La vicina di casa porca dei miei genitori [Prime Esperienze]

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    La vicina di casa porca dei miei genitori


    Chi in gioventù non ha avuto una vicina di casa ispiratrice di pensieri erotici e musa delle masturbazioni quotidiane !
    La mia si chiama Elda, é la vicina confinante della casa dei miei genitori.
    Sposata con due figlie ai tempi della mia adolescenza era il mio idolo pornografico, usava sempre gonne corte, bionda con due tette fantastiche fasciate sempre da camicie attillate.
    Aveva un linguaggio esplicito, quando la sentivo parlare fra vicine, un viso, a mio avviso, da grande porca ed il culmine della mia fantasie si raggiunse, quando, un pomeriggio d'estate, la vidi dalla mia finestra, sfogliare una rivista porno comodamente seduta in giardino, evidentemente pensava di non essere osservata.
    Questo scatenò in me una libido pazzesca che sfociava, a quei tempi, in poderose masturbazioni con potenti sborrate.
    Il tempo passò ed io divenni grande, mi sposai e formai una mia famiglia andando a vivere nel paese vicino.
    Negli anni a seguire, quando andavo a trovare i miei, venivo ragguagliato sulle novità del quartiere e venni così a sapere che aveva divorziato e che frequentava uomini più giovani di lei, ed io nel mio pensiero tornando indietro nel tempo pensavo, sempre la solita maiala cerca uomini più giovani perchè hanno il cazzo più duro.
    Le sue figlie oramai cresciute erano uscite di casa per farsi la loro vita e lei viveva da sola con queste avventure di maschi più giovani di lei che però non duravano moltissimo.
    Un sabato del mese di Giugno avevo preso l'impegno con i miei genitori che sarei andato ad installare una pensilina sopra una porta, per questo mi recai di mattina dai miei non avendo idea di quanto tempo avrei impiegato per l'installazione.
    Il lavoro proseguiva abbastanza celermente senza trovare grossi inghippi sicuramente nel primo pomeriggio avrei finito.
    Durante la fase di montaggio della pensilina Elda si avvicinò alla recinzione e parlando con mia mamma fece i complimenti del lavoro che stavo svolgendo, affrontò il discorso che i miei genitori erano fortunati ad avere un figlio maschio per poter contare su certi lavori, mentre lei da sola e con solo figlie femmine certe cose non poteva farle per di più in quel periodo era da sola senza un compagno sul quale poter contare.
    Parlando così del più e del meno mi chiese, se dopo aver finito, potevo controllare la sua pensilina della terrazza della mansarda perchè quando pioveva l'acqua scorreva sul muro al disotto di essa bagnando tutto quello che riponeva al riparo.
    Visto che ero in anticipo sui tempi le diedi la mia disponibilità, i miei pensieri tornarono a quando la vidi sfogliare la rivista ed un brivido mi percorse il corpo, anche se adesso era decisamente cambiata per la sua età,
    ma l'avrei scopata volentieri.
    Finito il lavoro dai miei mi avviai verso casa sua, suonai e lei mi venne ad aprire, aveva un vestitino leggero estivo adatto al momento, aveva un sorriso, a mio avviso un pò malizioso, forse frutto dei miei pornopensieri, mi accompagno sù per le scale facendomi i complimenti di come me la cavavo nel fare lavori di riparazione e che ero un uomo d'oro esclamando "beata tua moglie ad avere un maschio tutto fare" , io la ringraziai per tutti quei complimenti ricevendo per risposta " è la pura verità".
    Uscimmo nella terrazza, notai due lettini sdraio ed un tavolino con riposte delle creme al riparo dal sole, tutto intorno delle piante nascondevano la vista da occhi indiscreti, pensai qui prende il sole e per giunta, immaginando la persona, nuda.
    La mia mente stava tornando al periodo adolescenziale con tutti i pensieri pornografici nei suoi confronti, sentivo fra i pantaloni dei movimenti da parte del mio pene.
