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E’ uno di quei pomeriggi primaverili in cui si sente già il calore dell’estate e ci si crogiola nell’ozio. Non ho gran voglia di studiare e me ne sto sdraiato sul divano facendo pigramente zapping tra i canali pensando a come far passare il tempo. Sono a casa da solo, figlio unico, mia madre Silvia è a fare la spesa, mentre mio padre è da anni scappato con la sua segretaria. Non ho mai nutrito grande affetto verso di lui, ma almeno il divorzio da quel vecchio porco riccone ci ha lasciato una vera fortuna, mia madre avrebbe benissimo potuto evitare di lavorare, ma lo faceva per passione e per passare il tempo. A proposito di passare il tempo, mi viene in mente come impiegare un po’ del mio pomeriggio. Salgo le scale ed entro in camera mia, mi siedo davanti al computer e cerco un bel porno. Categoria MILF. Scelgo uno di quelli lunghi, con un accenno di trama: mi coinvolgono di più. Tiro fuori il cazzo ed inizio a menarmelo. Dopo una ventina di minuti sento mia madre che rientra con le borse e tutto il resto. Dovrei sistemarmi ma quel porno mi sta prendendo bene e sfrutto quei minuti in cui mia madre sistemava la spesa per continuare a godermelo, finché non la sento salire le scale. Chiudo il porno, apro facebook per non destare sospetti e tento di nascondermi il cazzo nei pantaloncini. CAZZO! Ho aspettato troppo e adesso ce l’ho ancora durissimo e non riesco a chiudere la patta. Ci schiaffo sopra la felpa alla buona e assumo un’aria innocente appena in tempo. La porta si apre e fa capolino mia madre sorridente: “Hey, tutto bene?” “Ciao Ma’, tutto a posto. C’hai messo parecchio.” Effettivamente era stata via per qualche ora. “Sì c’era un traffico! E anche al supermercato, pienissimo! Penso proprio che mi farò una doccia prima di cenare, tu potresti anche studiare nel frattempo eh.” Cazzo magari sono solo arrapato a bestia, ma mia madre mi sembra più figa del solito. Si tiene bene, bel culo, terza abbondante di seno, capelli biondi tinti (in realtà sono mori ma sta bene attenta a non far vedere la ricrescita), è alta meno di uno e settanta e nonostante i 41 anni sta in forma da dio, sembra averne 10 in meno, infatti capita spesso che in giro i maschi si girino a guardarla mentre passa, soprattutto a scuola. Già, non vi ho detto che lavoro fa: insegna italiano e latino al mio liceo. Non è una mia professoressa e praticamente nessuno a scuola sa che è mia madre (l’ho tenuto nascosto per evitare sfottò vari). Comunque, dove eravamo? Mia madre figa che va a farsi la doccia e io mega arrapato che guardo porno di MILF, beh mi iniziano a frullare in testa pensieri strani. Mia madre è già uscita e quindi posso tornare a smanettarmi, ma quel video non mi attira più di tanto e il mio amico lì sotto me lo fa capire afflosciandosi un po’. Nell’arco di cinque minuti faccio passare 3 o 4 video ma niente. Poi penso per un momento a mia madre e il mio cazzo mi dà una botta di vita impressionante. Mi partono idee…No dai, è mia madre…però che figa… e prendo la decisione. Mi alzo e apro la porta quatto quatto. Il bagno è ai piedi delle scale, le scendo come un ninja, un ninja col cazzo in mano. Arrivo alla porta e sento l’acqua che scorre. Sbircio dall’uscio. Visione paradisiaca. Mia madre è in piedi nella doccia nuda, non ha tirato le tendine completamente ed io ho una visuale perfetta. O mio dio, ha la figa depilata! Lo adoro! Ho il cazzo duro come non mai, inizio a smanettarmi mentre lei si lava strusciandosi ed insaponandosi sensualmente con la spugna, le sue mani scendono tra le gambe e si fermano lì. O MIO DIO. Vedo MIA MADRE masturbarsi, e con che gusto! Siamo in due a godere adesso. Dopo un po’ inarca la schiena, la bocca spalancata in un urlo silenzioso, raggiunge l’orgasmo. Vengo anch’io dopo un paio di minuti, sborro come non mai. Non pensavo che le mie palle potessero sprigionare tutto quello sperma! Troppo, Troppo! Lei sta uscendo dalla doccia, sono nel panico. Mi tolgo le mutande e le uso come straccio per raccogliere da terra quel lago di sborra che mi è uscito, è bianco come non l’avevo mai visto. Corro su per le scale e mi fiondo in camera, esausto, soddisfatto, preoccupato. Ripenso a quello che mi è appena successo. La sborrata più bella della mia vita, i porno non avranno più senso da ora in poi. Sto già sorridendo ripensando ancora a quel momento quando mi rendo conto di un dettaglio fondamentale. Ho pulito per terra, ma il primo schizzo si è schiantato esattamente sulla porta. CAZZO! Sento la porta del bagno che si apre, mia madre che esce. Sono fottuto, fottuto! Già là porta è di legno scuro, poi lo schizzo era pure più bianco del solito. Mia madre si allontana dal bagno, la sento entrare in camera sua. Mi metto delle altre mutande ed i pantaloncini e scendo silenziosamente le scale fino al bagno. Non c’è lo schizzo, solo un vago alone bianco, come se fosse stato pulito con qualcosa di asciutto, tipo un foglio di carta, o una salvietta. O le dita.
