Dolce E Meravigliosa Mamma

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    La mia è sempre stata una famiglia tranquilla. Si, qualche piccolo problema ogni tanto, ma niente di che. Il clima, sostanzialmente, è sempre stato sereno. Mio padre, 60enne, ha una piccola attività che col tempo lo ha assorbito sempre di più. Ama moltissimo il suo lavoro. Come padre non è mai stato troppo presente, ma è comunque un buon padre. Mia madre, invece, quasi 50 anni, fa la casalinga. Ha un diploma di scuola media superiore, ma non ha mai avuto bisogno di lavorare. Si è sempre interessata di tante cose. Molto attiva e sempre presente. E’ ancora una bella donna. Non dimostra la sua età, sembra molto più giovane. Magra ma ben fatta, capelli lunghi e neri, come i suoi occhi. E’ sempre stata il punto di riferimento per me e mia sorella. Con lei ho sempre avuto un bel rapporto. Da un po’ di tempo a questa parte, però, le cose non vanno più tanto bene. La vedo sofferente. Irrequieta. Anche nei miei confronti è spesso più severa. Non so per quale motivo.
    Io ho 19anni. Sono una persona abbastanza vivace, come anche mia sorella, che ha 15 anni. Abbiamo preso da nostra madre. Anche lei, da giovane, era molto allegra e vivace. L’esatto contrario di mio padre. Ragazzo molto chiuso e introverso. Il suo unico pallino era la meccanica.
    La settimana scorsa ha trovato alcune riviste porno, in camera mia. Mi ha aggredito come non aveva mai fatto prima. In genere era più calma e diplomatica Qualche giorno fa, invece, mi ha trovato in camera, sempre con delle riviste porno, che mi masturbavo. Stavolta, però, non ho capito molto bene il discorso che mi ha fatto:
    - Anziché perdere tempo a masturbarti approfittane a scoparti qualche ragazzina in calore, finché sei in tempo. Perché dopo il matrimonio non sarà più la stessa cosa -
    Nelle sue parole ho avvertito una punta d’invidia. Forse le cose tra lei e mio padre non vanno più tanto bene? Ho avuto la conferma a questo interrogativo proprio ieri. Mio padre era, come al solito, al lavoro. Io e mia sorella a scuola. Fatto sta che, mancando l’insegnante delle ultime ore, ci hanno fatto uscire prima da scuola, di conseguenza sono rientrato prima a casa.
    Una volta dentro, ho avuto l’impressione che non ci fosse nessuno. Di solito mia madre quando sta a casa canta allegramente per tutto il giorno. Ma in giro non si sentiva nessuno. Cosi ho deciso di approfittarne per farmi una bella sega. E’ da oltre un mese che la mia ragazza mi ha lasciato, e da allora sono all’asciutto. Mi sono tirato fuori l’uccello e o preso a menarmelo mentre me ne stavo
    andando in camera mia. Passando davanti alla camera dei miei genitori ho pensato che sarebbe stato bello sdraiarmi nel loro letto matrimoniale e farmi questa sega li, in santa pace, visto che non c’era nessuno. Sono entrato in camera tranquillo, sempre menandomi l’uccello. Appena dentro mi sono reso conto di non essere solo. Ho alzato lo sguardo e ho incrociato quello di mia madre, che sembrava paralizzata. Era sdraiata sul letto, nuda, con una mia rivista porno in una mano, mentre con l’altra si stava masturbando. Per qualche istante restammo entrambi rigidi come statue: io col membro in mano e mia madre con la mano sulla sua vagina. Ci fissavamo negli occhi senza riuscire a spiccicare una sola parola. Man mano che la tensione si allentava abbiamo cominciato a renderci conto di quanto stava succedendo. Cosi, mia madre si è coperta con un lenzuolo, mentre io mi sono girato e sono uscito ricomponendomi. Sono andato in camera mia, piuttosto frastornato, e mi sono seduto sul letto.
