TUTTO DENTRO IL CULO DI MAMMA

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    Ho 17 anni. Sono sempre stato molto timido e molto solitario. Non amo molto socializzare. Mia madre ha sempre avuto particolari attenzioni per me, dato che sono figlio unico, per cui si è sempre preoccupata parecchio. Mi ha portato anche da uno psicologo per capire come aiutarmi. Si è sentita dire di starmi vicino e creare delle adatte a socializzare, magari invitando qualche amico, che poi crescendo sarei migliorato. Ha persino pagato una prostituta per sverginarmi pensando che questo mi avrebbe aiutato. Io non ero interessato a scoparmi una prostituta e sono scappato. Mia madre non sapeva più che fare. Grazie al fatto che mio padre ha una piccola azienda e guadagna abbastanza bene, mia madre può fare la casalinga a tempo pieno e quindi starmi sempre vicino.
    Mio padre è molto assente, non ho un bel rapporto con lui, al contrario di mia madre. In genere appena rientro da scuola mangio e mi sistemo in camera mia. Mi piace leggere tantissimo e passo tanto tempo al computer. Visito tutti i siti porno che posso, seguo dei forum dove si parla di sesso e mi masturbo tantissimo pensando a mia madre. Ne sono innamorato, l’adoro letteralmente. Mia madre ha 40 anni, è alta circa 1,70, mora con gli occhi scuri e delle labbra molto carnose, sembra la bocca di una nera e quando si mette il rossetto è un vero spettacolo. Con gli orecchini a cerchio e la bocca rossa è davvero irresistibile. E’ abbastanza in carne senza essere grassa, ha delle belle tette e delle bellissime gambe: mi fa impazzire quando calza scarpe con i tacchi alti. Oltre alla bocca la cosa che amo di più in lei è il suo meraviglioso culo. Ha il culo grande, rotondo e sodo. Mi manda in tilt. La spio continuamente: quando si cambia in camera sua, in bagno quando si trucca, quando si china a raccogliere qualcosa, quando mi da le spalle. La seguo e mi masturbo. Già da un po’, però, ho l’impressione che si sia accorta di questo mio interesse per lei. Un pomeriggio, dopo pranzo, stavo guardandomi un sito porno e mi masturbavo. Ero talmente preso che non mi sono accorto che lei era alla porta appena socchiusa e che mi osservava. Quando mi sono accorto della sua presenza lei stava entrando. Mi sono portato il computer sopra le mie parti intime e ho cambiato schermata. Si è seduta nel letto e mi ha chiesto:
    - Come va? -
    Non avendo il coraggio di guardarla negli occhi gli ho risposto:
    - Bene -
    Lei: - Cosa fai? -
    Io: - Stavo leggendo delle cose -
    Lei: - A me sembrava che stavi facendo dell’altro … mi sbaglio … -
    /> Sono diventato rosso come un peperone e non sono stato capace di rispondergli.
    Lei: - Sai ho notato che già da un po’ che mi spii continuamente. Posso chiederti perché? –
    Mi sono trovato in forte imbarazzo. Non sapevo cosa rispondergli. Poi ho preso fiato e le ho detto:
    - Sono molto attratto da te … mi piaci tantissimo … ti trovo bellissima -
    Lei: - Mi fa piacere che mi trovi bella. Ma … non capisco cosa ti attrae cosi tanto di me? -
    Io: - La tua bocca e il tuo … fondo schiena -
    Lei: - E cosa hanno di cosi particolare? -
    Io: - Beh … sono molto eccitanti -
    Lei: - Marco … lo capisci che sono tua madre. Non dovresti avere queste attenzioni per me ma per le altre donne. Devi levarti dalla testa questi pensieri. Prova a concentrarti su qualche ragazza. Ce ne sono tante cosi carine e soprattutto della tua età -
    Cosi mi fa un discorso lunghissimo su questo argomento.
    Decido di aprirmi e parlargli in modo sincero, sperando che capisca:
    - Mamma … non faccio altro che sognarti e … ogni volta … sogno di fare sesso con te. Mi rendo conto che non è giusto tutto questo. Ho pensato che fossi un caso unico o comunque raro. Ho deciso di cercare delle informazioni sull’argomento e sono andato su dei forum presentando il mio problema. Ho scoperto che non sono l’unico ma sono semplicemente uno dei tanti. Se vuoi posso mostrarti ciò che ho trovato -
    Sembra interessata.
    Sono entrato sui forum citati e gli ho fatto leggere la mia domanda e le varie risposte.
