La divoratrice di sperma

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    Era il quarto anno di legge, io un ragazzo normale, discreto frequentatore di palestre, niente di che, ma mi sono sempre mantenuto in forma, capelli corti neri e una barba cresciuta più per pigrizia che per voglia di averla.
    In ogni modo, dopo poco un mese dall'inizio del semestre, verso Novembre, con i miei storici coinquilini, avviene una grande lite, per futili motivi.

    Ho la fortuna di portarmi una ragazza a letto, e dopo una notte di passione mi ritrovo 3 futuri architetti, bocciati ad un'esame, dopo una notte passata insonne a causa mia.
    In effetti avevo scordato del loro esame, e non nego che aver fatto urlare una ragazza a tal punto da tener gente sveglia mi rendeva fiero del mio cazzo, ma il mio aver preso la questione in maniera troppo leggera doveva averli infastiditi. Lo capii da piccoli atteggiamenti che cambiarono nei miei confronti, come il non chiedermi più se volevo caffè, non coinvolgermi più nella schedina settimanale, o il farmi trovare tutti i miei vestiti accatastati fuori dalla porta. Piccoli gesti per l'appunto.

    Dopo la furiosa lite iniziai a cercare casa, ma a semestre iniziato era più difficile sopratutto per la mancanza di tempo.
    In una situazione quasi disperata mi rivolsi all'unica persona che conoscevo con casa libera, Valentina.
    Vale era una ragazza fuori dal comune, amante di videogiochi di massa online,un po asociale, molto eccentrica, con la strana abitudine di portarsi le mani al viso quando rideva, non sicuramente una di quelle top model, lievemente in carne, uno e sessanta di altezza, un sedere normale, occhi castani, capelli lisci tra il rosso e il castano, occhiali, ma il tutto era compensato dalla sua quinta di seno, tette gigantesche. Un'altro limite di Vale era la sua situazione sentimentale, fidanzata da 8 anni con un ragazzo che attualmente studiava al Nord. Disperato le chiesi ospitalità, e approfittando di una discreta amicizia se cercava coinquilini.

    Lei, sebbene stesse in una casa grande non voleva, o più che altro il fidanzato non voleva, ma con un po' di parlantina, e facendo qualche spesa riuscii a trasformare quell'unica notte in una settimana, quella settimana in un mese e quel mese in due mesi, il tutto all'insaputa del fidanzato.

    Lei, solita indossare vestiti scollati per esaltare le sue tette, dopo poco tempo si abituò alla mia presenza e se prima per casa girava totalmente nuda o in intimo e col mio arrivo arrivarono vecchie e poco affascinanti tutone, con me in giro, dopo poco incominciò ad indossore vecchie magliette, con scollature che troppe volte distoglievano il mio sguardo, lei lo aveva capito, ma non le dava fastidio, come spesso diceva
    ''al cazzo non si comanda''

    Al terzo mesi di convivenza segreta ogni mattino potevo ammirare quella quinta esplosiva quasi fuoriuscire dal reggiseno dato che la bella Vale dormiva in intimo e al mattino la noiava troppo vestirsi. Lei, di comodo, poteva ammirare la mia erezione mattutina, e ogni mattina doppisensi e allusioni non mancavano.

    Questi eventi però durarono poco, arrivò infatti il Natale con il ritorno a casa. Per me a casa almeno, per lei invece arrivò una ragazza col fidanzato. Quasi quasi lo invidiavo.

    Al nostro ritorno possiamo dire che approfondimmo l'amicizia, infatti, oltre alla classica routine quotidiana, come vedere i griffin e film la sera iniziammo a raccontarci cosa avevamo fatto durante le vacanze, e quasi tutti i racconti di Vale riguardavano i posti strani dove aveva trombato con lo zito, o dei porno visti assieme, odi giochetti sessuali, mentre io raccontavo di tristi serate di tombola o giocate a carte in famiglia, di qualche festa con così tanto alcool da non ricordare nulla, e di una brevissima avventura di una notte... Comunque ci avvicinammo raggiungendo una nuova intimità, parlando anche di voglie e desideri sessuali, argomenti fino a qualche mese fa inpensabili.

