Da timida a troia

La serata stava andando decisamente bene, entrambi avevamo bevuto qualche goccio di troppo dell'ottimo vino servito a tavola che era datato 1985, pagai il conto e lei ancora un po incerta se fosse la cosa giusta mi seguì fino al mio appartamento, quella notte non c'era nemmeno una nuvola in cielo e la luna piena illuminava la serratura del portone, mi girai verso di lei e le chiesi se volesse ancora salire, Sara senza pensarci mi baciò, era un bacio intenso, passionale riuscivo a sentire quanto fosse eccitata, come allontanò le sue labbra dalle mie mi fece un cenno con il capo, così salimmo le scale.

Entrati nel mio attico si guardò intorno, come stordita dalla vastità degli spazi, la fissai negl'occhi per calmarla, le passai una mano tra i capelli portandoglieli dietro l'orecchio così la baciai e mentre le nostre bocche si scambiavano fluidi la guidai verso la camera da letto, lei mi spinse sul letto poi si butto su di me e continuammo a pomiciare, rotolai su di lei e mi sfilai la maglietta e mentre lo facevo Sara baciò il mio torace io ricambiai accarezzandole lentamente il viso, si sfilò il vestitino e contuai a baciarla sulla bocca, scendendo lentamente sul suo collo e scivolando sul suo seno molto pronunciato e così sodo che la forza di gravità non sembrava avere effetto su di esso, le leccai i capezzoli e contemporaneamente massagiai le mammelle facendola gemere, dal suo viso mi accorsi che era nel pieno del piacere, cosi ripresi a scendere, arrivai sul suo grembo, era piatto e tonico, si notava che era una danzatrice del ventre, continuai a baciarla nel frattempo le sfilai il perizoma e finalmente con le mie labbra arrivai sul monte di venere ed infine assaggiai il suo sesso con la lingua, gemito dopo gemito si eccitava sempre di più, così in un batter d'occhio si alzo e mi ributto sul letto, mi sfilò velocemente i pantaloni e le mutande e prese in bocca il mio sesso, 20 centimetri di puro desiderio sessuale, e mentre lei si accingeva a muovere il capo per darmi piacere, in quei momenti di furore l'acchiappai per i capelli incitandola ad andare piu veloce. 

Quando si fermo leccò ciò che restava della sua saliva sul mio pube e poi mi salì sopra, diventammo una cosa sola, sentivo la sua passione e la sua eccitazione dentro di me ero nel pieno dell'estasi le afferrai il seno massaggiandoglielo e muovendo le mie mani in cerchio, Sara mi cavalcava sempre più veloce e più violentemente i nostri sessi diventavano sempre più caldi per il continuo sfioramento ma continuavamo nella non curanza presi dalla foga del momento, eravamo in un mondo tutto nostro, più niente di cio che ci circondava aveva importanza, c'eravamo solo io e lei e la nostra passione che provavamo l'uno per l'altra, continuammo così per ore finché stremati ci siamo addormentati abbracciati l'uno all'altra.