Esperienze in campeggio [RACCONTO EROTICO GAY SHOTA]

racconto erotico gay storie vere

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    La mia vita in collegio, parte 1°. . Salve a tutti,mi chiamo Andrea e ho appena compiuto i 16 anni e sono appena stato messo in collegio dalla mia famiglia per punizione, e lì dovrò farci tutto il ginnasio ed il liceo,… sono stato infatti sorpreso da quella bigotta di mia zia a leccare la fighetta alla mia sorellina, più grande di me di 2 anni,lei ne voleva infatti l’esclusiva…: non c’è stata né comprensione né perdono…io d’altra parte temevo che venisse fuori ben altro…per cui abbassai la testa e promisi che avrei fatto il bravo..l’unico veramente addolorato sembrava l’autista/cameriere, sfido…da buon gay incallito non aveva certo insidiato le donne di casa,non gli interessavano, ma io era un avvenente ragazzino ancora indeciso, di una bellezza ambigua ed intrigante, ammirato da tutti per il mio viso d’angelo dalla bocca grande e tumida e per due gambe lunghe, diritte sulle quali si adagiava un culetto che sembrava essere unico, prendete quello di una negretta e mettetelo a me..per cui aveva concentrato tutte le sue attenzioni su di me e mettendo in moto tutta la sua abilità di seduttore mi aveva rapidamente convinto a lasciarmi pervertire e mi aveva insegnato a spompinare da troia bolognese e a farmi inculare da transessuale brasiliano, così almeno mi diceva lui, il buon Alfredo, mi diceva che ero così abile e predisposto che la mia bocca era più accogliente di un culetto e che il mio culetto sapeva fare tutto ciò che sapevo fare con la bocca……quante volte la macchina della mia famiglia si era trasformata in alcova per noi, quanti pomeriggi avevo passato nella sua dependance sul garage a specializzarmi sempre di più nell’arte sopraffina di fare la troia!!!!
    mia sorella, falsa come tutti in casa mi aveva praticamente quasi sorpreso e per cui aveva avuto buon gioco a pretendere da me certe prestazioni che lei particolarmente prediligeva…a me il sapore e l’odore della fighetta non mi entusiasmano, mentre impazzisco per l’odore ed il sapore di un buon cazzo…però fino ad ora conoscevo solo quello di Alfredo , che aveva oltre 50anni e quelli di due suoi amici, appena più anziani di lui………cominciavo a pensare che forse farlo con un uomo giovane ed aitante avrebbe potuto essere molto più divertente….dopo aver giurato ai miei che mi sarei fatto perdonare , partii per il collegio in macchina, ovviamente con alla guida il buon Adolfo, …poco dopo la partenza salirono in macchina i due soliti amici, e convenimmo che dovevamo trovare il modo per concederci un addio particolarmente……. caldo…per un po’ infatti non ci saremmo più visti!!!
    … Il buon Adolfo architettò così la soluzione, ci saremmo fermati a casa dei due amici, un cascinale appena fuori città, trascorso un adeguato tempo da sfruttare al massimo per il nostro piacere, avremmo detto di essere già oltre metà strada e che avevamo avuto un guasto e che un’officina della cittadina di ****stava riparando la macchina , chiedavamo istruzioni… i miei, interpellati telefonicamente, assecondarono involontariamente in pieno i loro piani, proposero infatti ad Adolfo di fermarsi in un hotel della cittadina , di far intanto riparare la macchina e di raggiungere l’indomani il famoso collegio a cui ero destinato…furono due ore di sesso sfrenato, in cui fui usato in tutti i modi conosciuti dai tre pervertiti, con mio grande e sfrenato godimento, ma devo ammettere che ero lieto di lasciarli, aspiravo infatti a cose più…consistenti, molto più consistenti.l’idea di vivere con tanti maschi anche molto più grandi di me mi faceva sognare e fantasticare….. all’arrivo all’hotel rimanemmo sorpresi , era vuoto, la solita clientela di agenti di commercio e di frequentatori del collegio essendo domenica non c’era, per cui eravamo Adolfo ed io , dichiarati zio e nipote, quattro giocatori di pallacanestro che si erano fermati dopo la partita , il proprietario e la proprietaria…quest’ultima giovane e formosa, mentre il marito era piuttosto vecchio e malandato, all’inizio lui era il vero proprietario e lei una giovane cameriera tuttofare, adesso i ruoli si erano invertiti, lei la padrona lui il cameriere,…prendemmo una camera a due letti ed Adolfo si prese un veloce anticipo della nottata, poi preferì riposare, io scesi nella hall a vedere la tv…ci trovai i quattro, di cui uno di colore, grandi aitanti, belli, muscolosi che scherzavano con la proprietaria che sembrava molto lieta delle avances molto esplicite che le andavano facendo..quando mi videro sembrarono bloccarsi, poi lei, intrigante come tutte le donne, prese a farmi uno stringente interrogatorio sui miei rapporti con lo “zio”, aveva infatti subito capito che rapporti ci fossero in realtà fra noi, a cui si unirono subito anche i quattro sfaccendati…in breve mi mandarono in confusione, cominciarono a capire, a me non mi dispiaceva affatto il loro interessamento, per cui mi lasciai scappare mezze ammissioni e mezze verità,ed apprezzando molto le mie giovanissime