scopata sul taxi da mio fratello

racconto erotico incesto

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    Mi chiamo Maria, ho 38 anni, sono sposata e ho un figlio, un bel ragazzo di 18 anni, atletico e costantemente eccitato.
    Ieri ero collegata a Internet e ho scaricato un po' di racconti erotici sul tema dell'incesto, li ho cominciati a leggere, indossavo un leggero copricostume molto scosciato, e con niente sotto. Ma alla fine anche questo era troppo, me lo sono tolto e ho cominciato a toccarmi con rabbia, gustandomi ogni riga.
    Quando ho finito di leggere, mi sono lasciata andare completamente, ho buttato la testa all'indietro sulla sedia, ho divaricato per bene le cosce e ho cominciato a toccarmi come si deve, ho fatto scorrere il mio dito medio inumidito con la mia saliva sul solco delle mie grandi labbra, poi mi sono fermata a giocherellare col mio clitoride eretto come un piccolo ... mentre con la mano sinistra mi sfregavo il capezzolo del seno destro, duro come un chiodo, fra i polpastrelli del pollice e dell'indice.
    Non ci vedevo più dal piacere, mi sono infilata nella passerina tre dita e ho cominciato a fottermi selvaggiamente. Avevo gli occhi chiusi e immaginavo che al posto delle dita dentro avessi un grosso ... un enorme pisello duro come il marmo disposto a fottermi tutta la notte. Non mi importava di chi fosse questo ... se di mio marito, del mio vicino di casa, di mio nipote...o di mio figlio...forse si che me ne importava invece. Non appena mi sono immaginata il mio Marco tutto eccitato e pronto a fottersi la mamma, mi sono bagnata ancor di più e con un fremito che mi ha scosso tutta la schiena sono venuta riversando tutti i miei umori sulla sedia.
    Ero spossata, sono andata a farmi una doccia per calmarmi. In bagno noi non abbiamo il box doccia, ma la facciamo, con una prolunga del rubinetto dentro la vasca. Mi sono spruzzata l'acqua addosso, e poi, visto che col caldo, c'è un po' di carenza d'acqua l'ho spenta mentre mi insaponavo. Ovviante ci ho messo molto più tempo del necessario, visto che avevo ancora il tuo racconto fresco nella mente, e mentre mi insaponavo tra le cosce ho ripreso a toccarmi, cercando d'immaginarmi al posto della spugna la lingua di Marco sta di fatto che improvvisamente si spalanca la porta e entra in bagno mio figlio, (non aveva sentito l'acqua e credeva che non ci fosse nessuno in casa) Mi trova con la schiena poggiata alla parete con tute e due le mani infilate fra le gambe "Oh scu, scusa mamma, non credevo, che eri le...credevo non ci fosse nessuno".
    "Marcooo" (Devo ancora decidere se quello è stato il momento migliore o peggiore per raggiungere l'orgasmo) "Non ti preoccupare ho finito"
    Eccome se avevo finito. Mi sentivo tutto il mio piacere scivolarmi lungo le gambe come piccoli ruscelli. Impossibile che Marco non se ne sia accorto.
    A quel punto io avrei voluto farlo rimanere li in bagno ad aiutarmi a risciacquare, ero eccitatissima, volevo un ... tutto per me, ma lui farfugliando qualcosa se ne esce.
    Non mi resta che sciacquarmi da sola e indossare l'accappatoio ed uscire. Marco è in cucina a bere con un suo amico.
    E la prima e unica cosa che m'è venuta da pensare è stata "Due ... Potevo avere due ... tutti per me" potevo averli ancora?
    Mi sono seduta sulla sedia di fronte a loro. Non c'è bisogno di dire come mi sono seduta vero? Ho tentato praticamente di spogliarmi sotto i loro occhi, ma facendo in modo che tutte le mie nudità sbucassero alla loro vista per caso, con piacevole involontarietà. Io mi scusavo e le ricoprivo, ma mentre facevo questo facevo intravedere una tetta, un pezzo di coscia di più.
    Mi alzo e vado a cercare qualcosa in un pensile sopra il lavandino. Mi metto in punta di piedi e mi tendo per quanto m'è possibile, il mio corto accappatoio risale quanto basta mostrando quasi l'inizio delle natiche. Sentivo i loro occhi fissarmi scivolarmi lungo le gambe. Non mi stavano spogliando con gli occhi, no, loro mi stavano letteralmente leccando, potevo sentire la punta ruvida delle loro lingue impertinenti risalirmi dai polpacci fino al mio caldo interno coscia.