    E’ rimasta incredula. Si è alzata e si è allontanata pensierosa.
    Dopo una decina di minuti è tornata. Mi guarda imbarazzata. Mi dice:
    - Marco lo capisci che non si può fare una cosa del genere. Non è corretto -
    Io: - Lo so … Ma io ti desidero lo stesso. Tantissimo. Non riesco a smettere -
    Si siede nuovamente accanto a me. Mi guarda imbarazzatissima e mi dice:
    - Marco … io … non so davvero cosa fare con te. Sei la cosa più importante per me. Ti voglio tanto bene e desidero tanto aiutarti … ma quello che mi chiedi … è impossibile … mi capisci? -
    Io: - Si … capisco -
    E’ rimasta pensierosa per qualche istante. Cerco di levarla dall’imbarazzo:
    - Mamma … mi dispiace -
    Lei - Non dispiacerti. Troveremo qualcosa per aiutarti ad uscire fuori da questa situazione. Ora ho bisogno di pensare. Ne riparliamo in un altro momento -
    Esce dalla stanza e va a preparare per l’arrivo di mio padre per pranzo. Sinceramente ho una gran paura che ne parli con mio padre e che la cosa poi degeneri. La giornata trascorre tranquilla. Non ha detto niente a mio padre, meno male.
    Il giorno appresso, come sempre, mi trovo in camera mia davanti al computer. Si avvicina e mi dice che deve uscire a fare alcune compere. Va in camere sua per prepararsi, lascia la porta semichiusa. Io ne approfitto subito per spiarla mentre si cambia e masturbarmi. Si spoglia, restando con un reggiseno molto leggero e trasparente e un perizoma. Vederla cosi mi eccita tantissimo. La spio fino a quando è pronta e prima che esca dalla camera mi allontano.
    Mi saluta e esce. Ne approfitto subito per entrare in camera sua e annusare le sue mutandine. Che meraviglia. Preso come sono non mi accorgo del tempo che passa. Dopo circa mezzora rientra.
    Scappo in camera mia. Lei sistema le cose poi viene da me e mi chiede:
    - Ciao Marco. Tutto bene? -
    - Io: - Si mamma, tutto bene -
    La vedo cambiare espressione. Capisco subito che si è accorta di me quando si cambiava.
    Lei: - Ho notato che mentre mi cambiavo mi stavi spiando, e ti stavi pure masturbando. Marco non so più cosa devo fare con te -
    Arrossisco. Resto con la testa china. Poi prendo coraggio e gli dico:
    - Scusami mamma, ma non riesco a farne a meno di … guardarti e … desiderati. Sei l’unica donna a cui penso continuamente e che desidero. Le altre non mi fanno lo stesso effetto. Puoi fare solo due cose: puoi accontentarmi oppure no, e nel secondo caso non smetterò comunque di ammirarti e desiderarti -
    Scuote la testa. Resta pensierosa. Esce dalla camera senza dire niente. La sento andare e venire. Poi decide, rientra nella mia camera. Ha un’aria seria. A questo punto penso che mi vorrà dire che ne parlerà a papà. Comincio a preoccuparmi. Avrei dovuto tacere e non dire niente. Sarebbe stato meglio. Mi guarda negli occhi, arrossisce, respira affannosamente. E’ titubante. Anch’io comincio a respirare affannosamente. Mi viene una certa tremarella.
