giovane idraulico, ragazza vogliosa

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  1. voltaire81
     
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    Ero rientrata in anticipo dal lavoro perché avevo appuntamento con l’idraulico che doveva fare la manutenzione all’impianto di riscaldamento/climatizzazione.
    Entro in casa tutta trafelata e comincio a fare un po’ d’ordine. Mi affaccio dal terrazzo perché sento una macchina fare manovra al piano di sotto e vedo un furgoncino aziendale parcheggiato sotto il mio appartamento e scendere un bel ragazzotto coi capelli rosso scuri. Lo saluto anche per fagli capire l’appartamento che deve raggiungere. Mi sistemo la canotta e il pantalone: nei vari movimenti per riordinare casa il seno si era un po’ spostato e la mia terza piena sembra avere vita propria a volte, specie se non indosso il reggiseno.
    Il ragazzo suona e lo faccio accomodare: mi guarda di striscio ma non credo di essergli indifferente.
    Credo abbia trent’anni, forse anche meno (io ne ho 35). E’ più alto di me e indossa una maglietta nera attillatissima che gli strozza un bicipite bello grosso, dei pantaloni da lavoro ampi, ma ben tesi all’altezza del sedere che deve essere bello sodo e muscoloso. Ha un bel viso e mentre parliamo lancia una veloce occhiata alle tette ma vuole apparire molto professionale e distoglie subito lo sguardo. Mi passa un brivido lungo la schiena. Essere sola in casa con un uomo non mi succede spesso, e quando succede vuol dire che puntiamo al sesso. Il ragazzo è giovane e magari fidanzatissimo ma giocare un po’ a stuzzicarlo per vedere quanto è fedele sarà eccitante…
    Gli mostro dove sono le macchine e si mette ad armeggiare. Lo aiuto a spostare un po’ di cose che lo intralciavano e lo lascio fare. Ci sfioriamo ma sembra essere molto distaccato e concentrato sul lavoro. Fa caldo e si comincia a sudare anche se le finestre sono aperte. Alcune gocce di sudore mi scendono in mezzo ai seni abbronzati. Il ragazzo, Luca dice di chiamarsi, osserva ancora una volta i miei seni e poi si piega quasi imbarazzato verso la macchina a terra (ho un impianto di riscaldamento ad aria). Osservo i suoi glutei che si ingrossano quando si inginocchia e mi lascio intrigare dalla piega del sedere che esce dai pantaloni. E’ impegnatissimo e non mi bada più. Lo lascio fare e gli dico che sarei andata a fare una doccia per rinfrescarmi dalla giornata lavorativa. Mi spoglio in camera e resto in slip. Indosso un tanga in pizzo nero abbastanza trasparente e sexy. Il reggiseno come dicevo non lo avevo, così per attraversare l’appartamento e raggiungere la doccia tengo il braccio a coprirmi i seni e cammino in punta di piedi verso il bagno.
    Passando nella stanza in cui sta lavorando gli dico, affinché mi possa vedere, che se ha bisogno di qualcosa deve solo chiedere. Luca gira la testa e mi guarda, aprendo un po’ la bocca a pesce, mentre gli faccio un’eloquente occhiolino. Ho un bel fisico proporzionato e abbronzato: un seno pieno e un sedere a mandolino molto bello. La pancia piatta evidenzia ancora di più le curve e invita lo sguardo a scendere verso quell’incavo che, depilato in parte e vestito di pizzo nero, sembra ancora di più una caramella da leccare.
