Brasile: scomunicato il sacerdote gay-friendly

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    Brasile: scomunicato il sacerdote gay-friendly

    «Dovremmo essere considerati semplicemente come esseri sessuati e non come eterosessuali, omosessuali o bisessuali, perché l'amore può nascere a qualunque livello». Sono queste le parole pronunciate qualche mese fa da Padre Beto all'interno di un video pubblicato su YouTube.
    Una presa di posizione che mandò su tutte le furie il vescovo della diocesi di Bauru, Caetano Ferrari, che lo richiamò a «riconoscere il suo errore» e a presentare scuse pubbliche. Il rifiuto del 48enne portò allo stappo definitivo e Padre Beto ha così deciso si abbandonare l'abito talare. «Per me è diventato impossibile vivere il Vangelo in un istituto dove la libertà di pensiero e la libertà di espressione non sono rispettati», ha affermato.
    Ed è così che nella sua ultima messa, tenutasi in una piccola chiesa nella città di Bauru, ha nuovamente ricordato che «Gesù ha amato gli uomini, senza pregiudizi. Amava tutti, indipendentemente dal loro status sociale, razza e sessualità». Ma mentre le sue parole venivano accolte dagli applausi dei presenti, le alte cariche ecclesiastiche erano al lavoro per accusarlo di "eresia" e di "scisma" dalla Chiesa.
    Infatti, attraverso un comunicato ufficiale diramato dalla diocesi di Bauru, è stato annunciato che «Padre Roberto Francisco Daniel (questo il suo nome per esteso, ndr) non può più celebrare il rito divino perché è stato scomunicato».
    Pare che la decisione sia stata presa anche in vista della visita di Papa Francesco nella vicina Rio de Janeiro prevista per la fine di luglio.

    Ma il caso pare non sia isolato. Dall'Argentina giunge notizia di un altro sacerdote cattolico espulso dalla Chiesa per essersi pronunciato a favore del matrimonio egualitario. Si tratta di Jose Nicola Alessio, messo sotto inchiesta nel 2010 da Jorge Bergoglio (oggi Papa Francesco) in seguito alle sue dichiarazioni. Dopo una prima sospensione, il rifiuto del sacerdote a ritrattare la propria posizione ha portato ora alla sua espulsione definitiva.
    «Più di 30 anni al servizio del popolo di Dio ha significato nulla per la Chiesa cattolica -ha commentato- È bastato avere un parere diverso da quello dell'arcivescovo per essere buttato fuori».

    Sorte ben diversa è toccata al cardinale Keith O'Brien, capo della Chiesa cattolica scozzese e acerrimo nemico della comunità gay. Per lui scoppiò lo scandalo quando lo scorso febbraio si scoprì che il religioso aveva avuto rapporti fisici e rapporti duraturi con altri sacerdoti.
    Proprio in questi giorni, però, la Chiesa ha fatto sapere di aver scelto di non dar seguito alle accuse già confermate dallo stesso cardinale, ora ritiratosi a vita privata. Nei suoi confronti non sarà preso alcun provvedimento e non gli sarà chiesto di rinunciare al suo rango di cardinale.

    Fonte: http://gayburg.blogspot.it/

    E la Chiesa come al solito non si smentisce mai! Ma quando impareranno a rispettare le differenze?

    Edited by Magnamon88 - 30/4/2013, 21:06
     
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