    Una sera, davanti ad una serie tv, seduti al tavolo della cucina, partì un discorso sulle nostre fantasie, e la sua del momento era guardare un porno mentre qualcuno la masturbasse.
    Me la immaginai anche, su un letto, lei e il fidanzato a guardare un porno, lei con uno slip viola e tette al vento, le cosce aperte e la testa del fidanzato intenta a leccarle la sua figa depilata, con la lingua che entra e le lecca il clitoride, mentre i suoi gemiti coprivano quelli della pornostar nello schermo.

    Spensi il cervello, dovevo distrarmi, non potevo starle ancora vicino, dissi di dover andare in bagno e mi masturbai per lei. Dovevo farmela pensai.

    In pochi giorni la sua astinenza dal fidanzato aumentò, e più volte esternò queste sue fantasie, io stavo morendo quasi, quelle sue tettoie mi avevano ipnotizzato, e ogni sua fantasia corrispondeva ad una mia sega la stessa notte.

    Verso Febbraio iniziò a girare perennemente in intimo,e abbracci e pacche sul sedere divennero una normalità a casa nostra. L'idea di provarci era troppo forte, ma la sua storia da 8 anni, quasi 9 mi bloccava.

    Una notte, poco prima di San Valentino, sentii degli strani versi provenire dalla sua stanza, allarmato mi alzai e andai a controllare, fregandomene del fatto che indossassi solo degli slip neri e un paio di calzettoni bianchi.
    Arrivai alla sua camera e senza bussare aprii piano la porta

    ''Vale, ho sentito degli strani rumori, tutto ok?''

    E la vidi...
    Vidi quelle sue tette immense, ancora nel reggiseno, coperte dai capelli, ma con una mano che se le massaggiava, e poi una mano dentro la figa, senza mutande, con una lieve peluria, gli occhi chiusi e un'espressione di estati, il tutto illuminato da un porno dove 4 ragazze venivano fottute da un grosso tizio nero.
    Lei mi vide e coprendosi con le mani la figa mi chiese imbarazzata e in preda a risatine isteriche cosa volessi. Risposi che avevo sentito strani suoni, ma che tutto ora aveva senso, poi guardai lo schermo, dove il porno andava avanti e notai le mutande sul televisore.
    Lei non mi disse niente, ma mi guardava, con le mani che coprivano la figa, e l'odore di donna potente nella stanza.
    Lo pensai, e lo volevo fare, davvero, volevo non dirle niente, avvicinarmi togliendomi le mutande, sbatterle il mio cazzo in faccia e poi sbatterglielo nella figa, ma non lo feci, le dissi solamente
    ''seve una mano?'' dissi con tono ironico
    Lei si mise a ridere e si coprì il sorriso come al solito, e il mio sguardo si posò sulla sua figa, ora in piena libertà, lei mi guardò e mi disse
    ''Galu, ho cose da fare come puoi notare, ci vediamo domattina?''
    Io dissi di si e le augurai la buonanotte.
    Mi sentii un coglione.
    Mi masturbai subito dopo, pensando a ciò che vedevo fare e immaginanandomi cosa stesse facendo lei.

    Il mattino dopo la vidi rilassata, si stiracchiò davanti a me, mettendo meglio in mostra il suo immenso davanzale. Indossava lo stesso intimo della notte prima, slip e reggiseno di pizzo grigi. stupenda.
    ''com'è, ho sentito che anche tu ti sei divertito a mano ieri sera, dai, dimmelo, hai pensato a me vero?'' mi disse ridendo mentre sorseggiava il suo caffè.
    Io avvicinandomi le puntai una tetta, mirando al capezzolo indurito che si scorgeva dal pizzo, toccandoglielo.
    ''io penso sempre alle gemelle'' dissi ridendo
    ''che onore'' mi rispose lei stando al gioco.
    La avevo appena toccato una tetta, e il mio cazzo induritosi lo dimostrava
    ''vado in bagno ora'' le dissi
    ''se ti seghi pensami'' mi disse ridendo
    Lo feci.

