I miei due maschi, uno è un cane

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    Non pensavo proprio, tornando a casa, di trovare mio marito in una situazione davvero insolita, quando compromettente. Paolo, stava nella stanza da letto, fortunatamente sul tappeto, a pecora, con il nostro cane Alfio sopra che lo montava..! Mi fermai sbalordita sull'uscio a guardare, non si accorsero della mia presenza, anzi il cane mi guardò ma continuò a stare sopra mio marito. Vedevo Paolo che si masturbava il cazzo incurante di quello che gli stava intorno, mi chiesi: ma che stà succedendo? Il culo scoperto e peloso, le natiche aperte con il cazzo del cane ben alloggiato nel suo buco del culo. Alfio, si rigirò di nuovo e tentò di venire da me, ma qualcosa lo trattenne, gli si era incastrato il pisellone nell'ano dell'uomo, e non riusciva ad uscire, il suo agitarsi mi permise di vedere lo sfintere del culo di mio marito enormemente dilatato con un cipollone rosso vivo che si sforzava a venir fuori. Anche Paolo mi vide impalata sull'uscio, ma non ebbe il coraggio di fissarmi, se ne stava sotto aspettando di liberarsi di quel cazzo che lo teneva unito all'animale. Quando la natura lo permise, il cane riuscì a liberarsi estraendo dal culo di Paolo, un cazzone smisurato, gocciolante, lungo più di venti centimetri con alla base una sfera di carne molto voluminosa, da non credere che potesse entrare in un culo umano, contemporaneamente dal retto di mio marito una colata di sperma canile molto liquida che andò sul tappeto rovinandolo. Li lasciai lì, il cane a leccarsi l'uccello indolenzito e lui..., il traditore chino e pieno di vergogna, a guardare il pavimento.
    Sul terrazzo a fumare una sigaretta, col pensiero di ciò che avevo poco prima visto e l'incapacità di elaborare una soluzione..., che fare? Ero stata tradita..., e non con una bella donna..., ma con il mio cane, anzi il nostro, pensate un pò.! Mollemente seduta sulla sedia, con le gambe involontariamente allargate, mi si presentò il cane scodinzolando e contento di vedermi, mi leccò come di solito sul viso e poi inaspettatamente intrufolò la testa tra le mie cosce e cercò di leccarmele. Gli diedi un calcio di stizza facendogli male, me ne pentii subito, non poteva essere lui il capro espiatorio, la faccenda andava regolata con quello stronzo di mio marito che s'era fatto inculare, tradendo la mia fiducia. Non stò a raccontare i giorni che abbiamo passato a litigare, ma voglio andare subito ai fatti che mi hanno vista protagonista insieme a mio marito. Il nostro dalmata Alfio, diventò in breve l'oggetto delle mie frenesie erotiche, anzi il nostro, era davvero un bel cane, slanciato, fisico atletico e soprattutto ben dotato. Quando decisi di concedermi, chiesi e ottenni l'assistenza di mio marito, perchè da sola avevo un pò paura, però il gioco lo conducevo io, perciò misi un gonnellino, le calze autoreggenti, il perizoma e il reggiseno a balconcino con i capezzoli fuori. Paolo per precauzione, mise il collare e dei calzini ai piedi del cane per non farmi graffiare, poi pronta a tutto spalmai un pò di nutella, che piaceva tanto, sulla fessura e dentro la vagina, con la mutandina sopra mi sedetti sul divano a cosce aperte. Alfio, sentì l'odore della cioccolata e mi venne subito tra le gambe cercando e annusando, scostai il lembo dello slip e mi feci leccare la passerina. Hoo..., quella linguaccia, saettava fuori e poi dentro la vagina per raccogliere la nutella, poi presi ancora del cioccolato e me lo spalmai sulle labbra della bocca e sul collo, così il cane dopo aver spalato per bene la fica, si alzò sulle zampe per raggiungere il mio viso. Allargai le cosce e la bestia mi si posizionò tra esse, mentre mi slinguazzava sulla bocca con quella lingua enorme e umida, il basso ventre del cane, pressava