    "Mam...mamma cosa cerchi?"
    "Si, quella cosa che ho messo qui ma che"
    "Sei la solita distratta... vuoi una mano?"
    "Non proprio quella tesoro, non necessariamente la mano"
    "Senti domani mattina volevo andare in piscina con Luca" (Il suo amico) "mi lasci la macchina?"
    Mi giro volutamente troppo veloce, in modo da far aprire un poco l'accappatoio.
    "Oh domani mattina? Non posso caro, devo andare a fare la ceretta,"
    "Ma non ne ha mica bisogno" sbotta Luca in un attacco di coraggio
    Sono lusingata ed eccitatissima L'amico di mio figlio mi stava davvero guardando le gambe
    "Non direi, e poi tu come lo sai?"
    "Bhe si vede che non ha nemmeno un pelo"
    "Ah, e cosi mi guardi le gambe?" dico io fingendo un tono di collera nella voce.
    Luca diventa rosso come un peperone. Marco non sa cosa dire o fare
    "No...no e che poi" Dio, ho paura che scoppi.
    Alzo una gamba e appoggio il piede sulla sedia davanti a loro
    "Forza guardate qui, sembro king kong."
    E mentre parlo muovo le mie mani sulla caviglia, sul polpaccio, fino ad accarezzare la pelle coperta dalla spugna dell'accappatoio
    "A dire il vero, mi sembra che Luca abbia ragione mamma" Dice Marco, che ora sta sudando copiosamente, forse per togliere dai guai il suo amico
    "Alla vista forse, ma prova a toccare, li sentirai di sicuro"
    So benissimo che Marco non ha intenzione di farlo, cosi gli afferro la mano e me la poso sulla gamba. Comincio a muoverla e mi piace, oh come mi piace (In effetti hanno ragione loro, non ho peli, la ceretta me l'ero fatta da pochissimo). Vedo nettamente il ... di Luca gonfiarsi come un pallone sotto i suoi pantaloni.
    "Scusate, posso andare in bagno?" sbotta Luca
    "Si, vai pure" dico io.
    Sono sola con mio figlio, e lui mi sta accarezzando le gambe stupendo, mi sento di nuovo tutta eccitata.
    "allora Marco? Pensi ancora che debba rinunciare alla ceretta?"
    "Si mamma hai delle gambe perfette..."
    "Oh grazie, ma non lo dici solo perché ti serve la macchina vero?"
    "No, no mamma sono sincero. Hai delle gambe stupende. Mi piacciono".
    Mio figlio ha appena detto che gli piacciono le mie gambe, e l'ha detto con la faccia e il tono con cui lo direbbe ad una sua amichetta che vorrebbe portarsi a letto. Sto per fare un nuovo passo avanti ma suona il telefono. Marco respira, e si fionda a rispondere. C'è un altro suo amico, ... lo terr al telefono per ore.
    Pazienza, mi dirigo in bagno a vedere come sta Luca.
    Mi accovaccio davanti alla porta e guardo attraverso il buco della serratura. Cosa mai poteva fare?
    Era li davanti allo specchio completamente nudo, i vestiti buttati in un angolo, col suo pisello lungo e duro avvolto in un paio di mie mutandine rosa in pizzo che si menava il ... A giudicare dal furioso ritmo con cui si smanetta la fava non credo possa durare ancora per molto, cosi mi godo lo spettacolo.
    "Luca tutto a posto?" grido
    "Ohhh si signora si"
    "Bene ti lascio qui il mio accappatoio, me lo appendi tu? Io vado a vestirmi"
    "Va bneneehh"
    ... sembra un idrante, la maggior parte degli schizzi vengono raccolti dalle mie mutandine... ... quanto mi piacerebbe indossarle adesso, poi finito l'orgasmo, con ancora il ... duro, Luca pulisce il lavabo e si riveste, ma al posto di infilarsi su i sui boxer, si mette le mie mutandine umide di ... mettendosi le sue nella tasca dei pantaloni.
    Io vado a vestirmi. Con un abitino scollato e molto provocante torno in cucina dai due ragazzi.
    "Ciao" mi fa Marco
    "Come ciao dove vai?"
    "Non ti ricordi? Ti avevo detto che stasera uscivo a mangiare"
    "Anche tu Luca?"
    "Si"
    Oh fantastico, Luca non andava a casa, usciva a cena, stava fuori tutta la sera con addosso mie mutandine sporche della sua ... Avrà un'erezione permanente per tutta la notte.
    I due escono e io rimango ancora con la mia voglia di ...
