Gli amanti di mia sorella porca

Per anni ho desiderato mia sorella senza dire o farmi accorgere di nulla, la osservavo di notte quando per il caldo si spogliava e si addormentava tutta nuda, con le tette di fuori, incurante, o forse lo faceva apposta, della porta lasciata semi aperta. Quando poi facevamo ginnastica in terrazza, ancora me lo ricordo il suo body nero che quando faceva gli addominali con le gambe in aria le si incastrava in mezzo alla figa, facendomi vedere più di quanto fosse lecito. Se mi ricordo bene in realtà, qualche volta qualcosa deve aver capito, visto che mi ricordo dei sorrisini ironici sul suo bel visetto. Purtroppo non ero il solo a desiderarla pazzamente e che io ricordi, da quando ha avuto l’età, non è mai stata un periodo da sola ed ogni volta era quello giusto. Io cercavo di avvisarla, di indirizzarla correttamente, ma non sono riuscito molto nel mio intento. Vuoi per il suo carattere ribelle, faceva sempre il contrario di quello che le si diceva e che me la faceva desiderare ancor di più, vuoi per la mia abbastanza evidente gelosia, mia sorella è sempre stata fonte di problemi, per non dire una zoccola. Per via del suo modo di fare molto aperto, diciamo, si è conquistata presto la fama di essere una che andava a letto con tutti. Una sera per esempio siamo andati con degli amici ad un falò su una spiaggia vicina a casa nostra: eravamo già adulti, 22 anni io, 20 lei. C’era un ragazzo di Roma, poco più di 19 anni, molto carino: si chiamava Sergio ed era il fratello della ragazza con cui avevo iniziato un’avventura estiva. Io ero molto preso dalla mia situazione e non mi sono accorto che lei e Sergio si sono appartati dietro una cabina. Sicuramente pensavano di essere al sicuro, ma non avevano fatto i conti con la mia vescica, che per via della birra che avevo bevuto in quantità industriale, avevo bisogno di svuotare. Ad un certo punto infatti, mi sono alzato cercando un luogo appartato per pisciare e la mia scelta è caduta proprio dietro la cabina dove stavano loro. La scena che si è presentata ai miei occhi è stata scioccante e bellissima nello stesso tempo. Ho visto mia sorella abbassare i pantaloni di Sergio con un certo impeto. La luce era buona, grazie ad un lampione poco distante e così l’ho vista prendere l’uccello di Sergio e fargli una sega. La faceva da gran esperta, glielo menava guardandolo in faccia, la porca, di tanto in tanto scendeva velocemente verso la pancia per dargli anche qualche colpo di lingua, un lavoro davvero ben fatto, tanto che ho visto il ragazzo venire quasi subito. Lei non ha fatto altro che leccarglielo ancora più avidamente, non sono riuscito a guardare oltre, non era il caso e sono tornato dalla mia ragazza. Quella scena però mi ha convinto del fatto che mia sorella è una vera porca e che io avrei dovuto fare qualcosa per scoparmela. Ma naturalmente non ho fatto nulla: a quel tempo Tiziana era sì eccitante, ma il mio desiderio non era ancora così forte da spingermi a superare il tabù dell’incesto. In seguito mia sorella è dovuta andare via dal paese e si è trasferita a Milano circa 15 anni fa ed anch’io sono andato via di casa per frequentare l’università. Nonostante le ragazze non mi siano mai mancate, il sesso migliore l’ho sempre fatto masturbandomi selvaggiamente al pensiero di Tiziana. Ho sempre pensato che avrei avuto un’occasione prima o poi, anche se le nostre vite avevano preso ormai strade diverse. Lei a Milano con il compagno ed i suoi amanti, che so essere stati tantissimi, io a Genova, una prima compagna, con la quale sono stato 3 anni, una figlia, poi una seconda compagna, altri 5 anni, infine una terza con cui continuo a stare tuttora e che è all’oscuro di questa mia passione incestuosa per mia sorella. In tutto questo tempo Tiziana ha buttato molto della sua vita, è ancora una donna bellissima, ma ha avuto troppi uomini, alcuni che l’hanno amata davvero senza però riuscire a tenersela stretta, altri invece che l’hanno solo usata. Qualche mese fa, ha manifestato il desiderio di venirmi a trovare ed io ho accettato senza pensarci troppo. Ho sempre voglia di vederla anche se so che tra lei e la mia attuale compagna, Chiara, non corre buon sangue. Il giorno arriva, spedisco la mia compagna dai suoi genitori senza darle troppe spiegazioni e vado a prenderla in stazione: io sono emozionato come un bambino e lei naturalmente deve averlo notato. Dopo la cena con i parenti che avevano saputo del suo arrivo, ce ne siamo tornati a casa: abbiamo sempre dormito nello stesso letto, anche se non è mai successo niente ed anche stavolta, nonostante la mia proposta di andarmene a dormire sul divano, succede così. Di ritorno dalla doccia, il suo accappatoio era semiaperto e io sono stato catturato da quella visione: si intravedevano appena i capezzoli, ma li potevo comunque immaginare di un colore rosa scuro, gonfi e duri come capita spesso a chiunque dopo una doccia. Non ho detto nulla e la mia mano ha cominciato a muoversi da sola; le ho accarezzato una gamba e lei non si è mossa, sono salito sempre più su fino a spostare parte dell’accappatoio, per scoprire del tutto la coscia e lei mi ha lasciato fare. Raggiunto finalmente il suo ventre mi sono fatto più audace e ho cominciato ad accarezzarle la figa e lei si è lasciata andare ancora di più. Ho sentito che si stava bagnando, ancora un istante e non avrei più potuto fermarmi. Man mano che le accarezzavo la figa, mi sono accorto che la sua eccitazione andava crescendo perché lei stessa diventava meno passiva: infatti mi ha tolto la mano e si è messa la mia gamba sinistra tra le cosce ed ha cominciato a strusciarsi. Ho sentito del liquido scivolarmi giù per la coscia. Il mio cazzo stava scoppiando dentro i pantaloni. Lei lo ha capito e ci ha messo sopra la mano. Lo ha tirato fuori piano e senza mai smettere di ancheggiare sopra la mia coscia, io le ho preso la testa con una mano e l’ho spinta giù a succhiarmi finalmente l’uccello.

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