    Lei: - Ci tieni cosi tanto che faccia queste cose con te? Non riesci proprio a pensare di farle con un’altra donna? -
    Sono rimasto perplesso nel sentire questa domanda. Ci siamo guardati negli occhi per qualche istante poi gli abbiamo abbassati entrambi. Ho preso un bel respiro e le ho risposto:
    - No! Non riesco pensare ad altre donne -
    Fa alcuni passi nervosamente, poi con una voce tremante mi dice:
    - Marco io non sono una di quelle donne che guardi al computer. Queste cose le ho fatte, si, ma solo con tuo padre. E’ vero che ora non mi capita spesso di farle. Però … sei la cosa più importante della mia vita … e per te … farò questo sacrificio … che Dio mi perdoni … spero sia veramente utile per te -
    Si siede al mio fianco, mi abbraccia forte poi mi bacia ripetutamente tutto il viso. Sono inebriato dal suo profumo. Nel frattempo il mio cazzo si irrigidisce tanto da sembrare di pietra. Sono in attesa di una delle cose che più ho desiderato nella mia vita. Senza guardarmi sposta il lenzuolo mettendo in mostra il mio cazzo che svetta come la torre di Pisa. Lo guarda con un misto di titubanza ed eccitazione. Ha un attimo di esitazione. Mi dice:
    - E’ … piuttosto grosso … ora … te lo prendo in mano e … ti masturbo. Spero che ti accontenterai … -
    Me lo prende in mano, lo accarezza, mi guarda negli occhi per qualche istante. Comincia a masturbarmi. Continua a guardarlo, sembra che la cosa la ecciti parecchio. Dopo qualche istante si passa la lingua un paio di volte sulle labbra. Mi sembra titubante, indecisa. Incredulo vedo la sua testa chinarsi verso il mio cazzo, me lo bacia teneramente. Non riesco a credere che stia accadendo veramente. Ha cambiato idea , non si accontenta più di masturbarmi soltanto. Si è fatta prendere dalla situazione e si è eccitata. Continua a baciarmelo poi a leccarmelo. Si ferma un istante, mi guarda, quasi aspettando il mio consenso. La fisso anch’io. I miei occhi parlano per me: non aspetto altro. Mi lecca tutta la cappella. Apre la bocca e me la avvolge tra le sue labbra calde. Ho come un sussulto. Mi sforzo di non venirle subito in bocca. La osservo attentamente, non voglio perdermi un solo istante di questo momento. Molto delicatamente comincia a succhiarmelo. Vado subito in estasi. Per un po’ si concentra solo sulla cappella poi va sempre più giù, fino a poggiare le sue labbra sul mio pube. Incredibile è riuscita a ingoiarlo tutto, come certe pornostar. Continua a succhiarmelo lentamente, con grande passione. Avverto delle forti scosse. Non resisto più. Sto per venire. Continuo a osservarla, voglio godermi la sborrata nella sua bocca. Lei si accorge che sono al limite, che sto per esplodere, ma continua a succhiarmelo concentrandosi solo sulla mia cappella. Alcuni istanti e via, le inondo la bocca di sperma. Buona parte riesce a ingoiarla ma tanta viene fuori dalla sua bocca colandomi sul cazzo. Mi guarda negli occhi. Le faccio un sorriso di soddisfazione. Continua ancora a succhiare avvolgendomi forte la cappella con le sue labbra. Sento il suo pollice premere sull’uretra e risalire fino alla cappella, spremendo anche l’ultima goccia di sborra che ho. Ora con la lingua raccoglie tutta la sborra fuoriuscita. Mi pulisce per bene. Lecca anche quella che gli è rimasta tra le dita.
    La guardo soddisfatto e le sorrido. Anche lei mi sorride soddisfatta. Forse non pensava che prendere in bocca il cazzo di suo figlio fosse cosi eccitante. Con la mano destra continua a masturbarmi il cazzo ancora in tiro. Con la sinistra mi accarezza la pancia, il petto. Poi mi accarezza la guancia
    e sorridendomi teneramente mi chiede:
    - Come è stato? Ti è piaciuto? -
    Io: - Si … moltissimo … sei molto brava. E’ stata la cosa più bella della mia vita. Hai una bellissima bocca e fai dei pompini fantastici -
    Lei: - Grazie. Sei molto gentile. Anche a me è piaciuto moltissimo. Mi sono eccitata tantissimo. Dovrò masturbarmi per rilassarmi un po’ anch’io. Ma … vedo che sei ancora in tiro. Non dirmi che no ti è bastato?
    Io: - No … vorrei anche … scoparti -
    Lei: - Marco ti ho accontentato. Ho fatto molto di più di quello che avrei dovuto fare. E poi un rapporto tra noi con la penetrazione può essere pericoloso. Potrei restare incinta. Dai, non pretendere troppo. Accontentati -
    Io:- Lo so … ma … mi piacerebbe anche … possederti … mettertelo … dietro -
    Lei: - Cioè? –
    Cercai di sfruttare fino in fondo la situazione. Lei era ancora molto eccitata e stuzzicandola un po’
    forse sarei riuscito a convincerla e ad avere tutto quello che ho sempre desiderato da lei.
    Io: - … nel culo -
    Lei: - Marco … ma che idee ti sei messo in testa ... è una cosa che non ho mai fatto. Neanche con tuo padre … te l’ho già detto … non sono una di quelle … e poi … è una cosa dolorosa -
    Io: - Beh … anche tu mi sembri molto eccitata e … pensavo di aiutarti io questa volta. E poi ci sono dei modi per rendere la cosa … meno dolorosa e … molto gradevole -
    Lei: - Ah si! E tu come fai a sapere queste cose -
    Io: - Le ho sapute sempre dai forum. Sono molte le donne che praticano questo rapporto e con molta soddisfazione.
