Cugini

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    I fatti e i nomi che seguiranni sono di pura fantasia.
    Erano gli anni 90 i due cugini avevano 12 anni circa, Lei, Rebecca, Lui, Manuel. Cresciuti da sempre insieme, figli di due fratelli, hanno fatto le scuole insieme, la comunione ed ogni attività extra scolastica. Coma accadeva di frequente la domenica a pranzo si ritrovavano insieme dalla nonna ed andavano a giocare per il palazzo, rincorrendosi, spingendosi. Un giorno Rebecca propose di giocare alla famiglia, Lei la mamma Lui il papà; si divertirono molto a fare i grandi così che ripeterono il gioco molte altre volte. Un giorno fingendo una lite i due cugini si trovarono stretti l'una a l'altro, successe in un attimo, Manuel strinse forte la sua cuginetta, la strinse da dietro e lei nel tentativo di divincolarsi si accorse che qualcosa era successo...lo sentì, gonfio, duro e puntato sul suo sedere. La cosa la sciò i cugini pieni di dubbi e di sorpresa allo stesso tempo. Fecero finta di niente tutti e due, finirono di giocare come al solito e andarono a pranzo. La volta successiva i due cuginetti nel loro inconscio già sapevano avrebbero giocato allo stesso modo, che avrebbero simulato di nuovo una lite e così fecero. Questa volta però non erano impreparati, il membro di Manuel questa volta era disinibito e Rebecca più di lui, iniziò a strofinarsi sul cazzo del cuginetto fino a farlo uscire dalle mutande, spingeva forte col suo culetto e aveva un sorriso impresso sul viso candido. Finito di giocare, Manuel aspettò che la sua erezione terminasse e andò anche lui a tavola. Ormai avevano varcato la soglia, sapevano come giocare. Le volte successive andarono sempre alla stessa maniera fin quando Manuel non ebbe l'istinto di spingere a terra Rebecca e salirle sopra, col suo cazzo duro spingeva sulla vagina della cugina, spingeva forte, spingeva molto, lei restava a gambe aperte e le stringeva intorno alle sue.Ormai ogni qualvolta stavano inseme, trovavano sempre il modo di appartarsi per sfregare i propri genitali finendo addirittura sotto il letto della zia. Ma un giorno il gioco finì, la madre di Rebecca insospettita dal rossore della vagina della figlia aveva tratto le sue conclusioni, così non ebbero più il modo di trovarsi soli.
    Gli anni passarono ed i bambini adesso erano cresciuti, avevano 16 anni, tutti e due fidanzati, quando si ritrovarono a ricordare quegli assurdi giochi che facevano quando erano più piccoli. Rebecca era diventata una bellissima bionda, capelli ricci e occhi azzurri, Manuel invece era un bel moro alto asciutto e muscoloso. Il desiderio mai sopito iniziava a farsi largo nella testa dei due cugini. Ricordare quei momenti provocò nei due ragazzi un eccitazione grandissima, come non provavano insieme
    ai rispettivi ragazzi.Una sera, tornando da una festa, Rebecca e Manuel si ritrovarono da soli tornando a casa. Gli ormoni che ribollivano fecero fare una mossa azzardata al cugino, che prima prese sotto braccio la cugina continuando a camminare, poi infilo la mano sotto la minigonna e andò a strizzare il suo gluteo. La cugina si ritrasse in un primo momento, forse perchè colta di sorpresa, poi con un sorriso complice gli dice: "sono contenta che ti faccio ancora lo stesso effetto". Si fermarono ed iniziarono a baciarsi, le lingue dei due giovani si intrecciavano, lui inizio a palpare la cugina lei le strinse forte il culo, come invitandolo a spingere. La notte era tarda ed andarono a casa senza fare altro, ma con la promessa di rivedersi il giorno seguente a casa di lui, quando i genitori erano a lavoro.
    Il giorno dopo arrivò in fretta, erano le 15:30 quando lei suonò il campanello. Lui aprì e se ne andò su divano, Rebecca entrò, chiuse la porta e si avvio verso suo cugino con passo sicuro. Manuel la stava aspettando con il cazzo già duro, si era eccitato al solo pensiero di sentire sua cugina muoversi su di lui come quando erano piccoli. Lei gli si sedette sopra e passandogli le braccia intorno al collo trovò il suo cazzo duro con la sua fighetta e iniziò a muoversi, sembrava come se danzasse, si muoveva sinuosa, sensuale ed inizio ad ansimare quando la lingua di Manuel trovò i suoi capezzoli. Li succhiava vorace e dava dei piccoli morsi a quelle estremità turgide.Quando la passione non si poteva più reprimere lui si alzò con lei in braccio e andò ad appoggiarsi contro il muro, se lo tirò fuori, spostò le mutandine della cugina e la penetrò. Inizio piano, facendole sentire tutta la nervatura del suo cazzo, poi prese il ritmo, non era mai stata scopata così, affondo le unghie nel collo di lui e, come quando era piccola, avvolse il cugino con le sue gambe. Raggiunse l'orgasmo con un rantolo, ansimava forte e lui, quando stava venendo la fece scendere, la spinse a terra e le riempì la bocca con il suo fluido.
    Dopo quel giorno i cugini se pur essendo ormai sposati e con vite apparentemente separate, si incontrano segretamente ogni settimana per scoparsi selvaggiamente, come non riescono a fare con nessun altro
     
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