    Verso le due di notte sento rientrare Marco in casa. Io non riuscivo a dormire, avevo fatto l'amore con mio marito, ma non c'è stato nulla di eccezionale, anzi. Mi ha fatto veramente incazzare la sua prestazione, si vedeva lontano un miglio che ero eccitata come non mai, vogliosa di sperimentare nuove cose, di esser chiavata come mai prima avevo fatto, e lui? Lui mi fa mettere a pancia in su e mi si piazza sopra ansimando come se mi stesse fottendo da tre ore, e dopo 10 minuti scende dicendomi di quanto sono stata ...
    Ma sentire Marco che rientra mi mette di buon umore, cominciano a tornarmi certi pensieri in testa e riprendo a masturbarmi sotto le lenzuola.
    Lascio volutamente il lavoretto a metà. Sono piena di eccitazione, in questo stato niente rappresenta più un tabù per nessuna persona. Mi alzo e vado a spiare Marco che dorme in camera sua. Ma sorpresa, il mio piccolo bambino non sta affatto dormendo. La porta è socchiusa, e la stanza illuminata da una debole luce. Quella della televisione, Mi accosto e lo vedo nudo sul letto col ... duro in mano mentre guarda un porno alla tele.
    Nonostante tutta la mi spavalderia di poco prima e di oggi pomeriggio, Mi sento bloccata e imbarazzata. Pomeriggio con Luca era diverso, potevo sempre dire che stavo giocando con loro, e in effetti a ripensarci non credo che abbia avuto serie intenzioni di fare chissà che. Ma se fossi entrata li adesso, non ci sarebbero più state barriere, ero entrata per lui. Per il suo ...
    Avevo quasi deciso di andarmene quando sento Marco dire una cosa che mi blocca e mi fa tramare tutta per il piacere.
    Alla tele ora, la protagonista, un bionda (come me) con un discreto paio di tette (non per falsa modestia, ma le mie sono molto più belle) è in un box doccia intenta a masturbarsi.
    E fin qui niente di che, ma sento dire a mio figlio:
    "Ohh, bello sembra la mamma oggi pomeriggio quella"
    E prenda a segarsi con un ritmo più sostenuto finché non cambia la scena Basta ho deciso, il ditalino che non ho terminato ha preso la decisone, devo entrare.
    Spalanco la porta e entro in camera come se nulla fosse.
    "Come mai non dormi ancora Marco? Non stai bene?"
    Marco mi fissa con due occhi enormi, rosso in viso e col ... pulsante in mano. Io innocentemente faccio scorrere lo sguardo prima dal video, poi su di lui, e infine sul suo ... duro.
    "Oh scusa non credevo che"
    "No mamma, non è come pensi non mi stavo mica"
    "Marco non devi dire nulla, non stai facendo nulla di male, è normalissimo. Anche tuo padre se ne faceva una cifra da ragazzo."
    "Ma mamma"
    "Ma cosa? Certo lui non aveva e non ha un attrezzo del genere. Dovrei impedirti di toccarti. E' un delitto sprecare un cosi bel bastone solo per delle seghe"
    "Non è poi cosi grosso mamma"
    Marco, sta facendo di tutto per coprirsi, ma è nudo, non ha il pigiama a portata di mano le lenzuola sono per terra. Io sorrido e continuo a fissargli il ...
    "Vorresti forse insinuare che la tua mamma non si intende di ... "
    La mia frase l'ha completamente spiazzato, uno a zero per me, mi sento sempre più bagnata e più ... Voglio portare a termine il mio ditalino, voglio godere, e lo voglio fare con mio figlio.
    "E poi piantala di cercare di coprirti. Guarda che ti ho fatto io, te l'ho gir visto
    il tuo pisellino"
    A questo punto sono sicura che Marco si sarebbe aspettato che io me ne andassi dalla stanza, ma questa non era affatto mia intenzione, mi avvicino sempre più a lui e mi stendo al suo fianco sul letto (è uno di quei letti ad una piazza e mezza, quindi ci stiamo su abbastanza comodi in due)
    "Mamma cosa fai?"
    "Non riesco a dormire, tanto vale che guardi un po' di tele no? Che cos'è?"
    Non sa più cosa fare, ma credo che la situazione e il ricordo di oggi pomeriggio, lo sta eccitando da morire anche a lui, infatti il suo pene non ne vuol sapere di abbassarsi nonostante abbia smesso di toccarsi da quando sono entrata in stanza.
    ciononostante se ne esce con questa frase
    "Mamma ti prego...scusa puoi...uscire? Sono imbarazzatissimo, mi vergogno, mi hai scoperto a masturbarmi e..."
