Sega...Non solo a scuola

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    Certo passare delle giornate in classe con una ragazza che ti ha spompinato per bene nei bagni di scuola non e facile. Parlo sempre di lei. Raffaella, la mia amica di classe preferita. Dopo la breve scopata fatta nei bagni attendevo con ansia il fatidico giorno per poterla scopare per bene, senza problemi di tempo. Quell'occasione arrivò proprio qualche giorno dopo. Sono le 7:15 di mattina e mi preparo per andare a scuola, ma mi arriva un messaggio suo. "Michè vediamoci all'angolo di scuola, voglio fare sega". Credo che oltre a fare sega a scuola ha anche altre idee. Intorno alle 8 la raggiungo all'angolo di scuola. Sale in macchina e decidiamo di andare verso una località marina visto la bella giornata. Il viaggio e abbastanza lungo ma trascorriamo il tempo discutendo di argomenti generali. Arrivati al mare attorno alle 9 e 30 scendiamo e passeggiamo verso il lungomare. Scegliamo di stare in un posto più tranquillo. Troviamo quindi un lido abbandonato ormai credo da un paio di anni. Appena arrivati qui Raffi inizia a scegliere argomenti un pò più spinti, e io ovviamente la rispondo a tono. "Ricordi quel giorno in bagno...E stato un pò troppo veloce". Detto questo inizia a sfiorarmi il cazzo che e già da un bel pò duro. Pochi attimi e mi ritrovo Raffaella inginocchiata con il mio arnese bello duro nella sua bocca. Non riesce a metterlo tutto dentro. E davvero enorme e lei ne e cosciente. Riesce a infilare quasi metà del mio cazzo. Il pompino va avanti per circa 15 minuti. Ormai io sono in estasi e Raffaella anche. Il mio cazzo e bello bagnato, pronto per stantuffare. Si stacca finalmente dal mio membro si sfila i jeans e si appoggia ad un muretto, e spalanca le gambe, dandomi la vista di una figa rasata e tutta da leccare. Mi chino davanti a lei e inizio a leccare la sua favolosa figa. Mentre passo e ripasso con la lingua sento i suoi gemiti di piacere. Io continuo a masturbarmi lentamente. Pochi attimi bastano per inumidire la calda fida di Raffaella. Stavolta voglio castigarla per bene. Non voglio darle respiro. Mi allungo sul pavimento, mentre Raffi si appoggia su di me allargando le gambe e attendendo il mio cazzo. Le faccio credere che sarò delicato ma appena appoggio la cappella sulla sua figa spingo tutto il mio membro all'interno e inizio a pomparla velocemente. Sento che Raffi riesce a percepire le forti stantuffate che le dò, emettendo dei gemiti di piacere. Spingo con il cazzo fino al limite. Le mie grosse palle sbattono nella sua zona piccante. Continuiamo per un 10 minuti. Sono instancabile, ma lei inizia a dare i primi segni di
    cedimento. Si cambia posizione allora. Ci alziamo entrambi, e visto che lei e molto esile la afferro per le gambe e la sollevo. E tra le mie braccia ora, mentre con il mio grosso arnese cerco di centrare la sua figa ormai fradicia. Andiamo avanti per un bel pò. Cambiando e ricambiando posizione trascorrono le ore. Un'occhiata all'orologio e vedo che già sono le 11. Continuo a scoparmela. Ricambiamo posizione. Stavolta e davanti a me, inclinata con le sue mani che sfiorano i suoi piedi. Riesco a percepire che il mio cazzo pulsa sempre di più. Sto per sborrare, ma continuo imperterrito a scoparmela. La mia sborra le inonda la sua figa già fradicia. Sento che 4, 5, 6 schizzi di sborra escono dalla mia grossa cappella. Raffaella si sfila piano piano il cazzo dalla figa, che cola di sborra bianchissima e densa, si inginocchia e mi pulisce il cazzo con delle veloci leccate. Sono davvero soddisfatto del lavoro che ho svolto. Non ho avuto pietà e ho castigato una grande troia. Ma Raffaella non sembra che si sia saziata. Ricomincia a spompinarmi nuovamente. Si aiuta con le sue mani. Alterna pompate con la sua dolce bocca a una eccitante sega. Vuole ancora altra sborra. 10 minuti e la accontento subito. Una nuova scarica di densa sborra le riempie la bocca. Ora si che sembra soddisfatta anche lei. Si massaggia la figa e raccoglie tutta la sborra situata dentro per poi leccarsi le dita, chiudendo gli occhi. Si delizia del mio dolce nettare. Ci ricomponiamo e avviamo verso la macchina. Ci accorgiamo solo dopo che già sono le 12. In macchina torniamo a parlare di scuola, sport. Del più e del meno insomma. Ritornati in paese l'accompagno sotto casa. Ci divide solo un bacio sulla guancia e un suo: "Grazie di tutto...A domani". Resta ora da capire se entro la fine dell'anno potrò scoparmela nuovamente. A voi lettori ora i commenti e i consigli. A presto.
     
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