    Forse ho colpito nel segno perché mi sembra piuttosto interessata all’argomento. Mi chiede con malcelata eccitazione: - E scommetto che puoi farmi leggere qualcosa in merito? -
    Io: - Certo -
    Guardiamo diversi forum e in tutti troviamo molte donne favorevoli al rapporto anale, in particolare diversi omosessuali maschi. Cosi le chiedo:
    - Vedi! Come si dice: c’è sempre una prima volta … prova ... se non provi non sai ... se poi non ti va puoi sempre rinunciare -
    Lei: - Va bene. Ne parliamo più tardi. Ora devo preparare il pranzo che fra un po’ arriva papà -
    Sono eccitatissimo all’idea di metterglielo nel culo. Cosi mi rivedo diverso materiale che ho scaricato. Voglio fare le cose al meglio. Se riesco bene la prima volta sicuramente me lo concederà ancora. Aspetto con grande ansia il momento che sembra non passare mai. Sembra che mio padre non se ne voglia andare. Finché viene il momento tanto atteso: mio padre ci saluta e se ne và. Finalmente soli. Osservo mia madre per capire se è ancora eccitata o meno, se ha ancora intenzione di considerare la cosa o abbia cambiato idea. Anche lei aspettava questo momento perché appena papà è fuori dalla porta mi dice:
    - Dove eravamo rimasti? -
    Ci accomodiamo sul mio letto e subito le faccio leggere diversi consigli che spiegano come e cosa fare. Legge con attenzione. E’ davvero molto eccitata. Decido di poggiare la mia mano sinistra sulla sua coscia destra. Gliela accarezzo in lungo e in largo. Poi pian piano avvicino la mia mano alla sua fica per capire se è bagnata. Lei mi lascia fare, poi mi dice:
    - Si amore … sono bagnata. Sono molto eccitata come non mi capitava da anni -
    Mi sorride e avvicina la sua bocca alla mia, mi bacia, infilandomi la lingua dentro alla ricerca della mia che incontra immediatamente. Si alza dal letto, mi bacia nuovamente e dice:
    - La cosa mi ha incuriosito e poi sono cosi eccitata. Vado a prepararmi. Aspettami un momentino. Vedrò di fare in fretta -
    Si chiude in bagno. Origlio alla porta e capisco che si sta facendo dei clisteri. Poi si fa una doccia e si prepara ad uscire. Mi allontano verso la porta della mia camera, mi tolgo la maglietta e resto con i pantaloncini corti. Lei esce. Indossa una maglietta leggerissima che gli arriva alle natiche. Attraverso la maglietta si intravedevano i capezzoli turgidi segno che era eccitata, quindi non indossa il reggiseno. Si avvicina. In mano ha un tubetto e un asciugamano da bidet. Poggia la sua mano destra sul mio cazzo dicendomi: - Ce l’hai ancora bello duro amore mio. Benissimo. Io sono pronta e tu? -
    Mi bacia nuovamente in bocca, mi prende la mano ed entriamo in camera. Io sono tesissimo. Ancora non credo a quello che sta succedendo. Poggia sul comodino la pomata e l’asciugamano. Si sfila la maglietta e la posa su una sedia vicina. Io sono come imbambolato. Che bella. E’ la prima volta che posso ammirarla completamente nuda in tutta la sua bellezza. Lei mi guarda e dice:
    - Allora? Che aspetti? Vuoi cominciare o ci hai ripensato? -
    Io: - No! Non ci ho ripensato e che … ti stavo ammirando … sei bellissima -
    Lei: - Grazie amore mio. Anche tu sei bellissimo, e hai anche un gran bel cazzo che piace tantissimo
    alla tua mammina. Dai, fammelo assaggiare -
    Si avvicina e mi tira giù i pantaloncini. Il mio cazzo schizza fuori dritto, rigido. Me lo prende in mano si china e me lo bacia un paio di volte, poi lo prende in bocca e succhia avidamente la cappella ma smette quasi subito. Sale sul letto mettendosi alla pecorina. Il suo maestoso culo ora è davanti ai miei occhi. Semplicemente meraviglioso. La sua voce mi riporta alla realtà:
    - Dai amore, io sono pronta, sto aspettando. Puoi iniziare … -
    - Salgo sul letto anch’io. Mi metto in ginocchio davanti al suo culo, poggio le mani sulle sue natiche e avvicino il mio viso al suo culo. Annuso intensamente il suo profumo. Bacio il suo buchetto, ripetutamente. Bacio anche le sue natiche, infine comincio a leccargli l’ano per bene, con la lingua forzo il buchetto, riesco a dilatargli lo sfintere quanto basta per infilargliela un po’ dentro. Lei sta già emettendo dei gemiti. Ad un certo punto mi passa il tubetto di pomata. E’ lubrificante. Mi chiede di spalmarglielo bene sul buco e tutto attorno in modo abbondante. Fatto ciò comincio a solleticargli il buchetto col dito indice. Glielo infilo tutto dentro pian piano. Le chiedo come va e mi risponde benissimo. Lo faccio scivolare su e giù più volte, poi uso due dita. Le spingo dentro con attenzione. Ci rovisto dentro per un bel po’. Continua a gemere.
