Mai dire mai, mi chiavo il cane

racconti erotici animal sex sesso col cane

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    Mai dire mai! ho sempre creduto in questo motto e negli anni ho avuto tante conferme.
    Sono cresciuta con un educazione classica popolare in un piccolo paesino dove qualunque cosa un po' fuori dalle righe faceva clamore.
    Qualunque cosa al di fuori della routine quotidiana diventava argomento popolare per giorni e giorni finchè non succedeva altro che prendeva il posto della notizia precedente e così via..
    Io ero un'adolescente un po' fuori dagli schemi, sempre pronta di sperimentare e a non reprimere le mie curiosità avendo però cura di non farmi notare e diventare la notizia del momento.
    Di prassi in casa non si parlava di sesso ed essendo molto curiosa e non avendo molti mezzi a disposizione sbirciavo quelle poche riviste che riuscivo a scovare, altra fonte d'informazione era il fatto che avendo una casa piccola dormivamo tutti nella stessa stanza e alla sera quando mia madre e mio padre pensavano che fossi addormentata si sbizzarrivano nei loro giochi erotici che guardavo di sottocchio cominciando a toccarmi nelle parti intime.
    Ogni volta che trovavo riviste porno, all'epoca erano solo per uomini, le nascondevo e le guardavo avidamente da sola a casa per poi soddisfare da sola i miei desideri adolescenziali, finchè un giorno andammo a trovare un nostro conoscente. Durante il pranzo chiesi di poter usare il bagno e mi indirizzarono al piano superiore, per raggiungerlo oltre alle scale bisognava percorrere un corridoio lungo e stretto che passava davanti alla loro stanza da letto, feci la pipì e uscii dal bagno percorrendo il corridoio e tornare al piano di sotto ma vidi con la coda degli occhi che, su una sedia vicino al letto matrimoniale, c'erano molte riviste e mi fermai un attimo a curiosare se ci fosse qualcosa di interessante, ne trovai una alla base della pigna, sulla copertina e nelle prime pagine c'erano scene molto hard che mi allettarono tanto da farmi commettere una marachella che non avevo mai fatto, con molta paura la presi e scendendo la nascosi subito nella mia borsetta prima di rientrare in sala da pranzo dove arrivai con un forte rossore in faccia tanto da far chiedere a mia mamma se stavo bene, la rassicurai e fortunatamente tutto proseguì senza destare alcun sospetto.
    Tornati a casa per prima cosa imboscai la rivista in attesa di poterla sfogliare il giorno seguente in santa pace anche se ero comunque terrorizzata che qualcuno si accorgesse sia della rivista sottratta sia di quello che facevo di nascosto.

    Con la notte passarono i timori, al mattino mio padre andò a lavorare e mia mamma cominciò a fare tutte le cose che una casalinga fa giornalmente, faccende uscire a fare la spesa, stirare ecc... io ne approfittai per andare in giardino e mi misi dietro la legnaia ben nascosta da occhi indiscreti e iniziai a sfogliare avidamente la rivista.
    Le immagini erano le solite ma molto belle, mi soffermavo a guardare i piselli delle figure maschili che mi davano desiderio tanto da dovermi toccare ripetutamente.
    Nelle ultime pagine però trovai una novità che non avevo mai ne visto ne pensato, una donna che faceva sesso con un cane. La cosa non mi disturbò ma inizialmente mi sembrò inusuale e forte da vedere tanto che chiusi la rivista nascondendola per bene e rientrai in casa.
    Era estate per cui non avevo ne compiti ne impegni scolastici di altro tipo, mi gustavo le belle giornate aiutando di tanto in tanto mia mamma, durante il giorno continuavano però a venirmi in mente le ultime pagine della rivista mettendomi la curiosità di rivederle e guardare bene le immagini per capire se l'atto fosse normale o quantomeno soddisfacente per la donna e il cane.

    Come quasi tutti in paese, anche noi avevamo un cane, il nostro "Leone", così si chiamava, un pastore tedesco di razza, taglia grande ma docile e tranquillo, fino ad allora tenero compagno di giochi.

    Appena potei, tornai dietro la legnaia e prendendo la rivista la sfogliai velocemente per arrivare alle pagine che continuavo a rivedere in testa, questa volta mi soffermai rileggendo i sottotitoli e dopo qualche minuto mi resi conto che ero eccitata tanto da sobbalzare alla voce di mia madre che mi stava chiamando.

    Nascosi di nuovo la rivista e rientrai ma con in mente le immagini che mi eccitavano al solo pensiero e l'idea se anche il nostro Leone avesse potuto fare certe cose, ma pensai che nei tre anni che era stato con noi mai avevo visto pensato o avuto alcun gesto da parte sua se non i normali approcci quando in passeggiata incontravamo altri cani del paese.

    Non avevo ancora avuto alcun rapporto con i miei coetanei se non qualche scaramuccia con il mio fidanzatino che finivano al max con delle palpate.

    Trascorse la giornata al solito modo, arrivò la sera e l'ora di andare a nanna, sinceramente dormii poco, oltre a pensare alle immagini cominciava ad aumentare la curiosità di quanto e se fosse possibile farsi scopare da un cane e quanto potesse dar piacere oltre al fatto di quanto fosse possibile prendere malattie, infezioni o addirittura restare incinta, le ultime cose fecero da calmante ai pensieri più hard e mi aiutarono a non pensarci tanto. Nei giorni seguenti ogni tanto sfogliavo la rivista e mi toccavo arrivando alle ultime pagine che comunque mi eccitavano.

