Sverginato dal cuginetto [RACCONTO EROTICO GAY SHOTA]

racconto erotico gay

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    La prima volta è un quasi sempre un classico, accade da adolescenti in erba, con il cuginetto del cuore, e per lo più in estate, complice il caldo o lo stare più svestiti. Nel mio caso ci sono gli ormoni della crescita, io, ragazzino di dieci anni di paese, il cuginetto quattordicenne di città più smaliziato e maturo. Tutto cominciò quando Giovanni mi disse se mi masturbavo, io non sapevo cosa fosse il masturbarmi, la mia educazione pudica e la mia timidezza e introversione facevano si che io fino ad allora non mi ero mai masturbato nel vero senso della parola, il mio sfogo alle prime erezioni e desideri sessuali che non capivo ancora le sfogavo istintivamente massaggiandomi lo scroto senza mai arrivare al' eiaculazione. Nella terrazza all' ultimo piano sotto la tettoia al riparo da sguardi indiscreti Giovanni mi mostro come si faceva, fu una scoperta entusiasmante, poichè cominciarono giornate piene di smanettamenti e di eiaculazioni. Lui erapiù sviluppato di me aveva il pene poco più lungo e più grande di circonferenza però, e aveva una folta peluria che gli invidiavo tanto poichè io ero praticamente senza peli, cosa che credo lo eccitasse moltissimo, come a meeccitava il profumo dei nostri sessi e sentire quel salsicciotto gonfio e pulsante tra le mie mani e il calore e l' odore del nostro sperma quando si eiaculava, da prima un po fastidioso poi sempre più gradevole. Non passo molto dal masturbarsi uno di fianco all' altro a passare alla masturbazione vicendevole, spesso io lo masturbavo e lui mi carezzava la dove io ero ancora con pochissimi peli, mi carezzava i testicoli e scendeva sempre di più carezzandomi le natiche e insinuandosi verso il mio buchetto roseo e ancora vergine, era una bella sensazione sentirsi toccare, sfiorare e appena insinuarsi e poi subito uscire dal buco del mio sedere, stava tastando il terreno perchè si riprometteva di entrare presto nel merito di quell' argomento. Detto argomento fu iniziato la settimana successiva, si era in campagna dai nonni, dopo una giornata in mezzo gli alberi e la terra il pomeriggio si andò a letto per la pennichella pomeridiana rigoroso rito dei nonni noi invece appena loro furono addormentati uscimmo fuori e si andò ad esplorare il capanno degli attrezzi sempre off-limit a noi ragazzi. Entrati dentro chiusa la porta si guardo un po in giro ma non c'era nulla di interessante, l' unica cosa interessante che entrambe tacitamente covavamo era di appartarci e darci alle nostre seghe in tandem, ma accadde che la nonna era già sveglia e stendeva nel cortile antistante il capanno i panni lavati, sentitala sobbalzammo alzandoci i pantaloncini e interrompendo bruscamente il ns gioco io più lesto andai verso la porta chiusa e dalla fessura della vecchia porta del capanno controllavo i movimenti della nonna, giovanni mi si fece dietro a vedere anche lui, appogiandosi a me. Sentivo il suo respiro caldo dietro al collo e il suo pene ancora gonfio che si appoggiava sulla mia natica, a un certo punto si sposto come per vedere meglio ma si sistemo meglio facendo scivolare il suo penne nella spacca del mio sedere, lo sentivo gonfio e sentivo dei movimenti da prima impercettibili e poi sempre più vivi, gli dissi di smettere perchè la mia eccitazione stava tornando prepotentemente anche perchè lui mi accarezzava il pene, ma lui insisteva e mi diceva di non farmi sentire se no che figura se ci scoprivano in quella posizione. Così si abbasso i pantaloncini e potei sentire il suo pene che mi strusciava sulla stoffa dei pantaloncini, era bagliatissimo, insinuo le sue mani nei pantaloncini e li abbassò masturbandomi con una mano e con l' altra tenendomi e massaggiandomi sul collo, cosa che mi fece venire i brividi e mi portò una sensazione di ecitazione mai provata prima quando la sua cappella lubrificata dai suoi umori e mi scivolo fra le natiche e si insinuo appena nel mio buco bloccandosi a ridosso del mio canale strettissimo e mai profanato. Fu allora che mi abbassò il collo con la mano che prima mi massaggiava e con l' altra mi portò indietro il bacino ponendomi a 45 gradi e cominciando a spingere la sua cappella umida e dura dentro di me. Era una cosa dolorosa e eccitante allo stesso tempo, goduriosa e che mi faceva provare vergogna al pensiero di essere scoperti e al pensiero di essere stato sottomesso a quella maniera così brusca. Fece male ma entro la sensazione di godimento mista a dolore era sottile e piacevolmente indescrivibile, Giovanni era eccitatissimo e spingeva sempre più forte palpandomi il culo e tenendomi per le spalle, mentre lui pompava l' eccitazione dentro di me cresceva ero bagnatissimo ma il mio pene era mezzo mollo, ma malgrado questo sentivo la stessa sensazione che mi prendeva quando stavo per venire quando mi masturbavo però se con la mano l' eiaculazione arivava presto, la sembrava non arrivasse mai fin quando accelerò il suo movimento inculatorio provocandomi una sortta di strana eiaculazione senti fremere i miei intestini senti una scossa di piacere mai provata con la masturbazione, il mio pene fremette e sembrava dovesse eiaculare violentemente invece feci appena due schizzi di perma e il resto fuoriscito con pochissima pressione colando dalla cappella e sporcandomi la gamba e il piede. Fu una cosa eccitantissima ero venuto senza neanche toccarmi il pene, cosa che fece sgasare Giovanni, che non mi venne dentro poichè al culmine dell' eccitazione venne fuori e mi fece girare per venire masturbandoci, quando afferro il mio pene per masturbarmi e lo senti flaccido e sporco di sperma si meravigliò, poichè ero rimasto tutto il tempo con le mani in vista appoggiate alla porta, e mi disse come sei venuto io gli dissi senza toccarmi la tua penetrazione mi ha fatto venire, questa cosa lo riempi di orgoglio lo fece sentire più mascho e più eccitato di prima perchè senti il suo pene che tra le mie mani cresceva ancora di più e di fronte a me mi incito a masturbarlo con forza perchè voleva fare una sborrata da cavallo, e così fu, mentre masturbava me impastandosi le mani del mio sperma e sfregandomelo con le mani fra i testicoli e il mio sedere, venne copiosamente sulla mia pancia appogiandosi a me sfinito e premendo il suo pene ancora pulsante sul mio ventre mentre io subito dopo eiaculavo a mia volta addosso a lui. Era l' inizio di goduriosi incontri..... continua......................

