Io, Manuele e il 69

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  1. lance30
     
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    Io, Manuele e il 69
    CITAZIONE
    ...... il suo corpo nudo si confondeva con le ombre della notte...vide la camicia di Manuel gettata frettolosamente sulla seggiola …..lei l’aveva quasi strappata…mentre lo spogliava nella foga di un desiderio che ardeva come una enorme pira........

    Emanuela cercava di ritornare nel mondo reale uscendo da una zona al confine fra il sogno e la realtà; un pò alla volta rimetteva a fuoco ricordi, immagini e sensazioni per scacciare quel senso di smarrimento che la prendeva ogni volta che si risvegliava da un sonno profondo.
    Lei non aveva avuto mai problemi ad addormentarsi scivolava nel sonno con una naturale leggerezza tuffandosi in un mare di colori, immagini e situazioni con un flusso di emozioni talvolta violente che la percorrevano come premonizioni di una cassandra inascoltata che riesce a dare uno sguardo in un inconscio collegato con un possibile futuro.
    Non riconobbe il luogo...la stanza dov'era....e istintivamente cercò il rassicurante contatto con il corpo di sua figlia con cui ormai condivideva il letto da anni.
    Poi di colpo tornò alla realtà....no non era un sogno e nel suo letto il vuoto che tante volte aveva sentito era riempito da una presenza rassicurante calda...reale...non un sogno.
    Finalmente le parole dalla mente compirono il loro naturale viaggio arrivando alla bocca: "Lo.....sei sveglio?"
    Emanuela attese un attimo senza ottenere risposta......dorme pensò con un senso di intima soddisfazione...."questa notte ha finalmente trovato la pace".....e senza far rumore scivolò silenziosa fuori dal letto.
    Era sempre turbata perché Manuel raramente trovava la pace fra le coperte anche dopo una notte di amore appassionato, dopo essersi amati fino allo sfinimento, non riusciva ad abbandonarsi ad un sonno ristoratore e lei si chiedeva...e cercava di immaginare quali fossero i suoi sogni...o forse erano incubi?
    Emanuela aveva più volte domandato a Manuel qualcosa dei suoi sogni e la risposta era sempre la stessa....non ricordava nulla sembrava un pc a cui avessero tolto all'improvviso la corrente cancellando tutti i dati.
    Silenziosamente si mosse e il suo corpo nudo si confondeva con le ombre della notte; scivolava tra i raggi di luce che filtravano dalle persiane quando vide il bianco della camicia di Manuel gettata frettolosamente sulla seggiola .....lei l'aveva quasi strappata...mentre lo spogliava nella foga di un desiderio che ardeva come una enorme pira che non si consumava anzi si alimentava con il reciproco contatto dei loro corpi.
    Era una delle cose che la meravigliava....non pensava che sarebbe arrivata a spogliarsi completamente specie con un uomo che conosceva poco eppure qualcosa era successo.... un calore indicibile gli faceva desiderare di essere nuda per meglio offrirsi alle sue carezze.....un calore che lui emanava e che sapeva moltiplicare attizzando in lei un fuoco che non pensava si potesse sprigionare con tanta intensità.
    Quelle mani calde....forti....ma allo stesso tempo gentili capaci di percorrere le sue generose curve all'infinito.....toccando punti che risvegliavano forti sensazioni...sepolte...e di cui non aveva più da tempo piena consapevolezza.
    Era come un minatore che scopriva tesori nascosti ......giacimenti di puro piacere..... un mare in cui immergersi per un bagno rigenerante....con tempeste di cui non avere paura perché erano di puro piacere.
    Afferrò la camicia e la portò al viso aspirando il suo odore...quella sensazione di maschio che tanto la inebriava e la eccitava da morire......
    La indossò abbottonando distrattamente e lasciando che il generoso seno traboccasse mentre le falde della camicia coprivano parzialmente il suo splendido sedere ....e sul davanti si apriva e richiudeva con un dolce e osceno movimento ......che dava vita al suo sesso....
    Gli preparerò una bella e robusta colazione....dovrà recuperare molte energie...pensò...e involontariamente sorrise....perchè lo desiderava di nuovo voleva di nuovo sentire quel calore...e voleva questa volta trasformarlo in un dolce torpore in cui immergersi.
    Più tardi tornò verso la camera da letto....entrò nella stanza....il letto era vuoto....un senso di smarrimento la colpì...come un temporale estivo che pone fine ad una stupenda stagione...."Manuel?".....le parole rimasero li nell'aria galleggiando in attesa di atterrare in cerca di una risposta...