e morbide grazie, apertamente proposero di adeguatamente sistemare i due vecchi e provare a divertirci un po’ noi sei..lei fingeva di non accettare perchè si diceva fedele al marito, ed intanto lasciava che le mani si infilassero ovunque sotto i suoi vestiti, io tacevo dato che il nero mi aveva fatto sedere sulle sue ginocchia ed io fra le mie morbide chiappette avevo avvertito un’erezione ciclopica che mi aveva fatto venire una disperata voglia di provare finalmente a cambiare..in breve conclusero che il marito sarebbe stato addormentato con un roipnol, che Adolfo sarebbe stato minacciato di rendere pubblico il suo vizio con inevitabile galera per lui,e che quindi se non avesse voluto grane era proprio meglio che non scendesse proprio in sala comune, gli avrebbero servito il pasto direttamente in camera….poi andammo a cena noi cinque allo stesso tavolo, il vecchio dopo aver preparato il piatto freddo tipico della domenica sera, si mise a cucinare spaghetti aglio olio e peperoncino che la padrona ci serviva tavola dopo aver eliminato dal suo abbigliamento mutande e reggiseno, vi lascio immaginare le palpate e l’eccitazione dei cazzi dei quattro atleti, io ero trattato esattamente come la padrona ed il negrone mi costringeva a tenergli sempre in mano il suo enorme cazzo e a baciarglielo con le scuse più incredibili..ma ormai l’eccitazione era tanto salita che tutti i cazzi erano al vento, io e la padrona ormai di fatto nudi.., il vecchio si decise a prendere le sue medicine, quattro pillole, delle quali una era stata a sua insaputa sostituita con un roipnol …in poco tempo e russava beato in un letto di fortuna, la vacca, sul lettone matrimoniale, si era già scatenata, sdraiata sul primo atleta si stava facendo chiavare, il secondo la inculava direi come un toro eccitato, il terzo si accontentava di manipolargli le grosse tette e di infilargli il cazzone fino in gola…Yon ,il negro, si era sistemato su una comoda poltrona ed io seduto su di lui, e continuava a baciarmi in bocca stuzzicandomi il cazzetto piccolo ma eccitatissimo, e i capezzoli che per la lunga abitudine alla suzione erano lunghi e sporgenti rendendo interessanti anche le mie piccole tettine …. mentre l’enorme cazzo si era sistemato fra le chiappette morbide e vogliose ed era così prepotente da sollevarmi quasi…poi yon si decise, si alzò sempre baciandomi ed accarezzandomi, mentre io ormai stringevo in mano l’imponente cazzo e lo segavo lentamente in attesa di impiegarlo a fondo, prese una pomata dilatante e lubrificante e mi impomatò dentro e fuori il culetto, poi volle che glielo leccassi tutto, e mi piacque da morire per la sua tanto sperata consistenza, infine mi mise in posizione…sdraiato sul lettone a contatto stretto dei quattro che si godevano in un crescente parossismo, le gambe divaricate al massimo e le ginocchia puntate a far innalzare il più possibile il culetto…lui mi si accucciò dietro e spinse con calma l’enorme cappellona violacea contro il mio vogliosissimo buchetto..qualche movimento rotatorio, qualche strusciata, cui io rispondevo spingendo verso di lui il culetto sempre più ..poi la cappellona puntò il mio sfintere che impiegò un po’ nonostante il lungo allenamento e il feroce desiderio a lasciarla entrare…poi finalmente mi sprofondò dentro… era stato gentile, mi parlava d’amore, ma un po’, pensate, mi fece male, poi subentrò il delirio, il mio culetto allenato lo conteneva tutto , lo accarezzava, lo succhiava, lo massaggiava, mentre il suo stantuffare diveniva ritmico e sempre più profondo....ogni tanto cambiava ritmo, da veloce e breve a lento e profondo, e sentivo i suoi coglioni pelosi strusciarsi sulle mie chiappette…..…finalmente provavo il piacere vero che poteva darmi una vigorosa inculata..…dalla mia bocca uscivano solo gemiti di gioia ed incitamenti a farmi sempre di più sempre più a fondo…fino a che quello che si stava facendo spompinare dalla padrona di casa senza che questa ci mettesse vero e profondo trasporto,visto che era impegnata a sfruttare oltre 40cm di cazzo dentro il 1° e il 2° canale in contemporanea, si decise, glielo tolse di bocca e presomi per il mento me lo infilò tutto in bocca, non aveva le dimensioni mostruose di quello che mi sta facendo impazzire di piacere stantuffandomi il culo, ma sempre rispettabile era, e dovetti impegnarmi a fondo per non deluderlo….ma ci riuscii e potei bere tutta la sua crema proprio mentre yohn mi faceva un clisterone di sborra…poi successe di tutto, la padrona di casa pretese che la chiavassi in culo e soprattutto volle che le leccassi a fondo la figa calda e grondante della sborra che uno degli atleti gli aveva pompato dentro..fino alle tre di notte ci divertimmo, io non so cosa avesse fatto lei, certo io avevo spompinato oltre a yon un altro atleta e lo avevo preso in culo da tutti, solo yonh me lo aveva fatto ben tre volte..inoltre avevo leccato una figa ed inculato una donna…finalmente una serata veramente diversa!!
    !!e chissà cosa mi avrebbe riservato il futuro!!!
     
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