e quando raggiunse il piccolo triangolo coperto dai miei peli, cominciò ad aleggiare e lambire i lati del mio ‘privato’.​​.. e più in basso... seppellendo lì la testa ed io non sapevo dove girare la testa. Gli afferrai i capelli e lo spinsi, il suo dolce succhiare con forza e giocare con le mie palle mi faceva impazzire. Quello che stava accadendo era troppo bello, tutto il mio corpo tremava di gioia ed attesa. Cominciò a leccare lentamente l'albero verso l'alto, morse la piega sotto la mia testa, ahhhhhhhhhhhh, poi lentamente cominciò a prenderlo in bocca... tutto... quasi sentii la mia testa colpire la parte posteriore della sua bocca e retrocedere e quindi riprendere a succhiare, nessuna sega avrebbe potuto essere migliore... o più completa... e la mia estasi saliva sempre più in alto. Sentivo come se un piccolo zampillo di fluido scivolasse nelle mie viscere. Stavo per venire, avevo cominciato a colare pre eiaculazione quando mi aveva toccato. Sentì la mia esitazione improvvisa e disse: “Stai per venire.”
    “Tocca a me.” Dissi, spinsi la testa sui suoi gioielli, resistetti alla mia voglia di affondare sul suo strumento, mi resi conto che sarebbe stato molto più piacevole se avessi fatto come lui, lento e metodico. Portai la mia attenzione alle palle che sembravano così buone da sgranocchiare e fu seducente il modo in cui reagì al tocco della mia lingua, ma io ero più intento a quello che gli stavo facendo... allo strumento... all'albero... al cazzo... alla cosa più grossa... alla cosa bagnata in cima stillante succo appiccicoso che volevo troppo... così lo presi... un po più selvaggio... velocemente... Non mi importava più di niente, non più lento e metodico. Lo volevo, volevo sentirlo dentro di me, che la testa mi cullasse col suo movimento su e giù, volevo baciarlo e leccarlo, ahhhhhh. Non era molto diverso da quello che avevo ho immaginato, gustare la pre eiaculazione chiara, il gusto salato di quella testa gonfia. Muovevo la testa con precisione sorprendente e facilmente consentendo alla bocca di inghiottire più di quanto potesse prendere... si stava riempiendo e non importava quanto avevo fatto, volevo di più, ero come un bambino con un ghiacciolo, non ne avevo mai abbastanza, quando mordicchiai sui lati emise un piccolo gemito: “Unnnngggggggghhhhhh ahhhhhh... così!” Non me ne ero reso conto ma la sua mano sulla mia testa mi stava spingendo, sfidandomi a prendere di più, sempre di più, sempre più velocemente, sentivo che lui cercava di andare incontro ad ogni mia spinta, stavo quasi per soffocarci sopra... quasi... il solletico... ma non completamente... bello a modo suo... e mentre andavamo sempre più velocemente la mano ed i fianchi ondeggiavano per incontrare ogni mio movimento, nuoto sincronizzato eh eh. La cosa continuava, su e giù, spingere e tirare e lo stavo prendendo tutto dentro. Ahhhhhhhh, poi la sua mano mi prese per i capelli per farmi incontrare le sue labbra e ci baciammo di nuovo... questa volta animalescamente, leccandoci a vicenda come se fossimo cani affamati, ma le sue mani erano ovunque ora, poi laggiù, alle mie natiche, sondando alla ricerca... ed io ero uno schiavo disponibile. Avrei potuto andare ovunque mi avesse chiesto, ero preso, ne dipendevo, sussurrò: “Lo vuoi?”, il suo dito stava delicatamente sondando dentro e profondamente nel mio buco, io mi contorcevo per incontrare le sue dita e lui capiva che mi piaceva: “Ahhhhh!” Non so come le sue dita erano posizionate all'interno ma mi stava allargando e... portava altri brividi e desiderio lungo la mia spina dorsale e la schiena fino alla punta dei piedi. Aprii le gambe: “Sì, sì... ti voglio dentro!” Mi fece sdraiare sulla schiena a gambe aperte. Io le tenevo così ma era un po' scomodo, ma quando le mie gambe furono innalzate alle sue spalle, liberò una mano per giocare con il mio buco, ero nell'oblio, lo stava massaggiando con qualcosa di caldo e umido... saliva? non ne ero sicuro, non mi preoccupava mentre appoggiava la punta della testa dove avrebbe fatto il primo affondo. Ero pieno di attesa e brividi, ohhhh lo volevo... ora... quasi stavo spingendo verso l'alto per incontrarlo... lentamente. Lui disse: “Probabilmente farà male” Mentre lentamente andava dentro. Non avrei sentito alcun male, o così pensai, awwwwwwww quasi urlai. Era così forte il dolore che avrei voluto che lo togliesse. “Non muoverti, sta entrando.” Così lentamente lo fece, ma ogni suo movimento mi faceva male. Volevo che smettese, era troppo doloroso. Ma quando fu dentro e fui sicuro che non sarebbe uscito, mi alzai ad incontrare la sua bocca, baciarlo mi stava allontanando dal dolore che provavo. “Cosa senti ora?” “Ahhhhhhh nulla... ora” Così lentamente si tolse, poi dentro di nuovo, questa volta il dolore era inferiore, c'era quasi piacere. E ancora... ancora... ancora una volta... ahhhhh questa volta la sensazione era stata maggiore della sgradevole sensazione di dolore. Ahhhh, sentivo ora i miei fianchi incontrare la sua spinta.
    “Ahhhh ahhhhh ahhhhhh” Ad ogni spinta mi prendeva sempre più velocemente.
    Ora però sentivo pulsare il mio trascurato strumento personale e lo masturbavo al ritmo, ahhhh, sempre più velocemente, poi, sentii un brivido, proveniente da lui, poteva solo essere che stava venendo dentro di me. Poi si fermò, ma non si tirò fuori, io ero quasi arrivato mentre lui era ancora dentro di me. La sua mano andò al mio cazzo e lo masturbò in totale abbandono.
    “Vennngggoooooo... ahhhhhhhhhhhhhhh...!”
    Il mio sperma schizzò su di me e su di lui, sul mento, sulla mia faccia, non avevo mai eiaculato tanto ed era magnifico. Fu allora che mi lasciò per darmi un bacio travolgente ed un abbraccio.
    “Ahhh siamo stati bravi!”
    Pulimmo il mio sperma con gli abiti, poi lui andò in bagno. Io no, sentivo ancora la sensazione di calore dentro di me... laggiù, non era stato doloroso, forse un po ', ma in generale era stato bello.
    Stavo pensando con beatitudine a quello che era successo, potevo dire di essere stato preso da una persona che sapeva molto più di me, ero stato uno strumento, ma non potevo chiedere di più di quello che avevo ottenuto, era stato così bello. Sapevo che se l’avessi fatto ancora, sarei stato un partecipante consenziente, sapevo cosa avrei dovuto fare.
    Tornò dal bagno e sussurrò: “Allora?”
    Ed io reagito con un: “ Ahhhhhhhhhhh, di nuovo ?”
    “Che ne pensi? Fammi sapere ... lui è ancora su di giri sai!”
    La prima è stata una delle migliori, come la seconda e la terza... e la 57... Oppure era la centocinquantottesima, non mi ricordo più. Era il mio unico, l'unico a cui ho dato tutto me stesso, mi ha lasciato per l’università, è stato via a lungo ma ogni ritorno era una festa!
     
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