Elise, parte INTRODUTTIVA

Incesto e varie porcherie

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  1. Helena <3
     
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    STORIA VERA, APPARTENUTA A UN MIO AMICO

    Ho 28 anni e vivo in Irlanda, in un piccolo paesino di campagna. Sono italiano e mi sono trasferito, mi chiamo Fabio. Dopo un paio di mesi che ero lì, iniziai un flirt con la commessa del negozio degli alimentari. Lei mi lanciava occhiatine pungenti e a volte si leccava le labbra in modo troppo sexy quando le passavo vicino. Un giorno che aveva pochi clienti, andai al negozio poco prima dell'orario di chiusura. Elise era l'unica commessa, così quando ebbi finito di fare la spesa (o meglio, di spiarla da dietro gli scaffali), e lei chiuse il negozio, le offrì un passaggio in macchina. Accettò un po' riluttante ma si vedeva che le faceva piacere, così ci sedemmo in macchina e appena arrivati a casa sua lei chiese se volevo restare un po' per un bicchierino. Erano circa le 22:00, non troppo tardi, così accettai, tanto non avevo nulla da fare. Quando entrammo in casa lei mi fece cenno di sedermi in cucina e scese in cantina a prendere del vecchissimo vino italiano. Non parlammo, bevemmo un bicchiere bello pieno a testa e io la guardai. Era alta all'incirca 1.70 scarsi, la pelle era bianca latte e i capelli dei perfettissimi riccioli neri. Aveva di sicuro una terza di marmo, e a giudicare dalla scollatura, era una donna molto sexy. Inizio a sbottonarsi la camicetta, sorridendo. Io le chiesi se l'aveva mai fatto, e lei rispose di si. Alla vista della sua camicetta quasi completamente aperta la mia asta s'irrigidì leggermente sotto i pantaloni. Lei si alzò in piedi e mi passò talmente vicino che potevo sentire il suo respiro eccitato. Disse "torno subito" e andò in una stanza vicina. Dopo pochi minuti silenziosi tornò, ed indossava un paio di short fucsia e una canottiera scollatissima, semitrasparente. Anche se eravamo in Irlanda, faceva caldo..era estate! Allora lei disse se volevamo stenderci, per riprenderci dal caldo. Ero più eccitato che mai, potevo essere quasi sicuro che aveva il perizoma. Dissi subito di sì e lei, appena sdraiati, si mise talmente vicina che era inevitabile baciarsi. Iniziammo a limonare, prima piano e poi furiosamente, io che le mettevo le mani nei posti più intimi e lei mi era ormai montata addosso nella foga del bacio. Senza staccare le facce uno dall'altro ci togliemmo i vestiti, e io restai solo con i boxer e lei solo con il perizoma verde che indossava, uno dei più stretti che avessi mai visto. Ci trascinammo in camera dove lei passò subito al sodo: si distese a gambe aperte e io d'istinto presi a succhiarle quelle belle tette sode. Aveva dei capezzoli che erano come due chiodi, turgidi e di un color quasi marrone. Il mio cazzo ormai gemeva e voleva essere liberato. Elise una volta finito di godere mi tolse i boxer dolcemente, e il mio cazzo lungo si eresse spettacolarmente. Lei prese in mano i miei testicoli palpandoli come non mai e sentivo che si bagnava, dato che era seduta sulla mia gamba. Mise il mio cazzo giù fino in gola, e io l'aiutavo nel favoloso bocchino con le mani affondate nei suoi morbidissimi ricci mori. Ancora non venivo, ma ero eccitatissimo e coi coglioni pieni. Lei si mise a 90° e io presi a leccargli la figa e ad allargagliela bene con le dita. Era sempre più bagnata, quando la mia lingua solleticava porca il suo clitoride gonfio. Venne in un orgasmo violento che bevvi fino all'ultimo. Presi il cazzo in mano e puntai la cappella contro il buco della fighetta liscia e morbida, ma pelosa. Diedi il colpo d'anca e fui dentro, le sue cosce che tenevano stretta la mia asta dura come un macigno e il mio bacino che si muoveva sempre più veloce in quella donna fantastica. Lei gemeva e venne più volte, ma stavo per sborrare anch'io, e non volevo metterla incinta. Lei me lo prese in bocca, e bevve a fatica fino all'ultima goccia. In seguito a una poderosa spagnola dove venni altre due volte, e poi la goduria. Mi prese a segare, con le sue mani dolci e candide, così non mi tenni più: l'afferrai e con una sola spinta iniziai a scoparla.Lei era a letto con le gambe divaricate, a pancia in su. Spingevo steso sopra di lei. Cambiavamo posizione spesso. Dopo qualche minuto di "ooooh, si porca.. si!" e "spingi più forte maialeeee" la montai sul letto cigolante nel buco anale, a 90. Le mani poggiate alla testiera e il culo sodo e favoloso che mi aspettava. Puntai la cappella e il buco era stranamente libero. Non era vergine in sesso anale. Spingevo, ero dentro. Le sborrai vigorosamente nel culo mentre veniva, e poi, sfiniti, ci stendemmo una accanto all'altro. Ora avevo il cazzo moscio, ma sentivo che entro poche ore sarebbe stata di nuovo mia.
     
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0 replies since 29/11/2013, 17:20   3366 views
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