Sesso on line, la perversione

racconto erotico sesso su internet

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    Un caldo torrido stasera. Tornata dal lavoro mi viene voglia di sperimentare. Qui la noia è troppa. Che mi invento? Non mi va di vestirmi, fa troppo caldo, non voglio uscire. Mi siedo con un esile perizoma di pizzo rosa davanti al computer. Ho la pelle che profuma dell’olio di mandorle che ho comprato in erboristeria. Che buono! Peccato non condividerlo con qualcuno. Comincio a fare ricerche e arrivo su un sito hard. Account, nick (da porca ovviamente) e log in! Chi sarà il fortunato che potrà concepire le fantasie giuste per possedermi oltre lo schermo luminescente? Per un attimo penso “qui già lo so, ci saranno solo sfigati che provano a farti scoprire le tette”. E invece no… mi contatta Turbine78. Ha una foto niente male (ora si scopre che è un invertebrato bavoso invece, magari canuto!). Mi chiede di seguirlo in una camera privata della chat. La chiamerà “urlad’amanti”. Oh però, che fantasia. Accedo. Mi chiede subito di accendere la cam. “Ok, non ho paura di te belloccio. Vediamo come sei?”. Accendo, puntandola fin sotto il collo. Ecco la mia faccia. La sua appare dopo alcuni istanti: occhioni belli, belle spalle. Stento a crederci: è quello della foto. Fa scivolare veloce la cam su tutta la sua grandezza sotto un asciugamano blu. Poi mi chiede di far vedergli oltre il mio collo. “In fondo se mi rompo chiudo, è solo un clik”. Lo faccio, mi soffermo sul seno, che buon per lui è già nudo, vado oltre più rapida, rallento alle gambe e concludo con le caviglie. Mi chiede di toccarmi e di puntare l’occhio della telecamera sul piccolo slip semitrasparente. Vado convinta con una mano, prima fuori sul tessuto, poi sotto con un dito. Gioco con l’elastico. Vedo, non vedo. E la visione che ho davanti? Un consistente muscoloso e virile uomo nudo che si agita e si eccita. Ogni tanto si interrompe per scrivermi che vado alla grande, che sono proprio perfetta. Mi sta piacendo, troppo, comincio a vibrare di energia pura. Poi lui si trastulla a inondare la scrivania di sue voglie e io compiaciuta a quella vista ho un orgasmo. Tump! Oh, proprio ora doveva saltare l’energia elettrica? Non ci credo, solo a Badolato può succedere una cosa del genere. Tento di trovare un accendino sul tavolo per farmi luce e intanto penso a Turbine 78, ai suoi buoni 20 cm, al fatto che avrei potuto almeno chiedergli il numero o il vero nome. Invece? E’ durato il tempo di un’ avventura sessuale (virtuale).
    Ho deciso di buttarmi anche io nel gioioso mondo del sesso virtuale. Mi collego, scelgo un nick raffinato (Schiantatope) e giù nel labirinto digitale, alla ricerca della room migliore, cioè del luogo virtuale di incontro con la maggiore possibilità di trovar ragazze carine e disinibite. Trovo la room giusta, conversazione veloce con un paio di ragazze un po’ legnose, ma ecco che Coniglietta ’91 sta al gioco e alle mie provocazioni. Anzi, rilancia. Mi chiede di collegare la webcam, vuole vedermi in faccia. Accetto di buon grado e lei rilancia di nuovo: mi vuole a torso nudo. Ovviamente ci sto, a patto che lei faccia altrettanto. Non si lascia pregare e resta in reggiseno. E’ un push up viola che mette in evidenza la sua quarta che già avevo correttamente dimensionato da sotto la maglietta, una bella gnocca. Orgoglioso dei miei pettorali li gonfio mentre tiro in dentro la pancia. Le chiedo di togliersi il reggiseno. Lei mi sorride: “vuoi che me le tocchi anche, pizzicandomi i capezzoli”? Io sono in visibilio, i miei pettorali non tradiscono mai: “Certo!”, rispondo eccitato. “Farò tutto quello che vuoi, Schianta, ma prima mi devi fare una ricarica da 50 euro sul telefonino”. Cosa? Il mio ego, gonfio al pari di qualcos’altro, si sgonfia di colpo, ma mi riprendo subito: “Dovresti pagare tu per aver visto i miei pettorali”. Stizzita, Coniglietta’91 esce dalla chat, lasciandomi con l’ultima parola scritta sullo schermo: stronzo. Io attonito ripenso alla richiesta: 50 euro per vedere un paio di tette. Ritorno al computer, metto su youporn e mi vedo tonnellate di tette. Gratis.
    Ho conosciuto L. sotto casa, al bar, dove tengo le mie colazioni migliori. Quel giorno oltre il caffè schiumato e un mignon, quel fisico attraente e quegli occhi chiari mi avevano mandato in estasi. Sfrontata, al solito, gli chiedo il numero: “se mai vorrò incontrarti…”. Lui mi dà un nickname e il nome di una chat. L’appuntamento è stato enigmatico ed eccitante. La camera di una chat, solo nostra, luci soffuse nelle rispettive stanze e un intimo ricercato. Reggicalze nero e un caldo rossetto rosso, muoio dalla voglia di attivare quella conversazione. “Voglio scoprire le tue fantasie e farti desiderare il mio corpo più di ogni altra cosa” – mi sussurra con voce sensuale appena, nudo, muscoloso. E percorrendo ognuno il proprio corpo, scrivendoci pensieri inauditi, ci siamo dati piacere tantissime volte. Un gioco elegante, sensuale, che è proseguito tutti i giorni, alla stessa ora. Desiderare l’altro, vederlo ma sesso on line1 150x150 Racconto Erotico Sesso on line, la perversionenon poterlo avere. Una perversione elegante. Siamo finiti a letto solo una volta, ma non è stato così intrigante. Non ci siamo più sentiti, né cercati. Stamattina sono di nuovo al bar: caffè schiumato, cornetto, scollatura (non manca mai). C’è un uomo sui 35, al tavolo di fianco al mio, che guarda da quando mi sono seduta. Quasi, quasi? Bevo il caffè, lascio il mio nick e il nome della chat in un bigliettino sul tavolo, vado via. Chissà se vorrà addentrarsi anche lui nella stanza virtuale del peccato. Ci ho preso gusto…
     
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