Al mercato comunale

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    Essendo divorziata non faccio del sesso regolarmente e molto spesso mi tocco, credo lo fanno tutti quando si hanno gli ormoni a mille. Una domenica mattina mi alzai con una voglia matta di far sesso, anche se la sera prima mi toccai ma forse non era sufficiente non sapere come fare per far passare quella voglia decisi di andare a distrarmi facendo dello shopping e tra i tanti centri commerciali che ci sono intorno a me decisi di andare a un mercato comunale che si fa tutti i giorni a Napoli. questo mercato comunale (non dico il luogo preciso perche non piace.. ma molti capiranno di quale parlo) ci sono bancarelle di ogni tipo e soprattutto quasi tutti extracomunitari, cinesi, giapponesi, africani ma anche da napoletani, lì si trova di tutto dai vestiti all’elettronica tutto di ottima marca a prezzi stracciati lascio a voi capire la provenienza.. Quella mattina misi un pantalone di color bianco di quelli che si portano ora strettissimi a vite bassa dove si notavano bene il mio fondo schiena e un po’ del mio perizoma nero una camicetta grigia lasciata un po’ aperta con un reggiseno a balconcino sempre nero che mettevano ben in risalto la mia quarta abbondante con un paio di scarpe con i tacchi neri diciamo ero vestita molto bene e soprattutto piace l’idea di essere guardata con occhi maliziosi, mi misi in macchina e mi avviai. Giunti al mercatino non sapevo ancora di ciò che volevo comprare notai che quella domenica non so il perché c’era una folla pazzesca si faceva fatica ad entrarci mai vista tanta di quella gente quasi stavo per tornare indietro e andare in qualche centro commerciale non so cosa mi spinse ad entrarci ma sentire quelle voci di quelle bancarelle il casino senza pensarsi due volte entrai.. Per farvi una piccola cartina di questo mercato e tipo una piazza dove si collega con dei vicoli stretti completamente circondate da bancarelle a destra e sinistra, praticamente una volta entrati si deve uscire da un’altra parte perchè impossibile tornarci indietro.. Ovviamente questo mercatino non e frequentato da persone diciamo per bene, tra l’altro situato proprio vicino alla stazione ferroviaria. Entrati nel mercatino si faceva fatica a camminare quasi come un imbuto diventava sempre più stretto uno addosso all’altro si faceva sempre più fatica a camminare e guardare le bancarelle. Con enorme fatica riuscì ad arrivare alla prima bancarella vendeva borse di ogni genere tutte a prezzi stracciati, provavo a frugare tra le grandi ceste per trovare qualcosa di interessante