sul mio inguine e avvertii il "pacco" sulla fica. Scostai la mutandina su di un lato e con due dita mi aprii le labbra della passerina, il cazzo del cane ancora nella sacca, sbatteva sul pube, mi alzai un tantino e i colpi ora mi centravano la fica. Tra uno e l'altro la punta del cazzo per un attimo mi entrò dentro, avvertii un calore forte, forse la temperatura del cane, e mentre continuava a slinguarmi facendomi entrare la lingua in bocca, serravo le cosce ogni volta che la punta mi entrava dentro. Così riuscii a tenerlo fermo con le cosce mentre mi stava nella fica, anche lui avvertì il calduccio della mia passerina e non si ritrasse più. Cominciò a pomparmi sul serio, si staccò dalla mia bocca per ansimare a bocca aperta, intanto, all'inizio avevo avvertito una leggera penetrazione, ora sentivo la vagina dilatarsi e qualcosa di grosso che vi si faceva spazio dentro. Mio marito poco distante non se n'era accorto che Alfio mi stava chiavando, credeva che giocasse tra le mie cosce...! Ad un certo punto mi sento penetrata da qualcosa veramente grosso, poi le labbra della vagina serrarsi e chiudersi dietro..., haimè...., mi era entrata tutta quella specie di cipolla dentro..! Il primo pensiero: e adesso come uscirà....! Ma la vagina bella gonfia e il calore impressionante mi donarono un favoloso orgasmo da urlo, sotto gli occhi di quello stupido che neanche se ne accorgeva del "malloppo" che Alfio mi aveva messo dentro. Il cane mi stantuffava la fica furiosamente facendomi male, ma mitigato e sovrastato dall'intenso piacere che provavo, avvicinai la mia bocca a quella del cane e lo baciai con tutta quella bava che gli usciva..., bellissimo..., fuori dalla normalità. Quando avvertii nella fica fiotti di liquido caldo capii che il cane mi aveva sborrato dentro, ma anche questo, mi dava sempre più piacere intenso..., intensissimo, serrai le cosce attorno ai fianchi del cane e buttando la testa all'indietro mi sciolsi e abbandonai alla più sfrenata libidine. Mio marito cominciò a capire, ma stava sulle sue senza parlare o muoversi, quando il cane tentò di staccarsi, provai un forte dolore alla vagina, come se un cavatappi mi stesse sturando qualcosa che non voleva uscire. Ma al secondo tentativo la mia fica si allargò ben bene e fece uscire quel enorme cazzo con quel grosso pomo rosso alla radice, e subito dopo una piccola colata, molto fluida di sperma mi colò dalla passera tra le cosce aperte..., e solo quando mio marito mi vide la passera così enormemente dilatata con lo sperma che fuoriusciva..., capì finalmente che m'ero fatta una bella scopata con il nostro cane Alfio. Il povero Alfio si leccava il cazzone penzolante diventato violaceo e ancora di grossissime dimensioni, a pensare che poco prima stava tutto nella mia fica a donarmi un orgasmo fantastico. Mio marito mi venne vicino e mi sorrise, anch'io, poi con panno mi pulì la fica e le cosce, e notò, dato che le labbra della passerina tardavano a chiudersi ancora sborra dentro la vagina, mi raccomandò di sciacquarmi..., perchè temeva che potessi rimanere incinta del cane...., hoo..., bella questa.., gli risposi...! A letto, con Paolo potetti parlare più liberamente poichè entrambi ora stavamo sullo stesso piano, quindi messo da parte tutte le incazzature, gli chiesi come faceva lui a farsi inculare..., cioè a farsi uscire dal buco del culo quell'enorme bastone di carne? E lui, stavolta senza complessi, mi confidò che si accucciava vicino al cane e stava fermo anche per venti minuti aspettando che si sgonfiasse e poi gli usciva da solo senza soffrire, buono a sapersi pensai tra me. Il giorno successivo, mi duoleva l'inguine e camminavo per casa con le gambe aperte, il cane mi seguiva dappertutto, forse voleva fottermi di nuovo..., ma non me la sentivo ora, però accarezzandolo sulla