    Io mi ero portato appresso la scala e l'appoggiai al tetto per salire scacciando così quei pensieri, mi accorsi però di essermi dimenticato i guanti e quindi scesi per recuperarli.
    Quando ritornai di sopra, Elda era salita sulla scala per dare un'occhiata, io arrivai da sotto ed ebbi una magnifica visione, la porca indossava il perizoma e potevo vedere le sue chiappe abbronzate, questo mi procurò un principio di eccitazione, lei al mio arrivo scese dicendomi che voleva vedere come era fatto il tetto.
    Salii e notai che le tegole si erano spostate in avanti facendo cadere il profilo in rame, per questo motivo entrava acqua.
    La informai del problema avvisandola che avrei sistemato le tegole per ripristinare lo stato iniziale e che mi ci sarebbero volute circa 3 ore.
    Lei mi ringraziò per la mia disponibilità, e mi chiese se poteva essermi di aiuto ma le comunicai che il lavoro andava eseguito sopra la pensilina e che si trattava di rimettere al proprio posto le tegole scivolate in avanti e quindi mi arrangiavo.
    Lei con un sorriso mi disse " allora visto che rimango qui in caso di bisogno ti dispiace se prendo il sole mentre lavori ?" , le risposi di mettersi tranquillamente comoda.
    Allora mi chiese " ti dispiace se rimango in topless a prendere il sole ? " , la richiesta mi procurò un brivido di piacere, e con tutta calma le risposi che non c'erano problemi.
    Pensai fra me e me " sei sempre la solita porca ti piace", la vidi togliersi il vestito seduta sul lettino, comparvero due grosse tette, certamente non avevano la consistenza degli anni passati ed il suo culo faceva vedere i segni degli anni con la pronunciata presenza della cellulite, ma in verità non me ne fregava di meno, il mio cazzo cominciava a prendere consistenza per l'eccitazione.
    Indossò un paio di occhiali scuri e si distese sul lettino a pancia in su , secondo me gli occhiali servivano a non farsi vedere se mi guardava, e cominciò a spalmarsi la crema, quando arrivava in prossimità dei grossi seni indugiava in prossimità dei capezzoli che notai irrigidirsi.
    Io facevo finta di nulla ed andavo avanti a sistemare le tegole dando continuamente sbirciatine per vedere cosa faceva, il mio cazzo premeva contro i pantaloncini e così decisi di non nascondere la mia erezione ma anzi di mettermi in condizioni che la notasse.
    Il lavoro continuo, era molto caldo, il sole picchiava ed io colavo sudore, a metà dell'opera la chiamai da sopra la pensilina per chiederle se gentilmente mi poteva procurare dell'acqua per dissetarmi, possibilmente non ghiacciata, la sua piacevole risposta fù " tutto quello che ti serve non hai che da chiedere senza eccezioni", detto questo si alzò e spavaldamente con le tette al vento entrò in casa a prendere dell'acqua.
    La sua affermazione a doppio senso risvegliò il mio cazzo, che nel frattempo era ritornato a riposo a causa del forte caldo, scesi dal tetto per recuperare un pò, Elda arrivo con un asciugamano, per darmi una sistemata, ed un bel bicchiere pieno d'acqua fresca.
    Mi ripresi un pò e mi dissetai all'ombra della pensilina, lei davanti a me con le sue fantastiche grosse tette anche se cadenti, indossava sempre gli occhiali scuri non potevo guardarla negli occhi ma non feci nemmeno nulla per nascondere il mio sguardo verso le sue meravigliose bocce, visto che leI non si preoccupava di nasconderle, iniziai anche io a giocare con lei.
    Durante il momento di riposo, lei preoccupata, mi chiese se era troppo caldo di fermarmi io la rassicurai che avrei completato il lavoro e di non preoccuparsi, prima di salire mi chiese " saresti così gentile da spalmarmi la crema sulla schiena prima di salire ?", non me lo feci ripetere due volte.