    I giorni fino a San Valentino furono così, ogni notte rimanevo sveglio, aspettando che lei si toccasse, mi eccitava sentirla gemere, e puntualmente, quando ciò avveniva, io mi masturbavo. In qualche occasione si masturbava anche di giorno, e ovviamente non mancavo di farglielo notare.
    Il 13 però, arrivò una funesta notizia per lei, il suo ragazzo Antonio non poteva venire per il 14, il brutto tempo aveva bloccato i suoi aeroporti. Quando mi disse questa cosa lei si butto su di me, triste, bisognosa di un’abbraccio. Indossava un intimo rosso, che scopriva molte tette, e durante quel momento innocente, mi venne duro, ancora, e lei lo sentii, lo sentii toccarla.
    ‘Galu’’ mi disse lei
    ‘’Si?’'
    ‘’Sei eccitato,vero?’'
    ‘’Si’'
    non disse altro, ma non si staccò, continuo ad abbracciarmi, poi dopo quasi un minuto si staccò, mi guardò in faccia
    ‘’grazie per esserci’’ mi disse, mi diede un bacio a stampo, e si incamminò verso la sua stanza
    ‘’tutto qui?’’ le dissi ironicamente io
    lei si girò, mi guardò e ridendo mi disse
    ‘’per ora si, ora è il tempo per un porno, ciauz’'
    Io la guardai perplesso, voglioso di lei, e mentre lei si girò io ammirai il suo fondoschiena desideroso di ficcargliela nel culo, di possederla.
    Lei entrò in camera, chiuse la porta e si iniziò a toccare, la sentii dopo pochi minuti gemere, e non riuscivo a non immaginarla, magari stavolta nuda, e decisi, decisi di entrare, ma proprio quando ero davanti alla porta sentii il suo cellulare squillare, con la suoneria personalizzata del ragazzo, di corsa mi ributtai nel divano, facendo finta di leggere una cosa sul cellulare, e la vidi uscire, con il suo reggiseno che a malapena copriva quelle tette da sogno e scena mutande, gli rispose con un
    ‘'hey amore’’ che mi fece capire che i miei desideri erano irrealizzabili, pazzeschi, e che sebbene la straordinaria intimità creatasi non sarebbe mai nato qualcosa di fisico, ma il suo stare con la figa al vento davanti a me, il camminarmi davanti mi confondeva.
    Si avvicinò a me, e le poggiai una mano sul sedere, iniziando a massaggiandoglielo e scendendo, lei non mi disse niente, ma iniziò a toccarsi, davanti a me
    ‘’e che cosa mi faresti?’’ disse Vale al fidanzato
    Io staccai la mano allora, e lei andò in camera sua a parlare con il ragazzo, io intanto sentivo frasi del tipo ‘te lo succhierei’’ e simili, e decisi che quella sera, al costo di perdere la casa ci avrei provato.