    Mi lascio alle spalle la porta aperta ed entro nel box-doccia. Dentro di me spero che mi voglia raggiungere in bagno ma visto il tipo non so se contare sulla sua capacità di raccogliere i segnali… Mi insapono per bene e mi godo le dita calde dell’acqua sulla mia pelle… sento fiotti di schiuma scendermi in mezzo alle tette e poi attraversare le labbra della mia fichetta, e il sapone pizzicare un po’ l’interno della mia patatina… sento fiumi di schiuma attraversarmi la schiena e farsi spazio fra i glutei… sapere che c’è un uomo nell’altra stanza amplifica l’eccitazione e fa diventare una sfida, a quel punto, l’ottenere il suo cazzo. Indugio ancora un po’ sotto la doccia sperando che arrivi di sorpresa ma aumenta solo la delusione. Esco e mi asciugo per bene, passandomi sulla pelle umida un olio idratante che sembra aumentare la mia sensualità. La mano si ferma un po’ sopra il pube e due dita entrano tra le grandi labbra… la temperatura lì ha raggiunto livelli altissimi e forse è il caso di diventare spregiudicata.
    Afferro un telo da bagno e mi avvolgo. Scelgo volutamente il telo più corto: mi copre la parte inferiore del seno, appena al di sotto dei capezzoli, e lascia quasi scoperta la fica, se non sto attenta. E sarò molto distratta… Esco dal bagno e mi avvicino a lui chiedendogli se va tutto bene, se ha bisogno di qualcosa. Concentratissimo mi risponde che è quasi tutto apposto, forse dovrà sostituire una ventola. Termina la risposta girandosi verso di me e in un secondo trova conferma di molti segnali guardandomi...
    Voglio stuzzicarlo ancora un po’ e mi siedo sul divano, a un passo da lui, all’altezza del suo viso. Senza divaricare troppo le gambe la mia fica appare in tutto il suo splendore. Sto in silenzio, lo guardo e lascio che sia lui a fare il prossimo passo. Si avvicina a gattoni e mi bacia golosamente la fica con la lingua. Emetto un mugolio da gatta e mi apro l’asciugamano in calore mentre lui continua: tiene una mano sul pube e l’altra sale fino a raggiungermi i capezzoli e strizzarli…
    Ho una gran voglia di cazzo e di vederlo nudo. Lo afferro per la cintura mentre affonda sempre più la sua testa e i suoi capelli crespi dentro di me. Si alza in piedi e gli slaccio velocemente la patta dei pantaloni. Ne esce un enorme cazzo bagnato e incandescente. Comincio a succhiarlo avidamente come fosse un dolcissimo gelato. Il ragazzo è giovane, muove il bacino su e giù e mi fa sentire fino in gola quella sua nerchia potente. Dopo 10 minuti di pompaggio serrato sento la mascella che comincia a farmi male anche se godo all’idea di un cazzo grosso che prende possesso della mia bocca. Mi stacco da lui e con uno sguardo d’intesa lo invito a stendersi sopra di me sul divano: si leva velocemente maglietta e pantaloni e mette in mostra un fisico scolpito ma non eccessivo. Gli passo una mano sul torace giovane e villoso e scendo fino ad afferrargli saldamente il cazzo duro. “Adesso questo fa un bel viaggetto dentro di me” gli dico. Scende su di me mentre io guido il suo cobra dentro le labbra bagnate e calde della mia fichetta. Entra piano ma sento quel doloroso piacere riempirmi tutta in attimi interminabili. E’ forte e sa di uomo giovane e comincia a muoversi dentro di me col suo grosso amico. Ansimiamo e sudiamo insieme di piacere. Lui va sempre più veloce finché non dice che sta per venire (è giovane e non sa che i piaceri si possono far durare a lungo): emetto un sì di eccitazione e gli chiedo di sborrarmi addosso. Estrae la sua spada e mi spruzza come un getto d’acqua di una deliziosa crema lattiginosa che mi ricopre le tette e la faccia. Ne assaggio un po’ che ho sulle labbra e ne lecco via dell’altra da un capezzolo in maniera estremamente porca, guardandolo fisso negli occhi con fare decisamente pornografico. Lo vedo tremare dal godimento e sedersi stremato sul divano accanto a me.
     
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0 replies since 6/5/2014, 15:03   4305 views
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