    Elda si distese sul lettino a pancia un giù, le versai della crema sulla schiena e con entrambe le mani cominciai a spalmarla con movimenti lenti e rotatori.
    Fra me e me pensavo, "adesso vediamo fino a dove ti piace giocare ", le mani si spostarono ai bordi della schiena e con movimenti morbidi andai a massaggiare la parte esterna del suo seno, lei non accennò nessuna reazione, insistetti per qualche minuto, poi passai al suo fondo schiena, versai dell'altra crema in modo da fluidificare il movimento delle mani con una pressione continua ma non esagerata in modo particolare dei polpastrelli così da farle sentire la mia presenza.
    Sfioravo continuamente il bordo del suo perizoma dove si uniscono i glutei e dove inizia il canale, sentivo la sua pelle rilassata e scaldata dal sole, la sua risposta fu divaricare leggermente le gambe.
    In tutto questo turbinio di cose il mio cazzo aveva ripreso velocemente vigore volevo continuare a stuzzicarla ancora per un pò prima di ritornare al mio lavoro.
    Decisi così di spalmarle la crema anche sui glutei, alla peggiore delle ipotesi mi avrebbe risposto che bastava così, versai il prodotto su quelle burrose natiche, lei non fece alcun cenno, cominciai a massaggiarla e mi avvicinai verso l'interno della coscia sempre con movimenti vellutati fino a posizionarmi con entrambe le mani, con movimento circolare, vicino alla sua fica, lei aprì ulteriormente le gambe per favorire il mio movimento, rimasi li ad insistere, la sentii vibrare leggermente, nella mia testa si faceva spazio l'idea che si sarebbe avverato il mio sogno, avrei posseduto Elda.
    Mi fermai e le dissi " vado a finire il lavoro" non mi rispose, ma potevo sentirla ansimare, mi alzai, anche io non ero da meno, il mio pene pulsava fino a farmi male.
    Risalii sopra la pensilina, i miei pensieri erano su di lei, li distesa a prendere il sole e sicuramente con una voglia pazzesca di maschio, terminai il lavoro e scesi definitivamente.
    Lei si ricompose mettendosi il leggero vestito e levandosi gli occhiali da sole, finalmente la potevo guardare negli occhi, occhi che a differenza di quando mi aveva chiesto se potevo guardarle la pensilina adesso erano più luminosi ed a mio avviso anche vogliosi.
    Mi guardò e mi disse "sei completamente fradicio, sarà bene che ti fai una doccia rinfrescante" le risposi che l'avrei fatta volentieri, ero molto accaldato e mi ero portato il cambio, in realtà volevo vedere la sua reazione ad avere un uomo nudo in casa, il solletichio del mio pene si fece risentire.
    Entrai in bagno e notai una splendida doccia, con vetri trasparenti, molto bella e conturbante, inoltre aveva delle dimensioni veramente generose, il piatto doccia da 1,10 per 1,10 poteva tranquillamente contenere due persone, mi balenò il pensiero sicuramente avrà fatto sesso anche la dentro.
    Questa ulteriore cosa stimolò ulteriormente il mio cazzo che stava riprendendo corpo.
    Elda andò a prendere degli asciugamani, io, di proposito mi denudai, sapendo che sarebbe entrata per porgermi gli asciugamani ed entrai in doccia, lei entrò, il mio pene in semi erezione faceva capolino fra le mie gambe, vidi il suo sguardo cadere li, alzò gli occhi ed io gli sorrisi.
    Aprii il rubinetto e sentii il getto ristoratore dell'acqua tiepida refrigerarmi, non mi ero accorto che lei era rimasta li a guardarmi, la scorsi quando mi girai, la guardai, lei si avvicinò alla doccia e con voce roca mi disse che sarebbe entrata per lavarsi assieme.