    Storia bisex

    Dopo la perdita della verginita' anale nel capanno degli attrezzi, i rapporti con il mio cuginetto continuarono ferventi, non perdavamo occasione, spesso a casa sua lasciata spessso libera dagli zii in giro oa al mare, e a casa mia piu' grande su tre piani che si prestava a una maggiore privacy. La solita masturbazione reciproca, la sollecitazione del mio ano da parte di mio cugino e la seguente penetrazione anale affinata con il variare delle posizioni, ispirate anche dalle riviste porno e agevolata dall' uso di olio di oliva, gel, e quant'altro si rendesse idoneo all' uso. Ma il piu' esperto e maturo cugino aveva in serbo per me una nuova sorpresa.
    La visita dei miei zii a una cugina venne rimandata, e i programmati propositi sessuali miei e di mio cugino rimandati. Giovanni era parecchio seccato e nervoso per l'imprevisto, piuttosto insolita questa sua stizza che non mi spiegai subito ma che capii dopo. Ormai rassegnati, pensai io uscimmo, ma per le scale dopo due piani mi disse di risalire in silenzio. il suo appartamentino per le vacanze estive era in una palazzina con tanti appartamenti e una terrazza condominiale non frquentata, adiacente all' ingresso della terrazza un bagnetto piccolo con water e lavandino, proprio la mi condusse. Gli dissi che era pericoloso, ma mi rassicuro' che non vi andava nessuno tranne la signora delle pulizie che era venuta al mattino, e poi avremmo fatto una cosa diversa.... e mentre mi aveva gia' messo in mano il suo pene tirava con la sua fuori il mio e lo masturbava, mentre mi erudiva sull'arte del pompino appresa su un gionaletto di amici suoi. Mi ritrovai subito seduto sul water con il suo pene rivolto al viso e avvicinato alle mie labbra, potevo sentirne l' odore forte e subito dopo entrato in bocca il suo sapore e calore. non fu una bella esperienza, un pò per la paura che arrivasse qualcuno un pò perche' quell' affare che mi veniva spinto in bocca mi soffocava e mi produceva conati di vomito, cosa che fece incazzare Giovanni e che lo indusse a terminare il tutto e andare via.
    La notte la passai a pensare a quell' esperienza tormentata ma che nella tranquillita' del mio letto mi eccitava tantissimo e agognavo di riprovare, dando luogo intanto ad una lunga sega piena di fantasie sessuali sfrenate.
    Un inatteso evento allontano' gli zii dalla villeggiatura per due giorni. quel giorno io e Giovanni scendemmo al mare regolarmente e quando lo zio ci saluto' dalla strada avvertendo Giovanni che con la zia andavano via, non ci sembrò vero di avere la casa tutta per noi; attendemmo un buon quarto d' ora per essere sicuri e ci recamma ancora bagnati a casa. Giovanni chiuse la porta a chiave e mi spinse in camera da letto, avevamo i cazzi durissimi, eravamo ancora bagnati, la pelle umida e salata, il contatto dei corpi completamente nudi sul fresco del letto era eccitantissimo e quel bacio che mi dette sulle labbra Giovanni mi fece sgasare, io lo sapevo cosa voleva e senza che lo dicesse lo baciai sul petto i capezzoli e scesi giu'. il suo pene leggermente curvo era durissimo e pulsante, lo sfiorai appena alla sua base con la lingua e scesi giu' verso l'inguine, Giovanni sussulto' un attimo e poi comincio' un respiro sempre piu' pesante e ritmato mentre io cominciai a leccare il suo testicolo destro e poi mi spostai sul sinistro massaggiandolo con la lingua e poi aspirando delicatamente il suo testicolo dallo scroto, mettendolo nella mia bocca, leccandolo e addentandolo delicatamente come assaporassi una grossa e tonda caramella gele', e ripetendo la stessa operazione con il testicolo destro per poi muovermi all'insu' con la lingua lungo la sua asta leccandola come un lecca lecca, soffermandomi piu' volte alla base del pene vicino lo scroto leccando e mordicchiando quella zona che lo faceva fremere e ansimare di piu'.