    Poco dopo vedo mia madre avvicinarsi, era abbastanza sconvolta. Si siede al mio fianco e mi poggia una mano sulla spalla e l’altra sulla coscia.
    - Scusami, scusami. Sono mortificata -
    - Cosa ti sta succedendo, mamma? – Le chiedo.
    - Purtroppo, già da diverso tempo, con tuo padre non abbiamo più rapporti. E’ sempre troppo preso dal suo lavoro che non ha mai ne tempo ne voglia. Anch’io sono fatta di carne. Ho le mie esigenze. Esattamente come te -
    - Si. Ti capisco. E’ da un mese e mezzo che la mia ragazza mi ha lasciato -
    Mi accarezza la coscia, come dire: ti capisco.
    - Mi dispiace per quanto è successo con la tua ragazza. Non lo sapevo. Ora capisco.
    Facciamo un patto. Questo sarà un segreto che resta tra noi due, e nessun altro dovrà venire a saperlo - Mi dice mia madre.
    Il movimento della sua mano sulla mia coscia provoca una reazione, il mio membro comincia a irrigidirsi. Lei si rende conto.
    - Posso aiutarti? Sono sempre la tua mamma. Ho sempre avuto cura di te, e posso farlo anche ora, sebbene tu non sia più un bambino. Lasciami fare -
    Le mani di mia madre si portano sulla mia cerniera, è pronta per tirarla giù. Io sono piuttosto imbarazzato. Decido di bloccare le sue mani- La guardo negli occhi.
    - Mamma … - riesco a dire soltanto.
    Ma lei insiste, è mia madre, e vuole prendersi cura di me anche in questa circostanza.
    Mi arrendo. La lascio fare. Mi fa sdraiare. Mi apre la cintura, la cerniera, poi mi abbassa gli slip.
    E’ eccitata. Osserva con libidine il mio membro rigido. Me lo prende tra le sue mani con grande delicatezza, quasi fosse una cosa estremamente preziosa e fragile.
    - E’ bello grande. Si vede che sei figlio di tuo padre. Hai le sue stesse dimensioni -
    Le mani di mia madre si muovono. Con un tocco vellutato vanno su e giù.
    Cerco di rilassarmi e lasciarla fare. A questo punto voglio soltanto godermi questa sega.
    Mia madre è molto presa. La sua libidine è tanta. Non si accontenta più di masturbarmi. Avvicina la sua bocca alla mia cappella e comincia baciarmela con grande tenerezza. Piano piano scende sempre più giù. Sento la sua lingua accarezzarmi le palle. E’ una cosa meravigliosa. Apre la sua bocca e me le risucchia dentro. A questo punto non resisto più neanch’io, allungo la mia mano e gli accarezzo l’interno delle cosce, per poi arrivare a alla vagina e concentrarmi sul suo clitoride. Nel frattempo il mio membro è finito dentro la sua bocca. Me lo succhia con immenso piacere e passione. Voglio ricambiare le sue attenzioni. Mi giro di lato e faccio mettere anche lei nella stessa posizione. Ora posso leccargli la figa. Dopo averle leccato le grandi labbra mi concentro sul clitoride. Sento le sue reazioni, ha come delle scariche elettriche, emette dei mugolii. Anch’io sento delle contrazioni, sono gli effetti del meraviglioso pompino che mi sta facendo mia madre.
    Si ferma. Mi osserva un attimo e mi bacia sulla bocca, infilando la sua lingua in cerca della mia.
    Ha deciso di andare oltre, cosi si mette carponi e, con una mano si tira sulla schiena la vestaglia, scoprendo il suo bellissimo culo color madreperla. Glielo palpo. E’ morbido e vellutato. Bellissimo.
    - Dai, mettimelo dentro. Non resisto più -
    L’accontento. Avvicino il mio cazzo alla sua vagina e glielo spingo dentro. Emette un gemito.