    Era fatta, si denudò, vidi così le sue forme generose e conturbanti , i miei passati pensieri scorrevano nella mia mente pensando a tutte le seghe che mi ero fatto per lei.
    Aprì la porta ed entrò con me, appoggiai le mie mani ai suoi fianchi e le sussurrai all'orecchio "giochiamo ancora? " lei con respiro profondo annui con la testa senza parlare.
    Cominciai ad insaponarle le spalle, mentre il mio cazzo premeva insistentemente fra le sue chiappe, passai le mani sotto le sue grandi tette, la sentii ansimare, con pollice ed indice cominciai a solleticare i suoi capezzoli che subito risposero inturgidendosi, con il bacino mi muovevo su e giù facendo scorrere il pene ormai gonfio fra il canale delle sue natiche, il mio respiro si era fatto affannoso come il suo.
    L'acqua che scorreva stemperava la situazione bollente, il mio cazzo pulsava come non mai e sembrava sul punto di esplodere, sentii la sua mano intrufolarsi fra i nostri corpi ed impossessarsi del mio pene, io fermai il mio movimento e lei comincio a segarmi lentamente.
    Mi avvicinai a lei e con le labbra iniziai a succhiarle il lobo dell'orecchio e ad intrufolare la lingua all'interno di esso, poi scesi, con movimenti rotatori di quest'ultima sul suo collo aggiungendo dei leggeri morsi, nel frattempo con la mano cercai il suo monte di venere, lo trovai, sentii le sue grandi labbra carnose e con le dita cercai il suo clitoride.
    Era turgido e grande, sembrava quasi un piccolo cazzo, lo presi fra due dita e cominciai a segarla come lei faceva con me, naturalmente i movimenti erano molto contenuti, lei apprezzava la cosa seguendomi con il bacino.
    Dopo alcuni minuti in questo stato di cose, lei si girò lentamente senza mollare il mio pene, i suoi occhi lussuriosi facevano capire l'astinenza prolungata da cazzo, si inginocchio davanti a me, la vidi aprire la bocca e lentamente ingoiare il mio glande gonfio, lo vidi sparire fra le sue labbra mentre lei cominciava ad ingoiare anche la verga turgida, socchiusi gli occhi gustando ogni attimo di quella favolosa fellatio.
    Comincio a spompinarmi in modo sublime, la pregai di fare piano ero troppo eccitato e non volevo sborrare come un ragazzino, mi guardò e mi disse, togliendoselo dalla bocca, " non ci penso nemmeno, voglio che prima mi sfondi" e subito lo ingoiò con foga.
    Passarono solo alcuni minuti quando, di comune accordo, decidemmo di accomodarci in un posto più comodo, la camera da letto.
    Ci asciugammo, lei per prima e poi io, la raggiunsi, era distesa nel letto a gambe aperte masturbandosi la fica, a quella magnifica visione mi buttai letteralmente fra le sue coscie spostai le sue dita ed infilai la mia lingua fra le sue labbra carnose.
    Lei si dimenava e mi implorava di non fermarmi, cominciai a sentire scendere i suoi umori, mi piaceva giocare con la lingua sul suo grosso clitoride e con le labbra lo succhiavo come le stessi facendo un piccolo pompino.
    Dopo un pò decisi di mettermi a 69 volevo sentire ancora la sua bocca avida di cazzo succhiarmi la cappella e sentire la sua lingua che mi bagnava tutta la verga, come vide il cazzo a suo tiro lo ingoiò in un attimo procurandomi un sublime piacere, ci rotolammo avanti indietro alternando la posizione sopra e sotto.
    La pregavo di fare piano ero tirato come una corda di violino e potevo esplodere da un momento all'altro.
    In preda all'eccitazione ad un certo punto mi disse "sfondami" si distese sul letto a gambe divaricate, non mi feci pregare, mi posizionai sopra di lei, puntai il membro fra le sue grandi labbra e , spingendo, lo sentii affondare nelle sue morbide e bagnate carni.