    Passata la cena, e qualche piccola chiacchera la convinsi a vedere un horror in streaming, collegai il pc alla tv e attaccai il film, lei indossava un intimo verde, io slip grigi, e iniziammo a vedere l’horror, dopo poco, partirono le prime scene horror, e come previsto, lei si butto su di me con conseguente mia erezione.
    Verso la metà del film dissi di dover andare al bagno e appena uscito le chiesi se doveva andarci pure lei e lei ci andò.
    Appena entrata mi buttai sul pc, andai immediatamente su youporn e misi un porno, appena lei uscì si riavvicino, le strinsi le braccia attorno alla vita e feci partire il porno.
    Lei si girò a guardarmi male, e io iniziai a ridere, facendo finta che fosse uno scherzo, lei provò ad alzarsi ma la trattenni
    ‘’su Galu, fammi togliere sto coso’'
    ‘’Dai Vale, ne guardi tanti, uno in più che ti cambia?’’ feci ridendo
    ‘’Se se, è peccato questo’’ fece lei ridendo
    ‘’la verità è che ti spaventi troppo di guardare un porno con me’’ feci io con tono di sfida
    ‘’ok, sfida accettata’’ fece lei
    Nel frattempo iniziarono a trombare nel porno, e con la mia erezione al massimo che premeva sulla sua schiena lei iniziò a guardare il film in silenzio.
    Io posai la testa sulla sua spalla e vidi che la sua mano era poggiata sopra le sue verdi mutande che si massaggiava, io iniziai a muovermi, sfregando il mio cazzo sulla sua schiena, mentre le mie braccia salirono per toccare il sotto delle sue tette.
    Nessuno dei due disse niente, fino a quando preso dall’eccitazione, staccai le braccia e poggiai le mani sui suoi fianchi, e poco a poco iniziarono a scendere verso la sua figa.
    Lei non disse niente
    Misi le mani dentro i suoi slip, e lei iniziò a gemere, fino a quando non le misi due dita dentro la figa. Era bagnatissima.
    Inizia a massaggiarle il clitoride, e lei godeva, le scostai le mutande ed iniziai a penetrarla con 2 dita. Lei iniziò a godere e le quei piccoli gemiti divennero quasi delle urla. Arrivò all’orgasmo assieme ad un tremito e ad un quasi svenimento sul divano. Il mio cazzo era diventato immenso intanto e calai le mutande, in modo che potessimo sentire le nostre pelli a contatto.
    In quel suo stato di estasi la sollevai lievemente e le tolsi il reggiseno. Finalmente vedevo quelle tette sognate da quasi un’anno.
    Subito dopo mi alzai dal divano, sulla quale lei cadde all’indietro, mi misi davanti a lei e le aprii le cosce, pronto a ficcarle il mio cazzo dentro la sua figa.
    Mi avvicinai e quando il mio cazzo tocco le sue labbra e inizio ad entrare la punta lei mi fermò, mi allontano il cazzo prendendolo con la mano.
    ‘’ non possiamo Galu, c’è Antonio, l’unico cazzo che è stato qui dentro è quello suo e così deve essere’’
    Mentre mi diceva questo iniziava a masturbarmi e la mia eccitazione era tale che stavo per venire, ma cercavo di trattenermi, volevo penetrarla.
    ‘’Ti prego Vale, lo vogliamo entrambi, trombiamo’’ dissi io voglioso.
    ‘’Voglio venirti dentro, voglio farti di tutto, voglio venire, perfavore’'
    Lei smise di masturbarmi
    ‘’ non preoccuparti, ci penso io a te’'
    prese il mio cazzo e se lo mise in bocca, iniziò a leccarlo, a masturbare la parte fuori e succhiare quello dentro.
    La sua lingua era paradisiaca, e sentirla attorno al cazzo mi face godere al punto di esploderle in bocca, lei si staccò e iniziò a leccare ed ingoiare lo sperma che fuoriusciva dal mio pene.
    Ero finalmente riuscito nel mio scopo, ma non mi bastava, iniziai a baciarle le tette, tutte quante, quelle immense tette.
    Scesi con la testa nella sua figa, e iniziai a leccargliela, ma lei mi stacco.
    ‘’Aspetta, ne voglio ancora’’
    Si buttò nel divano
    ‘’voglio il tuo cazzo ancora in bocca, voglio altra sborra’’
    mi girai e diedimo inizio ad una straordinaria 69, e mentre la mia lingua entrava dentro di lei, sentii quanto era bagnata, e sentii una lingua leccarmi le palle, per poi salire per tutto il cazzo fino a che non lo sentii avvolto dalla sua bocca.
    In poco il suo andare su e giu, mi fece venire di nuovo, e sentii lei godere nell’inghiottire ancora il mio sperma. Nel frattempo lei raggiunse nuovamente l’orgasmo, aumentando i su e giù della sua testa.
    Lei si sollevò da me, e quando l’ultima goccia di sperma uscì da me lei diede l’ultima leccata e leccandosi le dita mi disse
    ‘’vado a letto, buon San Valentino’’
    ‘’è stato un piacere’’ dissi.

    Non mi mossi dal divano, ero troppo felice, mi addormentai.

    Poche ore dopo sentii una strana sensazione, quasi di bagnato.
    Aprii gli occhi.
    Rividi lei intenta a succhiarmi il cazzo. Venni in pochi minuti. Come prima lei rileccò il mio sperma. Fatto questo la vidi muta, in tutto il suo splendore.
    ‘’ne avevo voglia’'
    ‘’quando vuoi’’ dissi io
    si avvicinò, mi diede un bacio a stampo, poi uno al cazzo.
    ‘’a domani allora’'
    Lei se ne andò, e mentre fissavo il suo strepitoso culo le diedi una pacca e la vidi chinarsi, potendo ammirare la sua figa in tutto il suo splendore.
    ‘’ prima o poi ti trombo’’ dissi io
    ‘’sognatelo bello’’ disse lei ridendo‘’ io sono fedele solo ad Antonio’’
    ‘’oh bhe, tanto vale che getto la spugna allora’’ dissi io ridendo
    lei aprii la porta, mentre era totalmente nuda si girò e mi disse
    ‘esatto’’
    Poi chiuse la porta.
    Io mi sedetti sul divano, totalmente nudo, col cazzo al vento iniziai a cercare qualcosa da vedere, quando sentii la porta di Vale aprirsi lievemente.
    La guardai, e vidi Valentina sdraiarsi sul letto.

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    Edited by lance30 - 29/10/2013, 23:14
     
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