    Avevo il cazzo durissimo e bagnatissimo la parte di lenzuola dove si muoveva era scolatissima, Giovanni invece no era secco, dal suo pene non furisciva alcun umore, al momento pero'.
    Il suo pene era mezzo scappellato per cui dopo l'ultima leccata alla base del suo pene leccai su su fino alla sua cappella, la cinsi per un paio di giri con la mia lingua a la misi in bocca, la strinsi tra le mie labbra delicatamente e la gustai, gustai il sapore di una sostanziosa goccia del suo umore che sgorgo fuori dal prepuzio del suo pene, un gusto acre e salino che assaporai avidamente e che mi riempì il cervello, perche' pervaso dall'eccitazione che ne derivo', cominciai a leccare con foga la sua cappella e a stantuffare su e giu' il suo pene con la bocca per tutta la sua lunghezza; era ormai lubrificatissimo e sembrava scivolarmi dritto in gola, e io lo facevo scivolare quasi a soffocarmi complice la sua mano sulla mia testa che spingeva una volta di piu', ed ero in attesa dello sgorgare del suo seme tra curiosita' ed eccitazione quando mi fermo' mi bacio' infilandomi la lingua in bocca prendendo a masturbare il mio pene bagnatissimo, fradicio degli umori pre eiaculatori che mi spalmò su per il culo, togliendomi la lingua dalla bocca e spostandosi in avanti slinguazzandomi prima
    l'orecchio e abbandonandosi ad un succhhiotto tra collo e spalla con il dito mezzo infilato nel mio culo a rigirarlo e lubrificarlo. Mi fece girare, ero a pecorina sul letto dei miei zii, mi strizzava il pene e con gli umori che ne straeva lubrificava il mio ano, me lo sentivo dilatarsi, lo desideravo dentro, e cosi' fu: mi entro dentro senza difficolta', con mia grande sorpresa e goduuria, senti solo piacere.
    ero dilatato dalla forte eccitazione e lubrificato a dovere, sentivo il suo pene andare su e giu' con facilita, nel mio canale rettale, scorreva come un pistone nel suo cilindro ben lubrificato, sentivo o immagginavo lo spessore delle nervature del suo pene scorrere nel mio ano, i fasci di nervi che avvolgevano il mio canale rettale erano la massima somma del piacere, sentivo l'eiaculazione che si avvicinava, assoporavo que sottile piacere che prima flebile e poi sempre piu' prorompente saliva dal profondo dei miei intestini e esplodeva nei miei testicoli con un sottile e pulsante piacere che faceva sgorgare qualche goccia di liquido seminale dal mio prepuzio, ma che quella volta complice forse la forte eccitazione di quel raporto sfocio in una vera e propria eiaculazione, il cui intenso e sconosciuto sino ad allora piacere quasi mi tramorti'. avevo ancora addosso il brivido del piacere quando anche mio cugino venne per la prima volta dentro di me e io continuai a mugolare e ansimare di piacere provando quella nuova sensazione, di calore e di riempimento. queste le definizoni che la mia mente elaborava ormai stremato a braccia e gambe larghe sul letto con mio cugino che ansimava e mugolava sulla mia nuca, il suo pene svuotato la cui cappella non premeva piu' all'ingresso del mio intestino, il sangue che defluiva dal suo pene rilassandolo e liberando il passo alla colata di sperma che scivolava fuori dal mio ano; ma non importava eravamo soli, non dovevavo temere l' arrivo di nessuno e potevamo goderci fino in fondo tutti i piaceri di quella mattinata, il culmine del nostro rapporto sessuale che di li a poco terminera' trascinandosi solo per un pò per mere esigenze di sfogo sessuale e poi concludersi, con lui... Lasciando a spazio a nuove esperienze.
     
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