Nessuno fece parola di quell’evento, mia madre si comportava normalmente, spingendomi più di una volta a dubitare che avesse raccolto lei quello schizzo. Magari l’aveva sfregato via con l’accappatoio senza accorgersene mentre usciva dal bagno. O era così o fingeva molto bene. Fatto sta che io avevo chiuso coi porno, non mi bastavano più, ogni giorno, invece, mi acquattavo dietro alla porta del bagno e mi sparavo epici segoni con ogni volta copiose sborrate. L’unica cosa che tiene vivo il dubbio che lei abbia raccolto lo schizzo e sappia ciò che è successo sono le continue occhiate che lancia alla porta mentre fa la doccia. Magari è solo una mia impressione (ovviamente sono diventato abbastanza paranoico a riguardo), ma mi sembra che tenga sotto controllo la porta mentre si lava e si tocca, e mi sembra anche che abbia iniziato a farlo quasi facendosi vedere meglio. Fatto sta che le cose vanno avanti così per tre giorni. Il quarto giorno sono nella solita posizione, mia madre si sta sfregando e come al solito inizia il ditalino, E’ più in grinta del solito e così anch’io mi sego più intensamente, la vista non mi basta, continuo ad avvicinarmi all’uscio piegandomi. Troppo. Scivolo e picchio contro la porta del bagno. Ho il cuore a mille, scappo di sopra senza guardarmi dietro e mi chiudo in camera. Passa il tempo e mia madre, come se nulla fosse successo, mi chiama per cena. Scendo. Ha addosso un vestitino leggero e svolazzante bianco, abbastanza corto. E’ scalza, indossa dei collant. Sembra comportarsi normalmente e per tre secondi ho la pazza speranza che lei non abbia sentito il clamoroso tonfo che ho fatto contro la porta. Per tre secondi, poi lei si abbassa per tirare fuori il pasto dal forno. Si abbassa a 90°, il culetto al vento e vedo che non ha le mutandine. Mi sta provocando! Altro che non aver sentito, era come pensavo, sapeva già dallo schizzo altro che! Rimango estasiato da quella visione, il vestito si alza a metà chiappe, si intravede la figa (che mi sembra depilata), è una visione perfetta, il suo culo dovrebbe essere patrimonio dell’umanità. Poi si cena e tutto procede senza altri gesti spudorati. Di notte non riesco a dormire, sono troppo arrapato. Continuo a pensare al fatto che lei sappia e si diverta a provocarmi. Con il gesto della cena ha alzato la posta. Bene, la alzerò anch’io. Mi alzo, nel buio più totale esco dalla mia camera silenziosissimo e raggiungo la sua. La porta è socchiusa: perfetto, non farò rumore ad aprirla. La apro pian piano, butto un occhio e la vedo sdraiata sul lato sinistro del letto matrimoniale, le coperte arrivano a metà del busto e vedo che indossa ancora quel vestitino come pigiama. Sta dormendo, sento il respiro lento. Mi avvicino, la guardo per un momento. E’ l’ultima occasione per fermarsi. Me ne fotto, vado avanti. Abbasso le coperte pian piano fino ai piedi, inizio ad accarezzarle le gambe delicatamente con il dorso delle dita. Un riflesso involontario del sonno gliele fa aprire un po’. E’ un segno. Mi spingo più su, fino alla sua figa. E’ davvero depilata! E’ una cosa che adoro. Con una mano alzo il vestito, con l’altra accarezzo tutto attorno con cerchi concentrici fino ad arrivare alle grandi labbra. Le allargo e le massaggio, poi entro, cerco il clitoride. Lo trovo. Inizio un ditalino delicato, per non svegliarla. Sento che il suo respiro aumenta. Apprezza la troia. Apre un po’ la bocca ansimando. Ed io colgo l’occasione. Mi abbasso i pantaloncini e tiro fuori il cazzo. Glielo avvicino alla bocca. Con una mano abbasso il vestito da sopra per scoprire le sue tettone ed inizio a massaggiarne una, con l’altra le ruoto la testa. Ho la cappella sulle sue labbra, che sensazione divina. La spingo più in dentro e viene accolta dal calore della sua bocca. Sento la sua lingua che si muove nel sonno ed involontariamente mi lecca la punta dell’uccello. Sono in paradiso. Inizio a muovere il pene pian piano avanti e indietro, scopandole la bocca con delicatezza per evitare di svegliarla. Sento che sto per esplodere. Ci penso un po’, poi decido di provocarla. Le vengo abbondantemente in bocca inondandola di sborra. E’ talmente tanta che un po’ cola fuori, la raccolgo con le dita e gliela spalmo sui capezzoli. Poi me ne vado lasciandola con il vestito alzato e la bocca piena di sborra. Quando sono alla porta ho uno strano presentimento, mi giro e la guardo. Mia madre è esattamente come l’ho lasciata. Scrollo le spalle e vado a dormire, soddisfatto.
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