    "E cosa. Ti ho già detto che non ti devi vergognare. E poi scusa, non mi hai forse visto anche tu pomeriggio in doccia che mi stavo toccando la passerina?"
    Rimane zitto, ma ha ripreso a sfiorarsi l'asta.
    "Davvero non hai capito cosa stavo facendo? Non ci credo, davvero no"
    "Si, mamma l'ho capito. Ti ho visto che ti toccavi, ma io poi me ne sono andato"
    "Non te l'ho mica detto io. Per me potevi anche rimanere"
    Mi sistemo meglio, e comincio a sfregare la mia coscia contro quella di Marco.
    "Cos'è una videocassetta?"
    "Si, l'ho noleggiata prima di salire"
    passiamo due o tre minuti in silenzio, durante i quali Marco non sa cosa dire o cosa fare. E' immobile, io invece guardando il film , riprendo a toccarmi da sopra le mutandine lanciando qualche occhiata vogliosa di tanto in tanto al mio bambino.
    "Cosa aspetti Marco? Non ti piace il film? L'hai scelto tu? Forza continua a toccarti, se no ti esplode il pisello"
    "E se entra papa'?"
    "Quello? Oh non ti preoccupare, è esausto, abbiamo scopato, e adesso non lo sveglierebbe nemmeno un terremoto"
    "Avet...Scopa bene il papà mamma? Ti chiava come vorresti?"
    "Sar sincera Marco, non è male ma è noioso a letto, non ha fantasia, e poi non lo vuole fare spesso... al contrario di me"
    Mentre parlavamo Marco ha ripreso a menarsi il ... . Avvolge la mano a pugno sul suo bastone cominciando a muoverla su e giù molto piano
    Sul video c'è ancora la tipa che si masturba sotto la doccia
    "Guarda" dico io "non ti ricorda qualcosa?"
    "Cosa?" finge di non aver capito il mio piccolino
    "Si, oggi pomeriggio non trovi?"
    "Si è vero, èmolto simile"
    "Già, ma secondo me io ho delle tette piu belle non trovi?"
    "Cosa?"
    "Le mie tette Marco, non ti sembrano più sode ? Guarda."
    E in un sol gesto mi sfilo la canotta che mi copriva a male pena le mie grosse
    mammelle.
    Marco ha ripreso muovere mano ad alta velocità.
    "Si mamma, si hai ragione sono più belle le tue"
    "Ci avversi scommesso, ti sono sempre piaciute. Da piccolo quando ti allattavo, eri felicissimo quando ci restavi attaccato"
    "davvero? Non me lo ricordo."
    "Te lo giuro. Se vuoi una prova, se vuoi, puoi provare adesso"
    "A...adesso? A far cosa?"
    "A ciucciarmi il latte dai seni Marco...ma sta attento non usare i denti eh..."
    "No so se dovremmo"
    Mi soppeso i seni davanti ai suoi occhi, me li palpo, mi stuzzico i capezzoli e li comprimo
    "Allora mentivi prima, non è vero che ti piacciono le mammelle della tua mammina. Li trovi cadenti non è vero? Ti piacciono più quelle tettine piccole e acerbe delle tue amichette vero?"
    "No mamma cosa dici, hai il più bel paio di tette che abbia mai visto...te lo giuro"
    "Come sei carino, pomeriggio mi dici che ti piacciono le mie gambe, ora che adori le mie mammelle...dove vuoi arrivare? Stai tentando di conquistare la tua mamma?"
    Non risponde. Con grande lentezza muove la testa in direzione della mia tetta destra e palpandomi l'atra con una mano si attacca al capezzolo succhiandolo come un neonato.
    Mi ... il capezzolo come se fosse un biberon, poi allontana le labbra e si da da fare con la lingua mentre le sue dita non danno tregua al mio altro capezzolo duro come un chiodo.
    Gira la lingua sul piccolo promontorio, la fa scorrere su tutta l'aureola attorno al capezzolo e comacina a baciarmi la tetta, per poi tornare a cingermi la punta del seno con le labbra succhiando succhiando e succhiando.
    ... Marco questa si che è stata una succhiata come si deve, non godevo cosi da non so quanto tempo. Alla fine si stacca da me e mi fissa accarezzandomi le gambe con le mani, indugiando un po' di piu, sempre un po' di più sul mio interno coscia
    "Ti è piaciuto mamma?"
