Le mie care amichette (porche)

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. lance30
     
    .

    User deleted


    Le mie care amichette (porche)


    Era passata una settimana da quell'incontro a casa di Ilaria e come è noto, le voci in un gruppo di persone girano, soprattutto tra amiche. Quello che era successo la settimana prima arrivò all'orecchio dell'altra mia migliore amica, Giada, che mi telefonò subito. Mi disse che Monica le aveva detto che io le avevo procurato l'emozione più forte mai provata. Le raccontai un po' come stavano le cose, che non avevamo intenzione ne io ne Monica di intraprendere una storia seria, si trattava solo di una storia di sesso. Quella sera mi trovavo a casa, immerso nei libri, ad un certo punto il mio telefono squillo, era Giada. Risposi e con un filo di voce Giada mi disse che si era lasciata con il suo ragazzo dopo una relazione che durava 5 anni. Mollai tutto quello che stavo facendo, presi la macchina e mi recai subito a casa di Giada. Arrivato al cancello suonai e Giada mi disse di salire che avrei trovato la porta aperta. Salii le scale, aprii la porta e trovai Giada completamente nuda: alta 170cm, capelli rosso scuro tendenti al castano, lisci, tette sode che avevo visto più di una volta, portava una 4abbondante, di certe marche prendeva la5, figa depilata, ad eccezione di un ciuffetto a forma di triangolo nel basso ventre, e culo che mi piaceva da sempre. Mi venne in contro, mi abbracciò, mi baciò e mi disse “ Marcy fammi pensare ad altro". Non le chiesi nulla, chiusi la porta e mi feci spogliare da lei. La feci sedere sulla poltrona e le leccai accuratamente la figa aiutandomi con le dita, lei comincio a emettere dei gemiti che si facevano sempre più acuti. Mi fermò, mi fece sdraiare sul divano e posizionò il suo culo davanti alla mia faccia mentre lei mi succhiava il cazzo. Stancatasi di quella posizione si alzo e prendendomi il cazzo in mano mi portò nella sua camera da letto. La feci sdraiare, le divaricai le gambe e cominciai a penetrarla con il mio cazzo gonfio. Lo affondai un paio di volte e lei mi disse "Porca troia, il tuo cazzo è molto più grosso di quello che mi ha trombato per questi 5 anni, vacci piano" io sapevo che il suo ragazzo aveva un cazzo piccolo perché mi diceva che quando usavano il preservativo (prima che lei cominciasse a prendere la pillola) molte volte gli usciva e non gli lasciava nessun segno. Mi fregai di quello che mi disse, di andare piano, e cominciai a trapanarla facendola godere come mai le era capitato, lei urlava dal piacere e venne ripetutamente prima di decidere di cambiare posizione. Adesso lei era sopra di me, e mi dava le spalle,
    io vedevo il suo culo che andava su e giù e questo mi face eccitare terribilmente, infatti dopo un po' la spostai e la inondai con il mio liquido caldo. Si volle fermare perché era esausta, mi raccontò che non si erano lasciati con il ragazzo e che era solo una scusa per farmi correre da lei. Perché quello che le aveva raccontato Monica lo voleva provare anche lei, concluse dicendomi "mi hai fatto eccitare terribilmente, più quanto mi fossi mai eccitata, mi ci voleva!". Dopo le sue parole io ero eccitatissimo e presi a trombarle le tette, era bellissimo, era una cosa che avrei sempre voluto fargli, lei mi disse "chi sa quante seghe ti sei fatto pensando alle mie tette, pensando di trombarle così. Vienimi sopra'', così dopo un pò venni sulle sue tette spruzzandola anche in faccia, sulle labbra, sulle palpebre, nei capelli. Non l'avevo mai vista così contenta! Eravamo stremati e ci addormentammo su quel letto. La mattina dopo ci svegliammo di buon ora e io andai all'università, ci demmo appuntamento per la sera stessa.
     
    Top
    .
0 replies since 31/10/2013, 12:35   4909 views
  Share  
.