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La mia storia potrà sembrare erotica, ma non ho nessuna intenzione. Lo scopo del mio racconto, ha un fine, quello di raccomandare alle mamme giovani e non giovani o meglio alle nonne, di cominciare ad iniziare a scappellare il pisellino già a tenera età. Sicuramente la pelle è più elastica. Così quando crescerà non andrà incontro a problemi che rasentano la chirurgia. I ragazzi hanno bisogno di noi adulti, ma non chiedono nulla. Sembrano essere sicuri ed emancipati ed invece nascondono insicurezze ed incertezze. Aiutiamoli !!!!!!!!!!!!
Una notte non riuscivo a prender sonno. E stato tanti anni fa, Io avevo 34 anni e mio figlio 14. Mio marito era in turno di notte allospedale, così lho sentito singhiozzare. Mi sono avvicinata alla sua cameretta per avere conferma, ma purtroppo era vero. Piangeva ma non si voleva far sentire. Mi sono avvicinata al suo letto, lho accarezzato e gli ho chiesto cosa avesse e se si sentisse male. Rispose che non aveva nulla. Con mio figlio cè sempre stato un buon rapporto comunicazionale. Ma non avevamo mai affrontato problematiche di sesso, come penso problema di tutti i genitori. Si ostinava a dire di non aver nulla. Così lo convinsi di trasferirsi nel mio letto grande. Lho abbracciato, era estate ed ero solo con il perizoma, la sua testa era fra il mio seno abbondante. Sarà stato questo contatto di pelle che lo ha tranquillizzato. Così cominci piano piano a parlare. Girava attorno al problema, ma Io non capivo nulla. Gli ho anche detto che una mamma non poteva e non potrà mai tradire un figlio e di parlare senza vergogna.
Allora Lui cominci a piangere forte senza dover più soffocare il suo bisogno di sfocarsi. Cominci a piangere forte e singhiozzare abbracciandomi fortemente. Avevo il seno bagnato di lacrime e di sudore. Ma non mi spiegava il motivo. Cominciai a preoccuparmi non sapevo cosa pensare. Si decise e cominci a parlare. Mi confess che aveva male al pisello, gli bruciava tutte le volte che si ingrossava ed aveva male anche ai testicoli.. Gli ho chiesto di farmelo vedere, ha resistito per un po, ma poi sono riuscita a togliergli le mutandine ed in effetti, aveva un pisello abbondante ed era troppo incappucciato. Appena si intravedeva il buchetto. Era troppo dentro quasi saldato. Povero ragazzo non poteva neanche lavarsi. Gli ristagnava la pipì. Aveva un odore da sballo molto eccitante, ma Io mantenni lindifferenza. Lho abbracciato rassicurandolo. Non sapevo che cosa fare, poverino soffriva molto. Gli ho detto che avrei fatto qualsiasi cosa per risolvere il suo problema, a patto che doveva fare ci che gli dicevo. Lui accett. Lindomani mattina sono andata dal mio ginecologo e gli ho raccontato tutto. Mi consigli di ammorbidire la pelle, del glande, della testa del pisello con acqua calda mediante impacchi di borico e di tirare in giù la pelle piano piano, fino ad allargarla ed a scappellarlo. Ho cercato di eseguire quello che mi aveva detto, ma dopo qualche giorno i risultati non si vedevano. Per mi aveva anche detto, che per avere un risultato a breve tempo, era quello di mettere della saliva sul prepuzio. Io non volevo farlo per pregiudizio o forse per ignoranza. Piangeva dal dolore, così mi convinsi e lentamente mi sono avvicinata con la mano al suo pisello e ho cercato di insalivarlo e di ammorbidirlo. Ma niente da fare, si faceva molto male. Lorifizio era talmente stretto che non veniva fuori. Mentre Io cercavo di risolvere il problema Lui sudava e tremava, era impaurito, sussurrava aiuto, ti prego fai qualcosa. Allora mi sono avvicinata con la bocca e così ho cercato di inumidirlo ancora di più, ho cercato con la lingua di entrare allinterno fra la pelle e il glande ed ancora con i denti e con la mano cercavo di portare la pelle ammorbidita di saliva verso il basso. La prima settimana è stata decisiva, ogni giorno mattina e sera il pisello era sotto lazione della saliva. Dopo due settimane di abboccamenti quotidiane, in assenza del padre ovviamente, si faceva meno male. Stava riacquistando serenità. Anche perché provava certamente piacere. Dopo una settimana, il dolore era calato ed ha raggiunto lorgasmo per la prima volta. E fuori uscito per la prima volta lo sperma quasi bollente, riempiendomi la bocca. I particolari vorrei non raccontarle. Il primo sperma è dolciastro, è abbondante, è denso e consistente. E come lo yogurt. Mio figlio, non si è reso conto, cosa fosse accaduto, ho cercato di nascondere credo, tremolante sussurrava aiuto spaventato. Gli dissi di non aver paura e che avrei spiegato al mattino e di non preoccupasi. Non avendo mai provato questa esperienza anche per me è stata una cosa nuova e piacevolissima. Provava ovviamente piacere, ma non si rendeva forse conto. Ci addormentammo. Lui con la testa fra il mio seno ed una gamba tra le mie cosce. Io non ho dormito tutta la notte, gli scrupoli mi assalirono, ma per mio figlio sarei disposta a fare tutto ed altro.
Dopo quattro settimane aveva il glande tutto fuori, ero riuscita a risolvere il suo problema, ma ancora il frenulo non si era rotto e quando gli diventava grosso e si scappellava, la pelle gli frenava sotto il glande dandogli ancora fastidio e senso di bruciore. Ma ero la mamma più felice del mondo. Anche il frenulo dopo un paio di settimane si è rotto. Mio figlio non soffriva più ed aveva acquistato sicurezza e tranquillità. Ovviamente sono diventata la sua mamma confessore e consigliera. Mi racconta tutto e mi chiede a volte come fare, in certe situazioni con la sua ragazza. Questa è stata lesperienza con il maschio, perché anche la femminuccia ha avuto qualche problema con limene.
Questa esperienza sicuramente qualche mamma la raccoglierà, a beneficio del proprio figlio, sarà necessario cominciare da bambini 4-5 anni. Fatemi sapere se avete bisogno di qualche altro dettaglio. Aiutiamo i nostri figli sin da piccoli, altrimenti da adolescenti si affideranno a compagni o altro, con il dubbio di un buon consiglio. Penso sia meglio rimuovere qualche pregiudizio piuttosto che andare incontro a grossi problemi. Ciao giusy
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