    Lei mugolava di piacere io cominciai a stantuffarla, sentivo la sciabordio dei suoi umori le sue mani sui miei glutei per favorire il movimento e mi incitava ad aumentare e non smettere spingendomi nel momento dell'affondo.
    Ricominciai a sudare, sia per l'eccitazione che per il caldo, la vedevo godere come una troia la riempivo di parole sconce le dicevo che era una troia succhiacazzi, una puttana rotta in culo, che le piaceva il cazzo giovane e duro e lei nel godimento continuava a dirmi di si, questo mi infervoriva ulteriormente aumentando il ritmo ed affondanto con ulteriore energia.
    Ci fermammo esausti e sudati per recuperare un pò, lei si avvicinò con le sue labbra alla mia bocca ed io la accolsi con la mia lingua, fu un bacio passionale e profondo mentre con le mani mi piaceva solleticarle entrambi i capezzoli.
    La sua mano cerco il mio pene, lo afferrò e comincio a masturbarlo lentamente, la pregavo di fare piano, ero al limite, il suo sguardo lussurioso mi eccitava le palpebre socchiuse come in estasi mi procuravano ondate di piacere, avvicinò le sue labbra al mio orecchio e mi sussurò " prendimi alla pecorina" .
    Mi alzai lentamente, la mia testa era drogata dalla passione e dal desiderio, lei si mise a carponi mostrandomi il culo generoso, appoggio la testa sul letto e con entrambe le mani divaricò le natiche, mostrandomi in tutta la sua maestosità la fica umida dei suoi umori.
    Mi avvicinai a bordo del letto, posizionai il glande fra le sue grandi labbra e con un colpo secco affondai la mia verga, lei emise un urlo di piacere, comincia a scoparla lei mi incitava di aumentare ed io ubbidivo affondando tutto il mio cazzo nella sua pancia, sentivo i testicoli sbattere sulla sua carne, vedevo il cazzo completamente bagnato dei suoi umori entrare ed uscire.
    Mi sembrava di affondare in una morbida e lussuriosa caverna del piacere, sentivo la sborra salire, la avvisai che non avrei durato moltissimo con quel ritmo ricevendo come risposta " io ho già avuto due orgasmi e ora che anche tu partecipi al piacere, riempimi di sborra".
    Queste parole mi fecero allentare la concentrazione per trattenermi, mi lascia andare, sentivo il cazzo quasi esplodere volevo godermi quel momento di enorme piacere con un rantolo di piacere esclamai "sborrooooo" lei favoriva i movimenti con il bacino e la inondai del mio nettare, stremato mi lascia andare sopra di lei che si distese sul letto.
    Avevamo entrambi il fiato grosso, i nostri corpi mantidi di sudore, l'odore selvaggio dei nostri umori riempivano le nostre narici, lentamente feci uscire il pene dalla sua vagina e mi spostai, lei si girò, divaricò le gambe e vidi un rivolo del mio sperma uscire dalla sua bernarda, io ipnotizzato avvicinai la mia bocca alla sua fica e leccai gli umori misti, intrufolai la lingua per trovarne degli altri.
    Elda a quel movimento apri un pò le gambe per favorire l'operazione esclamando " sei proprio un maiale mi eccita vedere un maschio che lecca la propria sborra, fammela assaggiare" , mi diressi allora, con le labbra impastricciate verso la sua bocca e ci baciammo, sentii la sua lingua cercare le gocce rimaste, i nostri corpi si strinsero in un abbraccio.
    Questo non fu che l'inizio di incontri clandestini ed ufficiali quando chiedeva ai miei genitori se potevo farle qualche "lavoretto" ed io e lei sapevamo bene quale.

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    Edited by lance30 - 29/10/2013, 23:10
     
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