    "Oh si Marco, si, molto di più di quando eri piccolo"
    "Allora lo facevo per dovere. Oggi c'è stato solo per piacere"
    Siamo interrotti da un gemito alla tele più forte degli altri ci giriamo a guardare la scena. La tipa ora è su un letto e viene fottuta da tre ... contemporaneamente.
    Uno in bocca uno in ... e l'altro in ...
    La scena è bella ma Marco s'è staccato dal mio seno un attimo prima che potessi raggiungere l'orgasmo. E io ne ho bisogno adesso. Allungo una mano, e la faccio scorrere sul braccio sinistro di Marco. Lui non mi guarda di proposito, sta quasi tremando
    "Sai, mi stavo toccando anch'io prima quando sei entrato ma non ho finito, e quando hai cominciato a leccarmi, mi hai quasi fatto godere, ma ti sei staccato troppo presto...quindi mi sembra il caso di rimediare, non trovi?"
    Non parla. Fissa lo schermo, ma non sta guardando nulla. Ho la sua mano nella mia, la guido, sulle mie tette, sulla mia pancia, sul mio ombelico e poi li, sotto le mutandine. Ha un sussulto di piacere quando le sue dita arrivano a contatto con la mia soffice peluria. Ritraggo la mia mano lasciandolo solo in mezzo a quella foresta.
    "Tocca a te piccolo mio. Non credo ti debba dire come si fa giusto?"
    "Si."
    "Bene, allora fallo"
    "Facevo anche questo da piccolo?"
    "No, ma non è un buon motivo per non cominciare ora"
    Non si muove. Lo posso anche capire.
    "Forza, cosa aspetti? Non ti piace la fichetta della tua mamma?"
    "Si...è bella ma..."
    "Niente ma...forza scendi un po'...oh si cosi ecco lo senti quel bastoncino?"
    "Siii"
    "C'è il mio clitoride, forza giocaci dai fai come faccio io"
    E muovo rapida la mano, gli afferro il ... e comincio a masturbarlo lentamente.
    "Oh si cosi cosi brava mamma brava"
    Avresti dovuto sentirlo il mio piccolino. Era in completa adorazione del mio lavoretto
    "Anche tu sei bravo Marco, si bravooo"
    Mi ha penetrata, s'è fatto più audace e m'è entrato dentro la passerina con due dita, che ben presto sono diventate tre. Dentro ero un lago di piacere, e continuavo a portarmi un dito alla bocca per succhiarlo ed attutire i gemiti di piacere. Ero cosi bagnata che ogni volta che le dita di Marco entravano dentro la mia fichetta si sentiva un rumore osceno di sciacquio.
    Senza alcun motivo Marco sfila la mano da dentro le mie mutandine
    "Noo piccolo, no Marco, rimani dove stai andando? Continua"
    "Aspetta mamma"
    Il porco non aveva alcuna intenzione di fermarsi, aveva la mano piena dei miei umori e con molta dedizione s'è cosparso la sua mazza pulsante, sorridendomi e poi ritornando a masturbarmi.
    "Stai per venire Marco?
    "Si mamma...."
    "Anch'io. Cerchiamo di venire assieme dai"
    Rallentai il ritmo, sentivo che a quella velocità Marco sarebbe venuto molto prima di me. E quando mi sentiti anch'io sull'orlo dell'orgasmo ripresi a segare mio figlio con più forza. Godemmo assieme.
    Io inzuppai letteralmente le mutandine col mio miele, mentre osservavo estasiata gli schizzi di sperma zampillare fuori dal ... di Marco. Il primo, il piu potente lo colpi' sulla spalla. Mentre gli altari atterranno sulle lenzuola, e sul suo pube.
    "Ohh brava mamma, non credevo si potesse godere tanto con una semplice sega"
    "Ancora non sai molte cose. Ma se vuoi sono disponibile ad insegnarti tutto quello che so"
    Non aspetto nessuna risposta, mi chino sulla sua spalla, e lecco lo sperma che gli sta colando lungo il petto. Poi lo bacio in fronte, mi alzo, e mi dirigo verso la porta.
    "Mamma...domani non mi serve più la macchina. La piscina è saltata. Puoi andar a fare la ceretta"
    "Oh già. L'ho disdetta. Sai ho pensato che due baldi giovanotti se ne dovevano intendere molto più di questa tardona sulla bellezza delle gambe femminili. Sono a casa anch'io." E detto questo mi faccio scivolare le mutandine lungo le gambe e esco chiudendo la porta alle mie spalle. Lasciando le mie mutandine, zuppe del mio orgasmo, sul pavimento della camera da letto di mio figlio.
     
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