    Cosi decido di passare a tre dita. Spingo lentamente. Il suo buco si allarga sempre di più. Ora, misti ai gemiti, si odono anche dei gridolini. Accusa un po’ di dolore. Le chiedo:
    - Come va, mamma? Ti fa male? -
    Lei: - Si … va bene. Sento un leggero dolore … ma è accettabilissimo. E’ molto eccitante … dai, ora prova a mettermelo dentro -
    Mi raccomanda di lubrificarmi bene anche il cazzo. Mi tiro su, mi sistemai con i piedi vicino alle sue caviglie e mi abbasso quel tanto che serve a posizionare la mia cappella verso il suo buchino. Lei poggia la testa sul cuscino e porta le mani sulle sue natiche. Le allarga per bene per mettere bene in mostra il suo buco e favorire la penetrazione. Prendo il lubrificante me lo spalmo per bene su tutto il cazzo e, tenendolo in posizione, punto dritto al buco. Poggio la mia cappella sullo sfintere e comincio a spingere lentamente. Avverto un leggera resistenza ma insisto e il buco comincia ad allargarsi facendo posto alla mia cappella. Lei ansima, porta la mano destra sul clitoride e comincia a masturbarsi. Aspetto qualche istante e riprendo a spingere. Il buco si allargava ancora e la mia cappella scivola dentro tutta. Odo un grido soffocato insieme a dei gemiti:
    - Aaaahhhh … mmmmhhh … piano … fai piano … mamma mia quanto e grosso … mi sento già tutta piena -
    Io: - Vuoi che mi fermi, mamma?
    Lei: - No! Continua. Fai piano ma continua. E’ molto eccitante … anche se fa un po’ male. Dai amore mio. Abbiamo iniziato, proviamo ad arrivare fino in fondo -
    Decido di levarlo fuori e ripartire da capo. Poggio nuovamente il mio cazzo sullo sfintere e affondo la mia cappella dentro. Questa volta la resistenza è minore. E’ uno spettacolo vedere questo meraviglioso buco di carne allargarsi e ingoiare dentro tutta la mia cappella. Sento il calore delle sue pareti anali e la loro pressione sulla mia cappella che mi trasmette sensazioni mai provate prima. Chiedo ancora a mia madre come và. Mi risponde:
    - Va benissimo amore mio. Il mio buco si è allargato più facilmente questa volta. E’ una sensazione meravigliosa. E’ un misto di piacere che non ti so descrivere anche se provo un pochino di dolore, comunque sopportabilissimo. Dai, vai avanti, spingimelo tutto dentro … voglio sentirlo tutto … -
    Non mi faccio pregare. Affondo il mio cazzo fino a metà. Mia madre urla di nuovo. Mi fermo un attimo poi, lentamente, glielo infilo tutto fino a toccare le palle sulla vagina. Mia madre è in estasi. Mugola, si muove, ansima, urla:
    - Mmmmhhh … aaaahhh … -
    Probabilmente è già venuta tanto è eccitata. Ci do sotto e prendo a stantufarla con un ritmo lento. Non voglio farle troppo male e non voglio correre il rischio di venire subito. Ogni tanto mi fermo per allungare il più possibile questo momento e godermi questo spettacolo: il mio cazzo che scompare dentro il culo di mia madre. Che cosa fantastica. Sono ancora incredulo. Lo estraggo piano piano, osservo il suo buco dilatato poi glielo poggio nuovamente nel buco e spingo lentamente e lo osservavo mentre viene letteralmente ingoiato, scomparirvi dentro. Mia madre continua ad ansimare e a gemere. Ripeto diverse volte la stessa operazione, lo faccio uscire lentamente e altrettanto lentamente glielo spingo dentro. La cosa è apprezzata molto anche da mia madre che mi chiede di continuare cosi:
    -Dai amore … continua cosi … mi piace sentire la tua cappella forzare il mio buco. Mi piace sentirlo allargarsi per far entrare al tuo cazzo. Sono già venuta un paio di volte. Dai amore mio, continua cosi che alla tua mamma piace molto … -
