Il Riformatorio [RACCONTO EROTICO GAY SHOTA]

racconto erotico gay

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.  
    .
    Avatar

    Group
    Geniv's Supporter
    Posts
    212

    Status
    A sedici anni per un furto mi diedero un anno di riformatorio. Quindi arrivato con il furgone portato dalle guardie carcerarie mi lasciarono in una stanza. Arrivò una guardia del riformatorio e mi fece spogliare completamente nudo!! Mi sfilai la maglia, jeans, canotta, calze(restando in slip). L'addetto al controllo mi disse: "Togliti gli slip devi restare nudo, non ti vergogni?". Gli dissi di no e, con una mossa, mi tolsi anche quelli restando completamente nudo! Il mio cazzone moscio penzolava sulle palle scappellato. Mi toccò cazzo, palle e culo. Che belle carezze eccitanti e il mio cazzo cominciava a gonfiarsi. Quindi mi diede una casacca,pantaloni e scarpe. Mi vestii e quindi mi accompagnò nella mia cella. Eravamo io e un ragazzo di colore di nome Ozhir. Io sono sempre stato omosex e i ragazzi di colore sono i miei preferiti. Sul giornalini porno gay se c'erano ragazzi di colore con il cazzo enorme mi sparavo delle belle seghe urlando e sborrando a fiumi. Quindi mi spogliai restando in canotta e slip e cominciai a fare amicizia con il mio compagno di stanza. Mi disse che era lì per spaccio, si tolse quindi la tuta del riformatorio restando anche lui in slip e canotta. Dalla patta si vedeva che aveva un bel pacco! Il mio cazzo si stava gonfiando da dentro gli slip ma dovevo controllarmi, non sapevo se era gay o bisex come me.
    Era arrivata l'ora di cena. Ci rivestimmo della tuta del riformatorio e andammo al refettorio. Eravamo una ventina di ragazzi dai quattordici ai diciasette anni molti di colore bellissimo. Un ragazzo italiano mi si avvicinò e mi disse:
    "Hai un bel corpo, vorrei scoparti". Poi si presentò si chiamava Lucio mi prese in disparte e mi disse: "Qui siamo tutti adolescenti arrapati e essendo tutti maschi con i cazzi sempre duri siamo gay, d'altronde il sesso si fa con chi ti va". L'ambiente era il mio preferito: tutti omosessuali arrapati.
    La sera nella nostra cella io e Ozhir ci spogliammo e ci mettemmo a letto. Era estate e faceva caldo dormimmo tutte e due in slip. Io ero eccitato dal discorso di Lucio il cazzo mi diventò durissimo ma non mi segai. Il giorno dopo giocammo a pallone nel campetto del riformatorio e poi tutti sudati andammo a fare la doccia. Mi spogliai completamente e mi avviai nelle docce. Che bello spettacolo: ragazzi nudi con uccelli di tutte le dimensioni mi facevano venire l'esaurimento nerchioso!!!
    Il mio cazzo si stava avendo un'erezione. Lucio mi disse: "Amore stai avendo un'erezione, bellissimo allora sei gay". Ozhir che aveva un cazzone di circa venticinque centimetri mi disse: "Dai vieni con me e Lucio guardaci a scopare, poi se ti ecciti unisciti a noi". Completamente nudi con i cazzi semiduri ci appartammo in una parte nascosta delle docce in comune. Ozhir prese in bocca il cazzo di Lucio e cominciò un dolce pompino. Accarezzandogli le palle con le mani gemeva il porcellino. Io guardavo e il mio cazzone era rosso paonazzo e duro come non mai. Cominciai ad accarezzarmi cappella, cazzo, palle con le mani. Ozhir stava facendo un bellissimo pompino mettendosi tutto il cazzo in bocca e in certi istanti anche le palle facendolo urlare di piacere! Mi avvicinai per guardare meglio con il cazzo in mano, non resistetti più e accarezzai il cazzone duro del nero. Gemendo mi disse: "Finalmente dai segami,menami il cazzo". Continuai a segarlo mentre il mio cazzo pulsava all'impazzata. Era tutto scivoloso di liquido presperma eruttava in continuazione talmente era eccitato come anche il mio. Ozhir continauava la sua pompa meravigliosa a Lucio mentre io gli segavo il suo cazzone in un'andarevieni selvaggio! Il mio cazzone rosso paonazzo scivoloso di liquido mi stava scoppiando,talmente era duro! Lucio non resistette più gemendo, ansimando e urlando sborrò nella bocca di Ozhir. Aveva eruttato tanta di quella sborra che non riuscì a ingoiarla tutta! Usciva fuori dalla bocca. Bellissimo, aumentai il ritmo sullo scappellamento del cazzo di Ozhir che urlando sborrò con flotti oceanici di un metro che non finivano mai. Il suo cazzo sborrava come una fontana e il mio senza toccarlo la cappella si gonfiò ed esplose in una sborrata oceanica a litri. Eravamo esausti pulimmo il pavimento dalla sborra e ci lavammo a vicenda accarezzandoci cazzi e culi. Poi ci sedemmo nudi sulla panchina nello spogliatoio delle docce con i nostri cazzi mosci abbracciandoci.
     
    Top
    .
0 replies since 12/5/2014, 23:02   9005 views
  Share  
.