    "Dove sei?"....."La colazione è pronta....."....la frase rimase li troncata sospesa per un attimo lunghissimo...
    Le ondate di panico non fecero in tempo a invaderla.....perchè furono ricacciate da un'ondata di intenso calore...un corpo che dolcemente aderiva al suo prendendola alle spalle.......
    Sentì e riconobbe un familiare turgore premuto contro i suoi glutei e una mano percorreva il suo corpo fino al seno stringendola in un caldo abbraccio.....
    "Sono qua" disse Manuel con voce bassa e leggermente rauca.......e l'altra mano andò fra le sue cosce scostando con noncuranza i lembi della camicia......
    Quando la baciò sul collo....l'incantesimo si ruppe....."Buongiorno.....sento che sei completamente sveglio..." .disse Emanuela con un tocco di studiata malizia...
    Si girò e lo guardò in quegli occhi profondi.......non potè dire altro perché un bacio le chiuse le labbra.....e lei si arrese a quella dolce invasione del suo corpo.....
    "Sei la mia colazione preferita" disse Manuel..... "il mio pranzo e la mia cena e gli spuntini perché tu mi fai venire sempre fame".......
    Emanuela sorrise e lo attirò a se.... lo percorse con le sue mani esperte.....lo baciò sui capezzoli e con le mani accarezzò quel membro che vibrava di desiderio......le sue labbra fecero un breve percorso per arrivare sulla punta di quel membro....lo sentì già umido per l'eccitazione e assaporò quelle gocce di liquido che lo bagnavano.....le mescolò alla sua saliva.....quindi se lo affondò in bocca....lo sentì arrivare fino in fondo....la sua ingombrante presenza quasi le causò un conato di vomito che lei ricacciò prontamente......le sue mani stringevano le sue palle con dolcezza e piano piano raggiunsero il letto disfatto.....
    Lei lo teneva con quel senso di potere che sapeva di avere sugli uomini...consapevole del desiderio che riusciva a risvegliare ma con lui era diverso per la prima volta sentiva un confronto alla pari senza vincitori.....vinceva solo l'enorme piacere che entrambi provavano.....
    Sentì il pene che quasi sussultava nella sua bocca..... "no non ancora tesoro"....disse un po in affanno e lo strinse delicatamente alla base per spegnere temporaneamente i suoi ardori....
    Si girarono ancora e Manuel raggiuse la sua fica che ormai era bagnata e con naturalezza si compose un erotico sessantanove.....Emanuela continuava a baciare il pene e lui con la lingua percorreva dolcemente il percorso dalla vagina all'ano......
    Con il dito cercava di lubrificare la stretta apertura.....e Emanuela bagnava con la saliva quella verga vibrante..... "Ora" disse lei......
    Lui la prese e lei non senti solo la penetrazione ma era come se aprisse cancelli a lungo chiusi di un giadino segreto che fino a quel giorno aveva tenuto chiuso.....non trovando mai il giardiniere che se ne prendesse cura....
    Una piccola fitta di dolore la riportò alla realtà Lui era andato fino in fondo la stava prendendo con decisione e con forza e lei si sentiva e accoglieva questa invasione come il calore che scioglieva il ghiaccio dove aveva ibernato la sua vita.....
    Si sentiva viva calda e di nuovo forte....non di essere dietro ad un muro di protezione ma per aver sfondato quella barriera che la proteggeva ma che la isolava.
    Sentì le spinte che si facevano più intense e lui che stava arrivando sempre più di corsa alla conclusione di quella focosa invasione.....si sfilò e un lampo di sorpresa percorse gli occhi di Manuel.....
    Lei riprese in bocca il pene.... "Finisci qui...dentro di me ...." disse sottovoce Emanuela....e dopo pochi secondi un fiotto caldo e abbondante la riempì".........
    "Emanuela.....Emanuela" la voce di Manuel si faceva strada nella sua mente aprì gli occhi e mise a fuoco..... "hei ...ancora nel mondo dei sogni?" disse lui ..... "ho preparato il caffè e la colazione"........
    Lei ancora un po stordita fra il sogno e la realtà non riuscendo quasi a spiegare la potenza di quel sogno che si distingueva nettamente dai suoi soliti.... "Stavo sognando......".... "spero cose belle" disse lui tornando verso la cucina.
    "Si...bellissime........" e con un sorriso lo seguì pensando che le fantasie vanno realizzate....magari dopo una bella colazione.......
     
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