    Io: - Anche a me piace molto vedere il tuo buco dilatarsi man mano che te lo spingo dentro. E’ fantastico -
    Riprendo a stantufarla lentamente. L’eccitazione è tanta e comincio a rendermi conto che non resisterò ancora per molto. Accelero il ritmo, sento un immenso piacere partire dalla mia cappella e diffondersi in tutto il mio corpo. Affondo con forza gli ultimi colpi accompagnati da un urlo liberatorio e riverso dentro il culo di mia madre un’infinita quantità di sborra. Anche mia madre urla, forse anche per il dolore ma soprattutto perché è venuta nuovamente. Resto per un po’ col cazzo dentro il suo culo mentre lo spingo e mi ritraggo molto lentamente per far fuoriuscire tutta la sborra che mi riempie i coglioni. A questo punto sento lo sfintere stringersi e rilassarsi ritmicamente sul mio cazzo. Mia madre me lo sta spremendo. Stringe ancora più forte, mi sembra di avere il cazzo avvolto nelle spire di un serpente. Man mano il cazzo, mezzo moscio, venne spinto fuori. Guardo subito il buco, ancora dilatato, lasciar uscire fuori la sborra. Che spettacolo. Quello che vedo è il tanto desiderato culo di mia madre che ho appena sverginato. Mi lascio cadere sul letto esausto ma soddisfatto. Fiero di me stesso. Mia madre si pulisce la sborra che cola dal suo buco con l’asciugamano. Si tira su, in ginocchio, e si vola per osservarmi. Mi sorride. Mi sembra soddisfatta pure lei. Sono ansioso di sentirglielo dire con la sua bocca:
    - Sai, mi ha fatto un po’male ma è stata un’esperienza fantastica. E’ stato veramente molto bello. Non avevo mai provato un’esperienza cosi intensa. Non pensavo che mi sarebbe piaciuto cosi tanto. Lo trovato molto eccitante. Sono venuta diverse volte. Anche tu sei stato molto bravo, e poi hai un cazzo veramente fantastico, amore mio. La tua mamma lo vuole prendere ancora tutto dentro il suo culetto. Me lo farai provare ancora amore mio? -
    - Io: - Tutte le volte … che vuoi … mamma. Non chiedo di meglio -
    Lei: - Grazie amore mio -
    Si china un po’ verso di me, mi prede il cazzo in mano. Lo sente ancora gonfio. Si distende sul letto, sempre tenendomelo in mano. Me lo prende dolcemente in bocca e col pollice della mano destra mi spreme l’uretra per far fuoriuscire anche le ultime gocce poi me lo succhia dolcemente, pulendomelo perfettamente da ogni traccia di sborra. Viene più avanti e si sdraia al mio fianco. Mi fissa negli con un meraviglioso sorriso, mentre con la mano sinistra mi accarezza i capelli. Avvicina la sua bocca alla mia e mi bacia teneramente, poi introduce delicatamente la sua lingua nella mia bocca cercando il contatto con la mia. Restiamo per un bel po’ a baciarci, poi porta la sua mano sul mio petto, me lo accarezza, poi scende verso la mia pancia e infine mette la sua mano sul mio cazzo. Mi solletica le palle sfiorandomele molto delicatamente con le unghie. Si alza e si mette a sedere. Si china verso il mio cazzo e me lo bacia ripetutamente:
    - Da oggi in poi il mio culo sarà esclusivamente tuo. Mamma sarà felicissima di dartelo ogni volta che vuoi. Sarà il nido per il tuo uccello. Sei contento amore mio? -
    La guardo ancora incredulo ma soddisfatto. Il sogno più grande della mia vita si è avverato.
    Io: - Sono la persona più felice di questo mondo. La tua bocca e il tuo culo sono le cose che desideravo più di qualsiasi altra cosa al mondo. Grazie mamma -
    Dal quel giorno me la inculo tutte le volte che voglio e anche più volte, con immenso piacere sia mio che suo.
     
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