testa gli dissi: tesoro devi aspettare un po..., la tua padroncina non ti deluderà..., alludendo alla prossima scopata. Una settimana dopo mi feci montare alla pecorina, fu molto più difficile, perchè il cane non riusciva a centrare la fessurina ed io non potevo guidarlo perchè si muoveva in continuazione. Solo per caso riuscì a mettermelo dentro e a tenercelo, mi distesi a "U" sotto di lui e mi impalò superbamente riempendomi tutta e facendomi godere da matta, stringevo i muscoli della vagina e anche il buchino del culo si chiudeva a riccio, hoo..., che bello me lo godevo da Dio. Mi sborrò dentro e subito si ritrasse, il grosso pomo mi uscì agevolmente, segno che la mia fica s'era adattata alle nuovi dimensioni. Vedendo quel cazzone penzolante non resistetti alla voglia di prenderglielo in bocca, sotto di lui china, feci fatica a farmelo entrare in gola, era buono di sapore, con la punta della lingua gli tintillavo il buchino da dove usciva la pipì e lo sperma..., lui gradiva scodinzolando la coda..., bravo il mio Alfiuccio. Avevo preso il posto di mio marito.., cioè gli avevo soffiato l'amante, ma ogni tanto lo lasciavo solo con il cane e con tutta probabilità si faceva inculare da lui. Qualche mese dopo, nei giorni in cui ero indisposta, provai a far annusare la mia passerina lorda di sangue al cane, che prima la fiutò poi un paio di leccate asportando il mio sangue mestruale infine si allontanò...., diamine non gli piaceva il mio mestruo...! Lo dissi a mio marito, che mi rimproverò dicendomi che non dovevo farmi chiavare in quei momenti delicati, la bestia avrebbe potuto trasmettermi qualche infezione, giusto il suo consiglio, stavamo stesi sul letto. Poi dopo un po mi disse: se ti viene la voglia, puoi...., provare...., insomma sbottò te lo fai mettere in culo..., ecco lì non ci sono probblemi...! Buona idea Paolino mio..., gli darò il culetto..., se lo merita, mi scopa così bene, perchè negarglielo..? Mio marito stava in tiro..., voleva che facessimo qualcosa assieme, mi propose: giochiamo un po con Alfio, e se ti riesce..., io ti aiuterò, ti fai inculare..., poi provo anch'io a farmelo mettere nel culo.., che dici..? Scendemmo assieme dal letto, mi tolsi il pigiama rimanendo nuda, anzi solo con il tampone vaginale dentro,andammo in cucina dove Alfio dormiva la notte e lo prendemmo, poi di corsa andammo sul letto e lui ci corse dietro salendoci sopra e giocando con noi. Mi slinguazzava dappertutto sulla bocca sulle tette, sul culo e tra le cosce, era contento di stare in mezzo a noi, anche mio marito si spogliò completamente e ricevette le linguate del cane. Mi misi alla pecorina sul letto, mantenendo aperta una natica con la mano, il cane cominciò a leccarmi il buchetto del culo, mentre mio marito lo massaggiava sotto il ventre per farglielo venire duro. Ma il cane non mi montava, preferiva giochicchiare sul mio culo e con l'uccello di Paolo che glielo aveva messo vicino alla bocca, il nostro cane era bisessuale scopava con me e con mio marito...,cazzo...! Paolo sapeva come fare, quando gli fece uscire la punta rossa dalla sacca, lo prese con le zampe anteriori e lo posizionò su di me, a contatto col mio sedere cominciò a vibrare colpi, e mi penetrò nella fica...., spingendomi il tampone tutto nella vagina. Mio marito prese il cazzo del cane in mano e lo accompagnò sul buco del culo, io mi rilassai e i muscoli dell'ano si ammorbidirono facendo entrare la punta del cazzo del cane nel mio culetto. Con le due mani Paolo spingeva il bacino della bestia per farmi penetrare tutto, infatti lo sfintere si allargava sempre di più, quando arrivò alla parte più consistente, questa si fermò fuori dal buco, ma io sopportavo benissimo l'asta sottile, non mi faceva alcun male perciò dissi a mio marito che il "cipollone" stava fuori. Lui, l'aveva