    quando sentii all’improvviso uno spintone mi voltai e la persona mi chiese scusa, visto l’enorme confusione che c’era sembrava normale gli risposi di non preoccuparsi e mi voltai di nuovo a cercare qualche borsetta interessante dopo qualche secondo senti non una spinta ma una mano sul mio sedere forse era proprio quello che cercavo mi girai di scatto ma non riuscivo a capire chi era c’era troppa gente. Mi avviai verso altre bancarelle mi intrufolai di nuovo in quella folla assurda si faceva un passo ogni 5 minuti, sentii di nuovo quella mano sul mio sedere per qualche secondo ma questa volta non mi girai cercavo di camminare, dopo qualche minuto di nuovo quella mano aperta che riusciva a prendere tutto il mio sedere la strinse stavo quasi per urlare ma si scatenò una reazione di eccitamento che non mi fece aprire bocca.. quella mano rimase incollata, da quel momento iniziava a premere sul mio culetto quasi da penetrarmi e visto che avevo un pantalone di cotone sentivo quelle dita che spingevano con forza contro il mio buchetto. Provava a mettere le mani dentro ma per mia fortuna non ci riuscì e afferro solo il mio perizoma e lo tiro da farmi bagnare tutta. Ad un certo punto vidi una bancarella che aveva intimo riuscì a liberarmi da quella mano e mi avvicinai con enorme fatica, era gestita da una donna nigeriana vide la mia curiosità e mi mostrava dei modelli molto sexy ero un po’ imbarazzata visto che ero circondata dalla maggior parte da uomini cosi disse la ragazza di andare nel negozietto affianco dove c’erano altri modelli più interessanti io accettai e mi accompagno. Finalmente entrai era deserto il negozio la ragazza inizio a parlare in una lingua straniera e usci da retro un ragazzo sui circa 30 anni anche lui di colore bel fisico ma con un po’ di pancetta più continuavano a parlare e io non capivo praticamente nulla pochi secondi e la donna usci dicendo che tornava alle bancarelle e mi mostrava il fratello articoli molto carini. Era quasi sul punto di andarmene quando il ragazzo mi disse di avvicinarsi e guardare questi nuovi modelli di intimo appena arrivati, io per la curiosità mi avvicinai e devo dire che erano molto belli e mi disse di andare nel camerino a misurarli, era tutto cosi strano perché non ero li per compere precise poi il quel negozietto tutto a luci spente poco curato faceva un po’ di terrore. Ero molto perplessa non sapevo cosa fare non so come ma mi convinsi ad accettare nel misurarli, mi indico il camerino che si trovava lungo un corridoio. Entrata nel camerino molto grande rispetto hai camerini normali che si trovano in tutti i negozi vidi un tavolo una sedia e le pareti con dei specchi, chiusi la tendina quasi un lenzuolo stracciato che non riusciva a chiudere tutta la larghezza della porta. Inizia a spogliarmi e provare i primi completini anche se in testa mia continuava l’idea di quella mano sul sedere e che forse non dovevo andare via. Continuando nel mio provare i miei completini e all’improvviso entrò diciamo il commesso avevo solo un micro perizoma senza reggiseno riuscì a coprirmi il seno con le mani lui rimase di stucco nel vedermi con tutti quei specchi vedevo i suoi occhi che guardavano i ogni angolazione, a tono alto gli dissi “come ti permetti di entrare esci subito” lui tutto tranquillo disse “e il mio lavoro e le ho portati altri completini da misurare” li appoggio sul tavolo e usci. Io rossa fuoco in viso molto imbarazzata di quella situazione inizio di nuovo quei pensieri strani nella testa e un formicolio su tutto il mio corpo. Mentre riprendevo la mia scelta di trovare il completino giusto notai attraverso gli specchi che quel uomo era non molto distante dalla porta a spiarmi, cosi decisi con movimenti strani di provocarlo un po’ con piegamenti particolari in modo che vedeva bene il mio culetto.. Dopo circa 5 minuti si ripresento di nuovo fuori al camerino questa volta chiese se poteva entrare e gli dissi di si porto altri capi da misurarmi mi scusai con lui per i modi bruschi di come l’avevo trattato prima mentre lui continuava a fissarmi in tutte le angolazioni che poteva anche se ero coperta dall’intimo che provavo. Nel scusarmi si avvicinò a me e sistemava la bredellina del reggiseno e mi disse che avevo un bel seno e inizio a riempirmi di complimenti. Il contatto di quella mano sulla mia spalla provoco altre forti scosse non riuscendo a dire una sola parola, cosi l’uomo prese un altro completino e mi chiese di mettere questo e se poteva rimanere lì a controllare come mi stava riuscì solo con il capo a fargli capire di si. Ero completamente nuda d’avanti a lui non riuscivo proprio a controllarmi a quello che facevo misi un perizoma molto particolare nero e mi aiuto nell’abbottonare il reggiseno sistemo le bredelline e nel lati sfioro il mio seno non feci cenno di reazione, era dietro vidi che non reagivo e inizio a toccarmi il seno con più insistenza i miei capezzoli subito diventarono duri li stringeva per bene feci un piccolo gemito a quella stretta lui subito capì che ci stavo e si appoggio al mio bacino facendomi sentire la sua mazza ben in tiro. A quel suo contatto mi girai di scatto e gli dissi di uscire non so il perché ma lui fece al contrario mi prese quasi con forza e mi fece distendere sul tavolo e inizio a baciarmi i miei capezzoli. Provavo a respingerlo con le mani ma cedetti era troppo bello subito mi bagnai mi eccitava tantissimo mentre con l’altra mano mi tocco la fica e subito esclamo “troia sei già tutta bagnata ora ti scopo per bene” . Mi tolse il reggiseno e il peri e si tolse i jeans mi avvicino quell’enorme palo di carne alla bocca e me lo infizzo in bocca dicendomi “fai il tuo lavoro troia” quando mi chiamava in quel modo mi mandava in estasi, non riuscivo a farlo entrare tutto in bocca era veramente enorme li mi spingeva con la nuca quasi a farmi strozzare mentre con le mani mi penetrava la mia fica. Dopo un po’ prese le mie gambe e le allargo per bene, iniziando a dare dei colpi forti con quel cazzo sulla mia fica non vedevo l’ora che mi penetrasse lo strusciava per bene sulla passera quando ad un certo punto entro un’altra persona i due si parlarono nella loro lingua e senza perder tempo mi ritrovo un altro cazzo nero in bocca, anche quest’ultimo aveva circa 30 anni con un cazzo enorme e grosso. L’ancia un urlo di piacere quando il primo inizio a penetrarmi era enorme quel cazzo faceva male ma faceva impazzire era proprio quello che cercavo dava colpi fortissimi e molto veloci mi fece raggiungere il primo orgasmo in pochissimi minuti mentre continuavo con l’altro a spampinarlo per bene, le loro mani toccavano i seni che si muovevano dai forti colpi che mi davano sentivo le loro mani sul corpo un cazzo che penetrava la mia fica e un altro in bocca ero troppo eccitata. Non ricordo per quanto tempo mi scoparono in quel modo così violento ma mi fecero raggiungere diversi orgasmi in pochissimo tempo. I due si scambiavano di ruolo in continuazione la mia fica era sempre penetrata da entrambi i cazzi fin quanto uno dei due disse che voleva il mio culo mi fecero alzare dal tavolo quasi non riuscivo a stare in piedi mi tremavano le gambe, mi fecero mettere a pancia sul tavolo uno avanti che mi scopava la bocca e l’altro che giocava con il mio buchetto stretto fin quando non inizio a penetrarmi anche lì bruciava ma mi eccitava troppo cosi grosso nel culo non l’ho mai avuto. Lo faceva entrare e uscire prima con movimenti delicati dal mio bel culetto fin quando non inizio a dare colpi sempre più volenti; fu incredibile la velocità con cui mi scopavano. Non ricordo quanti orgasmi ebbi ma era proprio quello che volevo quel giorno. dopo quasi 30 min anche i ragazzi erano sul punto di venire, cosi dopo aver lasciato in pace i miei buchetti mi fecero distendere sul tavolo e si iniziarono a segarsi puntando i loro cazzi neri e grossi verso il mio viso e le mie mani che accarezzavano quelle palle grosse e piene. dopo pochi secondi mi ritrovai il mio viso ricoperta da un’enorme quantità di sperma sul mio viso che colava ovunque, fu magnifico.
    I due si fecero una risata e andarono di là.
    ci misi qualche minuto per riprendermi, mi incamminai verso l’uscita e notai che il negozio era deserto non c’era nessuno e ne approfittai per mettere qualche completino in borsa.
     
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