    Si sta sciogliendo completamente. Ci do dentro con vigore. Si agita. Sta godendo. La sua mano e concentrata nel massaggiare le mie palle. E’ una sensazione meravigliosa.
    A questo punto, anch’io decido di andare oltre. Sono rimasto ipnotizzato dal suo culo, da quel meraviglioso buchetto. Gli allargo le natiche per vedere meglio la piccola fessura. Ci poggio un dito e sento il suo ano contrarsi. Spingo un po’ nella fessura, cede facilmente. Ci spingo dentro due dita
    e ci lavoro un po’. Sembra apprezzare. Infilo dentro il terzo dito. Ha un piccolo sussulto ma, mi lascia fare. Lei comincia a masturbarsi con intensità. Sento che ora è pronta. Faccio colare giù dalla mia bocca un filo di saliva che va a posarsi sulla piccola fessura. Ci poggio la cappella e, con un movimento rotatorio, gli spalmo la saliva attorno al buchetto. Inizio a spingere. Mi sembra che ci sia un po’ di resistenza. Decido di fare più piano. Spingo lentamente. Il buco comincia ad allargarsi.
    Insisto. La mia cappella è quasi del tutto dentro. Mia madre ha un attimo di esitazione, si ritrae. Ma è solo questione di un attimo. Ora è lei che spinge verso il mio cazzo. Finalmente la mia cappella è dentro. Sento le pareti anali stringersi attorno ad essa. E’ una sensazione meravigliosa. Non l’avevo mai messo nel culo a nessuna ragazza. E’ la prima volta. Mia madre spinge ancora verso di me. Ora il mio cazzo affonda dentro di lei. Sento un leggero grido uscire dalla sua bocca, a denti stretti. Forse sente dolore. Comincia a muoversi: avanti, indietro. Molto lentamente. Seguo il suo ritmo e spingo più forte. Gli scappa un nuovo grido. Ora è tutto dentro fino alle palle. Continua a masturbarsi con veemenza. Ansima. Non capisco se prova più dolore o piacere. Continua ad ansimare sempre più forte.
    - E’ un misto … tra dolore e piacere, … ma è una sensazione … meravigliosa. … Non l’avevo mai provata prima. … Sto venendo a ripetizione. … Non fermarti. … Sbattimi forte. … Più forte -
    Mia madre è in estasi, e anch’io lo sono. Sento le mie palle gonfie, pronte ad esplodere. Ci do dentro con tutte le forze che ho. Mia madre urla. Mi irrigidisco. Ora urlo anch’io. Sento lo sperma defluire dal mio membro e riversarsi abbondantemente dentro il culo di mia madre. Stringe le natiche. Sento il mio cazzo intrappolato come in una morsa. Mi sento nel paradiso. Non ho mai provato una sensazione simile. Sono esausto. Mi lascio andare sulla schiena di mia madre, che cede sotto il mio peso. Non riusciamo quasi a parlare per l’affanno. Porta una mano sulla mia testa e mi tira a se. Mi bacia più volte. E’ felice.
    - Non avevo mai provato niente di simile in vita mia. Sei stato bravissimo. Sai, è stata la prima volta che lo preso nel culo. Non avrei mai pensato di provare delle sensazioni cosi belle. Quando l’ho sentito entrare dentro mi sono letteralmente sbrodolata. E’ un’esperienza che dobbiamo ripetere quanto prima -
    - Anche per me è stata la prima volta che ho penetrato il culo di una donna. E’ stato bellissimo. Sono contento di essere stato io a sverginarti il culo. E sono contento di averlo fatto per la prima volta con te. Penso che con un’altra donna non sarebbe stato la stessa cosa -
    Finalmente ho ritrovato la mamma che conoscevo: felice, allegra e vivace, come quando era ragazzina. Non le interessa più se papà pensa esclusivamente al suo lavoro. Siamo tornati ad essere una famiglia felice.
     
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