Col maestro di nuoto [RACCONTO EROTICO GAY SHOTA]

racconto erotico gay

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.  
    .
    Avatar

    Group
    Geniv's Supporter
    Posts
    212

    Status
    o, Luca, ero un ragazzo piuttosto carino e dal fisico asciutto.
    I capelli mossi corti e scuri ,aggiunti ai miei occhi verdi e alla mia carnagione chiara causata dallo scii frequente in montagna fanno di me un bel ragazzo.
    Scoprii che non ero l’unico a pensarla così.
    Infatti, quella sera, dopo aver finito per ultimo una serie di 200 m stile ,mi recai alle docce.
    La piscina mi obbligava a indossare quei costumi a slip che mettevano in mostra tutto il pacco e parte dei peli che mi ero rifiutato di radermi dal pube.
    Entrai nelle docce (una stanza a parte rispetto agli spogliatoi) da dove tutti i miei di compagni di corso erano già andati via.
    Aprii il getto d’acqua,ma quello che ne uscii fu un piccolo getto d’aria ghiacciata.
    Partì la bestemmia.
    Era tutto il giorno che faticavo. Chiedevo solo un getto d’acqua calda sulla schiena!
    Chiusi scazzato la manopola e feci marcia indietro verso le vasche.
    Per fortuna l’istruttore non era andato via.
    L’istruttore si chiamava Alessandro,avrà avuto 38-40 anni al massimo .
    Era un tipo simpatico e ben piazzato .Da quello che sapevo dai pochi attimi passati a chiacchierare tra un esercizio e un altro ,anche lui aveva fatto gare tutta la vita,fino quasi ad arrivare al titolo nazionale.
    Aveva poi smesso per un problema al ginocchio,diventando un noioso impiegato bancario che arrotondava facendo l’istruttore.
    Era un uomo alto e vigoroso .Aveva consentito il fisico del nuotatore e il suo viso sorridente ci metteva sempre di buon umore.
    I suoi profondi occhi grigi erano incorniciati da due sopracciglia scure.
    -Luca! Hai dimenticato qualche cosa ?-salutò gioviale Alessandro.
    -ciao ale,scusa,ma da noi le docce non funzionano…che facciamo?-chiesi con l’accaptoio a penzoloni sul braccio,la cuffia in mano…
    Ale si passò una mano fra i cortissimi capelli castani chiaro.
    -Visto che gli altri ormai l’hanno fatta e non ci sono altri istruttori, puoi venire a fartela nello spogliatoio degli istruttori-indicando una porta dietro le attrezzature di nuoto.
    Feci un cenno positivo con il pollice ad Alessandro e andai a prendere la mia borsa con il cambio.
    Quando entrai nello spogliatoio degli istruttori trovai Alessandro che si levava la T-shirt all’odor di cloro.
    -Guarda,sono laggiù,inizia ad andare che io arrivo-
    -a ok…- risposi io.
    Lo spogliatoio era praticamente identico a quello dei nuotatori,anche se le dimensioni erano molto ridotte.
    Buttai la borsa in un armadietto ed entrai nella stanza delle doccie.
    Girai la manopolina e un caldo e abbondant getto d’acqua bollente mi investì.
    Chiusi gli occhi per godermi meglio quella magnifica sensazione.
    Dopo un po’ riaprii gli occhi e sentendo il rumore di un'altra doccia mi girai.
    Alessandro si era abbassato il costume pantaloncino e l’aveva appoggiato alla manopolina,mentre con le mani si frizionava la cute con lo shampoo.
    Con un occhiata indiscreta diedi un’occhiata al cazzo di Alessandro.
    Quelli erano 15 cm belli e buoni (da addormentato). Distolsi lo sguardo.
    -Lo vuoi?-disse Alessandro.
    Mi girai di scatto incredibilmente paonazzo.
    -no,guarda è che..-
    Nel voltarmi notai che aveva in mano il bagnoschiuma e che me lo porgeva.
    Quindi non si riferiva a quello.
    -Grazie anzi!-dissi e me ne versò in mano un poco.
    Si muoveva senza imbarazzo,in mezzo a quei vapori bollenti,con la sua verga che penzolava a destra e sinistra.
    Ricrescite di peli sul petto e vicino all’ombelico, mentre una leggera peluria più diffusa al livello del pube.
    Iniziai a insaponarmi il petto, le ascelle, l’interno coscia e infine misi una mano nel costume per insaponarmi anche l’uccello.