    Le giornate si susseguivano senza novità finche una mattina mentre spolveravo le mensole vidi l'enciclopedia di papà, 24 volumi che usavo raramente per le ricerche scolastiche, mi venne in mente di guardare se trovavo delle informazioni sul sesso con animali e cercando trovai la parola zoofilia, spiegazioni e particolarità che mi fecero sussultare, c'era scritto che difficilmente si potevano contrarre infezioni dai cani se stavano bene, anzi era possibile il contrario e ancora più bello lessi che il seme di un cane non poteva mettere incinta una donna...

    Le informazioni lette furono una droga per la mia fantasia e spinta dalla carica che avevo accumulato iniziai a fantasticare cosa avrei potuto fare con leone.

    Quando uscivo in giardino e lui si avvicinava per le coccole cominciai a guardare la sua guaina e carezzandolo cominciavo a sfiorarla con un po' di paura ma eccitata e vogliosa di vedere il risultato.

    Un giorno che mio padre era via per lavoro e mia madre fuori per la spesa, tranquilla di potermi muovere senza esser vista, presi coraggio e chiamai leone in casa che arrivò velocemente, curiosa, spaventata, ma anche eccitata cominciai a carezzarlo spingendomi con la mano ogni tanto sul ventre sfiorando la guaina, dopo qualche carezza sussultai perché sentii oltre al pelo la punta del pisello che era venuta fuori, segno che anche Leone non fosse del tutto indifferente alle mie carezze, iniziai a soffermarmi sulla guaina e sentii che il volume iniziava a crescere e vidi Leone che cominciava a leccarsi le gocce che fuoriuscivano dal suo sesso, i giochi si trasformarono velocemente in quanto prendendo sempre più coraggio ed eccitata presi in mano per bene il suo pene e cominciai a farlo andare su e giù fino a che Leone eccitato a sua volta iniziò a muoversi come se scopasse e a sborrare tanto da bagnare con schizzi consistenti sia il pavimento che me.. nel frattempo mi toccai e ci volle poco a venire e bagnarmi come non mai, avevo letto che si chiama squirtare, soddisfatta dall'esperienza mollai la presa per ripulire prima che mia mamma rientrasse e rimandai Leone in giardino che ubbidì velocemente.

    Era stata la mia prima esperienza particolare e la prima volta che vedevo venire un cane eccitandomi così tanto da venire a mia volta squirtando.

    Dopo questo cominciai a fantasticare su altro e a pensare di poter fare ciò che avevo visto sulla rivista, l'idea di farmi scopare da leone mi eccitava ma la dimensione che avevo visto mi spaventava e la paura di perdere la verginità oltre al dolore che avrei provato facevano da calmante alle mie voglie che comunque crescevano di giorno in giorno in particolare quando Leone mi gironzolava intorno, a volte vedevo che aveva fuori il pisello senza toccarlo e questo mi toglieva quasi il respiro.

    Una domenica fummo invitati dagli zii a pranzo, consuetudine che veniva scambiata ad ogni festa o occasione, non avendo loro figli chiesi ai miei di poter restare a casa per non annoiarmi e loro acconsentirono con le solite raccomandazioni.

    Avevo troppa voglia di giocare con Leone e non vidi l'ora di restare sola.

    Appena uscirono, rassettai un po' casa e chiamai Leone, arrivò scodinzolando, iniziai subito a toccarlo e spostai di lato lo slip che avevo su per masturbarmi ma Leone forse attratto dall'olfatto si avvicino con il muso e dopo qualche annusata cominciò a leccarmi, mmmm non avevo mai provato, la lingua di leone e la voglia che avevo mi fecero venire abbondantemente e leone si gusto il mio umore fino in fondo, ora volevo tutto, mi misi sdraiata su una piccola panca pancia in su, così come avevo visto sulla rivista, feci un cenno a Leone che subito mi salto con le zampe sulla pancia, lo tirai a me finchè sentii il suo pene strusciarmi tra le gambe, preso dalla sua smania animale cercava di montarmi ma non ci riusciva un po' perché stringevo le gambe dalla paura un po' perché non riusciva a centrare la mia figa ormai bagnata, non resistevo più, lo volevo, allargai le gambe e cercai di portare il cazzo di Leone enorme par la mia statura sulla direzione giusta, fu un attimo, mi sverginò con dei colpi ben assestati e frenetici, al primo senso di dolore seguì un piacere immenso, leone andò su e giù da me più volte e ogni volta mi svuotava dentro sperma a volontà, l'ultima volta infoiato al massimo mi rimase dentro tutto e ingrossandosi il nodo non riuscì a sganciarsi, mi sentivo piena di sperma caldo e il pulsare del suo nodo mi provocò copiose venute, era la mia prima volta che sicuramente non avrei immaginato così ma che fu la mia iniziazione al piacere assoluto. Da allora scopo con il mio ragazzo ma quando ho voglia di cazzo ho il mio Leone!

    A tutte le donne non posso che consigliare una simile esperienza ma so che la nostra cultura bigotta non cambierà così facilmente e per questo so altrettanto che molte non proveranno tanto piacere.
     
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