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Sto qui a mordicchiargli la cappella, la coccolo tutta tutta con la lingua. La sua mano mi tira i capelli strattonandomi. Mmmmhhh … ha un buon sapore, cerco d’immaginare il sapore del suo sperma, alcune amiche me l’hanno descritto, alcune soddisfatte ed altre schifate. Finalmente oggi me ne renderò personalmente conto, sinceramente ho un pochino di paura del fiotto violento, le mie amiche mi hanno consigliato di tenere gli occhi chiusi, ma no, voglio vederlo proprio sul nascere, sentirlo stamparsi sul mio volto ingenuo, sporcare la mia faccia e la mia vita intera. Fare un pompino è un atto di sottomissione e soprattutto d’umiliazione. Non più una donna ed un uomo ma solo una femmina ed un maschio, dominante. Ora lui geme e con la sua aiuta la mia mano a tenere il ritmo giusto sul cazzo, con l’altra mano le accarezzo l’interno delle cosce. Sento la tensione aumentare, continua a tirarmi e contorcermi i capelli … ahi! Lo guardo dall’alto in basso con uno sguardo corrucciato, i miei occhi azzurri s’incollano ai suoi, digrigna i denti, sta cercando di resistere. Sa bene che è il mio Primo Pompino ed è eccitatissimo, mi ha rivelato di aver serbato il suo sperma per me, per “inondarmi”, per celebrare degnamente l’evento come si fa con lo Champagne Le mie amiche mi hanno consigliato di roteare la mia linguetta intorno alla cappella, tiro fuori della bocca il suo cazzo .. è tutto congestionato e fremente. Lui prende in mano la situazione ovvero s’aggrappa a due mani al suo gioiello (ne va fierissimo!) e lo strofina sul mio nasino, mi chiede con voce roca se può “sborrarmi” (cosa significa?) sul seno. No No! Assolutamente! Lo voglio in bocca e soprattutto voglio che mi venga in faccia, come pretendono le mie amiche coi loro maschi. Poi voglio vedermi allo specchio, così tutta sporca, voglio sentirmi una puttana come le altre . beh … almeno una puttanella visto l’età! Sono già maggiorenne e questo è solo il mio Primo Pompino. Non ce la fa più, non ce la fa più, lo sento. Gli accarezzo i testicoli mentre lui continua, in pratica, a spararsi una bella sega di fronte a me. Poi mi s’avvicina d’un mezzo passo Per qualche secondo m’insinua la cappella in bocca, ma solo quella, il resto è avviluppato dalla mano destra, con la sinistra ora mi accarezza, dolcissimo, il collo. Ripete svariate volte l’operazione, non riesce a “sburrare” (e questa variazione che altro significa?). Diventa sempre meno dolce. Ora mi prende il mento con la mano sinistra e sembra rallentare . mi piazza la cappella a dieci centimetri dal volto . una goccina perlata appare magicamente alla sommità del suo cazzone …. Evviva,
forse di siamo! .. beh? Tutto qui? ….Aiuto! Un fiotto improvviso e violentissimo m’acceca per un istante per lo spavento ma poi per davvero l’occhio sinistro. E’ caldissimo! Non l’avrei mai immaginato! E mentre immagino, una miriade di schizzi roventi e violenti continuano a colpire ritmicamente il mio bel volto. Assaporo…. ha un sapore strano, salatuccio. Tutta questa roba comincia a colarmi via e, in lunghissimi densi fili, mi pende dal mento. Sono proprio contenta, si si. Sono una vera troia. Finalmente!
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