Il primo pompino a mio fratello

racconto erotico incesto fratello sorella

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    Sono una ragazza di 25 anni e sino pochi anni fa stavo in casa con mia madre e mio fratello che ha 6 anni più me.

    Vivevamo in una modesta casa, una camera matrimoniale, la cameretta mia e di mio fratello e una cucina che faceva da tinello.

    Mio padre se n’è andato che io ero molto piccola e quindi mi sono subito attaccata a mio fratello per avere la figura paterna che mi mancava.

    Avevo 12 anni quando mio fratello che ne aveva 18 mi guardava crescere e oltretutto crescevo in fretta infatti anche a scuola sono stata la prima ad avere il seno e lui me lo guardava e talvolta me lo accarezzava.

    Io non capivo e non mi ribellavo, infondo erano coccole che mi mancavano, e mia mamma intenta a lavorare per mantenerci non aveva molto tempo da dedicarmi.

    Così passo un anno e io accettavo sempre con una certa ingenuità le attenzioni di mio fratello che a volte diventavano anche più esigenti, a volte voleva baciarmi il capezzolino e me lo succhiava e io sorridevo, lui diceva che quando ero una bimba mi attaccavo al seno della mamma e ciucciavo come lui con me; io stavo a sentire quello che mio fratello maggiore mi diceva, infondo non avevo molti rapporti con mia mamma, peraltro donna molto casta e quindi anche restia nel parlarmi di sesso!

    A 20 anni mio fratello fu chiamato a militare e io rimasi sola, per molto tempo, ma la vita continuava e mi accadevano tutte le cose che fanno di una bambina una ragazzina.

    Certo, alcune cose, le ho capite molto più tardi, ma non posso dire di aver avuto traumi particolari, fino a quando mio fratello si è congedato ed è tornato a casa.

    Al suo rientro si trovò davanti non più una bambina, ma una ragazzina sviluppata!

    E questo forse ha ulteriormente provocato le turbe sessuali di quell'ometto che ormai aveva anche servito la patria.

    Era stato in un paese per un anno dove non c’erano che soldati, e gli abitanti, per giunta pochi, si chiudevano in casa fino a che non erano rientrati tutti i militi.

    Ripristinammo la cameretta per poter ospitare nuovamente il fratello e io da una parte ero contenta che lui fosse tornato dall’altra sapevo che non avevo più la libertà di prima, ma sinceramente non mi aspettavo che i giochi sul mio corpo sarebbero così profondamente cambiati!

    Non la stessa sera del suo rientro, in quanto lui rincasò molto tardi essendo andato a salutare gli amici, ma la sera dopo cominciò la tortura.

    Appena ebbi finito di fare i compiti in serata inoltrata, mi recai in bagno per prepararmi per la notte, mia madre era andata già a dormire poiché la mattina si alzava molto presto e mio fratello stava guardando la televisione.

    Nella nostra casa non ci chiudevamo mai in bagno ed infatti mio fratello aprì con autorità la porta del bagno e io ero a torso nudo che mi lavavo il busto e le ascelle.

    Io presi l’asciugamano e mi coprii, ma lui con prepotenza mi scoprì e io rimasi un po’ accucciata per cercare di nascondermi, allora lui si avvicinò e fece pochi passi, dato le grandezze della stanza, e si trovò al mio fianco, con una mano mi prese un seno e cominciò a massaggiarlo a volte anche più forte e mi faceva male, mi prendeva il capezzolo con le dita e me lo schiacciava e io avevo dolore e vergogna, anche se nessuno mi aveva mai toccato, ma sapevo che non era una cosa bella, soprattutto tra me e mio fratello; quando cercai di scostarmi, lui mi prese con l’altro braccio e mi immobilizzò e a questo punto ero ritta con le due tettine molto in bella vista ed infatti mio fratello a quel punto con molta forza mi trascinò nella vicina nostra stanza.

    Io non riuscivo reagire e cercavo di non far rumore per paura che la mamma si svegliasse e potesse rimproverarmi; pensavo di essere io nel torto perché ero nuda e quindi non urlavo e subivo anche se in silenzio resistevo alle iniziative di quel ragazzo che non riconoscevo come il fratello che avevo lasciato un anno fa!

    Mi butto sul letto e mi ordinò di non muovermi se no mi avrebbe picchiato, e io ci credevo ed avevo paura.

    Ad un certo punto lui si tolse i pantaloni e si trovò davanti a me solo con le mutande e si poteva notare un notevole gonfiore sotto di esse, ma io non sapevo cosa fosse, pensavo che fosse ingrassato durante il militare.

    Si avvicinò a me e con quella protuberanza si strusciava su il mio corpo e in particolare sul mio seno; a quel punto capii che non era grasso ma qualcosa di molto duro che pulsava su di me.

    Non avevo mai pensato ad un pene e quindi non avevo immagine di quel coso duro, e quando ad un certo punto lui lo tirò fuori rimasi attonita nel vedere quel bastone che fuoriusciva dal corpo di mio fratello.

    Era molto grosso ed era con il glande quasi tutto scoperto, lui si mise a cavalcioni sopra di me distesa sul letto e si sedette sul mio petto e il suo pene era sopra la mia faccia.

    Io non reagivo e non capivo quello che stesse succedendo, quando lui si avvicinò con il suo ventre al mio viso e piano piano appoggiò il pene sulle mie labbra che io tenevo strette e cercavo di non pensare.

    Mi faceva schifo quello che stavamo facendo e a volte pregavo per potermi distogliere da quella situazione, ma non serviva, lui imperterrito continuava la sua operazione, ed ad un certo punto mi disse di aprire la bocca sempre con la minaccia, e io socchiusi un poco le labbra; allora lui con rapidità afferrò il pene e con la punta lo appoggiò sulla fessura e con una nuova minaccia mi obbligò ad accogliere una parte di fallo nella mia piccola cavità!

    Lui cominciò a muoversi avanti e indietro, e con una mano mi teneva la nuca per poter aver miglior accesso alla mia bocca.

    Io stavo ferma e sempre più schifata, non capivo, ma dentro di me c’era un pensiero devastante!

    Dopo pochi istanti lui mi riversò un grossa quantità di liquido caldo in bocca e a me venne da vomitare e tossire, lui non accennava a togliere la presa, ma quando cominciai a piangere lui si sfilò e mi pulì lo sperma che fuoriusciva dalla mia bocca.

    Mi tocco ancora un po’ il seno e con il pene giocò ancora un poco con il mio capezzolo.

    Io non mi mossi, ma quando lui si allontanò, mi alzai e di corsa mi recai in bagno dove vomitai anche la cena.

    Mi lavai con fretta e mi guardavo, avevo un seno rosso dalle continue manipolazioni, mi faceva male la bocca per la posizione che ho dovuto tenere in quello che fu il mio primo e non ultimo pompino della mia vita ……

    Purtroppo non finì lì … anzi poi le cose peggiorarono … dal pompino dovetti subire anche altre pratiche sessuali da parte di mio fratello, che oltretutto era pure geloso dei miei amici e quindi fino a pochi anni fa non sono riuscita a trovare la mia anima gemella e sono dovuta scappare da casa.

    Ma per le altre cose …… vi racconterò un'altra volta.
     
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  2. mulone
     
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    povera cucciola, e dove sei andata?
     
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1 replies since 21/5/2014, 21:29   17175 views
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