visto e mi disse che solo quando mi sarebbe entrato anche quello lì, mi avrebbe lasciata, perchè poteva uscire fuori di nuovo. Era molto bello tenere nel culetto quel dardo fiammeggiante, godevo da vera maiala..., poi sentii una fitta al buco del culo, e nemmeno il tempo di pensarci un dolore atroce mi pervase per tutto il corpo, i capezzoli si indurirono dal forte brivido le labbra della fica si restrinsero e anch'io mi irrigidii, cercando di mitigare il forte dolore, ma intanto l'intero cazzo, compreso la parte consistente era dentro la mia vescica, e lo sfintere si restrinse attorno alla parte sottile impedendo al resto di fuoriuscire. Mio marito soddisfatto mi disse: bene c'è l'hai tutto dentro..., adesso goditelo e rilassati, mi diede un colpetto sulla natica e si sedette sul letto a osservarmi mentre si masturbava. Alfio mi aveva afferrata con le zampe sotto la pancia e mi teneva così stretta, da farmi sentire protetta, mi rannicchiai sotto di lui pronunciando il sedere, così da sentire tutti i peli che si strofinavano sulle chiappe. Mi dava dei colpi micidiali, di una violenza bestiale, da far paura, se fosse stato un uomo lo avrei mandato via..., ma il cane non capisce, devi solo sottostare e farlo sfogare. Ad un certo punto mi prese il collo tra i denti, credevo che volesse mordermi, invece voleva tenermi ferma, con quella bava e il respiro caldo dietro la nuca, mi sentii una dolce e sottomessa cagnetta, bella protetta e tutta bagnata...! Haiii.., dai Alfietto....., rompilo tutto il culetto alla tua padroncina...! sono solo tua..., fammi quello che vuoi..., spingi forte..., forte..., non ti fermare...! Mio marito inorridiva di tutta questa attenzione per il cane, si era ingelosito, mi guardava..., schifato. Con quel ben di cazzo in culo, mi venne un orgasmo così intenso da emettere gridi di gioia e di libidinoso piacere, anche il cane stava in estasi, mi strinse ancora di più con le zampe da conficcarmi le unghie nella carne. Liquido caldo, che già conoscevo, scorreva stavolta nel mio culetto, il cane mi schiacciava le palle sul sedere, scaricando tutto il seme dentro di me, mi liberò il collo dalla presa per respirare a bocca aperta e si fermò nei movimenti, terminando così di scoparmi. Finito, alla bestia venne spontaneo staccarsi da me, ma...., come previsto il grosso "malloppo" non usciva, in più mi faceva un male da morire, e credo anche a lui, perchè si tratteneva...! A me venne da ridere, attaccata al cane com'ero, culo contro culo, dissi al cane: Stà buono.., aspetta..., mettiti vicino a me , mi hai già fatto tanto male al culetto.., il cane non poteva capirmi ma comprese e si distese accanto a me tenendomi dolcemente e graditamente quel bel pezzo di carne caldo e umido nel culo. Quello stronzo di mio marito approfittando della situazione, mi venne vicino e col cazzo in erezione mi sborrò in faccia, poi si mise affianco a me e mi copri di baci per farsi perdonare. Anche il cane mi leccava tra la schiena e le chiappe, mi sentivo tra i due maschi che si prendevano cura di me, una cagna..., per giunta veramente in calore. Tutti e tre sul letto a riposarci, prima di prendere sonno, mi sento l'ano dilatarsi, un piccolo doloroso sforzo e il cazzo del cane mi esce dal culo con sollievo di entrambi. La mattina mi sveglio con mio marito che dorme ancora e Alfio accucciato sul letto che dorme anche lui, mi alzo con un forte bruciore all'ano, mi lavo, vesto e scendo per la spesa, il culo mi brucia e mi costringe a qualche movimento imbarazzante, sotto i jeans attillati, chissà se la gente che si volta per vedere il mio sedere, nota anche che dentro c'è un buchino rotto, scassato, dolorante e gonfio, vorrei gridarlo io..., ma sarebbe veramente sconveniente. [email protected]
     
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