    Alessandro intanto si era insaponato con una certa teatralità i pettorali gonfi e gli addominali.
    Inizio poi un lento e regolare accarezzamento della verga.
    -Mi sparerei un sega adesso!-tuonò ridendo.
    -si?!-chiesi io dubbioso alzando lo sguardo al soffitto.
    -Madonna è una settimana che non scopo e tutta la gnocca che c’era stà sera mi ha fatto venire certi pensieri..-continuava.
    Io iniziavo a far fatica a nascondere l’eccitazione che provavo in quel momento.
    Mi girai con il pacco verso il muro,pensando con quanta familiarità mi trattava Alessandro.
    -per me puoi fartela…- dissi con noncuranza, cercando di far intendere che la mia doccia stava per finire.
    Poi Alessandro rise così forte da obbligarmi a voltarmi.
    La sua verga si era quasi indurita del tutto ed era molto vicina ai 20 cm.
    -Visto che roba eh?- disse Alessandro orgoglioso flettendo il bacino in avanti.
    -sei messo bene!-dissi cercando di ridere naturalemente.
    -O già!-rispose lui guardandomi il pacco e facendo un gesto con il mento come per indicarmi.
    -e tè come sei messo?- disse lui.
    -Mà,normale penso…-dissi appoggiando la mano sulla manopolina.
    -Fa vedere dai,tanto siamo tra uomini dai!-
    Annuì cercando di nascondere l’imbarazzo.
    Mi abbassai gli slip tirando fuori l’asta e massaggiandola un poco.
    -anche tu sei messo bene dai per la tua età!-mi incoraggiò.
    Poi mi guardò negli occhi e per un tempo che sembrò infinito ci guardammo in faccia con evidente eccitazione da parte di entrambi.
    Poi lui si avvicinò a me fino ad essere a pochi centimetri dalla mia faccia.
    Io non mi mossi.
    In un attimo aprì la sua bocca e mi ficcò la lingua in gola facendomi sussultare.
    Il mio timore era solo che ci trovasse qualcuno,ma a quanto pare era sera tardi e nessuno era rimasto.
    Ricambiai il bacio,mentre l’acqua ci avvolgeva calorosamente.
    Le sue mani mi agguantarono le chiappe e iniziò a palparle ben bene da sopra il costume.
    I nostri cazzi erano incrociati e abbracciati a loro volta.
    Tentai di prenderglielo in mano ma lui si staccò.
    Facciamo che io lo faccio a te ma poi te lo fai a me ok?
    Io annui.
    Allora lui fino al mio pacco e senza tante perdite di tempo lo prese in bocca ed iniziò a succhiare e leccare con foga.
    Io all’inizio rimasi immobile lasciandoli carta bianca,poi lo presi per la testa e iniziai a dargli il ritmo delle pompate.
    Continuavo a pomparli il mio cazzo nella sua bocca,che accoglieva i miei 15 cm con voracità.
    Lui guardava verso di me e ogni tanto tentava giochi di lingua che mi facevano emettere sospiri profondi.
    Appoggiai poi la testa al muro e lo lasciai lavorare.
    Dopo 10 minuti di pompino capii che stavo per venire.
    Ripresi allora la testa di Alessandro tra le mie mani e con violenza inaudita gli sppinsi il mio cazzo più in gola possibile.
    Al momento dell’orgasmo gli venni in parte sulla lingua, poi, dato che lui non sembrava voler ingoiare se lo tolse dalla bocca e gli venni in faccia.
    Io allora mi avvicinai a lui e raccogliendo con un mano la sborra fuoriuscita gli dissi: -devi berla tutta, o io non lo te la ingoierò!-
    a queste parole Alessandro mi guardò con sorpresa e si obbligò a leccare la mia mano sporca.
    Poi finalmente fu il mio turno.
    Alessandro si sdraiò sul pavimento delle docce con il cazzo alzato tipo alzabandiera.
    Iniziai a leccarglielo con la stessa foga che ci aveva messo lui,poi mi annoiai e cominciai a leccargli singolarmente le palle belle piene e quello che riuscivo dell’asta.
    Lui iniziò ad accarezzarmi i capelli e allora io mi misi la sua cappella in bocca e con una mano gli segavo l’asta.
     
    Top
    .
0 replies since 22/4/2014, 10:22   3569 views
  Share  
.